Le Cure

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  • gabriele81
    eh eh son manzo
    • Jul 2006
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    • roma
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    Io comunque di ragazzi e ragazze americane ne ho conosciuti parecchi,e quando dicevo che ci volevano 2 mesi per preparare commerciale o procedura penale mi ridevano in faccia di gusto. Mio fratello è stato al centro di eccellenza giuridica di Leiden,e lì gli esami sono molto più facili e con un interesse più marcato per la pratica.

    Io esco da Legge (uno dei due o tre che hanno preso l'indirizzo storico) con una buona conoscenza giuridica, una conoscenza storica superiore a quella di un laureato in storia e una conoscenza filosofica vicina a quella di un laureato in filosofia. Una inutile dispersione di energie.

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    • ma_75
      Super Moderator
      • Sep 2006
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      Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
      Io comunque di ragazzi e ragazze americane ne ho conosciuti parecchi,e quando dicevo che ci volevano 2 mesi per preparare commerciale o procedura penale mi ridevano in faccia di gusto. Mio fratello è stato al centro di eccellenza giuridica di Leiden,e lì gli esami sono molto più facili e con un interesse più marcato per la pratica.

      Io esco da Legge (uno dei due o tre che hanno preso l'indirizzo storico) con una buona conoscenza giuridica, una conoscenza storica superiore a quella di un laureato in storia e una conoscenza filosofica vicina a quella di un laureato in filosofia. Una inutile dispersione di energie.

      Esatto. C'è uno scollamento tra università e mondo del lavoro. L'università da noi è autorefernziale, non produce in funzione del futuro lavoro dello studente, ma in funzione del proprio prestigio interno e di quello dei suoi docenti, come se di questo lo studente si dovesse accontentare.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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      • Dopritem
        Bodyweb Advanced
        • Oct 2004
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        • casa di spank
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        ***** sono black ho postato con l'account di mio fratello


        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
        Esatto. C'è uno scollamento tra università e mondo del lavoro. L'università da noi è autorefernziale, non produce in funzione del futuro lavoro dello studente, ma in funzione del proprio prestigio interno e di quello dei suoi docenti, come se di questo lo studente si dovesse accontentare.
        da un lato ci sono molti corsi davvero fini a sè stessi, con un'orda di iscritti. Qui da me a psicologia ci sono due rami che trattano praticamente discipline estinte ed ormai inutili anche a fini pratici, praticamente solo in onore di vecchie scuole psicologiche. Risultato: un salto nel vuoto.

        Dall'altro però in italia non si comprende, dal lato di chi assume, la necessità di talune professioni snobbate perchè non se ne capisce l'utilità, cosa che invece in tutto il mondo è stata capita da molto tempo. Perchè questo? da un lato perchè alcune facoltà sono dei veri e propri potentati, dall'altro perchè chi ha il potere economico ha una mentalità fossile. E qui si ritorna al feudalesimo italiano.

        Per rispondere a icarus: non sono ferrato in materia... ma ci provo. è vero che il potere è sbilanciato verso i datori di lavoro... ma perchè sorgono tutte queste difficoltà solo in italia e nel resto del mondo il lavoro libero funziona? Forse perchè ci sono poche alternative e il lavoro libero in italia è illusorio (e di conseguenza minacciare il dipendente è facile)? forse perchè le aziende sono ultra tassate e intrappolate in una ragnatela legale da non potersi permettere di rischiare? Se ci fosse lavoro libero vero e proprio il potere sarebbe dalla parte di chi lavora (anzi, di chi funziona), che forte delle proprie capacità potrebbe scegliere la condizione lavorativa migliore... non il contrario. Col ***** che ti tengo sotto minaccia di licenziamento se sei bravo e hai la possibilità di fare carriera da un'altra parte, o semplicemente ti vuoi spostare dove si lavora meglio. Il problema è proprio che il lavoro non è TUTTO libero. Lo è solo una parte, e le tutele sono troppe. Le aziende non rischiano, i dipendenti hanno paura di perdere il lavoro, i datori hanno paura di assumere e quando assumono ne approfittano. Tutte queste paure derivano proprio dal tutelazionismo gratuito che non fa produrre chi produce e non crea lavoro per chi è meritevole. E' questo il feudalesimo secondo me. E' che il way of thinking italiano è la paura di essere abbandonati da mammà, non il volere di abbandonarla per seguire la propria strada e utilizzare al meglio ciò che si sa fare (forse è per questo che probabilmente sto parlando di un'utopia, almeno in italia). Così tu fai carriera e ci guadagna chi ti prende, nuovi posti di lavoro, più opportunità e via dicendo.

