Creato ibrido uomo-animale...cosa ne pensate??

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  • VINICIUS
    Lo Sbloccafemmine
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    Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
    NO, Studia ! Si chiamano così perchè sono cellule allo stato EMBRIONALE, non ancora specializzate, non sono neppure ancora cellule, figurati se possono essere esseri umani


    Ed è per questo che possono adattarsi, tutto qui, apri un libro di biologia e leggi.
    Sergio, io la penso come te, però la definizione di "Embrionale" non puoi stravolgerla per convenienza

    Sono cellule, in quanto formazioni provviste di nucleo, citoplasma e membrana cellulare.

    Embrionale significa cellula dell'embrione, che ovviamente non sono differenziate e specializzate, ma provenienti da un ammasso cellulare di massimo 150-200 cellule. Quindi ai primissimi stadi di sviluppo della cellula uovo fecondata. Anche se si riuscisse a riportare una cellula somatica differenziata ad uno stadio di indifferenziazione e renderla pluri o multipotente (la ricerca per ora va avanti in questo senso) non potremmo chiamarla comunque embrionale; magari potrebbe avere le stesse caratteristiche, ma non potrà chiamarsi così.

    Secondo me bisognerebbe stabilire (e gli scienziati hanno già iniziato il dialogo) a quale stadio di divisione cellulare un embrione deve considerarsi un individuo umano. Ed evitare di fare ricerca oltre quello stadio di sviluppo.
    Ciao.

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    • temete
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      Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
      Sergio, io la penso come te, però la definizione di "Embrionale" non puoi stravolgerla per convenienza

      Sono cellule, in quanto formazioni provviste di nucleo, citoplasma e membrana cellulare.

      Embrionale significa cellula dell'embrione, che ovviamente non sono differenziate e specializzate, ma provenienti da un ammasso cellulare di massimo 150-200 cellule. Quindi ai primissimi stadi di sviluppo della cellula uovo fecondata. Anche se si riuscisse a riportare una cellula somatica differenziata ad uno stadio di indifferenziazione e renderla pluri o multipotente (la ricerca per ora va avanti in questo senso) non potremmo chiamarla comunque embrionale; magari potrebbe avere le stesse caratteristiche, ma non potrà chiamarsi così.

      Secondo me bisognerebbe stabilire (e gli scienziati hanno già iniziato il dialogo) a quale stadio di divisione cellulare un embrione deve considerarsi un individuo umano. Ed evitare di fare ricerca oltre quello stadio di sviluppo.
      grazie...mi hai risparmia di rispondere a quella blasfemità
      Last edited by temete; 04-04-2008, 13:57:22.
      Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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      • VINICIUS
        Lo Sbloccafemmine
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        Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
        grazie...mi hai risparmia di rispondere a quella balsfemità
        Però io sono per la ricerca... Una ricerca controllata, che tenga conto delle opinioni e della sensibilità altrui, ma che deve andare avanti. Se si può continuare a fare passi avanti con le staminali del cordone ok, ma se la ricerca dovesse fermarsi... Allora io una blastula la userei.
        Ciao.

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        • temete
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          Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
          Però io sono per la ricerca... Una ricerca controllata, che tenga conto delle opinioni e della sensibilità altrui, ma che deve andare avanti. Se si può continuare a fare passi avanti con le staminali del cordone ok, ma se la ricerca dovesse fermarsi... Allora io una blastula la userei.
          sottoscrivo tutto tranne le ultime 6 paroline
          Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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          • VINICIUS
            Lo Sbloccafemmine
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            Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
            sottoscrivo tutto tranne le ultime 6 paroline
            Ovviamente su questi temi mi adeguo alle scelte della maggioranza della popolazione, che rispetto. Come tu dovresti adeguarti quando ti trovi in minoranza....

            Ma tu sei stato/sei a favore della sperimentazione sugli animali? E quando parlo di sperimentazione mi riferisco a somministrazione di farmaci oppure di tecniche sperimentali che ne compromettono spesso la vita...
            Ciao.

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            • SognoDaBAR
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              Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
              finalmente direi , era ora che un passo del genere fosse fatto
              Inutile opporsi al progresso, ringraziamo Dio per averci dato la possibilita' di goderci la piena salute per tutta la vita e abbrracciamo questi progressi ed usiamoli nella maniera migliore
              Last edited by SognoDaBAR; 04-04-2008, 20:19:16.

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              • temete
                Bodyweb Senior
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                Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
                Ovviamente su questi temi mi adeguo alle scelte della maggioranza della popolazione, che rispetto. Come tu dovresti adeguarti quando ti trovi in minoranza....

