Originariamente Scritto da Sergio
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioNon offendere i veri cristiani
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Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza MessaggioTua moglie si è troppo a lungo crogiolata nell'eresia, portandoti a rinnegare gli insegnamenti di Roma.
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Originariamente Scritto da Templare Visualizza Messaggio@sergio ... sapevo che non potevi mancare in una discussione del genere
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Originariamente Scritto da Templare Visualizza Messaggio@sean ... è sempre un piacere leggere i tuoi interventi, anche se spesso non la pensiamo allo stesso modo ... sopratutto in fatto di fede
Però, come vedi, ho voluto parteggiare per l'uso libero della ragione necessaria ad investigare Dio, la natura, la Storia e l'uomo stesso, perchè anch'esso, al pari di Dio, sembra voler sfuggire ad ogni spiegazione che ne renda facile un incasellamento, restando per lo più, nella sua natura più profonda e spirituale, un'enigma....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioQuesto discorso è valido. Tuttavia non è così esplicito da parte della chiesa la dichiarazione che la Bibbia vada letta nel suo contesto culturale e storico. Non è detto con chiarezza (se non in tempi recenti e comunque a mezza voce) che la Bibbia va letta come un libro scritto 3000 anni fa, per gente di 3000 anni fa, con le conoscenze di 3000 anni fa. Ovvio che se mi si dice che è il libro ispirato da Dio mi aspetterei che sia preciso e perfetto in ogni sua parte, dal momento che Dio tutto sa e tutto conosce, oggi come 3000 anni fa.
Chiaro è che, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche/naturali e relativo metodo di indagine, il modello che vede nella Bibbia (estremizzo) una dictatio non può essere abbracciato, se si vuole a tutti i costi attribuire ad essa "valore scientifico".
Ma questa evoluzione nel significato di ispirazione, che riflette, anch'esso, l'evolversi storico e culturale del pensiero, inficia realmente il valore del testo biblico? O forse, semplicemente, ci dice che non si può attribuire al Testo Sacro il significato "scientifico" che si vorrebbe?
Probabilmente non sarà il testo "preciso e perfetto" dal punto di vista dell'attuale modello naturale, ma lo è, per chi crede, nell'ottica di una Salvezza soprannaturale (e, in quanto tale, fuori da raggio d'azione della scienza). Cosa realmente importante: lo è senza violare in alcun modo i meccanismi della logica e del pensiero razionale.
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Originariamente Scritto da Enteromorfa Visualizza Messaggiochiediti piuttosto perchè sei convito che il big bang debba essere stato creato... chi lo dice che deve essere stato creato?Prima il tempo non esisteva.. quindi ha un senso dire prima del big bang?Inoltre.. il fatto che non sappiamo qualcosa in che maniera dimostra che esiste Dio?era chiamato in causa per tutte le cose cui non si trovava spiegazione prima, man mano che si trovavano i suoi campi di competenza si restringevano... perchè ora dovrebbe essere diverso?
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioNon sarei in grado di entrare propriamente nei dettagli teologico-filosofici dell'ispirazione.
Non si deve considerare in una prospettiva teologica l'ispirazione come un dettato pari pari dall'alto, uno scrivere pedissequamente sotto dettatura, come invece è il Corano per i musulmani, dunque libro sacro e invariabile per eccellenza.
L'ispirazione intesa nella Bibbia per mezzo dei profeti altro non è che un'interpetazione dell'uomo dei fatti riguardanti Dio ed il suo rapporto con la Storia, ma scritta da uomini particolarmente vicini al senso di Dio, dunque ispirati-ovvero lo spirito di Dio li sostiene, li fa camminare entro confini di verità, offre loro la possibilità di guardare alle cose umane e religiose col sostegno della purezza e della fortezza d'animo propria di chi appunto ha Dio a fianco, non come autore diretto, ma come sostegno necesario a ciò che il profeta sente e scrive.
Dunque in sè la Bibbia non è immutabile ed impermiabile al mutare del tempo e delle evoluzioni storiche perchè non ha quella pretesa, come invece ha il Corano- libro scritto direttamente da Dio, dunque sottratto al giudizio ed all'arbitrio dell'uomo- ma il suo compito si esaurisce nel far comprendere all'uomo che nel cammino della Storia non è solo, non dialoga solo con se stesso ma ha un interlocutore "altro", che lo accompagna nelle sue vicende, si rapporta con lui, lo ama tanto da, successivamente, diventare come lui fino ad assumere la sua natura.Last edited by Sean; 25-02-2008, 19:54:42....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioTrovandomi d'accordo con quanto da te lucidamente esposto, Richard, prendo spunto per una considerazione sul termine Ispirazione;
Non si deve considerare in una prospettiva teologica l'ispirazione come un dettato pari pari dall'alto, uno scrivere pedissequamente sotto dettatura, come invece è il Corano per i musulmani, dunque libro sacro e invariabile per eccellenza.
L'ispirazione intesa nella Bibbia per mezzo dei profeti altro non è che un'interpetazione dell'uomo dei fatti riguardanti Dio ed il suo rapporto con la Storia, ma scritta da uomini particolarmente vicini al senso di Dio, dunque ispirati-ovvero lo spirito di Dio li sostiene, li fa camminare entro confini di verità, offre loro la possibilità di guardare alle cose umane e religiose col sostegno della purezza e della fortezza d'animo propria di chi appunto ha Dio a fianco, non come autore diretto, ma come sostegno necesario a ciò che il profeta sente e scrive.
