[MPA-inside]siciliani:messinesi,catanesi,palermitani,ennesi,ragusani,siracusani....

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  • Ribosio80
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    • Oct 2003
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    • dalle nubi
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    [MPA-inside]siciliani:messinesi,catanesi,palermitani,ennesi,ragusani,siracusani....

    cosa credete che faccia Raffaele Lombardo x noi?? questa nuova destra permetterà al sud di crescere? conviene a noi il federalismo fiscale??
    io credo di si...perche dobbiamo pagare i debiti della regione lombardia-lazio ecc.....col federalismo fiscale la Sicilia renderà responsabili i suoi politici....perche non potranno rubare piu di tanto....e quello che rubano ci viene a mancare, non ci sarà piu mamma STATO ITALIANO a rimborsare i furti della classe politica, che destra o sinistra comunque ci sono.
    Io sono fiducioso, non è possibile vedere nelle bancarelle dei fruttaroli siciliani arancie marocchine, noi che siamo i padroni dell'arancia....un po di orgoglio siciliano e di responsabilità ci aiuterà a crescere.....
    L'italia ha quello che credo sia meglio, un leader presidente del cosiglio (il nano malefico) di destra, il nord che si gestisce le sue tasse facendosi i suoi cazzi (con bossi) di estrema quasi destra, il sud con l'MPA di Lombardo anch'esso di destra, la sinistra insignificante....il sud potrà badare a sestesso, e se non ce la fa neppurte stavolta che vada a farsi fottere...ma chelo faccia con le sue mani e non per causa di altri.

    ps. non è un post di confronto destra-sinistra....
    il post chiede ai suddisti che pensano dei fatti successi e cosa ne potrà derivare.....



    "Oggi c'è un partito del Sud, fatto da uomini del Sud, che non dovranno più rispondere agli ordini delle segreterie politiche nazionali, non dovranno più dire "Obbedisco!"; uomini e donne che risponderanno della loro azione solo ai loro concittadini del Lazio, della Campania, dell'Abruzzo, del Molise, della Basilicata, della Puglia, della Calabria, della Sardegna, e della Sicilia."
    Last edited by Ribosio80; 16-04-2008, 14:29:12.
  • boss123
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    • Mar 2007
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    • venezia
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    #2
    ma se vi hanno dato lo statuto speciale dal 1948 e siete piu poveri ogni anno di piu..

    per me sta volta è qll buona che la sicilia finisce nella cacca..

    il nord dice che nn è giusto che parte dei suoi soldi finiscano a voi giu
    il sud dice che nn è giusto che debba pagare i debiti del nord

    chi ha ragione??

    sta di fatto che qnd torno giu per lo meno a caltanissetta vedo:

    acqua quando capita... e ospedali senza lenzuola...

    in piu sono stato la mare a san vito lo capo e dal rubinetto dell hotel l acqua nn era potabile...

    votate centro o centro destra da molto tempo...come mai?? come mai sto lombardo che io nn avevo mai sentito ha stravinto?????

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    • Ribosio80
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      • Oct 2003
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      • dalle nubi
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      #3
      Originariamente Scritto da boss123 Visualizza Messaggio
      ma se vi hanno dato lo statuto speciale dal 1948 e siete piu poveri ogni anno di piu..

      per me sta volta è qll buona che la sicilia finisce nella cacca..

      il nord dice che nn è giusto che parte dei suoi soldi finiscano a voi giu
      il sud dice che nn è giusto che debba pagare i debiti del nord

      chi ha ragione??

      sta di fatto che qnd torno giu per lo meno a caltanissetta vedo:

      acqua quando capita... e ospedali senza lenzuola...

      in piu sono stato la mare a san vito lo capo e dal rubinetto dell hotel l acqua nn era potabile...

      votate centro o centro destra da molto tempo...come mai?? come mai sto lombardo che io nn avevo mai sentito ha stravinto?????



      non lo hai mai sentito perche segui la politica nazionale, e non regionale ...secondo te un politico prima di arrivare a fare politica di interesse nazionale non passa prima per i posti piu remoti?