                Ma tu sei stato/sei a favore della sperimentazione sugli animali? E quando parlo di sperimentazione mi riferisco a somministrazione di farmaci oppure di tecniche sperimentali che ne compromettono spesso la vita...
                Sono favorevole.
                Cercando di limitarla ai casi realmente necessari e infliggendo le minori sofferenze possibili.
                Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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                • greenday2
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                  Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
                  Sono favorevole.
                  Cercando di limitarla ai casi realmente necessari e infliggendo le minori sofferenze possibili.
                  No un attimo...spiegami casi necessari
                  E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                  • temete
                    Bodyweb Senior
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                    Originariamente Scritto da Je ssò Foorttt'' Visualizza Messaggio
                    1)Mi pare che sia tu quello che si arrampica sugli specchi:ti ho spiegato che tutte le cellule umane sono potenzialemente degli embrioni,è solo questione del contesto in cui sono inserite.Se hai letto l'articolo e non ti sei fermato al titolo,in questo caso per ricreare cellule dopaminergiche sono state utilizzate cellule cutanee,non gameti ma cellule differenziate...a testimonianza del fatto che la volontà principale della chiesa non è tanto quella di tutelare l'embrione quanto quella di ostacolare il concetto stesso di ricerca,dal "peccato originale" in avanti.
                    2)Io non ti ho detto che accidentalemente alcuni embrioni sono espulsi,io ti ho detto che l'organismo materno è programmato per eliminare sistematicamente la maggior parte degli embrioni fecondati,effettuando de facto una selazione eugenetica,seguendo il tuo esempio è come se la madre spingesse volontariamente e con un meccanismo biologico tanto complesso da essere tuttora oggetto di studio la maggior parte delle persone,non sarebbe un incidente,sarebbe omicidio e neppure colposo,ma seriale e preterintenzionale...
                    3)Tralascio il terzo aspetto che è la solita propaganda qualunquista e di cattivo gusto dei cattolici,potrei risponderti altrettanto provocatoriamente di utilizzare i 9 miliardi di euro l'anno che frutta l'8 per mille per andare di casa in casa dalle circa 5 milioni di persone che solo in Italia sono condannate a soffrire a causa dell'ingerenza politica delle gerarchie ecclesiastiche.
                    Negli ultimi 10 anni nel nostro paese si è verificata un'involuzione palese per quello che concerne la ricerca,sia in termini di mezzi che di limitazioni del pensiero scientifico.Mi consolo constatando che "siamo in leggera controtendenza" rispetto al resto del mondo...
                    1) Vinicius ha risposto alla parte tecnica.
                    La Chiesa ostacola la ricerca?
                    No, la chiesa è coerente e onesta. Non ha affatto condannato i trapianti di organo tanto per dirne una. Però non fa come le tre scimmiette: la vita non si tocca né si strumentalizza.
                    2) Sul fatto che l'organismo faccia autoeugenetica degli embrioni ho forti perplessità.
                    3) Il solito attacco anticlericale di chi vede nella Chiesa l'origine di tutti i mali o quasi....incazzatevi di meno e state più sereni.

                    Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                    NO, Studia ! Si chiamano così perchè sono cellule allo stato EMBRIONALE, non ancora specializzate, non sono neppure ancora cellule, figurati se possono essere esseri umani
                    Ed è per questo che possono adattarsi, tutto qui, apri un libro di biologia e leggi.
                    come ti dice Vinicius hai toppato. Leggi qui sotto, dai applicati pure tu:

                    COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, PERCHE' LA CLONAZIONE TERAPEUTICA

                    COSA SONO LE CELLULE STAMINALI
                    Le cellule staminali sono cellule presenti in ogni organismo. Si caratterizzano dalle altre perche’ sono cellule non differenziate, o non specializzate, nel senso che non hanno ancora una funzione ben precisa all’interno dell’organismo stesso. Le staminali possono riprodursi in maniera pressoche’ illimitata, dando vita contemporaneamente ad altre cellule staminali e a cellule precursori di una progenie cellulare destinata a differenziarsi e a dar vita a tessuti e organi, come i muscoli, il cuore, il fegato, le ossa ecc.
                    Le staminali possono essere totipotenti, quando danno luogo a tutti i tessuti, pluripotenti (o multipotenti), quando possono generarne solo alcuni, e unipotenti, quando danno vita solo ad un tipo di cellula.

                    DIFFERENZA TRA CELLULE STAMINALI FETALI, EMBRIONALI, CORDONALI ED ADULTE.
                    - Le cellule staminali fetali sono ricavate da aborti. Il loro utilizzo in medicina equivale all'uso di organi espiantati da cadaveri. Dal punto di vista biologico, non si hanno ancora conoscenze definitive, ma dagli studi disponibili e’ emerso che hanno caratteristiche intermedie tra quelle embrionali e quelle adulte. Tendenzialmente sono pluripotenti e deputate all’accrescimento peri-natale dei tessuti.

