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  • Grossorulez
    Bodyweb Member
    • Jan 2008
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    #16
    triste storia, segno che l'Italia si sta impoverendo.

    Il mio fisico sa stare sotto pressione?
    1,67 m di altezza - 80 kg - circonf. braccio 43 cm - Tempo: 2 anni

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    • arkon86
      signore degli alcaloidi
      • Oct 2004
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      • piazza la bomba e scappa
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      #17
      che ******* di moglie...non arriva a fine mese con i soldi e glielo rinfaccia...è prrpio vero ke le donne di adesso non sono le nostre madri..ke skifo..

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      • M K K
        finte ferie user
        • Dec 2005
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        • Macao [MO]
        • Miami
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        #18
        Originariamente Scritto da arkon86 Visualizza Messaggio
        che ******* di moglie...non arriva a fine mese con i soldi e glielo rinfaccia...è prrpio vero ke le donne di adesso non sono le nostre madri..ke skifo..
        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        • IronPaolo
          Bodyweb Senior
          • Dec 2005
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          #19
          Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
          Iron tu hai centrato il punto,come spesso accade. A cavallo fra '60 e '70 si è passati dai problemi di sopravvivenza a quelli relativi al viver bene. In sostanza,mentre adesso si dice che non si può comprare la PS2 per il figlio o non si possono fare 2 settimane al mare,negli anni'50 ivece si pensava solo a sfamare i figli e a farli crescere. Il dramma attuale del "non si arriva alla quarta settimana" era posto in termini diversi,ovvero essere al verde già dopo una decina di giorni. E' un'analisi fredda,ma supportata da tutti gli storici dell'economia. Mio nonno con l'equivalente di un paio di milioni di lire al mese ha cresciuto 4 figli,mai una vacanza,mai un regalo che non fosse un giocattolo di legno. Cibo,amore e i libri per la scuola. Null'altro.
          Grazie Gabriele. Ovviamente, si devono fare dei distinguo doverosi e i casi si analizzano singolarmente, altrimenti è facile dire "ah è gente senza palle e così via".

          Per fare un'esempio di quello che dici, oggi una macchina senza condizionatore è impensabile, ce l'hanno tutte e addirittura il climatizzatore.

          Ma come si fa senza il ***** di condizionatore? eppure fino a... quanto? 10 anni fa, forse meno, il condizionatore era uno stralusso. Quanti da piccoli sono andati al mare con il caldo torrido senza rompere i coglioni ai genitori?

          Fra un po' sarà impensabile non avere la macchina con il GPS. A che ***** servirà...

          Perciò ci abituiamo ad un certo livello di benessere scordandoci del nostro recente passato. Il benessere diventa scontato, dovuto. E quando questo benessere viene messo in discussione... abbiamo paura.

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          • filippoII
            Banned
            • Jul 2007
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            #20
            allora io a 18 anni,non ho mai lavorato in vita mai,non ho mai avuto soldi nemmeno dai miei genitori(tipo paghette)...ma già so visto che voglio studiare ancora a lungo che sarò mantenuto ancora per molto tempo dai miei genitori (visto anche che non ho nessuna intenzione di lavorare prima di aver terminato gli studi)...e non vedo cosa ci sia di male. detto questo:non mi sposerò prima di aver raggiunto un BUON reddito personale,ma soprattutto non farò figli se io e la mia lei non avremo un reddito sufficiente a fargli vivere una vita dignitosa.

            almeno se anche dopo la laurea non troverò il lavoro che avrei voluto e sarò costretto a lavorare per 700 euro al mese,non sarà un problema.

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            • ma_75
              Super Moderator
              • Sep 2006
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              #21
              Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
              CHe dire... mi spiace per l'amico che si sfoga, e fa bene se questo lo fa sentire meglio.

              Però ci sono molti elementi che mi lasciano perplesso.

              Il problema è che, bene o male che sia, l'Italiota si è abituato ad un certo grado di benessere e non vuole perderlo. E' un bene, perchè per questo benessere gli Italiani prima di noi (non noi) hanno lottato per rivendicare i loro diritti e tutte queste belle cose. E' un male, perchè dovremmo ricordarci che questo livello di benessere non è dovuto.

              50 anni fa... non era così. Non occorre andare a 1000 anni fa. 50 anni fa l'italiano del sud emigrava al nord ed era un terrone (non "terrone" come si dice qui, su BW), oppure lavorava 12 ore al giorno, oppure era nei campi.

              Fatevi raccontare dai vostri nonni come era la vita, 50 anni fa.

              Adesso si va in depressione se il figlio non ha la PS, che deve essere la PS2 dopo una certa età, e la PS3 da grandi.

