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crepe (e guardiani) nei baluardi dell' identità cristiano-occidentale

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    crepe (e guardiani) nei baluardi dell' identità cristiano-occidentale

    riflettevo sulle considerazioni fatte nel 3d "hamas minaccia roma". in particolare su quelle messe in evidenza da sean, riguardo alla "missione secolare" dell' islam: nel piano di ampio respiro, l'obiettivo è convertire tutte le terre infedeli (come da corano). by any means, a tutti i costi e con qualsiasi mezzo.
    a tal proposito, io concordo con la convinzione che il modo che attualmente sia maggiormente perseguibile da loro, sia la conquista demografica. ho espresso questo parere in passato e lo ritrovo nelle parole di sean.

    gli states hanno un' identità che si differenzia da quella del vecchio continente, e l'identità è manifesta nell'operato. l'identità è quella di un paese "puritano", tanto "calvinista" nello spirito; poco "illuminato" e molto "gutsy". l'operato, beh, tanto criticato da tutti i poli del pianeta terra, è la conseguenza tangibile della loro identità; con un, perlomeno quello, chiaro seppur non sempre detto connubio identità-azione.

    concordo che una buona fetta delle motivazioni che hanno sottinteso la politica estera degli us sia di ordine economico e riguardi il proprio tornaconto. e ammetto anche che, quando vengono additati come "i nuovi crociati" dagli islamici, beh..questi ultimi per tanti versi sono nel giusto. ma è sbagliato?

    ma ai nostri giorni, dove da tempo si è evidenziata l' impraticabilità (disumana anche e sopratutto) degli ideali illuministi (che, pur essendo abbastanza old-fashioned, sono ancora proposti in modo stantio sopratutto dallo spirito liberal-progressista europeo), agire mossi più o meno esplicitamente dagli interessi di un'identità cristiano-occidentale è forse la posizione più giusta?
    Last edited by thetongue; 19-04-2008, 09:15:49.

    #2
    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
    riflettevo sulle considerazioni fatte nel 3d "hamas minaccia roma". in particolare su quelle messe in evidenza da sean, riguardo alla "missione secolare" dell' islam: nel piano di ampio respiro, l'obiettivo è convertire tutte le terre infedeli (come da corano). by any means, a tutti i costi e con qualsiasi mezzo.
    a tal proposito, io concordo con la convinzione che il modo che attualmente sia maggiormente perseguibile da loro, sia la conquista demografica. ho espresso questo parere in passato e lo ritrovo nelle parole di sean.

    gli states hanno un' identità che si differenzia da quella del vecchio continente, e l'identità è manifesta nell'operato. l'identità è quella di un paese "puritano", tanto "calvinista" nello spirito; poco "illuminato" e molto "gutsy". l'operato, beh, tanto criticato da tutti i poli del pianeta terra, è la conseguenza tangibile della loro identità; con un, perlomeno quello, chiaro seppur non sempre detto connubio identità-azione.

    concordo che una buona fetta delle motivazioni che hanno sottinteso la politica estera degli us sia di ordine economico e riguardi il proprio tornaconto. e ammetto anche che, quando vengono additati come "i nuovi crociati" dagli islamici, beh..questi ultimi per tanti versi sono nel giusto. ma è sbagliato?

    ma ai nostri giorni, dove da tempo si è evidenziata l' impraticabilità (disumana anche e sopratutto) degli ideali illuministi (che, pur essendo abbastanza old-fashioned, sono ancora proposti in modo stantio sopratutto dallo spirito liberal-progressista europeo), agire mossi più o meno esplicitamente dagli interessi di un'identità cristiano-occidentale è forse la posizione più giusta?

    detto gia' parecchie volte..Non e' l'islam il mio "nemico",anzi..per quanto paradossale sono i soli a combattere quello che dovrebbe essere il nemico comune.
    Anche la tua convinzione di un'America mossa da un'identita' cristiana e' errata ( e non mi riferisco a motivazioni politico-economiche).
    L'islam non ha agito,ha reagito.
    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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      #3
      Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
      detto gia' parecchie volte..Non e' l'islam il mio "nemico",anzi..per quanto paradossale sono i soli a combattere quello che dovrebbe essere il nemico comune.
      Anche la tua convinzione di un'America mossa da un'identita' cristiana e' errata ( e non mi riferisco a motivazioni politico-economiche).
      L'islam non ha agito,ha reagito.