      lombardo cmq è dal 2000 che si sente ad alta voce in tutti i tg......quindi se non lo hai mai sentito non ti interessi della politica siciliana

      riguardo allo statuto speciale è una presa x il culo, contano solo i soldi e il vero cambiamento lo fa il federalismo.....lo statuto speciale permette di organizzarsi con meno costrizioni......ma non puo creare giovamento se non per la mafia......il federalismo fiscale è l'unica cosa per far riprendere il sud

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      • bersiker1980
        decisamente grosso
        • Dec 2006
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        • Serenissima Veneta Repubblica
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        #4
        Originariamente Scritto da Ribosio80 Visualizza Messaggio


        non lo hai mai sentito perche segui la politica nazionale, e non regionale ...secondo te un politico prima di arrivare a fare politica di interesse nazionale non passa prima per i posti piu remoti?

        lombardo cmq è dal 2000 che si sente ad alta voce in tutti i tg......quindi se non lo hai mai sentito non ti interessi della politica siciliana

        riguardo allo statuto speciale è una presa x il culo, contano solo i soldi e il vero cambiamento lo fa il federalismo.....lo statuto speciale permette di organizzarsi con meno costrizioni......ma non puo creare giovamento se non per la mafia......il federalismo fiscale è l'unica cosa per far riprendere il sud
        Penso che il federalismo sia un ottima cosa.
        Il Sud sfruttando il turismo potrebbe crescere esponenzialmente...il problema sono le mafie. Come pensate di fronteggiarle?
        sigpic

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        • boss123
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          • venezia
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          #5
          no asp mi ero spiegato male...la mia era una domanda piu ampia, se nn erro in sicialia si è sempre votato centro o centro destra..perche mai sinistra?

          perche non una finocchiaro, o una borsellino?

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          • boss123
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            • venezia
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            #6
            Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
            Penso che il federalismo sia un ottima cosa.
            Il Sud sfruttando il turismo potrebbe crescere esponenzialmente...il problema sono le mafie. Come pensate di fronteggiarle?
            gia gia..la prima cosa sarebbe non votare certa gentaccia

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            • gabriele81
              eh eh son manzo
              • Jul 2006
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              • roma
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              #7
              Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
              Penso che il federalismo sia un ottima cosa.
              Il Sud sfruttando il turismo potrebbe crescere esponenzialmente...il problema sono le mafie. Come pensate di fronteggiarle?
              da dietro, e con molta vasellina

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              • bersiker1980
                decisamente grosso
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                #8
                Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                da dietro, e con molta vasellina
                Mi sembra un ottimo programma...c' ho pronto il motto elettorale:
                "Partito della vasella: e il buco non si spella!"
                sigpic

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                • Ribosio80
                  Bodyweb Senior
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                  • dalle nubi
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                  #9
                  Originariamente Scritto da boss123 Visualizza Messaggio
                  no asp mi ero spiegato male...la mia era una domanda piu ampia, se nn erro in sicialia si è sempre votato centro o centro destra..perche mai sinistra?

                  perche non una finocchiaro, o una borsellino?

                  perchè la destra indipendentemente dal partito specifico ha una cosa che la sinistra non ha......

                  spirito di imprenditoriato....la destra crea occupazione....crea posti di lavoro...insegna al poveraccio a pescare cosi potra andar avanti da solo e non si limita a distribuire un pesce a persona....
                  quello di cui ha bisogno la sicilia è meno delinquenza sulle strade (la destra è piu rigorosa la sinitra troppo permissiva) meno immigrati, piu posti di lavoro...


                  medita su questo punto del programma dell'mpa:

                  IMPRESA
                  LA TERRA NON SI EREDITA DAI PADRI MA SI PRENDE IN PRESTITO DAI FIGLI
                  La sussidiarietà è strumento utile anche per lo sviluppo locale. Le istituzioni, infatti, devono innanzitutto garantire le precondizioni dello sviluppo, (e non uno sviluppo drogato, come negli anni passati), quelle che consentano al tessuto economico di realizzare investimenti nel territorio, mobilitando soprattutto i giovani scolarizzati che sanno amare la propria terra e guardare lontano, grazie alle conoscenze che hanno acquisite.
                  La fiscalità di vantaggio è strumento coerente ed efficace perché attrae capitali e genera fiducia e prospettive negli imprenditori, come l’esperienza di altre regioni europee testimonia.
                  Nell’ambito della politica fiscale gli interventi a sostegno dello sviluppo saranno volti a:
                  • introdurre misure fiscali finalizzate a sostenere gli investimenti e a rafforzare il tessuto economico imprenditoriale;
                  • razionalizzare e semplificare il quadro complessivo dei tributi “propri”;
                  • sostenere azioni tendenti ad effettuare misure agevolative in materia di IRAP;
                  • elaborare proposte finalizzate all’introduzione di strumenti di fiscalità differenziata, compatibilmente con il quadro normativo comunitario, per le imprese operanti nel territorio regionale. Al riguardo, sarà condotto uno studio al fine di acquisire una base conoscitiva sui divari di competitività che caratterizzano il sistema delle imprese in Sicilia evidenziando gli aggravi di costi e più in generale le esternalità negative che gravano sulle stesse, ed, al contempo, individuare i più idonei strumenti fiscali e finanziari, miranti, da un lato, a ridurre i gaps attualmente esistenti e, dall’altro, a favorire la localizzazione di nuove imprese e l’attrazione di nuovi investimenti.
                  • elaborare, compatibilmente con il quadro normativo nazionale, proposte finalizzate all'introduzione di ulteriori agevolazioni in materia di pagamenti di somme iscritte a ruolo a favore dei soggetti che si trovano in stato di momentanea difficoltà economica, anche al fine di consentire alle imprese siciliane di mantenere i livelli occupazionali e di continuare l'attività economica.
                  PER AMPLIARE E CONSOLIDARE IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO OCCORRE SOSTENERE LE PMI
                  Il rispetto della nostra storia e della nostra particolarità passa per un concreto sostegno alle nostre piccole medie imprese siciliane, quelle che costituiscono il vero tessuto connettivo del nostro sistema produttivo. Il sostegno alle PMI siciliane - che è anche indirettamente un sostegno dato alle famiglie dal momento che per una percentuale molto alta si tratta di imprese familiari – deve essere potenziato proprio perché sono diversi i problemi cui devono far fronte come la difficoltà di sfruttamento della tecnologia, le limitate capacità manageriali, la scarsa produttività, i vincoli normativi. Esso deve incentrarsi, quindi, nell’agevolare l’accesso ai finanziamenti ed alle informazioni oltre che ai mercati internazionali ma anche nell’incentivare i partenariati tra il settore pubblico e quello privato, incoraggiando la creazione di reti e di raggruppamenti d’imprese.
                  RICONVERTIRE I SITI AMBIENTALI PER CAMBIARE LA LOGICA DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
                  Lo sviluppo industriale adottato negli anni 60 è stato un fallimento, in quanto, a fronte di poche centinaia di posti di lavoro impiegati nel petrolchimico (Priolo, Gela, Milazzo), ha prodotto la devastazione delle coste e danni irreparabili per la salute dei cittadini.
                  La riconversione di questi siti vuol dire fare in modo che le popolazioni locali si possano riappropriare della propria storia e del proprio futuro. Tutto ciò deve avvenire cercando soluzioni che garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali, ma, allo stesso tempo, la possibilità di avviare subito la riconversione delle aree, puntando alla realizzazione di centri di alta tecnologia e di ricerca.
                  La crescita della società si realizza anche attraverso il recupero di un rapporto migliore con il territorio coniugando saggiamente la lotta all’abusivismo edilizio, quando necessaria, senza che la difesa dell’esistente debba pregiudizialmente condizionare lo sviluppo. La lotta all’abusivismo deve conciliarsi - laddove è possibile - con il recupero degli immobili esistenti, attraverso un’azione di risanamento ai fini del recupero paesaggistico e territoriale che consenta il ripristino della legalità e dell’osservanza della normativa vigente.
                  LA PROMOZIONE DEL CAPITALE UMANE È LA PRIMA CONDIZIONE PER GUARDARE CON FIDUCIA AL DOMANI
                  Il primo e più grande capitale della nostra regione è quello umano, quello dei tanti giovani che hanno tutte le potenzialità per costruire un futuro di certezza e sviluppo. Rimane strategico il settore della formazione le cui risorse devono essere sottratte all’attuale modello di spesa, per essere destinate prevalentemente all’attività formativa diretta nell’ambito delle aziende.
                  Vogliamo lasciarci alle spalle la lunghissima stagione del precariato, soprattutto quello generato dalla pubblica amministrazione, per inserire i giovani in un sistema di certezza del lavoro che, pur nelle inevitabili mutabilità, garantisca stabilità e prospettive per il proprio futuro innanzitutto produttivo.
                  FILIERE, DISTRETTI E SERVIZI AMBIENTALI
                  Occorre fare una scelta strategica che privilegi le filiere e i distretti, con il completamento della rete dei servizi ambientali (energie, acque, rifiuti). Facendo sistema tra queste scelte è possibile garantire un'occupazione diffusa ai siciliani.
                  In particolare il tema dei rifiuti non può essere affrontato con paraocchi ideologici, bensì nell’interesse di tutti i siciliani, della loro salute e della loro sicurezza. Occorre attuare il Piano di Gestione dei Rifiuti, ritenuto dalla Commissione Europea conforme alle proprie direttive, tanto da invitare la Regione ad impegnarsi nella sua attuazione, che pone alla base la gestione integrata dei rifiuti.
                  L’obiettivo della politica di gestione dei rifiuti sono le Quattro R “Riduzione e Riuso, Recupero e Riciclaggio”, cioè la diminuzione della produzione dei rifiuti, mentre soltanto la frazione residuale a valle della raccolta differenziata può essere avviata alla termovalorizzazione, cioè al trattamento per il recupero di energia; i residui della lavorazione sia della frazione proveniente da raccolta differenziata che quelli provenienti dalla frazione destinata al recupero energetico saranno i soli rifiuti che potranno andare in discarica.
                  UN’AGRICOLTURA RISPETTOSA DELLE NOSTRE VOCAZIONI E CAPACE DI SFIDATE TUTTI I MERCATI
