Alternativa al non andare a votare

[temete]

ho rotto le palle?

ti fai identificare e poi rifiuti la scheda, questo comporta che il presidente verbalizzi che non hai votato e mette la scheda tra le nulle...capirai che conquista

[ma_75]

..magari i tuoi progenitori morti nella lotta di liberazione

Se avessero saputo dove saremmo finiti, anzichè prendere le armi sarebbero andati al mare. Temo.

[temete]

ho rotto le palle?

non tu hai rotto a noi, ma tu romperai a te stessa

[Stincu]

In effetti più che eletto il parlamento è nominato.
Colpa di questa oscena legge elettorale che presenta verosimili profili di incostituzionalità.
Tuttavia qualcuno l'ha voluta e ha impedito le condizioni per cambiarla, tanto le sta a cuore.

Si, ma a parte questo, io mi riferivo proprio al fatto che, senza scadere nelle banalità, ci si illude nel vero senso della parola di dare la propria preferenza ad un partito, ad un leader, che dovrebbe rappresentare chi lo vota, ma in realtà, non è cosi'.

[temete]

Se avessero saputo dove saremmo finiti, anzichè prendere le armi sarebbero andati al mare. Temo.

Vedi, tra il nazifascismo, le campagne di Russia e i Gulag...sai cosa ti dico? Ancora meglio Berlusconi

[Bad Girl]

ti fai identificare e poi rifiuti la scheda, questo comporta che il presidente verbalizzi che non hai votato e mette la scheda tra le nulle...capirai che conquista

appunto e se non ci vado proprio che succede?

[temete]

Si, ma a parte questo, io mi riferivo proprio al fatto che, senza scadere nelle banalità, ci si illude nel vero senso della parola di dare la propria preferenza ad un partito, ad un leader, che dovrebbe rappresentare chi lo vota, ma in realtà, non è cosi'.

La democrazia è fatta soprattutto di libertà di espressione. Libri come "La Casta", personaggi come Travaglio, nel bene e nel male, fanno riflettere.
Se troviamo le vie giuste per manifestare la nostra insoddisfazione e disappunto qualcosa deve cambiare.
Il voto è uno strumento ma non il solo.

[temete]

appunto e se non ci vado proprio che succede?

succede che ingrossi le fila degli astenuti...e tutte le forze politiche si approprieranno del tuo non voto dicendo "se avessero votato, sicuramente avrebbero votato per me"

[Stincu]

La democrazia è fatta soprattutto di libertà di espressione. Libri come "La Casta", personaggi come Travaglio, nel bene e nel male, fanno riflettere.
Se troviamo le vie giuste per manifestare la nostra insoddisfazione e disappunto qualcosa deve cambiare.
Il voto è uno strumento ma non il solo.

Ecco. Ora come ora, il voto non lo ritengo uno strumento validissimo come poteva essere prima. Benchè comunque, paradossalmente, io non mi asterrò dal votare.

[Bad Girl]

succede che ingrossi le fila degli astenuti...e tutte le forze politiche si approprieranno del tuo non voto dicendo "se avessero votato, sicuramente avrebbero votato per me"

capisco grazie..

[temete]

Mi piace il lavoro che ha fatto Stella con la Casta.
Documetare privilegi sprechi inefficienze voragini e darne la massima diffusione facendo nomi e cognomi.
Se sei cittadino di un comune e vedi sperperi prendi carta e penna, denuncialo ai giornali. Fai segnalazioni alla corte dei conti. Pretendi interpellanze dalle minoranze. Vai dal tuo sindaco e chiedigli conto.
Insomma pure noi come cittadini dobbiamo diventare più maturi edd esigenti.

[KURTANGLE]

In effetti più che eletto il parlamento è nominato.
Colpa di questa oscena legge elettorale che presenta verosimili profili di incostituzionalità.
Tuttavia qualcuno l'ha voluta e ha impedito le condizioni per cambiarla, tanto le sta a cuore.

il tuo amato Topo Gigio non ha nessuna intenzione di cambiarla.......
ne' di fare una legge sul conflitto di interessi
ne di mandare rete4 a puttane

[temete]

il tuo amato Topo Gigio non ha nessuna intenzione di cambiarla.......
ne' di fare una legge sul conflitto di interessi
ne di mandare rete4 a puttane

a dire il vero topo gigio ha fatto di tutto perché si desse vita ad un governo puramente transitorio guidato da Marini allo scopo di modificare la legge e poi andare al voto.
Casini al tempo era ancora sotto le ali di mamma chioccia Berlusconi, lo ascoltò e disse no.
E così si sciolsero le camere...ed eccoci qui col rischi che tra un mese si abbia una situazione del tutto analoga o peggiore a quella di prima...