      cosa ne pensi del fatto che una "linea guida" fondamentale del credo islamico sia la conversione ultima di tutte le terre infedeli?

      per quanto rigarda gli us, io credo che siano mossi dal fare "i propri cazzi" e interessi. dicevo appunto che, forse, è una leggitima rivendicazione geopolitica nel contesto dei conflitti ideologici di civiltà: in questo contesto, la maggior parte dei cristiani è "moderata e liberale" e vuole un equilibrio fra i piatti della bilancia; d'altro canto, l'islam vuole che, nello sceario finale, tutto penda sul loro piatto

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        #4
        Ahimè quanti fiumi di inchiostro digitale ho gettato sull'argomento. La storia ci insegna che l'Islam ha movimenti espansivi ciclici ogni volta che viene animato da una nuova corrente (o popolo). Nel 600 inizò il primo, a malapena contenuto dall'Europa, seguito da tanti altri, compreso quello che, nel 1071 portò alla disfatta bizantina di Manzikert e alle tanto bistrattate Crociate. Come è ovvio, adesso la questione si pone in termini nettamente differenti. L'Islam attecchisce nelle popolazioni africane grazie al suo intrinseco messaggio di violenza, e si rinsalda nelle zone da secoli sotto il suo controllo come nucleo centrale dell'ideologia antisionista e antiamericana.
        Non ci stanno conquistando con le armi, nè con il loro messaggio religioso, ma con la massa abominevole di persone che si riversano ogni anno nei nostri confini. Chi non vede questo, chi vede un islam moderato (che mai è esistito e mai esisterà), si è perso eventi quali la costruzione a Roma della più grande moschea d'Europa (andiamo a costruire una Basilica a La Mecca e vediamo quante persone esplodono all'istante nei nostri pressi). I musulmani trovano poi un humus fertile nelle posizioni di migliaia di italiani che contrastano le loro stesse radici culturali in un processo che si è visto poche volte al di fuori del mondo occidentale moderno.

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          #5
          Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
          cosa ne pensi del fatto che una "linea guida" fondamentale del credo islamico sia la conversione ultima di tutte le terre infedeli?

          per quanto rigarda gli us, io credo che siano mossi dal fare "i propri cazzi" e interessi. dicevo appunto che, forse, è una leggitima rivendicazione geopolitica nel contesto dei conflitti ideologici di civiltà: in questo contesto, la maggior parte dei cristiani è "moderata e liberale" e vuole un equilibrio fra i piatti della bilancia; d'altro canto, l'islam vuole che, nello sceario finale, tutto penda sul loro piatto
          non credo sia cosi'...o almeno non piu' di quanto non sia la voglia di cristianizzare il mondo da parte "nostra".
          IMHO,fanatici a parte(presenti in qualsiasi credo politico o religioso),l'islam e' una religione pacifica e buona parte di quanto si legge/ascolta oggi sono strumentalizzazioni mediatiche montate ad arte.

          Esempio pratico:Tg della sera..."Militari israeliani uccidono terroristi palestinesi nella striscia di Gaza"....reading between the lines:Entrano con i carri armati ed aprono il fuoco su ragazzi che tirano pietre..Ma Loro sono "militari",i palestinesi invece "terroristi"..
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            #6
            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
            non credo sia cosi'...o almeno non piu' di quanto non sia la voglia di cristianizzare il mondo da parte "nostra".
            IMHO,fanatici a parte(presenti in qualsiasi credo politico o religioso),l'islam e' una religione pacifica e buona parte di quanto si legge/ascolta oggi sono strumentalizzazioni mediatiche montate ad arte.