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        • temete
          Bodyweb Senior
          • Jun 2005
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          • Treviso
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          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          Il punto non è la percentuale in rapporto ad altri paesi, ma in rapporto alle offerte del mercato del lavoro italiano. Quanti laureati svolgono mansioni per le quali è richiesta strettamente la laurea?
          rimane il fatto che più è basso il tasso di istruzione e più è difficile trovare un'occupazione soddisfacente. Questo lo dicono le statistiche.

          il mercato del lavoro italiano ha dinamiche strane, legate a un'economia a non elevato tasso tecnologico.
          Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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          • Dopritem
            Bodyweb Advanced
            • Oct 2004
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            • casa di spank
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            Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
            rimane il fatto che più è basso il tasso di istruzione e più è difficile trovare un'occupazione soddisfacente. Questo lo dicono le statistiche.

            il mercato del lavoro italiano ha dinamiche strane, legate a un'economia a non elevato tasso tecnologico.
            veltroni, pensaci tu.

            ci vuole il walt-segnale.

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            • Liam & Me
              Bad Blake
              • Dec 2006
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              • high as a kite
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              Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
              rimane il fatto che più è basso il tasso di istruzione e più è difficile trovare un'occupazione soddisfacente. Questo lo dicono le statistiche.

              B & B with a little weed










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              • maurox
                Bodyweb Senior
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                Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                Il blocco dei prezzi non è operabile all'interno dell'Unione Europea,mettetevelo in testa.

                non e' assolutamente vero, tanto piu' che ci sono gia' state proposte del centro sinistra a riguardo... e comunque, se anche ragionassimo sulle direttive dell'unione europea, i prezzi in teoria dovrebbero essere decisi dalla libera concorrenza non dalle categorie stesse , ecco perche' qui in talia sarebbe utile proprio bloccare per tot tempo gli aumenti indiscriminati che vengono decisi per fare cartello ... qui aumenta di 5 cent il prezzo della benzina ed ecco che gli agricoltori si mettono d'accordo per aumentare di 30 cent il prezzo dei loro prodotti...questo succede solo dove un ' intera categoria fa " muro " e fronte comune perche' non teme conorrenza, se ci fossero altri che a prezzi inferiori offrono gli stessi servizi simili circostanze non si verificherebbero

                Per cui, rispondendo pure a Icarus, il discorso libero mercato - blocco prezzi non e' in contrapposizione, il primo sarebbe transitorio per approdare al secondo
                sigpic

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                • temete
                  Bodyweb Senior
                  • Jun 2005
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                  Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                  Mbe'...c'ho detto di strano?
                  Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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                  • temete
                    Bodyweb Senior
                    • Jun 2005
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                    Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
                    non e' assolutamente vero, tanto piu' che ci sono gia' state proposte del centro sinistra a riguardo... e comunque, se anche ragionassimo sulle direttive dell'unione europea, i prezzi in teoria dovrebbero essere decisi dalla libera concorrenza non dalle categorie stesse , ecco perche' qui in talia sarebbe utile proprio bloccare per tot tempo gli aumenti indiscriminati che vengono decisi per fare cartello ... qui aumenta di 5 cent il prezzo della benzina ed ecco che gli agricoltori si mettono d'accordo per aumentare di 30 cent il prezzo dei loro prodotti...questo succede solo dove un ' intera categoria fa " muro " e fronte comune perche' non teme conorrenza, se ci fossero altri che a prezzi inferiori offrono gli stessi servizi simili circostanze non si verificherebbero

