Originariamente Scritto da GalDregon
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La Chiesa universale non è lo Stato del Vaticano, istituzione quanto mai umana e figlia della storia, ma è quel'inesausto proclamare il Vangelo, quei silenziosi centri di preghiera e meditazione che sono i monasteri, quegli uomini e quelle donne che cercano Cristo negli ospedali, nelle carceri, nelle missioni in terre desolate dove spesso l'unica possibiltà di sopravvivere è portata da quei missionari che lottano a volte contro ogni evidenza, pure loro cattolici, pure loro fedeli al Papa ed Apostolici Romani.
Ho già ricordato come la regola di Francesco sia stata approvata da uno dei papi che più d'ogni altro ha badato alla gloria "terrena" della Chiesa, Innocenzo III, ma questo non gli ha impedito di riconoscere nel povero d'Assisi l'imitator Christi, colui che avrebbe potuto "salvare" dalla rovina la Chiesa di Roma, come l'affresco di Giotto ancor oggi stupendamente raffigura.
Caterina da Siena, donna umilissima ma sostenuta da una forza e da una convinzione davvero evangelica, convinse i ricchi e alquanto secolari papi di Avignone a ristabilire la sede in Roma, semplicemente ricordando che quella è la fonte mistica della Chiesa, la tomba dell'Apostolo che pure rinnegò Cristo e non assistette, per paura, alla sua crocifissione;
Dunque questi sono gli uomini e le donne della Chiesa Cattolica, questa la sua storia lungo due millenni, e se pure è vero che spesse volte nei suoi vertici si è badato più a testimoniare la gloria degli uomini che quella di Cristo, è altrettanto vero che in momenti come quelli sono sorti uomini che hanno ricordato a chi sedeva in alto la ragione ed il senso del perchè Cristo ha voluto la sua Chiesa, incardinata non in un paradiso di buone intenzioni, ma nella storia dell'uomo dove, come pure è capitato a Pietro, è così facile cadere.
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