[KURTANGLE]

a dire il vero topo gigio ha fatto di tutto perché si desse vita ad un governo puramente transitorio guidato da Marini allo scopo di modificare la legge e poi andare al voto.
Casini al tempo era ancora sotto le ali di mamma chioccia Berlusconi, lo ascoltò e disse no.
E così si sciolsero le camere...ed eccoci qui col rischi che tra un mese si abbia una situazione del tutto analoga o peggiore a quella di prima...

1) Veltroni voleva una modifica della legge elttorale , ma niente a ke vedere con la modifica della rappresentanza.....voleva una legge che attribbuisse piu' peso ai grandi partiti


2) Veltroni nn vuole una legge sul conflitto di interessi



3) appena Di Pietro ha parlato di far appllicare una sentenza della Corte di Giustizia Europea su rete 4 Veltroni l ha costretto ad una retromarcia

[temete]

1) Veltroni voleva una modifica della legge elttorale , ma niente a ke vedere con la modifica della rappresentanza.....voleva una legge che attribbuisse piu' peso ai grandi partiti


2) Veltroni nn vuole una legge sul conflitto di interessi



3) appena Di Pietro ha parlato di far appllicare una sentenza della Corte di Giustizia Europea su rete 4 Veltroni l ha costretto ad una retromarcia

1) GIUSTAMENTE PIU' PESO AI GRANDI PARTITI E REINSERIMENTO DELLE PREFERENZE. CON CORRETTIVI CHE IMPEDISSERO MAGGIORANZE DIVERSE A SENATO E CAMERA.

2) PUNTO 11 PROGRAMMA PD
b) Un quadro di contrappesi e pluralismo di poteri
La democrazia governante richiede seri contrappesi: una serie di scelte non devono essere effettuate dalla sola maggioranza di Governo. La regolarità delle elezioni di deputati e senatori deve essere decisa dalla Corte costituzionale; la Prima Parte della Costituzione deve essere revisionabile solo a maggioranza di due terzi e tale quorum di consensi va richiesto anche per l’elezione parlamentare di organi indipendenti; vanno introdotti il referendum propositivo, nel caso in cui una proposta di legge di iniziativa popolare con un milione di firme sia ignorata dal Parlamento per un biennio, e norme rigorose contro tutti i conflitti di interesse e il cumulo di cariche pubbliche; il quorum di partecipazione per la validità dei referendum va ricondotto alla metà più uno dei partecipanti politicamente attivi, quelli che hanno votato alle precedenti elezioni politiche; alla Camera va previsto un significativo Statuto dell’Opposizione, a cominciare dalle Commissioni parlamentari d’inchiesta, che devono essere decise su richiesta di un quarto dei deputati.


3) PUNTO 12 PROGRAMMA PD
12. OLTRE IL DUOPOLIO, LA TV DELL'ERA DIGITALE

L'Italia deve poter entrare nell'era della TV digitale con più libertà, più concorrenza, più qualità.
1. Il superamento del duopolio è oggi reso possibile dall'aumento di capacità trasmissiva garantito dalla TV digitale. Per andare oltre il duopolio occorre correggere gli eccessi di concentrazione delle risorse economiche, accrescendo così il grado di pluralismo e di libertà del sistema.
2. Negli anni che ci separano dal passaggio al digitale (2012) ricondurremo il regime di assegnazione delle frequenze ai principi della normativa europea e della giurisprudenza della Corte costituzionale. I criteri di proporzionalità, non discriminazione, trasparenza e apertura a nuovi entranti che sono stati adottati per la transizione in Sardegna saranno alla base della transizione nazionale, nel rispetto delle direttive europee, delle sentenze della Corte Costituzionale e delle norme antitrust.
3. Subito, nuove regole per il governo della RAI. Una Fondazione titolare delle azioni, che ridefinisce la missione del servizio pubblico nell'epoca della multimedialità e delle multipiattaforme, nomina un amministratore unico del servizio pubblico responsabile della gestione.
4. I contenuti distribuiti dalle reti televisive attivano - per la loro produzione - un’importante filiera industriale, con punte di eccellenza artistica, culturale, tecnologica. Non sempre, però, i rapporti fra distribuzione e produzione sono equilibrati. Il regime duopolistico ha fortemente rafforzato la posizione contrattuale delle televisioni nei confronti dei produttori di contenuti. La nostra proposta è di destinare - come accade in altri Paesi del mondo - una quota del 2% dell’intero fatturato pubblicitario delle reti televisive al finanziamento di produzioni di qualità, che abbiano un valore culturale e artistico. Si tratta, in sostanza, di far vita ad un Fondo, pari a circa 100 milioni di euro, da destinare al finanziamento di produzioni audiovisive, cinematografiche, teatrali e musicali.