vergognarsi

[VINICIUS]

non sto a casa, stasera ad esempio esco... comunque non è che sia questa grande urgenza per me trovare una per cacciar fuori lo sperma

Ma una fidanzata no? Per forza solo una svuotapalle?

[Arturo Bandini]

fidanzata mai... una che mi piace davvero sì, appunto, nn mi serve "tanto per"

[VINICIUS]

fidanzata mai... una che mi piace davvero sì, appunto, nn mi serve "tanto per"

Magari una moglie... Mai dire mai...

[thetongue]

comunque non è che sia questa grande urgenza per me trovare una per cacciar fuori lo sperma

ma guarda che non è la stessa cosa che agevolarsi con la mano, qualche volta prova. una, per sfizio

[VINICIUS]

ma guarda che non è la stessa cosa che agevolarsi con la mano, qualche volta prova. una, per sfizio

[Void]

Bhè sinceramente sono gesti bruttissimi, turpiloqui o peggio atti di violenza ma sono cose che possono anche capitare a caldo perchè siamo comunque animali, il brutto di cui vergognarsi è quando uno le cose le commette a sangue freddo, quando uno pecca dietro un ragionamento bene preciso.
Se io spinto dai morsi della fame rubo una mela è un conto se io miliardario vado al governo imbnrogliano 48 milioni di elettori è una ltro, sono smepre furti ma uno si deve vergognare l'altro no.
Se rubo per dar da magniare amio figlio è una cosa se rubo perchè mi piacciono i soldi ed il potere è un altro.

Questa sarebbe eticamente corretta ma in realta' il primo rimarra'una merda ai margini della societa' mentre il secondo avra' un esercito di gente pronta a leccargli il culo questa e' la realta' delle cose

[Void]

fidanzata mai...

Qua ci troviamo d'accordo almeno ogni tanto

[banned]

quoto

[banned]

Ma una fidanzata no? Per forza solo una svuotapalle?

ma guarda che non è la stessa cosa che agevolarsi con la mano, qualche volta prova. una, per sfizio

parlate perchè non avete mai visto il taglio di capelli che porta

[maurox]

... o vantarsi: del proprio aspetto, del denaro che si possiede, della propria posizione sociale... che senso ha?

guardavo oggi un uomo che è sceso dalla sua costosa automobile come se fosse il re del mondo, e mi sono chiesto quali siano le sue aspettative riguardo a questo e alla percezione che gli altri hanno di lui, dal momento che io non gli ho prestato più di uno sguardo, per tornare subito dopo a pensare ai cavoli miei...

la conclusione è che ognuno dovrebbe sentirsi libero di vivere come più gli piace, senza curarsi del giudizio degli altri

come fai a concludere il tuo pensiero con una contraddizione cosi' marcata ?

[Void]

Comunque arturo come ti ha gia'detto qualcuno l unica cosa che sbagli e a non voler curare la tua depressione non c'e' solo il litio come antidepressivo potresti stare meglio senza dover per forza gonfiarti di ritenzione

[0positivo]

giusto

[Gary]

dopo otto pagine per cercare di capire il soggetto , scrivo per ridervi dietro in quanto non avete ancora capito che vi sta a pigliare per il culo dalla prima all'ultima riga

[Arturo Bandini]

credi che la gente guardi a te? che rimungini sul tuo aspetto?
ma io potrei vedere un uomo con un naso in fronte e nn lo guarderei, nn gli dedicherei un solo pensiero. Siamo chiusi su di noi
da soli o con gli altri, sempre chiusi nella nostra individualtà
perchè la coscienza di sè si contrappone negli uomini all' indifferenza per gli altri, e ognuno si sente solo al centro del tutto, unico attore al centro del palco
le persone sono chiuse sulla propria vita, nn guardano agli estranei, neanche degli amici o dei parenti gli importa davvero
alla fine siamo tutti individui
i nostri occhi sono solo per noi stessi
eppure la gente si affanna a apparire
e nn capisce che nessuno guarda agli altri
che gli occhi della gente sono solo per sè
che neanche l' amore è per l' altro
che in ogni rapporto l' altro è uno sconosciuto
che non possiamo vedere perchè i nostri occhi sono ritratti su di noi, sulle nostre piccole sensazioni, le nostre storie che sentiamo enormi, i nostri diritti e le rivendicazioni
quello che crediamo sia il nostro urlo
è solo il nostro piccolo brulicare
di ciechi\ e invisibili tra ciechi