                  L’agricoltura siciliana e mediterranea, con le sue specificità e le sue potenzialità è quella che meglio interpreta il modello europeo multifunzionale dell’agricoltura, la qualità delle produzioni, la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare, il turismo rurale e compatibile, ed è in grado di proporre un modello di sviluppo equilibrato, sostenibile e adatto per tutti i gusti e le tasche dei consumatori.
                  La Sicilia è un laboratorio senza eguali nel quale prodotti autoctoni e importati si integrano, attraverso diverse stratificazioni storiche e culturali, senza soluzione di continuità, mantenendo una innegabile e irripetibile originalità. Quando si compra un Made in Sicily, ci si impossessa di una cultura.
                  Le migliori produzioni siciliane di qualità, vini, oli, frutta, ortaggi, formaggi, cereali e carni sono ancorate ad una biodiversità genetica differenziata e non omologata che ne esalta le caratteristiche qualitative e coniuga la conservazione delle risorse genetiche e del germoplasma con la qualificazione delle imprese e dei prodotti.
                  Tutto ciò non è avvenuto per caso. Oggi alle imprese agricole ed agroalimentari viene richiesto, per essere competitive, un forte impegno a potenziare il contenuto innovativo dei prodotti.
                  La seconda modernizzazione agricola è la nuova frontiera delle politiche pubbliche in agricoltura: per imboccare un sentiero ispirato alla sostenibilità, alla multifunzionalità e all’efficienza sui mercati sarà necessario ricostruire un’adeguata base di conoscenze.
                  Il nuovo scenario su cui si fondano gli sviluppi del sistema agricolo ed agroalimentare comprende:
                  • la produzione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità che rappresentano il Made in Sicily: qualità non significa solo prodotti tipici, ma tutti quei prodotti con caratteristiche distintive;
                  • la necessità di trasferire un adeguato vantaggio economico ai produttori agricoli che della produzione di qualità rappresentano il motore territoriale;
                  • la molteplicità di legami di natura culturale e produttiva tra agricoltura, ambiente e territorio;
                  • la tutela e valorizzazione delle risorse ambientali nel loro complesso (biodiversità e paesaggio, risorse idriche, suolo, clima) per lo sviluppo della stessa agricoltura e, prima ancora, per la sua stessa sopravvivenza;
                  • il nuovo ruolo delle biomasse e la diffusione di pratiche/attività per la riduzione dei gas serra;
                  • la sicurezza alimentare per puntare alla riconquista di una opinione pubblica disorientata che chiede di alimentarsi senza timori;
                  • il ruolo determinante della capacità tecnico amministrativa e progettuale nel condizionare l’efficienza e l’efficacia dei programmi di sviluppo rurale, ai vari livelli di programmazione e gestione.
                  Esiste una doppia via per il Made in Sicily agroalimentare: da un lato la valorizzazione dei prodotti agricoli di qualità e del territorio attraverso la conoscenza e l’informazione del consumatore; dall’altro una strategia per l’espansione e l’internazionalizzazione verso i mercati nazionali ed internazionali.
                  La globalizzazione dei mercati non solo non determina la scomparsa dei prodotti di qualità “locali” (contrapposti ai prodotti “globali” indifferenziati), ma, al contrario, crea per essi opportunità di mercato nuove.
                  Un altro punta di forza è la capacità dei produttori siciliani di creare prodotti non legati solo al territorio, ma a una sapienza di trasformatori, garantiti dal sigillo dei produttori, perché i nostri alimenti sono apprezzati nel mondo intero soprattutto per merito dei nostri trasformatori.
                  Il mondo agricolo e quello agroindustriale devono individuare insieme un comune disegno strategico di crescita (perché insieme avranno, e avremo tutti, successo, da soli no) che passi anche attraverso l’esame di questi punti di forza e di quelli di debolezza, quali la ricerca tecnologica e la protezione dei marchi.
                  UN TURISMO INTEGRATO E SOSTENIBILE DAI TERRITORI
                  Dobbiamo trasformare la nostra offerta turistica, prevalentemente balneare e stagionalizzata, in industria del turismo, in grado di coniugare cultura, ecosistema, patrimonio culturale ed artigianato in un’unica filiera che trovi nel territorio le vocazioni migliori e ad esse faccia riferimento per un utilizzo delle risorse pubbliche, a partire da quelle comunitarie, capaci di mobilitare soprattutto le potenzialità umane dei nostri giovani.
                  Il marchio Sicilia è uno dei più conosciuti al mondo. Obiettivo delle politiche della Regione in materia di promozione e commercializzazione del turismo sarà la divulgazione della straordinaria varietà e ricchezza di arte, natura e cultura che la nostra Regione ha in sé. Le campagne di promozione saranno perciò orientate a valorizzare non solo i nostri tradizionali prodotti turistici, ma anche tutti gli altri prodotti che i territori sono capaci di esprimere, e soprattutto i grandi eventi che saranno essi stessi occasione di richiamo per grandi flussi turistici nazionali ed internazionali, ed al tempo stesso porta d'ingresso verso tesori meno conosciuti ed altrettanto interessanti della nostra Regione.
                  La Sicilia può costruire sui grandi eventi, che coinvolgono praticamente tutto il territorio regionale, un nuovo e grande salto di qualità, utilizzando soprattutto le particolari opportunità offerte dai periodi di bassa stagione.
                  IL COMMERCIO E L’ARTIGIANATO
                  Il commercio, soprattutto quello degli agglomerati urbani, è condizione di sopravvivenza per tantissime famiglie e motore di sviluppo per tutta l’economia regionale.
                  La sempre maggiore diffusione dei grandi colossi della distribuzione non porta con sé necessariamente la distruzione della preziosa attività di tanti commercianti che sanno dare, con la loro specificità professionalità e una grandissima dedizione, valore aggiunto ad un settore che proprio di loro non potrà mai privarsi.
                  Le prerogative del nostro statuto devono trovare in questo ambito più possibilità di elaborazione che non in passato, perché la Regione sia in grado di dare a tutto il settore quelle certezze di produzione e sviluppo di cui tutti potranno avvantaggiarsi.
                  Non dissimile è la situazione del nostro artigianato che accanto a punte di eccellenza registra ancora tante lodevoli iniziative che per la loro modesta dimensione non sono in grado di sostenere la logica del mercato.
                  Una sussidiarietà efficace potrà coniugare anche in questo campo rispetto e valorizzazione dell’esistente con capacità di confronto e penetrazione nei mercati.