              Si sta peggio di prima, vero. Però... attenti. Si diffonde la cultura dell'inevitabile. Da che è difficile non andare via di casa a 22-23 anni, si passa all'inevitabile. Si rimane a casina con i genitori e il lavorino che tanto viene odiato diventa una paghetta.

              Tanti che conosco sono a casa con i genitori, fanno un bel finanziamento per la macchina nuova e dopo che l'hanno pagata... ne fanno un'altro. Perchè? Perchè tanto è inevitabile stare a casa, perciò... godiamocela.

              Forse, ogni tanto, sarebbe bene guardare intorno alla cartina geografica. Gente che arriva in gommone dopo settimane nel deserto. Quelli che post dovrebbero scrivere sul Blog di Grillo?

              Potrei raccontare storie (anche voi ne avete sicuramente tante) di persone che stanno PEGGIO di questa persona ma che affrontano la vita in maniera del tutto differente. Lui ad esempio ha... la salute. Altri, no.

              Perdere la speranza è l'anticamera della morte.

              Il discorso ha senso. Mi lascia perplesso, tuttavia, il paragone con chi arriva in gommone...a voler intendere che c'è chi sta peggio di noi. Grazie, si sapeva, ma dobbiamo sempre rivolgerci a pensare che c'è una povertà diversa dalla nostra per pensare che, tutto sommato, non stiamo così male? La situazione italiana va analizzata non decontestualizzandola, e se l'Albania è povera oggi come ieri non ieri non stavamo come oggi e non perchè abbiamo imparato a ritenere indispensabile il superfluo (questo è avvenuto almeno dagli anni del boom economico ad oggi-era forse non superflua la lavatrice?) ma perchè il potere d'acquisto dei salari è realmente diminuito.
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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              • IronPaolo
                Bodyweb Senior
                • Dec 2005
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                #22
                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                Il discorso ha senso. Mi lascia perplesso, tuttavia, il paragone con chi arriva in gommone...a voler intendere che c'è chi sta peggio di noi. Grazie, si sapeva, ma dobbiamo sempre rivolgerci a pensare che c'è una povertà diversa dalla nostra per pensare che, tutto sommato, non stiamo così male? La situazione italiana va analizzata non decontestualizzandola, e se l'Albania è povera oggi come ieri non ieri non stavamo come oggi e non perchè abbiamo imparato a ritenere indispensabile il superfluo (questo è avvenuto almeno dagli anni del boom economico ad oggi-era forse non superflua la lavatrice?) ma perchè il potere d'acquisto dei salari è realmente diminuito.
                Hai ragione. Il punto è che c'è un equilibrio nel vedere chi sta meglio e chi sta peggio. Ovvio che uno del Burkina Faso sta peggio di noi su tutte le scale. Se si inizia a fare così, è l'errore al ribasso.

                Quello che voglio dire è che dobbiamo guardare avanti ma non scordarci da dove siamo partiti.

                Il potere dei salari è diminuito, e sarebbe interessante capire il perchè. Ma il discorso è un'altro.

                A fronte di condizioni oggettivamente peggiori... noi ci stiamo adattando, e qui... al ribasso.

                Ti faccio questo esempio.

                E' vero che per un ragazzo è impossibile mettere su famiglia e tutto il resto. Mutui proibitivi, finanziamenti impossibili, co.co.co da usura.

                Ma qui si sta diffondendo una mentalità (e la mentalità è soggettiva, non oggettiva): la mentalità dell'inevitabile.

                Poichè è difficile staccarsi dai genitori, è inevitabile rimanere con loro. E mi adatto a questo. Anzi, faccio mia questa tesi. Non ci provo nemmeno. Questo fa si che nascano dei nuovi comportamenti, a mio avviso sbagliati.

                Non posso andare via, rimango con i miei. Lavoro, penso di essere indipendente. In realtà... non lo sono. Il mio stipendio è la mia paghetta, per uscire la sera, per comprarmi i vestiti. Non contribuisco alla famiglia, non pago l'ICI, non pago le bollette. Però mi finanzio la macchina a rate. In questo modo, contribuisco a far crescere l'economia, ma in realtà sono, sì, più povero. Perchè allargo la famiglia, ma non ne creo una nuova.

                Quanti riflettono su questo? Io vedo persone che si sono comprate la Ka con il finanziamento, poi terminato questo si sono comprati la nuova 500... con il finanziamento.

                La mentalità dell'inevitabile è pericolosa. Perchè fa assestare su un livello minimale, quello più semplice.

                Vado all'università perchè che altro posso fare? A lavorare non mi danno un *****... Poi esco dall'università a 24, 25, 26, 27, anni e cosa posso fare se non un lavoro precario?