                    - Le cellule staminali embrionali si trovano nella regione interna dell’embrione prima che si sia “attaccato” alla parete dell’utero. Si tratta di cellule totipotenti, con alte capacita’ di proliferazione, e grazie a queste caratteristiche sono particolarmente ambite per uso terapeutico contro molte patologie umane. Possono essere isolate, estratte e coltivate in vitro, con il risultato che, a partire da poche decine di cellule, si possono ottenere linee di centinaia di milioni di staminali intatte. L’estrazione di queste cellule richiede la soppressione dell’embrione, che non supera mai i 14 giorni dalla sua fecondazione.
                    Vi e’ un’ulteriore suddivisione fra le cellule staminali embrionali, che riguarda piu’ l’uso e l’origine, che le caratteristiche stesse:
                    staminali embrionali eterologhe; si trovano nella regione interna dell’embrione prima dell’impianto in utero. Queste cellule infatti, sono estremamente utili per le loro capacita’ terapeutiche in generale, anche se il loro patrimonio genetico non e’ lo stesso di un potenziale paziente che ne trarrebbe giovamento. Il dibattito su queste cellule si focalizza sostanzialmente sugli embrioni sovrannumerari rimasti inutilizzati nelle cliniche per la fertilita’. Questi embrioni vengono crioconservati generalmente per 5 anni, dopo i quali non sono piu’ impiantabili in utero, e vengono destinati alla distruzione. In Italia non esiste un registro di questi embrioni, ma e’ plausibile che il numero sia estremamente elevato: tra i soggetti interessati a impiantare nel proprio utero questi embrioni, e quelli realmente prodotti vi e’ un’enorme sproporzione. Gli scienziati chiedono quindi di poter operare su tali embrioni, come e’ gia’ possibile fare in Gran Bretagna, ad esempio.
                    staminali embrionali autologhe; sono prelevate dopo che il nucleo di una cellula adulta viene trasferita in un uovo privato del suo nucleo. Possiedono quindi lo stesso patrimonio genetico del donatore della cellula adulta, e possono essere trapiantate senza rischi di rigetto. Sono in sostanza il frutto della cosiddetta clonazione terapeutica. Un esempio pratico puo’ mostrare la differenza tra eterologhe e autologhe. Un paziente X ha bisogno di un trapianto di staminali embrionali. Le possibilita’ sono due: utilizzare staminali eterologhe prelevate da un embrione sovrannumerario e poi coltivarle. Oppure prelevare una cellula del paziente X, dare vita ad un embrione tramite clonazione o TNSA, e poi prelevare le staminali autologhe sviluppatesi nell’embrione stesso, cellule che hanno il medesimo patrimonio genetico di X.

                    - Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale suscitano molta attenzione fra le compagnie biotech e le banche per la conservazione di materiale biologico. Molti sperano infatti di poter creare delle banche apposite di cellule autologhe (proprie) per ogni neonato al momento della nascita; in Italia per ora e’ vietata l'istituzione di banche presso strutture sanitarie private anche accreditate. Per quanto riguarda l’uso autologo, e’ previsto solo previa autorizzazione da parte delle regioni, e non comporta alcun onere a carico del donatore. Ma le loro applicazioni possibili sono ancora ristrette, sembra infatti che siano in grado di produrre solamente cellule del sangue, che comunque sono un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come le anemie o alcuni tipi di cancro.

                    - Le cellule staminali adulte provvedono al mantenimento dei tessuti e alla loro eventuale riparazione, ma le loro capacita’ non sono illimitate, e quando vengono a mancare inevitabilmente i tessuti e gli organi tendono a decadere. Da recenti studi sembra che abbiano una particolare plasticita’, mentre un tempo si credeva che le staminali adulte fossero in grado di differenziarsi solo nei tessuti ospitanti. Per quanto riguarda l’uso terapeutico vi sono ancora delle difficolta’ nella crescita e nella coltivazione in vitro, e pertanto sono necessari ulteriori studi e sperimentazioni.

                    CLONAZIONE: COS’E’ E CHE DIFFERENZA C’E’ TRA CLONAZIONE TERAPEUTICA E RIPRODUTTIVA
                    Tecnicamente, si definisce clonazione, la riproduzione di un organismo geneticamente identico all’organismo donatore della cellula impiegata, in assenza della fusione dei gameti. In sostanza, e’ la creazione di un organismo senza che vi sia una riproduzione sessuata, che di fatto prevede la creazione di un nuovo codice genetico.
                    Nel processo di clonazione viene presa una cellula somatica qualunque. Se ne estrae il nucleo, e questo viene impiantato in un ovocita fecondato, precedentemente enucleato. L’ovocita con il nucleo della cellula somatica, a questo punto puo’:
                    - essere impiantato in un utero, svilupparsi, crescere e dare vita ad un clone, ed in questo caso si parla di clonazione riproduttiva; - essere utilizzato come fonte di cellule staminali embrionali, che si sviluppano entro pochi giorno dalla fecondazione, ed in questo caso si parla, impropriamente, di clonazione terapeutica. Proprio su quest’ultima e’ opportuno pero’ fare un approfondimento.

                    Clonazione terapeutica
                    Questo procedimento ha come fine la produzione di cellule e tessuti somatici con un genoma nucleare identico a quello della cellula di partenza, ma non corrisponde alla vera e propria formazione dell’embrione, perche’ e’ possibile interromperne la crescita molto prima, per la sola estrazione delle cellule.
                    Ma perche’ viene definita terapeutica? Le cellule staminali embrionali possono risolvere molte patologie, tutt’oggi incurabili.
                    Un esempio pratico: un paziente soffre di Alzheimer, una malattia che colpisce innanzitutto i neuroni, cioe’ le cellule del cervello. Non ci sono cure definitive a questa malattie, che e’ lunga e degenerativa. Con la clonazione terapeutica, e’ tecnicamente possibile creare un “clone” pre-embrionale del paziente, dal quale estrarre le cellule staminali embrionali perfettamente e geneticamente compatibili con quelle del paziente. Una volta ottenute e moltiplicate, queste fungono da “mattoncini di riparazione” per le cellule gia’ morte, frenando notevolmente l’esito della malattia. Questa procedura viene impropriamente chiamata clonazione terapeutica, nome che gli e’ stato attribuito dal prof. Liam Donaldson, autore del Rapporto Donaldson, testo voluto da Tony Blair per la ricerca sulle cellule staminali.