                  IL CREDITO
                  Nell’ambito della politica del credito gli interventi a sostegno dello sviluppo saranno volti a:
                  • migliorare l’accesso al credito sia attraverso il rafforzamento dell’azione dei consorzi di garanzia fidi (confidi) sia attraverso la realizzazione di interventi diretti nel capitale di rischio (private equity) finalizzati a rafforzare la patrimonializzazione delle imprese;
                  • favorire, in stretta sinergia con le banche operanti nel territorio regionale, la creazione di un fondo dedicato ad azioni di microcredito quale strumento utile ad arginare il fenomeno dell’esclusione finanziaria e per la creazione di nuove opportunità di lavoro autonomo (microimprese);
                  • stimolare l’azione delle banche di credito locale e regionale attraverso l’introduzione di nuovi strumenti destinati a soddisfare le esigenze delle piccole imprese locali e delle famiglie;
                  • attrarre nuovi investimenti nel territorio regionale attraverso la sottoscrizione di fondi chiusi dedicati all’acquisizione di partecipazioni in capitale di rischio di imprese che investono in Sicilia.
                  qust'ultimo punto sul credito è la chiave di volta che permetterà a LOmbardo di salvare il sud.
                  è l'unico politico che si interessa al credito dei cittadini al prestito d'onore e al dare la possibilità a tutti di mettere su una bella impresa.
                  perche se io metto su un impresa grazie al credito in automatico creerò lavoro