                    Per cui, rispondendo pure a Icarus, il discorso libero mercato - blocco prezzi non e' in contrapposizione, il primo sarebbe transitorio per approdare al secondo
                    lo Stato, al massimo, da parte sua può bloccare le tariffe dei servizi.
                    Imporre prezzi no.
                    Si deve invece "oliare" i meccanismi della concorrenza.
                    Solo che a molti gruppi inustriali (quelli grossi) quando sentono quella parola viene l'orticaria
                    Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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                    • Icarus
                      Bodyweb Senior
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                      • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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                      Originariamente Scritto da Dopritem Visualizza Messaggio
                      Per rispondere a icarus: non sono ferrato in materia... ma ci provo. è vero che il potere è sbilanciato verso i datori di lavoro... ma perchè sorgono tutte queste difficoltà solo in italia e nel resto del mondo il lavoro libero funziona? Forse perchè ci sono poche alternative e il lavoro libero in italia è illusorio (e di conseguenza minacciare il dipendente è facile)? forse perchè le aziende sono ultra tassate e intrappolate in una ragnatela legale da non potersi permettere di rischiare? Se ci fosse lavoro libero vero e proprio il potere sarebbe dalla parte di chi lavora (anzi, di chi funziona), che forte delle proprie capacità potrebbe scegliere la condizione lavorativa migliore... non il contrario. Col ***** che ti tengo sotto minaccia di licenziamento se sei bravo e hai la possibilità di fare carriera da un'altra parte, o semplicemente ti vuoi spostare dove si lavora meglio. Il problema è proprio che il lavoro non è TUTTO libero. Lo è solo una parte, e le tutele sono troppe. Le aziende non rischiano, i dipendenti hanno paura di perdere il lavoro, i datori hanno paura di assumere e quando assumono ne approfittano. Tutte queste paure derivano proprio dal tutelazionismo gratuito che non fa produrre chi produce e non crea lavoro per chi è meritevole. E' questo il feudalesimo secondo me. E' che il way of thinking italiano è la paura di essere abbandonati da mammà, non il volere di abbandonarla per seguire la propria strada e utilizzare al meglio ciò che si sa fare (forse è per questo che probabilmente sto parlando di un'utopia, almeno in italia). Così tu fai carriera e ci guadagna chi ti prende, nuovi posti di lavoro, più opportunità e via dicendo.
                      Purtroppo parti da una base a mio parere sbagliata.Il potere non potrà mai essere dalla parte di "chi lavora",solo in base al "lavoro libero".(che poi vorrei mi spiegassi concretamente in cosa consiste)
                      Bisogna partire da un presupposto:il rapporto che si crea tra datore di lavoro e prestatore di lavoro è e sempre sarà un rapporto di potere diseguale.Le tutele sono sacrosante e necessarie per tentare di riequilibrare tale rapporto.
                      Il discorso che fai tu vale solo per una categoria di lavoratori decisamente minoritaria,cioè i lavoratori altamente qualificati.Ma la maggioranza della forza lavoro è poco qualificata o,per ricollegarmi al discorso sull'istruzione di Ma_, possiede titoli inflazionati o non richiesti.La forza contrattuale basata sulle proprie professionalità è merce rara.
                      Tutti gli operai,autisti,impiegati,fattorini,commessi,etc etc,non possono IN ALCUN MODO far valere i propri diritti in assenza di una tutela statale forte.Questo perchè non sono insostituibili,e l'offerta di lavoro è fisiologicamente maggiore della domanda.
                      Ecco perchè ritengo le tutele di cui gode il lavoro subordinato una conquista per i lavoratori.La rete sociale è necessaria per tutti coloro che sono in una posizione di inferiorità rispetto al datore di lavoro,cioè la maggioranza.
                      Riguardo il "way of thinking italiano" sono anche d'accordo con te,ma ripeto..Non tutti hanno professionalità da spendere sul mercato del lavoro,e non tutti i lavori richiedono grandi professionalità.Quindi se un medico anestetista super qualificato con master all'estero etc etc può facilmente contrattare una maggiore retribuzione,maggiori tutele,ed ottenere un contratto di lavoro vantaggioso,lo stesso non si può dire del metalmeccanico,dell'autista di autobus,di tutti quelli che sono facilmente sostituibili e quindi facilmente ricattabili.
                      Presidente siamo con Te,
                      meno male che Silvio muore.

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                      • maurox
                        Bodyweb Senior
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                        Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                        Sai qual'è una delle tante cose assurde? Che le forme di occupazione cosiddette "flessibili", in altri paesi europei, hanno apportato notevoli miglioramenti all'economia complessiva di tali paesi, mentre qui hanno solo creato precariato, hanno contratto la domanda e abbassato la produttività e quindi azzerato la crescita.
                        Quindi non credo sia il part-time o il tempo indeterminato le cause di tutti i mali, bensì è il contesto economico ma soprattutto istituzionale italiano che fa acqua da tutte le parti...