                C'è gente che... rischia? Che d'estate si mette a fare un lavoretto stagionale, che investe in se stesso? C'è da farsi il culo, e questo non vuole essere il post motivante americaneggiante dell'uomo che si fa da se. Ma il punto è che qui siamo ad una svolta: o farsi il culo, per se stessi, o perire nella massa degli agnelli belanti. E sappiamo tutti dove vanno a finire gli agnelli: al macello.

                Ti dico uno scenario terrificante: quelli che arrivano in gommone sono più coriacei di noi. Ti premetto che non li ammiro, li temo. mSono più coriacei di noi, vogliono togliersi dalla merda. Oltre ai delinquenti, le mignotte, gli sbandati, ci sono quelli che fanno.

                E fanno i lavori che noi non vogliamo più fare. Non tiriamo fuori la storiella che non è così eh... pizzaioli, piastrellisti, idraulici, tornitori, operai. Non ditemi che il figlio dell'idraulico fa l'idraulico.. no, va all'università. Farà l'idraulico se non trova un *****.

                Quello con il gommone si fa la sua gavetta come schiavo artigiano, poi mette su la ditta. E impara il peggio di noi italiani: come non pagare le tasse, come fare le cose a *****.

                Anche questo, è vero. Quanti pizzaioli italiani ci sono, adesso? E così via.

                Quello con il gommone fa più figli di noi senza farsi troppe paranoie se non gli regala la PS 1 o 2 che sia. In casa i figli prendono un sacco di labbrate nel muso se fanno casino, e non ci sono tante psicocazzate sul benessere mentale. A scuola, quando i figli arrivano hanno il terrore degli insegnanti (per esperienza, è così) ma poi rapidamente prendono le belle abitudini degli italiani, anzi peggio: bullismo etc etc.

                Magari l'uomo sul gommone fa come i siciliani emigrati di 50 anni fa: non ha un ***** di mobilia ma ha 3 cellulari e il macchinone usato. Ma non si fa tante seghe sui mobili.

                Quello con il gommone, fra 15 anni, sarà il nuovo ricco, con il macchinone. Perchè in Italia i ricchi sono queste figure professionali qui, non il web master, il project leader, o cazzi così.

                Attenzione, perciò... darsi una mossa, altrimenti si rimane indietro, e poi si leggono i post deprimenti come quello d'apertura.

                Io ci rifletto molto su questo, e, deov dire, ne sono un po' spaventato.

                Il punto è che i salari sono diminuiti, ma se questo a noi fa stare male perchp non possiamo fare la settimana bianca tutti gli anni, c'è qualcosa che non va. La settimana bianca non è un diritto acquisito, è bene ricordarcelo. E lottare per ben altre cose.

                Mi ci metto anche io: con il mio lavorino nel terziario avanzato, impiegato con la sua internet al lavoro, come farei se tutto questo fosse spazzato via? Mi rimetterei in gioco? Sopravviverei? Sarei propositivo oppure scriverei un post sul blog di Grilllo? Mah... il benessere rincoglionisce.

                Spero di poter spiegare tutto questo a mia figlia, e spero che lei sia una persona che agisca, che decida per se stessa, che si muova. Comunque, a stare in casa con noi, c'è sempre tempo...

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                • gabriele81
                  eh eh son manzo
                  • Jul 2006
                  • 10168
                  • 861
                  • 167
                  • roma
                  • Send PM

                  #23
                  Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                  Vado all'università perchè che altro posso fare? A lavorare non mi danno un *****... Poi esco dall'università a 24, 25, 26, 27, anni e cosa posso fare se non un lavoro precario?
                  ...
                  Presente,grazie dell'augurio hàààààààààà

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                  • IronPaolo
                    Bodyweb Senior
                    • Dec 2005
                    • 1938
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                    #24
                    Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                    Presente,grazie dell'augurio hàààààààààà
                    Ma tu sei grosso ah ah ah perciò hai comunque un futuro:
                    1. gigolò
                    2. scaricatore di porto
                    3. predicatore anti-BIIO
                    4. raccoglitore di pomodori
                    5. istruttore di fit-boxe in palestra a 5 euro la settimana al nero
                    6. animatore turistico (trombate con le vecchiarde gratis)


                    A parte le stronzate, vorrei dire che non è che TUTTI quelli di 27 anni che ancora studiano sono destinati al fallimento catastrofico, semplicemente, questo è veramente un mondo pieno di possibilità. Prima era più facile, i percorsi erano bloccati, poche scelte.

                    Oggi, invece, le scelte sono tantissime. Non scegliere, come fanno tanti, è pericoloso. Non per la Società, ma proprio... per loro. Idee chiare, una certa dose di rischio, voglia di provare. Essere passivi, è un errore. Non capire come gira il mondo, è un errore.

                    Come diceva Sun Tsu ne "l'arte della guerra", le occasioni si moltiplicano se vengono colte.