Dunque in sè la Bibbia non è immutabile ed impermiabile al mutare del tempo e delle evoluzioni storiche perchè non ha quella pretesa, come invece ha il Corano- libro scritto direttamente da Dio, dunque sottratto al giudizio ed all'arbitrio dell'uomo- ma il suo compito si esaurisce nel far comprendere all'uomo che nel cammino della Storia non è solo, non dialoga solo con se stesso ma ha un interlocutore "altro", che lo accompagna nelle sue vicende, si rapporta con lui, lo ama tanto da, successivamente, diventare come lui fino ad assumere la sua natura.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioNon sarei in grado di entrare propriamente nei dettagli teologico-filosofici dell'ispirazione.
Chiaro è che, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche/naturali e relativo metodo di indagine, il modello che vede nella Bibbia (estremizzo) una dictatio non può essere abbracciato, se si vuole a tutti i costi attribuire ad essa "valore scientifico".
Ma questa evoluzione nel significato di ispirazione, che riflette, anch'esso, l'evolversi storico e culturale del pensiero, inficia realmente il valore del testo biblico? O forse, semplicemente, ci dice che non si può attribuire al Testo Sacro il significato "scientifico" che si vorrebbe?
Probabilmente non sarà il testo "preciso e perfetto" dal punto di vista dell'attuale modello naturale, ma lo è, per chi crede, nell'ottica di una Salvezza soprannaturale (e, in quanto tale, fuori da raggio d'azione della scienza). Cosa realmente importante: lo è senza violare in alcun modo i meccanismi della logica e del pensiero razionale.
Il tuo discorso non fa una grinza. Ma siamo sicuri che il valore ortodosso riconosciuto al testo sia questo? A me la tua pare una lettura acuta e precisa, ma autonoma e non so se questo corrisponda alla visione che ne dovrebbe avere istituzionalmente un buon credente. Direi una lettura laica, semmai.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIl tuo discorso non fa una grinza. Ma siamo sicuri che il valore ortodosso riconosciuto al testo sia questo? A me la tua pare una lettura acuta e precisa, ma autonoma e non so se questo corrisponda alla visione che ne dovrebbe avere istituzionalmente un buon credente. Direi una lettura laica, semmai.
Certo non si può pretendere dal fedele semplice, di vecchio stampo, dalla vecchietta col rosario in mano di penetrare tematiche che toccano la filosofia, la teologia e le scienze umane, ed in fondo la fede dei semplici non necessita di un interrogare in maniera stringente la ragione, bastando ad essi il beneficio che dà il "sentire" col cuore.
Ma che la scrittura biblica riguardo il "creato" non sia da interpretarsi in maniera vincolante è attestato dalle varie istituzione scientifiche create dal Vaticano, che non pongono certo in contraddizione scienza e fede, assumendo dalla prima le evidenze riguardo la natura del cosmo....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioE ci voleva quel sito per aprirti gli occhi ?
Benvenuto al mondo
Non sono il fake di Max_79
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer i cattolici senz'altro, in quanto il valore "interpretativo" delle sacre scritture viene riaffermato in diversi concili, tra cui il Vaticano II.
Certo non si può pretendere dal fedele semplice, di vecchio stampo, dalla vecchietta col rosario in mano di penetrare tematiche che toccano la filosofia, la teologia e le scienze umane, ed in fondo la fede dei semplici non necessita di un interrogare in maniera stringente la ragione, bastando ad essi il beneficio che dà il "sentire" col cuore.
Ma che la scrittura biblica riguardo il "creato" non sia da interpretarsi in maniera vincolante è attestato dalle varie istituzione scientifiche create dal Vaticano, che non pongono certo in contraddizione scienza e fede, assumendo dalla prima le evidenze riguardo la natura del cosmo.
Credo che se il valore figurale della Bibbia è assodato a livello teologico, sarebbe, forse, il caso di "istruire" anche i gradi bassi del clero alla stessa maniera. Altrimenti è legittima l'idea di una lettura intellettualistica, per pochi, e di una banale per il popolo bueIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioDunque, se ho ben capito mi confermi che nella visione cattolica è permessa una certa libertà interpretativa; anzi è consentita una lettura figurale. Bene, anzi molto bene. Nella mia, non minima, esperienza della chiesa cattolica, però, io ho sentito (tranne rarissimi casi) ancora parlare dall'altare di Adamo ed Eva, di Noè, di Mosè che apre il mar rosso.....senza che il celebrante dicesse mezza parola sul valore puramente simbolico e non realistico di tali vicende. Nè ho sentito dire chiaramente :"fratelli e sorelle, niente di quello che vi dico è realmente accaduto, ma è solo una metafora di altro...."
Credo che se il valore figurale della Bibbia è assodato a livello teologico, sarebbe, forse, il caso di "istruire" anche i gradi bassi del clero alla stessa maniera. Altrimenti è legittima l'idea di una lettura intellettualistica, per pochi, e di una banale per il popolo bue...ma di noi
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