                        Mi chiedo come sia possibile che in Italia non sia ancora chiaro che le soluzioni non arriveranno mai con i livelli di imposte da pagare attuali, perche' quasi nessuna azienda puo' sopportare un carico di pressione fiscale che va oltre il 43 % ... per cui e' inutile che si facciano riforme sul lavoro quando il problema sono i soldi ... se posso spendere 1500 euro al mese per un dipendente, tasse comprese , ma riesco a darne 1200 alla persona e 300 allo Stato otterro' qualcosa e mantengo una persona, se ne devo dare 500 alla persona e 1000 allo stato non trovero' nessuno che lavorera' per me, se non chi e' alla canna del gas
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                        • temete
                          Bodyweb Senior
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                          Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
                          Mi chiedo come sia possibile che in Italia non sia ancora chiaro che le soluzioni non arriveranno mai con i livelli di imposte da pagare attuali, perche' quasi nessuna azienda puo' sopportare un carico di pressione fiscale che va oltre il 43 % ... per cui e' inutile che si facciano riforme sul lavoro quando il problema sono i soldi ... se posso spendere 1500 euro al mese per un dipendente, tasse comprese , ma riesco a darne 1200 alla persona e 300 allo Stato otterro' qualcosa e mantengo una persona, se ne devo dare 500 alla persona e 1000 allo stato non trovero' nessuno che lavorera' per me, se non chi e' alla canna del gas
                          io dimezzerei la pressione fiscale.....però mi chiedo: ho la certezza che quello che prima non pagava perché strozzato dopo inizia a pagare?

                          La diminuzione delle imposte, ormai necessaria, deve accompagnarsi ad una lotta imponente all'evasione e all'introduzione di meccanismi di conflitto di interesse per cui ognuno deve avere un vantaggio a farsi rilasciare fatture e ricevute.
                          Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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                          • maurox
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                            • Mar 2005
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                            Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
                            lo Stato, al massimo, da parte sua può bloccare le tariffe dei servizi.
                            Imporre prezzi no.
                            Si deve invece "oliare" i meccanismi della concorrenza.
                            Solo che a molti gruppi inustriali (quelli grossi) quando sentono quella parola viene l'orticaria

                            Imporre prezzi no, ma attraverso gli organi competenti puo' benissimo impedire che siano aumentati , il che produce lo stesso risultato ... tieni presente che per aumentare i prezzi occorrono motivazioni serie , qui le motivazioni sono che il petrolio aumenta di prezzo e nessuno dice nulla... si parla di fare indagini in questo senso da mesi, anni e tu hai mai sentito qualcuno che mette in discussione quella o quell'altra categoria ? Io ho sentito una volta in tv che discutevano se il petto di pollo costava di piu' al supermercato o a mercato e non se ne veniva a capo ... se sono queste le indagini
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                            • Icarus
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                              Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
                              non e' assolutamente vero, tanto piu' che ci sono gia' state proposte del centro sinistra a riguardo... e comunque, se anche ragionassimo sulle direttive dell'unione europea, i prezzi in teoria dovrebbero essere decisi dalla libera concorrenza non dalle categorie stesse , ecco perche' qui in talia sarebbe utile proprio bloccare per tot tempo gli aumenti indiscriminati che vengono decisi per fare cartello ... qui aumenta di 5 cent il prezzo della benzina ed ecco che gli agricoltori si mettono d'accordo per aumentare di 30 cent il prezzo dei loro prodotti...questo succede solo dove un ' intera categoria fa " muro " e fronte comune perche' non teme conorrenza, se ci fossero altri che a prezzi inferiori offrono gli stessi servizi simili circostanze non si verificherebbero

                              Per cui, rispondendo pure a Icarus, il discorso libero mercato - blocco prezzi non e' in contrapposizione, il primo sarebbe transitorio per approdare al secondo
                              Maurox io non che conoscenza tu abbia del Diritto Comunitario,ma vorrei mi spiegassi da cosa deduci che un blocco dei prezzi sarebbe lecito.
                              poi possiamo anche discuterne.
                              Presidente siamo con Te,
                              meno male che Silvio muore.

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                              • maurox
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                                • Mar 2005
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                                Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
                                io dimezzerei la pressione fiscale.....però mi chiedo: ho la certezza che quello che prima non pagava perché strozzato dopo inizia a pagare?

                                La diminuzione delle imposte, ormai necessaria, deve accompagnarsi ad una lotta imponente all'evasione e all'introduzione di meccanismi di conflitto di interesse per cui ognuno deve avere un vantaggio a farsi rilasciare fatture e ricevute.

                                vuoi che ti dica una cosa ? l'evasione fiscale e' la piu' grande baggianata che esista intesa come danno allo stato : tu chiediti una cosa ... l'idraulico che evade 20 mila euro l'anno dove li mette ? Li spende, per cui non fa nient'altro che far girare l'economia... certo, sottrae soldi allo Stato, alla comunita', ci mancherebbe ... ma alla fine , semplificando molto il discorso, i soldi girando di piu' nelle casse fanno piu' fatturato dove vengono spesi, per cui che lo stato ci perda chissa' che e' una cagata bella e buona ... lo stato recupera comunque quel denaro

                                a meno che non si voglia far credere alla gente che tutti evadono milioni e li portano alle cayman...
                                sigpic

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