                  questo atteggiamento la sinistra non ce l'ha....e i siciliani l'hanno capito....ti ho ampiamente risposto
                  Last edited by Ribosio80; 16-04-2008, 14:45:33.

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                    #10
                    si qst è vero..e tutto quel pezzo di programma postato è molto bello..ma anche cuffaro credo dicesse cose molto belle, come ai siciliani cosi a provenzano...

                    e dall unita d italia, il sud è sempre stato sfruttato dal nord, in utilma napoli come cisterna per i rifiuti tossici del nord
                    e poi tutti le cattedrali del deserto..e tutto il resto..
                    ma ancora nn ne è venuto fuori..non so a sto punto se sia la gente, forse gli basta quel poco che hanno..o forse no,
                    mio padre è emigrato al nord, e prima ancora in francia e germania...come molti altri siciliani..epuure la sicilia è sempre li..sempre piu povera

                    il problema, oltre alla mafia logico (che è il maggiore) quale è? mancano soldi? manca potere (no credo..visto che avete lo statuto speciale, quindi molte materie la sicilia se le autogoverna)... io nn capisco....

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                    • Ribosio80
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                      #11
                      Originariamente Scritto da boss123 Visualizza Messaggio
                      si qst è vero..e tutto quel pezzo di programma postato è molto bello..ma anche cuffaro credo dicesse cose molto belle, come ai siciliani cosi a provenzano...

