Il Sindaco di Roma. Ballottaggio.

[Antoniome]

Ovvio che se lo voglia tenere amico. Ma, a me, con tutto il rispetto, di quello che pensa il rabbino capo o il mullah della Grande moschea interessa meno di zero. Basta con questi zerbinismi.

neanche a me interessa, ma capisci che evere una comunita grande potente e radicata nel territorio come quella ebrea, non è una cosa da poco.

[Sean]

Ovvio che se lo voglia tenere amico. Ma, a me, con tutto il rispetto, di quello che pensa il rabbino capo o il mullah della Grande moschea interessa meno di zero. Basta con questi zerbinismi.

Bene hai fatto a chiamare le cose col loro nome.
Siamo sempre lì, ad ogni cambio di vento in casa propria bisogna comunque andare a rassicurare gli "ospiti", da sessant'anni orsono...
Voglio far notare a questi custodi della giusta causa e della buona memoria che l'unica legittimazione che conta è quella che viene al candidato dal voto del popolo liberamente espresso, non serve altro;
Con una similitudine che può rimanere loro più chiara si tratta dell'unzione che Davide riceve dal sommo sacerdote e che in democrazia viene invece dal basso, dal popolo che diventa sovrano:
Quando si è eletti non serve presentare dunque le credenziali di legittimità a nessuno, tantomeno ad un rabbino - questo chi è sempre pronto a gridare alla sovversione delle regole democratiche dovrebbe averlo già bene impresso in mente...o no?

[Antoniome]

Ma per quanto tempo gli ebrei devono tirare sempre il ballo l'olocausto....sembra quasi che gli manchi.......sistematicamente in ogni campagna elettorale il rabbino di turno si sente in dovere di ricordarci che 70 anni fa......e basta...in ogni caso strumentalizzare i voti in questo modo è vergognoso, ma purtroppo la politica è questa.