                    TRASFERIMENTO NUCLEARE DI STAMINALI AUTOLOGHE (TNSA)
                    Diversamente dalla clonazione terapeutica, cosi’ come descritta dal rapporto Donaldson, questa tecnica sostanzialmente prevede la formazione di cellule staminali embrionali senza la formazione di uno zigote. E’ stata presentata la prima volta in un documento elaborato dalla Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali del Ministero della Sanita’ italiano, il cosiddetto Rapporto Dulbecco.
                    Il procedimento e’ simile a quello della clonazione classica, ossia il trasferimento del nucleo di una cellula somatica in un ovocita enucleato, ma non fecondato. In pratica pero’ si tratta di riprogrammare il nucleo delle cellule somatiche tramite il contatto con il citoplasma dell’ovocita. Quindi l’ovocita ricostituito non si puo’ definire zigote in tutti i sensi, perche’ da solo non darebbe luogo spontaneamente ad un embrione e ipoteticamente ad un feto. Ne risulta che la tecnica, piu’ che dar vita ad una forma di vita a parte, e’ simile ad una forma di espansione cellulare per via asessuata. Le cellule ottenute sarebbero geneticamente identiche a quella originaria del paziente, e questo avrebbe l’enorme vantaggio di creare cellule staminali immunologicamente compatibili per l’autotrapianto. E un altro aspetto fondamentale deriva dal fatto che e’ tecnicamente possibile utilizzare citoplasti di altre specie animali o prodotti artificialmente, di modo da arginare la dipendenza da un ovocita di donna.



                    Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                    Ed ora un regalo

                    Tadhaaaaaaaaaaaa
                    Voglio i diritti
                    Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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                    • VINICIUS
                      Lo Sbloccafemmine
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                      Ecco, leggendo un po' del papello che hai postato, la mia attenzione si è soffermata su questo punto. Il fatto che esistano moltissimi embrioni ottenuti da fecondazione in vitro e conservati a basse temperature. Allo stato attuale dei fatti questi embrioni vengono uccisi dopo un certo numero di anni. Questo ti sembra più accettabile di una sperimentazione su di essi, pur sapendo che la sperimentazione almeno è fatta a fin di bene?
                      Last edited by VINICIUS; 04-04-2008, 17:33:32.
                      Ciao.

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                      • Je ssò Foorttt''
                        Bodyweb Senior
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                        Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio

                        COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, PERCHE' LA CLONAZIONE TERAPEUTICA

                        COSA SONO LE CELLULE STAMINALI
                        Le cellule staminali sono cellule presenti in ogni organismo. Si caratterizzano dalle altre perche’ sono cellule non differenziate, o non specializzate, nel senso che non hanno ancora una funzione ben precisa all’interno dell’organismo stesso. Le staminali possono riprodursi in maniera pressoche’ illimitata, dando vita contemporaneamente ad altre cellule staminali e a cellule precursori di una progenie cellulare destinata a differenziarsi e a dar vita a tessuti e organi, come i muscoli, il cuore, il fegato, le ossa ecc.
                        Le staminali possono essere totipotenti, quando danno luogo a tutti i tessuti, pluripotenti (o multipotenti), quando possono generarne solo alcuni, e unipotenti, quando danno vita solo ad un tipo di cellula.

                        DIFFERENZA TRA CELLULE STAMINALI FETALI, EMBRIONALI, CORDONALI ED ADULTE.
                        - Le cellule staminali fetali sono ricavate da aborti. Il loro utilizzo in medicina equivale all'uso di organi espiantati da cadaveri. Dal punto di vista biologico, non si hanno ancora conoscenze definitive, ma dagli studi disponibili e’ emerso che hanno caratteristiche intermedie tra quelle embrionali e quelle adulte. Tendenzialmente sono pluripotenti e deputate all’accrescimento peri-natale dei tessuti.