nn vedete che le nostre vite sono agli altri indifferenti, solo una luce accesa dietro a una finestra, tra infinite altre luci. E nessuno saprà mai chi eri, e il tuo furore valeva solo per te, e non era neanche furore.

ti vergogni? ma di cosa? come se la gente avesse da guardare a te. La gente bada solo a sè, e nessuno lo saprà mai chi eri, domani. Nessuno guarda agli altri: se tu pure avessi il naso in fronte, ti guarderebbero solo un istante, poi tornerebbero a pensare al loro naso; non si guarda neanche l' amato, il genitore: così affascinati dalla consapevolezza di sè che l' uomo ha da poco raggiunto, dopo ere passate senza neanche sapere di avere un volto, quando eravamo noi, le bestie, che difficilmete siamo disposti a scaricarla per un solo minuto, concedendo consapevolezza all' altrui esistenza.

"domani, e domani, e domani\ striscia a piccoli passi da un giorno all' altro\ fino all' ultima sillaba del tempo prescritto;\ e tutti i nostri ieri hanno illuminato a degli stolti\ la via che conduce alla morte polverosa.\ Spegniti, breve candela!\ La vita non è che un'ombra che cammina; un povero attore\ che si pavoneggia e si agita per la sua ora sulla scena\ e del quale poi non si ode più nulla: è una storia\ raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, \ che non significa nulla"

è così: tutti pensano di essere protagonisti della loro storia, ma gli spettatori dove sono? Tutto ciò che fanno, che dicono, cade nel vuoto senza far rumore, senza che nessuno lo ricordi o lo voglia sapere. Anche nei rapporti con gli altri, anche nell' amore, ognuno resta soggetto, non concede mai vera attenzione, e pure la morte dell' altro diviene importante per quanto può esserlo in relazione a sè: pure la sua morte usurpiamo, e la piangiamo e vogliamo farci compatire, come se la cosa riguardasse noi, come se chi muore fosse un nostro oggetto, senza una storia sua.

Si è sposato un mio amico, io gli ho fatto da testimone, ma neanche sull' altare pensavo a lui, in quel momento in cui lui celebrava la sua storia, nemmeno lì gli ho concesso di essere protagonista, e pensavo alle mie sensazioni, ai casi miei. E così tutti quelli che erano lì, davanti a cui pensava di essere protagonista, erano lì per sè, ciechi al mondo e invisibili gli uni agli altri.

Per questo cerchiamo una famiglia, un amore, dei figli: solo legandoci agli altri in modo che il nostro destino diventi il loro, solo rinunciando all' individualità possiamo sperare che essi, guardando a sè, guardino di riflesso a noi.
Dire "mio figlio", come dire "me", e avere qualcuno che ti ricordi, o forse muoia insieme a te.

[VINICIUS]

"domani, e domani, e domani\ striscia a piccoli passi da un giorno all' altro\ fino all' ultima sillaba del tempo prescritto;\ e tutti i nostri ieri hanno illuminato a degli stolti\ la via che conduce alla morte polverosa.\ Spegniti, breve candela!\ La vita non è che un'ombra che cammina; un povero attore\ che si pavoneggia e si agita per la sua ora sulla scena\ e del quale poi non si ode più nulla: è una storia\ raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, \ che non significa nulla"

Il Macbeth