            Esempio pratico:Tg della sera..."Militari israeliani uccidono terroristi palestinesi nella striscia di Gaza"....reading between the lines:Entrano con i carri armati ed aprono il fuoco su ragazzi che tirano pietre..Ma Loro sono "militari",i palestinesi invece "terroristi"..
            Quoto in pieno
            Le ingiustizie che gli israeliani commettono sono enormi, macroscopiche. Onnipresenti. Basta un giro di 10 giorni in Israele/Palestina per rendersene conto.
            Certo, l'intransigenza palestinese è responsabile del fatto che non si sia ancora giunti ad un accordo. Vogliono tutto e perciò non ottengono nulla; ma non si può dimenticare che a monte della questione c'è l'occupazione israeliana.
            sigpic

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              #7
              Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
              Ahimè quanti fiumi di inchiostro digitale ho gettato sull'argomento. La storia ci insegna che l'Islam ha movimenti espansivi ciclici ogni volta che viene animato da una nuova corrente (o popolo). Nel 600 inizò il primo, a malapena contenuto dall'Europa, seguito da tanti altri, compreso quello che, nel 1071 portò alla disfatta bizantina di Manzikert e alle tanto bistrattate Crociate. Come è ovvio, adesso la questione si pone in termini nettamente differenti. L'Islam attecchisce nelle popolazioni africane grazie al suo intrinseco messaggio di violenza, e si rinsalda nelle zone da secoli sotto il suo controllo come nucleo centrale dell'ideologia antisionista e antiamericana.
              Non ci stanno conquistando con le armi, nè con il loro messaggio religioso, ma con la massa abominevole di persone che si riversano ogni anno nei nostri confini. Chi non vede questo, chi vede un islam moderato (che mai è esistito e mai esisterà), si è perso eventi quali la costruzione a Roma della più grande moschea d'Europa (andiamo a costruire una Basilica a La Mecca e vediamo quante persone esplodono all'istante nei nostri pressi). I musulmani trovano poi un humus fertile nelle posizioni di migliaia di italiani che contrastano le loro stesse radici culturali in un processo che si è visto poche volte al di fuori del mondo occidentale moderno.
              concordo su tutto: we r in tune, sulla stessa lunghezza d'onda.
              allora cosa ne pensi, a tal proposito, delle diverse posizioni (ed azioni) di us ed europa?

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                #8
                Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                Quoto in pieno
                Le ingiustizie che gli israeliani commettono sono enormi, macroscopiche. Onnipresenti. Basta un giro di 10 giorni in Israele/Palestina per rendersene conto.
                Certo, l'intransigenza palestinese è responsabile del fatto che non si sia ancora giunti ad un accordo. Vogliono tutto e perciò non ottengono nulla; ma non si può dimenticare che a monte della questione c'è l'occupazione israeliana.
                mi auto quoto per aggiungere che questo non significa che io neghi l'esistenza del problema evidenziato da tongue.
                Solo che lo manterrei separato dalla questione palestinese.
                Personalmente ritengo che dovremmo usa il pugno di ferro in Europa per mantenere ed imporre le NOSTRE tradizioni, ma non rompere i coglioni a loro in casa propria.
                Last edited by bersiker1980; 19-04-2008, 11:01:06.
                sigpic

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                  #9
                  Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                  Ahimè quanti fiumi di inchiostro digitale ho gettato sull'argomento. La storia ci insegna che l'Islam ha movimenti espansivi ciclici ogni volta che viene animato da una nuova corrente (o popolo). Nel 600 inizò il primo, a malapena contenuto dall'Europa, seguito da tanti altri, compreso quello che, nel 1071 portò alla disfatta bizantina di Manzikert e alle tanto bistrattate Crociate. Come è ovvio, adesso la questione si pone in termini nettamente differenti. L'Islam attecchisce nelle popolazioni africane grazie al suo intrinseco messaggio di violenza, e si rinsalda nelle zone da secoli sotto il suo controllo come nucleo centrale dell'ideologia antisionista e antiamericana.
                  Non ci stanno conquistando con le armi, nè con il loro messaggio religioso, ma con la massa abominevole di persone che si riversano ogni anno nei nostri confini. Chi non vede questo, chi vede un islam moderato (che mai è esistito e mai esisterà), si è perso eventi quali la costruzione a Roma della più grande moschea d'Europa (andiamo a costruire una Basilica a La Mecca e vediamo quante persone esplodono all'istante nei nostri pressi). I musulmani trovano poi un humus fertile nelle posizioni di migliaia di italiani che contrastano le loro stesse radici culturali in un processo che si è visto poche volte al di fuori del mondo occidentale moderno.