                        - Le cellule staminali embrionali si trovano nella regione interna dell’embrione prima che si sia “attaccato” alla parete dell’utero. Si tratta di cellule totipotenti, con alte capacita’ di proliferazione, e grazie a queste caratteristiche sono particolarmente ambite per uso terapeutico contro molte patologie umane. Possono essere isolate, estratte e coltivate in vitro, con il risultato che, a partire da poche decine di cellule, si possono ottenere linee di centinaia di milioni di staminali intatte. L’estrazione di queste cellule richiede la soppressione dell’embrione, che non supera mai i 14 giorni dalla sua fecondazione.
                        Vi e’ un’ulteriore suddivisione fra le cellule staminali embrionali, che riguarda piu’ l’uso e l’origine, che le caratteristiche stesse:
                        staminali embrionali eterologhe; si trovano nella regione interna dell’embrione prima dell’impianto in utero. Queste cellule infatti, sono estremamente utili per le loro capacita’ terapeutiche in generale, anche se il loro patrimonio genetico non e’ lo stesso di un potenziale paziente che ne trarrebbe giovamento. Il dibattito su queste cellule si focalizza sostanzialmente sugli embrioni sovrannumerari rimasti inutilizzati nelle cliniche per la fertilita’. Questi embrioni vengono crioconservati generalmente per 5 anni, dopo i quali non sono piu’ impiantabili in utero, e vengono destinati alla distruzione. In Italia non esiste un registro di questi embrioni, ma e’ plausibile che il numero sia estremamente elevato: tra i soggetti interessati a impiantare nel proprio utero questi embrioni, e quelli realmente prodotti vi e’ un’enorme sproporzione. Gli scienziati chiedono quindi di poter operare su tali embrioni, come e’ gia’ possibile fare in Gran Bretagna, ad esempio.
                        staminali embrionali autologhe; sono prelevate dopo che il nucleo di una cellula adulta viene trasferita in un uovo privato del suo nucleo. Possiedono quindi lo stesso patrimonio genetico del donatore della cellula adulta, e possono essere trapiantate senza rischi di rigetto. Sono in sostanza il frutto della cosiddetta clonazione terapeutica. Un esempio pratico puo’ mostrare la differenza tra eterologhe e autologhe. Un paziente X ha bisogno di un trapianto di staminali embrionali. Le possibilita’ sono due: utilizzare staminali eterologhe prelevate da un embrione sovrannumerario e poi coltivarle. Oppure prelevare una cellula del paziente X, dare vita ad un embrione tramite clonazione o TNSA, e poi prelevare le staminali autologhe sviluppatesi nell’embrione stesso, cellule che hanno il medesimo patrimonio genetico di X.

                        - Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale suscitano molta attenzione fra le compagnie biotech e le banche per la conservazione di materiale biologico. Molti sperano infatti di poter creare delle banche apposite di cellule autologhe (proprie) per ogni neonato al momento della nascita; in Italia per ora e’ vietata l'istituzione di banche presso strutture sanitarie private anche accreditate. Per quanto riguarda l’uso autologo, e’ previsto solo previa autorizzazione da parte delle regioni, e non comporta alcun onere a carico del donatore. Ma le loro applicazioni possibili sono ancora ristrette, sembra infatti che siano in grado di produrre solamente cellule del sangue, che comunque sono un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come le anemie o alcuni tipi di cancro.

                        - Le cellule staminali adulte provvedono al mantenimento dei tessuti e alla loro eventuale riparazione, ma le loro capacita’ non sono illimitate, e quando vengono a mancare inevitabilmente i tessuti e gli organi tendono a decadere. Da recenti studi sembra che abbiano una particolare plasticita’, mentre un tempo si credeva che le staminali adulte fossero in grado di differenziarsi solo nei tessuti ospitanti. Per quanto riguarda l’uso terapeutico vi sono ancora delle difficolta’ nella crescita e nella coltivazione in vitro, e pertanto sono necessari ulteriori studi e sperimentazioni.

                        CLONAZIONE: COS’E’ E CHE DIFFERENZA C’E’ TRA CLONAZIONE TERAPEUTICA E RIPRODUTTIVA
                        Tecnicamente, si definisce clonazione, la riproduzione di un organismo geneticamente identico all’organismo donatore della cellula impiegata, in assenza della fusione dei gameti. In sostanza, e’ la creazione di un organismo senza che vi sia una riproduzione sessuata, che di fatto prevede la creazione di un nuovo codice genetico.
                        Nel processo di clonazione viene presa una cellula somatica qualunque. Se ne estrae il nucleo, e questo viene impiantato in un ovocita fecondato, precedentemente enucleato. L’ovocita con il nucleo della cellula somatica, a questo punto puo’:
                        - essere impiantato in un utero, svilupparsi, crescere e dare vita ad un clone, ed in questo caso si parla di clonazione riproduttiva; - essere utilizzato come fonte di cellule staminali embrionali, che si sviluppano entro pochi giorno dalla fecondazione, ed in questo caso si parla, impropriamente, di clonazione terapeutica. Proprio su quest’ultima e’ opportuno pero’ fare un approfondimento.

                        Clonazione terapeutica
                        Questo procedimento ha come fine la produzione di cellule e tessuti somatici con un genoma nucleare identico a quello della cellula di partenza, ma non corrisponde alla vera e propria formazione dell’embrione, perche’ e’ possibile interromperne la crescita molto prima, per la sola estrazione delle cellule.
                        Ma perche’ viene definita terapeutica? Le cellule staminali embrionali possono risolvere molte patologie, tutt’oggi incurabili.
                        Un esempio pratico: un paziente soffre di Alzheimer, una malattia che colpisce innanzitutto i neuroni, cioe’ le cellule del cervello. Non ci sono cure definitive a questa malattie, che e’ lunga e degenerativa. Con la clonazione terapeutica, e’ tecnicamente possibile creare un “clone” pre-embrionale del paziente, dal quale estrarre le cellule staminali embrionali perfettamente e geneticamente compatibili con quelle del paziente. Una volta ottenute e moltiplicate, queste fungono da “mattoncini di riparazione” per le cellule gia’ morte, frenando notevolmente l’esito della malattia. Questa procedura viene impropriamente chiamata clonazione terapeutica, nome che gli e’ stato attribuito dal prof. Liam Donaldson, autore del Rapporto Donaldson, testo voluto da Tony Blair per la ricerca sulle cellule staminali.

