Stupro e rapina,presi due immigrati
Bergamo, identificati dopo due mesi
Due immigrati che avrebbero rapinato una coppia di giovani nella Bassa Bergamasca, violentando una ragazza di 22 anni, sono stati arrestati dai carabinieri. Lo stupro e la rapina sono avvenuti pochi giorni prima di una sparatoria tra i due extracomunitari, un albanese di 27 anni e un kosovaro di 28, con i carabinieri nel Cremonese. Arrestati l'8 dicembre, solo ora sono emerse le loro presunte responsabilità nello stupro.
I due sono stati infatti identificati dai militari come due dei tre rapinatori che a fine novembre avevano aggredito un bergamasco di 30 anni e una ragazza ucraina di 22, che si erano appartati a bordo di un'auto nelle campagne di Urgnano (Bergamo).
Il 30enne, rapinato del portafoglio e del telefono cellulare, era stato rinchiuso nel bagagliaio della vettura mentre i tre, a turno, hanno abusato sessualmente della ragazza, sotto la minaccia di una pistola, prima di fuggire senza lasciare tracce.
Gli accertamenti hanno stabilito che, insieme a un terzo complice morto nel conflitto a fuoco con una gazzella dei carabinieri l'8 dicembre, i due facevano parte di un commando dedito alle rapine, che imperversava nella Bassa Bergamasca.
Bergamo, identificati dopo due mesi
Due immigrati che avrebbero rapinato una coppia di giovani nella Bassa Bergamasca, violentando una ragazza di 22 anni, sono stati arrestati dai carabinieri. Lo stupro e la rapina sono avvenuti pochi giorni prima di una sparatoria tra i due extracomunitari, un albanese di 27 anni e un kosovaro di 28, con i carabinieri nel Cremonese. Arrestati l'8 dicembre, solo ora sono emerse le loro presunte responsabilità nello stupro.
I due sono stati infatti identificati dai militari come due dei tre rapinatori che a fine novembre avevano aggredito un bergamasco di 30 anni e una ragazza ucraina di 22, che si erano appartati a bordo di un'auto nelle campagne di Urgnano (Bergamo).
Il 30enne, rapinato del portafoglio e del telefono cellulare, era stato rinchiuso nel bagagliaio della vettura mentre i tre, a turno, hanno abusato sessualmente della ragazza, sotto la minaccia di una pistola, prima di fuggire senza lasciare tracce.
Gli accertamenti hanno stabilito che, insieme a un terzo complice morto nel conflitto a fuoco con una gazzella dei carabinieri l'8 dicembre, i due facevano parte di un commando dedito alle rapine, che imperversava nella Bassa Bergamasca.
Commenta