                  Gabri,non mi far essere il conan della situazione...evitiamo di guardare al passato.Dalle crociate ai conquistadores all'inquisizione,accusare gli altri di "violenza",mi sembra sia un tantino fuori luogo...

                  Ad oggi,fanno leva su nostre debolezze...Se loro sono in grado di preservare la loro identita' religiosa mentre noi apriamo porte e gambe a chiunque,credo che piu' che un "j'accuse",sia necessario un "mea culpa".
                  « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                  PRESENTI




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                    #10
                    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                    concordo su tutto: we r in tune, sulla stessa lunghezza d'onda.
                    allora cosa ne pensi, a tal proposito, delle diverse posizioni (ed azioni) di us ed europa?
                    Penso che USA ed Europa dovrebbero utilizzare il bastone e la carota, colpire duro ove possibile e riuscire a far emergere in loco una classe dirigente benestante che possa delegittimare l'istituzionalismo coranico. Stringersi attorno al nucleo di valori comuni derivati dalla tradizione romano-cristiana mi pare una cosa ovvia, anche perchè ogni volta che si combatte un assolutismo con il relativismo non si esce vincitori.

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                      #11
                      Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                      Penso che USA ed Europa dovrebbero utilizzare il bastone e la carota, colpire duro ove possibile e riuscire a far emergere in loco una classe dirigente benestante che possa delegittimare l'istituzionalismo coranico. Stringersi attorno al nucleo di valori comuni derivati dalla tradizione romano-cristiana mi pare una cosa ovvia, anche perchè ogni volta che si combatte un assolutismo con il relativismo non si esce vincitori.

                      god bless u

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                        #12
                        Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                        Gabri,non mi far essere il conan della situazione...evitiamo di guardare al passato.Dalle crociate ai conquistadores all'inquisizione,accusare gli altri di "violenza",mi sembra sia un tantino fuori luogo...

                        Ad oggi,fanno leva su nostre debolezze...Se loro sono in grado di preservare la loro identita' religiosa mentre noi apriamo porte e gambe a chiunque,credo che piu' che un "j'accuse",sia necessario un "mea culpa".
                        Vedi Alex, io vado all'origine dei problemi, e qui mi sembra che si sia persa d'occhio una questione. Prima di considerare l'inquisizione e i conquistadores, bisogna guardare al momento genetico di un credo. Da un lato abbiamo Cristo, pacifico predicatore, il cui messaggio si espande a macchia d'olio su tutto il territorio dell'Impero senza versare una goccia di sangue pagano e versandone molto del proprio. Nei primi 350 anni circa il Cristianesimo diviene la religione ufficiale dell'Impero con la forza della parola. In seguito accaddero rappresaglie contro i pagani e ci fu un periodo di profondo istinto vendicativo, ma questo è un altro discorso. Il Cristianesimo lascia allo Stato romano il compito di curare i cittadini, non impone una lingua, nè proprie istituzioni.

                        Dall'altro lato abbiamo un folle, probabilmente una gente romano, che mette insieme un gruppo di tribù rivelando un messaggio che, guardacaso, è ciò che quelle tribù chiedono. Questa banda già nei primi anni riesce a uccidere diecimila persone. Il messaggio di Maometto è veicolato esclusivamente dalla violenza, e assieme alla religione porta le tradizioni arabe, le isitituzioni del corano e la lingua. Non c'è modo di sfuggire. Egiziani,Siriani,sasanidi, che nel periodo romano mantennero una loro individualità, vengono annientati culturalmente nel giro di un paio di generazioni. Maometto stupra (anche davanti ai genitori delle vittime), ammazza, fa sesso con una bambina di 8 anni, e porta in giro per il mondo un libro dove quasi ogni sura è un urlo di odio verso l'infedele. La differenza genetica con il Cristianesimo è abissale, e infatti chiunque cerchi di accumunare i tre grandi credo monoteistici fa un grave errore di ignoranza.