                        TRASFERIMENTO NUCLEARE DI STAMINALI AUTOLOGHE (TNSA)
                        Diversamente dalla clonazione terapeutica, cosi’ come descritta dal rapporto Donaldson, questa tecnica sostanzialmente prevede la formazione di cellule staminali embrionali senza la formazione di uno zigote. E’ stata presentata la prima volta in un documento elaborato dalla Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali del Ministero della Sanita’ italiano, il cosiddetto Rapporto Dulbecco.
                        Il procedimento e’ simile a quello della clonazione classica, ossia il trasferimento del nucleo di una cellula somatica in un ovocita enucleato, ma non fecondato. In pratica pero’ si tratta di riprogrammare il nucleo delle cellule somatiche tramite il contatto con il citoplasma dell’ovocita. Quindi l’ovocita ricostituito non si puo’ definire zigote in tutti i sensi, perche’ da solo non darebbe luogo spontaneamente ad un embrione e ipoteticamente ad un feto. Ne risulta che la tecnica, piu’ che dar vita ad una forma di vita a parte, e’ simile ad una forma di espansione cellulare per via asessuata. Le cellule ottenute sarebbero geneticamente identiche a quella originaria del paziente, e questo avrebbe l’enorme vantaggio di creare cellule staminali immunologicamente compatibili per l’autotrapianto. E un altro aspetto fondamentale deriva dal fatto che e’ tecnicamente possibile utilizzare citoplasti di altre specie animali o prodotti artificialmente, di modo da arginare la dipendenza da un ovocita di donna.




                        Voglio i diritti

                        Dopo 9 pagine di post e dopo questo copia-incolla di cui ti ringrazio perchè argomenta molto meglio quanto io non sia riuscito a fare in precedenza quelli che sono gli sviluppi e le possibili strade della genetica moderna,non riesco ancora a capire quale sia la tua posizione rispetto alla notizia del thread,ovvero il primo intervento di TNSA,visto che vogliamo andare sul tecnico....dato che in prima pagina scrivi:


                        Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
                        La penso esattamente come Santa Romana Chiesa. E ho detto tutto.
                        Mentre ora ti trinceri dietro la spiegazione di Vinicius che non mi pare la pensi differentemente da me...


                        PS:il testo che riporti deve essere precedente alla legge 40 sulla fecondazione assistita,legge assurda che (tra l'altro) consente di produrre al massimo 3 embrioni per ogni ciclo di stimolazione ovarica,costringendo la donna a sottoporsi a terapie ormonali seriali,e che soprattuto impone di fecondare tutti gli embrioni contemporaneamente,impedendo la crioconservazione,con evidenti rischi di parti trigemellari.


                        PPS:io sono tranquillissimo perchè tempo 2-3 anni sarò emigrato in Inghilterra a specializzarmi,con buona pace del sistema scolastico italiano che ha speso 200 mila euro per istruirmi senza poi offrirmi la possibilità di mettere a frutto i miei studi.
                        Last edited by Je ssò Foorttt''; 04-04-2008, 17:48:44.

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                        • Sergio
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                          Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
                          Sergio, io la penso come te, però la definizione di "Embrionale" non puoi stravolgerla per convenienza

                          Sono cellule, in quanto formazioni provviste di nucleo, citoplasma e membrana cellulare.

                          Embrionale significa cellula dell'embrione, che ovviamente non sono differenziate e specializzate, ma provenienti da un ammasso cellulare di massimo 150-200 cellule. Quindi ai primissimi stadi di sviluppo della cellula uovo fecondata. Anche se si riuscisse a riportare una cellula somatica differenziata ad uno stadio di indifferenziazione e renderla pluri o multipotente (la ricerca per ora va avanti in questo senso) non potremmo chiamarla comunque embrionale; magari potrebbe avere le stesse caratteristiche, ma non potrà chiamarsi così.

                          Secondo me bisognerebbe stabilire (e gli scienziati hanno già iniziato il dialogo) a quale stadio di divisione cellulare un embrione deve considerarsi un individuo umano. Ed evitare di fare ricerca oltre quello stadio di sviluppo.
                          Ovvio, non sono sceso nello specifico perchè qui non mi sembrava il caso, ho detto non sono neppure cellule per fare capire che ancora devono differenziarsi, specializzarsi, corretto, molto ci sarebbe da dire, su dio, le cellule, una cellula di fegato di uomo è quasi del tutto identica ad una cellula di fegato elefante, molto più diversa dalla cellula della mia unghia, dove è quindi questa anima, nelle cellule, negli animali.... ribadisco, lasciamo la religione a dio e la biologia all'uomo.



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                          • Sergio
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                            Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
                            1) Vinicius ha risposto alla parte tecnica.
                            La Chiesa ostacola la ricerca?
                            No, la chiesa è coerente e onesta. Non ha affatto condannato i trapianti di organo tanto per dirne una. Però non fa come le tre scimmiette: la vita non si tocca né si strumentalizza.
                            2) Sul fatto che l'organismo faccia autoeugenetica degli embrioni ho forti perplessità.
                            3) Il solito attacco anticlericale di chi vede nella Chiesa l'origine di tutti i mali o quasi....incazzatevi di meno e state più sereni.


