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Titano, la seconda luna del sistema solare, è uno degli obiettivi della missione Cassini-Huygens, lanciata nel 1997, cui partecipano, oltre la Nasa, anche l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Esa (Agenzia spaziale europea).
A far individuare la massa liquida sono stati i dati sulla rotazione e sul campo gravitazionale del satellite. Proprio la rotazione, in particolare la misura della lunghezza del giorno, è stata la prima, chiara spia della presenza dello strato liquido. "La struttura interna di Titano - spiega Enrico Flamini dell'Asi - è stata ricavata attraverso calcoli complessi ed estremamente precisi, che hanno permesso di calcolare variazioni minime". Variazioni che hanno fatto intuire che cosa racchiude in profondità la luna.
Titano, la seconda luna del sistema solare, è uno degli obiettivi della missione Cassini-Huygens, lanciata nel 1997, cui partecipano, oltre la Nasa, anche l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Esa (Agenzia spaziale europea).
A far individuare la massa liquida sono stati i dati sulla rotazione e sul campo gravitazionale del satellite. Proprio la rotazione, in particolare la misura della lunghezza del giorno, è stata la prima, chiara spia della presenza dello strato liquido. "La struttura interna di Titano - spiega Enrico Flamini dell'Asi - è stata ricavata attraverso calcoli complessi ed estremamente precisi, che hanno permesso di calcolare variazioni minime". Variazioni che hanno fatto intuire che cosa racchiude in profondità la luna.
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