                        Le crociate sono solo una conseguenza della violenza araba. Oltretutto sono una nostra creazione illuministica, mentre non mi risulta che i musulmani abbiano mai fatto mea culpa per aver conquistato Costantinopoli o altre decine di luoghi, prima del oro arrivo vere perle, da loro trasformati in letamai.

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                          #13
                          Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                          Vedi Alex, io vado all'origine dei problemi, e qui mi sembra che si sia persa d'occhio una questione. Prima di considerare l'inquisizione e i conquistadores, bisogna guardare al momento genetico di un credo. Da un lato abbiamo Cristo, pacifico predicatore, il cui messaggio si espande a macchia d'olio su tutto il territorio dell'Impero senza versare una goccia di sangue pagano e versandone molto del proprio. Nei primi 350 anni circa il Cristianesimo diviene la religione ufficiale dell'Impero con la forza della parola. In seguito accaddero rappresaglie contro i pagani e ci fu un periodo di profondo istinto vendicativo, ma questo è un altro discorso. Il Cristianesimo lascia allo Stato romano il compito di curare i cittadini, non impone una lingua, nè proprie istituzioni.

                          Dall'altro lato abbiamo un folle, probabilmente una gente romano, che mette insieme un gruppo di tribù rivelando un messaggio che, guardacaso, è ciò che quelle tribù chiedono. Questa banda già nei primi anni riesce a uccidere diecimila persone. Il messaggio di Maometto è veicolato esclusivamente dalla violenza, e assieme alla religione porta le tradizioni arabe, le isitituzioni del corano e la lingua. Non c'è modo di sfuggire. Egiziani,Siriani,sasanidi, che nel periodo romano mantennero una loro individualità, vengono annientati culturalmente nel giro di un paio di generazioni. Maometto stupra (anche davanti ai genitori delle vittime), ammazza, fa sesso con una bambina di 8 anni, e porta in giro per il mondo un libro dove quasi ogni sura è un urlo di odio verso l'infedele. La differenza genetica con il Cristianesimo è abissale, e infatti chiunque cerchi di accumunare i tre grandi credo monoteistici fa un grave errore di ignoranza.

                          Le crociate sono solo una conseguenza della violenza araba. Oltretutto sono una nostra creazione illuministica, mentre non mi risulta che i musulmani abbiano mai fatto mea culpa per aver conquistato Costantinopoli o altre decine di luoghi, prima del oro arrivo vere perle, da loro trasformati in letamai.
                          e quoto pure te.
                          sigpic

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                            #14
                            ..che mette insieme un gruppo di tribù rivelando un messaggio che, guardacaso, è ciò che quelle tribù chiedono.
                            anche Gesù Cristo ha seguito alla lettera le Sacre Scritture cercando in tutti i modi di dimostrare che fosse colui che gli ebrei chiedevano..

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                              #15
                              si gabriele, si.

                              aggiungo una riflessione pragmatica, riflettendo sul controbilanciare la loro ovvia volontà di far annegare demograficamente la civiltà cristiana.
                              auspico l'infiltrazione di un lifestyle e modelli occidentali, sopratutto attraverso i mass media, in popolazioni ancora border-line come quella iraniana (paradossalmente, lì al regime integralista si oppone la popolazione farsi che è non araba e poco musulmana), supportato da un benessere economico necessario a renderli possibili: credo sia una buona manovra per opporre una colonizzazione culturale alla loro colonizzazione demografica. difatti l'integralismo necessita del necessario background di humus sociale e deprivazione economica per thrive, per prosperare
                              Last edited by thetongue; 19-04-2008, 11:59:09.

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