                            come ti dice Vinicius hai toppato. Leggi qui sotto, dai applicati pure tu:

                            COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, PERCHE' LA CLONAZIONE TERAPEUTICA

                            COSA SONO LE CELLULE STAMINALI
                            Le cellule staminali sono cellule presenti in ogni organismo. Si caratterizzano dalle altre perche’ sono cellule non differenziate, o non specializzate, nel senso che non hanno ancora una funzione ben precisa all’interno dell’organismo stesso. Le staminali possono riprodursi in maniera pressoche’ illimitata, dando vita contemporaneamente ad altre cellule staminali e a cellule precursori di una progenie cellulare destinata a differenziarsi e a dar vita a tessuti e organi, come i muscoli, il cuore, il fegato, le ossa ecc.
                            Le staminali possono essere totipotenti, quando danno luogo a tutti i tessuti, pluripotenti (o multipotenti), quando possono generarne solo alcuni, e unipotenti, quando danno vita solo ad un tipo di cellula.

                            DIFFERENZA TRA CELLULE STAMINALI FETALI, EMBRIONALI, CORDONALI ED ADULTE.
                            - Le cellule staminali fetali sono ricavate da aborti. Il loro utilizzo in medicina equivale all'uso di organi espiantati da cadaveri. Dal punto di vista biologico, non si hanno ancora conoscenze definitive, ma dagli studi disponibili e’ emerso che hanno caratteristiche intermedie tra quelle embrionali e quelle adulte. Tendenzialmente sono pluripotenti e deputate all’accrescimento peri-natale dei tessuti.

                            - Le cellule staminali embrionali si trovano nella regione interna dell’embrione prima che si sia “attaccato” alla parete dell’utero. Si tratta di cellule totipotenti, con alte capacita’ di proliferazione, e grazie a queste caratteristiche sono particolarmente ambite per uso terapeutico contro molte patologie umane. Possono essere isolate, estratte e coltivate in vitro, con il risultato che, a partire da poche decine di cellule, si possono ottenere linee di centinaia di milioni di staminali intatte. L’estrazione di queste cellule richiede la soppressione dell’embrione, che non supera mai i 14 giorni dalla sua fecondazione.
                            Vi e’ un’ulteriore suddivisione fra le cellule staminali embrionali, che riguarda piu’ l’uso e l’origine, che le caratteristiche stesse:
                            staminali embrionali eterologhe; si trovano nella regione interna dell’embrione prima dell’impianto in utero. Queste cellule infatti, sono estremamente utili per le loro capacita’ terapeutiche in generale, anche se il loro patrimonio genetico non e’ lo stesso di un potenziale paziente che ne trarrebbe giovamento. Il dibattito su queste cellule si focalizza sostanzialmente sugli embrioni sovrannumerari rimasti inutilizzati nelle cliniche per la fertilita’. Questi embrioni vengono crioconservati generalmente per 5 anni, dopo i quali non sono piu’ impiantabili in utero, e vengono destinati alla distruzione. In Italia non esiste un registro di questi embrioni, ma e’ plausibile che il numero sia estremamente elevato: tra i soggetti interessati a impiantare nel proprio utero questi embrioni, e quelli realmente prodotti vi e’ un’enorme sproporzione. Gli scienziati chiedono quindi di poter operare su tali embrioni, come e’ gia’ possibile fare in Gran Bretagna, ad esempio.
                            staminali embrionali autologhe; sono prelevate dopo che il nucleo di una cellula adulta viene trasferita in un uovo privato del suo nucleo. Possiedono quindi lo stesso patrimonio genetico del donatore della cellula adulta, e possono essere trapiantate senza rischi di rigetto. Sono in sostanza il frutto della cosiddetta clonazione terapeutica. Un esempio pratico puo’ mostrare la differenza tra eterologhe e autologhe. Un paziente X ha bisogno di un trapianto di staminali embrionali. Le possibilita’ sono due: utilizzare staminali eterologhe prelevate da un embrione sovrannumerario e poi coltivarle. Oppure prelevare una cellula del paziente X, dare vita ad un embrione tramite clonazione o TNSA, e poi prelevare le staminali autologhe sviluppatesi nell’embrione stesso, cellule che hanno il medesimo patrimonio genetico di X.

                            - Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale suscitano molta attenzione fra le compagnie biotech e le banche per la conservazione di materiale biologico. Molti sperano infatti di poter creare delle banche apposite di cellule autologhe (proprie) per ogni neonato al momento della nascita; in Italia per ora e’ vietata l'istituzione di banche presso strutture sanitarie private anche accreditate. Per quanto riguarda l’uso autologo, e’ previsto solo previa autorizzazione da parte delle regioni, e non comporta alcun onere a carico del donatore. Ma le loro applicazioni possibili sono ancora ristrette, sembra infatti che siano in grado di produrre solamente cellule del sangue, che comunque sono un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come le anemie o alcuni tipi di cancro.

