avete avuto dei sogni ricorrenti ed enigmatici in passato? o anche, ci potremmo raccontare di sogni non ricorrenti, ma particolarmente pregni di significato o intensità per voi. od anche di quelli misteriosamente criptici, proprio perchè non riuscite a trovarvene un significato.
nei sogni domina il simbolo, che è il mezzo con cui inconscio e conscio si connettono: potremmo discutere anche di questo
comincio io a dare una testimonianza. per anni, quando ero più giovane, sognavo di esser nel parco dove vi era casa dei miei. dovevo sfuggire a dei tipi che mi inseguivano. per farlo, scendevo dai piani alti a quelli bassi lanciandomi di balcone in balcone: mi appigliavo ai fili in acciaio per stendere i panni che sporgevano. ogni volta che mi lasciavo cadere di un piano, la paura di non riuscire ad afferrare il filo in acciaio dei panni era angosciosa, come quella che la presa non mi reggesse. poi, di tanto in tanto, salivo su di un balcone dove le imposte erano aperte ed entravo nell'appartamento di estranei: dovevo attraversare l'appartamento per raggiungere la porta di ingresso principale che dava alla rampa di scale (per far perdere le mie traccie agli inseguitori, facendo un tragitto misto all'esterno attraverso i balconi ed all'interno per le scale). l'attraversare l'appartamento era l'altro aspetto angoscioso, perchè dovevo evitare le persone che eventualmente erano nelle stanze dello stesso
nei sogni domina il simbolo, che è il mezzo con cui inconscio e conscio si connettono: potremmo discutere anche di questo
comincio io a dare una testimonianza. per anni, quando ero più giovane, sognavo di esser nel parco dove vi era casa dei miei. dovevo sfuggire a dei tipi che mi inseguivano. per farlo, scendevo dai piani alti a quelli bassi lanciandomi di balcone in balcone: mi appigliavo ai fili in acciaio per stendere i panni che sporgevano. ogni volta che mi lasciavo cadere di un piano, la paura di non riuscire ad afferrare il filo in acciaio dei panni era angosciosa, come quella che la presa non mi reggesse. poi, di tanto in tanto, salivo su di un balcone dove le imposte erano aperte ed entravo nell'appartamento di estranei: dovevo attraversare l'appartamento per raggiungere la porta di ingresso principale che dava alla rampa di scale (per far perdere le mie traccie agli inseguitori, facendo un tragitto misto all'esterno attraverso i balconi ed all'interno per le scale). l'attraversare l'appartamento era l'altro aspetto angoscioso, perchè dovevo evitare le persone che eventualmente erano nelle stanze dello stesso
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