                      e dall unita d italia, il sud è sempre stato sfruttato dal nord, in utilma napoli come cisterna per i rifiuti tossici del nord
                      e poi tutti le cattedrali del deserto..e tutto il resto..
                      ma ancora nn ne è venuto fuori..non so a sto punto se sia la gente, forse gli basta quel poco che hanno..o forse no,
                      mio padre è emigrato al nord, e prima ancora in francia e germania...come molti altri siciliani..epuure la sicilia è sempre li..sempre piu povera

                      il problema, oltre alla mafia logico (che è il maggiore) quale è? mancano soldi? manca potere (no credo..visto che avete lo statuto speciale, quindi molte materie la sicilia se le autogoverna)... io nn capisco....
                      si evidentemente lo statuto speciale o per colpa sua o per colpa dei politici che facevano solo i loro interessi non è stato sfruttato per migliorare la sicilia

                      però ti ricordo che in ogni maniera lo statuto speciale è una presa in giro perche permette solo di organizzarsi meglio? avere lo statuto speciale non garantisce il fatto di crescere perche è fine a sestesso, non genera imprese posti di lavoro ecc....lo statuto speciale è stato proposto alla Sicilia per non passare a far parte comecolonia americana dopo la seconda guerra mondiale.....ma non serve a nulla perche all'atto pratico è autolimitante....
                      il federalismo fiscale vuol dire invece SOLDI
                      se purestavolta i politici se li ammuccano meglio sprofondare nel mediterraneo....perche siamo teste dure veramente....


                      la Sicilia per concludere è sempre piu povera da quando esiste, data la sua posizione strategica nel mediterraneo è stata sempre mira di popoli è statasempre bloccata tenuta ignorante sottomessa fino all'800....

                      mentre il nord era autonomo e cresceva......molte terre del nord erano addiritturadi altri stati piu civili...aime' il divario dura da secoli ed è difficilmente colmabile........

                      una chicca quando cerano i francesi in sicilia facevano i baroni....quando una donna si doveva sposare la prima notte di matrimonio doveva andare a letto col barone francese locale....per questo i siciliani sono gelosi e tramandano la gelosia da generazioni ed è un fatto di orgoglio....

                      eravamo schiavi fino a 200 anni fa trattati come bestie come pretendiamo di raggiungere il nord ??

                      ci possiamo provare ma LOMBARDO O NON LOMBARDO SARà difficile....

                      pero secondome Lombardo ci permetterà di correre...invece di camminare camminare come ci farebbe fare un'eventuale sinistra.....
                      la sicilia è povera se ci abbini la sinistra ci ridurrai come cuba........
                      Last edited by Ribosio80; 16-04-2008, 15:10:44.

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                      • Ribosio80
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                        #12
                        PS SAPPI CHE LO STATUTO NON é MAI STATO APPLICATO

                        Lo Statuto siciliano deve essere attuato. Negli ultimi sessant'anni questo non è mai successo. Partendo dall'abolizione dell'Alta Corte, che noi faremo di tutto per reintrodurre, alle disposizioni statutarie che stabiliscono che le imposte versate dalle imprese che operano in Sicilia debbano essere pagate al governo regionale, disposizioni rimaste lettera morta, nonostante le determinazioni emerse al riguardo dalla Commissione Paritetica Stato Regione.
                        Esistono tutti gli strumenti e le esperienze necessarie per procedere ad un confronto serrato con lo Stato che giunga in breve tempo al riconoscimento di tutte le nostre competenze e a fornirci di tutte le risorse in grado di raggiungere la piena attuazione del nostro statuto.

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                        • Ribosio80
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                          #13
                          abolendo l'alta corte siciliana lo statuto è stata una truffa fatta dal governo italiano ai siciliani

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                          • gabriele81
                            eh eh son manzo
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                            #14
                            Originariamente Scritto da Ribosio80 Visualizza Messaggio
                            una chicca quando cerano i francesi in sicilia facevano i baroni....quando una donna si doveva sposare la prima notte di matrimonio doveva andare a letto col barone francese locale....per questo i siciliani sono gelosi e tramandano la gelosia da generazioni ed è un fatto di orgoglio....
                            il droit du seigneur o ius primae noctis è una leggenda settecentesca volta a rendere ancora più buio il periodo medievale. Le fonti ci dicono che non è mai esistito nulla di simile. In particolare in Italia abbiamo solo un paio di racconti popolari.

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                            • Leonida
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                              #15
                              Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                              ..il problema sono le mafie. Come pensate di fronteggiarle?
                              c'è possibilità di far resuscitare le SS?
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              è plotino la chiave universale per le vagine
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              secondo me sono pazzi.

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