                            - Le cellule staminali adulte provvedono al mantenimento dei tessuti e alla loro eventuale riparazione, ma le loro capacita’ non sono illimitate, e quando vengono a mancare inevitabilmente i tessuti e gli organi tendono a decadere. Da recenti studi sembra che abbiano una particolare plasticita’, mentre un tempo si credeva che le staminali adulte fossero in grado di differenziarsi solo nei tessuti ospitanti. Per quanto riguarda l’uso terapeutico vi sono ancora delle difficolta’ nella crescita e nella coltivazione in vitro, e pertanto sono necessari ulteriori studi e sperimentazioni.

                            CLONAZIONE: COS’E’ E CHE DIFFERENZA C’E’ TRA CLONAZIONE TERAPEUTICA E RIPRODUTTIVA
                            Tecnicamente, si definisce clonazione, la riproduzione di un organismo geneticamente identico all’organismo donatore della cellula impiegata, in assenza della fusione dei gameti. In sostanza, e’ la creazione di un organismo senza che vi sia una riproduzione sessuata, che di fatto prevede la creazione di un nuovo codice genetico.
                            Nel processo di clonazione viene presa una cellula somatica qualunque. Se ne estrae il nucleo, e questo viene impiantato in un ovocita fecondato, precedentemente enucleato. L’ovocita con il nucleo della cellula somatica, a questo punto puo’:
                            - essere impiantato in un utero, svilupparsi, crescere e dare vita ad un clone, ed in questo caso si parla di clonazione riproduttiva; - essere utilizzato come fonte di cellule staminali embrionali, che si sviluppano entro pochi giorno dalla fecondazione, ed in questo caso si parla, impropriamente, di clonazione terapeutica. Proprio su quest’ultima e’ opportuno pero’ fare un approfondimento.

                            Clonazione terapeutica
                            Questo procedimento ha come fine la produzione di cellule e tessuti somatici con un genoma nucleare identico a quello della cellula di partenza, ma non corrisponde alla vera e propria formazione dell’embrione, perche’ e’ possibile interromperne la crescita molto prima, per la sola estrazione delle cellule.
                            Ma perche’ viene definita terapeutica? Le cellule staminali embrionali possono risolvere molte patologie, tutt’oggi incurabili.
                            Un esempio pratico: un paziente soffre di Alzheimer, una malattia che colpisce innanzitutto i neuroni, cioe’ le cellule del cervello. Non ci sono cure definitive a questa malattie, che e’ lunga e degenerativa. Con la clonazione terapeutica, e’ tecnicamente possibile creare un “clone” pre-embrionale del paziente, dal quale estrarre le cellule staminali embrionali perfettamente e geneticamente compatibili con quelle del paziente. Una volta ottenute e moltiplicate, queste fungono da “mattoncini di riparazione” per le cellule gia’ morte, frenando notevolmente l’esito della malattia. Questa procedura viene impropriamente chiamata clonazione terapeutica, nome che gli e’ stato attribuito dal prof. Liam Donaldson, autore del Rapporto Donaldson, testo voluto da Tony Blair per la ricerca sulle cellule staminali.

                            TRASFERIMENTO NUCLEARE DI STAMINALI AUTOLOGHE (TNSA)
                            Diversamente dalla clonazione terapeutica, cosi’ come descritta dal rapporto Donaldson, questa tecnica sostanzialmente prevede la formazione di cellule staminali embrionali senza la formazione di uno zigote. E’ stata presentata la prima volta in un documento elaborato dalla Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali del Ministero della Sanita’ italiano, il cosiddetto Rapporto Dulbecco.
                            Il procedimento e’ simile a quello della clonazione classica, ossia il trasferimento del nucleo di una cellula somatica in un ovocita enucleato, ma non fecondato. In pratica pero’ si tratta di riprogrammare il nucleo delle cellule somatiche tramite il contatto con il citoplasma dell’ovocita. Quindi l’ovocita ricostituito non si puo’ definire zigote in tutti i sensi, perche’ da solo non darebbe luogo spontaneamente ad un embrione e ipoteticamente ad un feto. Ne risulta che la tecnica, piu’ che dar vita ad una forma di vita a parte, e’ simile ad una forma di espansione cellulare per via asessuata. Le cellule ottenute sarebbero geneticamente identiche a quella originaria del paziente, e questo avrebbe l’enorme vantaggio di creare cellule staminali immunologicamente compatibili per l’autotrapianto. E un altro aspetto fondamentale deriva dal fatto che e’ tecnicamente possibile utilizzare citoplasti di altre specie animali o prodotti artificialmente, di modo da arginare la dipendenza da un ovocita di donna.




                            Voglio i diritti
                            Ecco, così direi che è molto più chiaro



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                            • Gary
                              Queen Of The Balls - Ex Mod.
                              • Mar 2007
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                              • Tempio Pausania
                              • Send PM

                              io sono disposto a farmi clonare e prendere ogni cellula del mio corpo.fate di me ciò che volete.
                              Originariamente Scritto da modgallagher
                              gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                              " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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                              • Sergio
                                Administrator
                                • May 1999
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                                Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
                                io sono disposto a farmi clonare e prendere ogni cellula del mio corpo.fate di me ciò che volete.


                                L'hai detto tu



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