Originariamente Scritto da Icarus
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cosa intendi per contesto istituzionale? Leggi, etc... insomma il funzionamento del sistema in toto...
Quando ti riferisci ad altri paesi europei in cui la flessibilità ha migliorato l'economia,a quali paesi ti riferisci? 2 a caso: Regno Unito e Olanda...(non mi contraddire perchè mi butteresti a monte un lavoro di mesi e mesi...)
A parte questo,imputare solamente al precariato l'azzeramento della crescita italiana mi pare esagerato,francamente.No ma non lo imputo solo a quello, diciamo che è una delle cause...
La flessibilità è uno strumento,sta alle imprese utilizzarlo nella maniera corretta per l'interesse comune(quindi profitti ma anche dignità del lavoratore) e allo stato regolamentarne l'uso per difendere chi parte dalla posizione di svantaggio(il lavoratore).
Certo,se l'Italia vuole rilanciare l'economia delocalizzando le aziende e tirando la corsa con la cina e l'india sul prezzo del lavoro,non c'è contratto che tenga.Qui non mi addentro nel discorso, preferisco evitare sennò faccio partire una polemica che si risolverà tra un anno
Le strategie di politica economica italiana si trovano sempre di fronte al problema dell'enorme debito pubblico,degli interessi annuali (70 mld di euro) connessi.Per non parlare della produttività a livelli bassissimi,del lavoro nero,del sistema educativo che nelle statistiche precipita sempre più..
Quindi è vero,non è certo il part time il male assoluto,ma d'altra parte è innegabile che oggi il lavoratore italiano sia uno dei meno pagati in europa (a parità di qualifiche ovviamente),con un posto per di più instabile,e ciò porti con se diverse problematiche difficilmente risolvibili se non agendo alla radice del problema.
Lo stato sociale che tanto è criticato dagli amanti delle teorie di mercato è invece molto forte nelle nazioni più ricche,come quelle nordiche,proprio per tutelare il lavoratore che non percepisce reddito regolare.non credere! In Inghilterra, lo stato sociale garantisce proprio il minimo, e il lavoratore non è molto protetto, tuttavia percepiscono dei salari molto più elevati (anche grazie a un bassissimo cuneo fiscale) che gli garantiscono quella protezione in più che3 lo stato non gli dà...
Quando ti riferisci ad altri paesi europei in cui la flessibilità ha migliorato l'economia,a quali paesi ti riferisci? 2 a caso: Regno Unito e Olanda...(non mi contraddire perchè mi butteresti a monte un lavoro di mesi e mesi...)
A parte questo,imputare solamente al precariato l'azzeramento della crescita italiana mi pare esagerato,francamente.No ma non lo imputo solo a quello, diciamo che è una delle cause...
La flessibilità è uno strumento,sta alle imprese utilizzarlo nella maniera corretta per l'interesse comune(quindi profitti ma anche dignità del lavoratore) e allo stato regolamentarne l'uso per difendere chi parte dalla posizione di svantaggio(il lavoratore).
Certo,se l'Italia vuole rilanciare l'economia delocalizzando le aziende e tirando la corsa con la cina e l'india sul prezzo del lavoro,non c'è contratto che tenga.Qui non mi addentro nel discorso, preferisco evitare sennò faccio partire una polemica che si risolverà tra un anno
Le strategie di politica economica italiana si trovano sempre di fronte al problema dell'enorme debito pubblico,degli interessi annuali (70 mld di euro) connessi.Per non parlare della produttività a livelli bassissimi,del lavoro nero,del sistema educativo che nelle statistiche precipita sempre più..
Quindi è vero,non è certo il part time il male assoluto,ma d'altra parte è innegabile che oggi il lavoratore italiano sia uno dei meno pagati in europa (a parità di qualifiche ovviamente),con un posto per di più instabile,e ciò porti con se diverse problematiche difficilmente risolvibili se non agendo alla radice del problema.
Lo stato sociale che tanto è criticato dagli amanti delle teorie di mercato è invece molto forte nelle nazioni più ricche,come quelle nordiche,proprio per tutelare il lavoratore che non percepisce reddito regolare.non credere! In Inghilterra, lo stato sociale garantisce proprio il minimo, e il lavoratore non è molto protetto, tuttavia percepiscono dei salari molto più elevati (anche grazie a un bassissimo cuneo fiscale) che gli garantiscono quella protezione in più che3 lo stato non gli dà...
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