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                    • Void
                      Bodyweb Advanced
                      • Sep 2002
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                      • 27
                      • Torino
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                      #25
                      Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                      Hai ragione. Il punto è che c'è un equilibrio nel vedere chi sta meglio e chi sta peggio. Ovvio che uno del Burkina Faso sta peggio di noi su tutte le scale. Se si inizia a fare così, è l'errore al ribasso.

                      Quello che voglio dire è che dobbiamo guardare avanti ma non scordarci da dove siamo partiti.

                      Il potere dei salari è diminuito, e sarebbe interessante capire il perchè. Ma il discorso è un'altro.

                      A fronte di condizioni oggettivamente peggiori... noi ci stiamo adattando, e qui... al ribasso.

                      Ti faccio questo esempio.

                      E' vero che per un ragazzo è impossibile mettere su famiglia e tutto il resto. Mutui proibitivi, finanziamenti impossibili, co.co.co da usura.

                      Ma qui si sta diffondendo una mentalità (e la mentalità è soggettiva, non oggettiva): la mentalità dell'inevitabile.

                      Poichè è difficile staccarsi dai genitori, è inevitabile rimanere con loro. E mi adatto a questo. Anzi, faccio mia questa tesi. Non ci provo nemmeno. Questo fa si che nascano dei nuovi comportamenti, a mio avviso sbagliati.

                      Non posso andare via, rimango con i miei. Lavoro, penso di essere indipendente. In realtà... non lo sono. Il mio stipendio è la mia paghetta, per uscire la sera, per comprarmi i vestiti. Non contribuisco alla famiglia, non pago l'ICI, non pago le bollette. Però mi finanzio la macchina a rate. In questo modo, contribuisco a far crescere l'economia, ma in realtà sono, sì, più povero. Perchè allargo la famiglia, ma non ne creo una nuova.

                      Quanti riflettono su questo? Io vedo persone che si sono comprate la Ka con il finanziamento, poi terminato questo si sono comprati la nuova 500... con il finanziamento.

                      La mentalità dell'inevitabile è pericolosa. Perchè fa assestare su un livello minimale, quello più semplice.

                      Vado all'università perchè che altro posso fare? A lavorare non mi danno un *****... Poi esco dall'università a 24, 25, 26, 27, anni e cosa posso fare se non un lavoro precario?

                      C'è gente che... rischia? Che d'estate si mette a fare un lavoretto stagionale, che investe in se stesso? C'è da farsi il culo, e questo non vuole essere il post motivante americaneggiante dell'uomo che si fa da se. Ma il punto è che qui siamo ad una svolta: o farsi il culo, per se stessi, o perire nella massa degli agnelli belanti. E sappiamo tutti dove vanno a finire gli agnelli: al macello.

                      Ti dico uno scenario terrificante: quelli che arrivano in gommone sono più coriacei di noi. Ti premetto che non li ammiro, li temo. mSono più coriacei di noi, vogliono togliersi dalla merda. Oltre ai delinquenti, le mignotte, gli sbandati, ci sono quelli che fanno.

                      E fanno i lavori che noi non vogliamo più fare. Non tiriamo fuori la storiella che non è così eh... pizzaioli, piastrellisti, idraulici, tornitori, operai. Non ditemi che il figlio dell'idraulico fa l'idraulico.. no, va all'università. Farà l'idraulico se non trova un *****.

                      Quello con il gommone si fa la sua gavetta come schiavo artigiano, poi mette su la ditta. E impara il peggio di noi italiani: come non pagare le tasse, come fare le cose a *****.

                      Anche questo, è vero. Quanti pizzaioli italiani ci sono, adesso? E così via.

                      Quello con il gommone fa più figli di noi senza farsi troppe paranoie se non gli regala la PS 1 o 2 che sia. In casa i figli prendono un sacco di labbrate nel muso se fanno casino, e non ci sono tante psicocazzate sul benessere mentale. A scuola, quando i figli arrivano hanno il terrore degli insegnanti (per esperienza, è così) ma poi rapidamente prendono le belle abitudini degli italiani, anzi peggio: bullismo etc etc.

                      Magari l'uomo sul gommone fa come i siciliani emigrati di 50 anni fa: non ha un ***** di mobilia ma ha 3 cellulari e il macchinone usato. Ma non si fa tante seghe sui mobili.

                      Quello con il gommone, fra 15 anni, sarà il nuovo ricco, con il macchinone. Perchè in Italia i ricchi sono queste figure professionali qui, non il web master, il project leader, o cazzi così.

                      Attenzione, perciò... darsi una mossa, altrimenti si rimane indietro, e poi si leggono i post deprimenti come quello d'apertura.

                      Io ci rifletto molto su questo, e, deov dire, ne sono un po' spaventato.

                      Il punto è che i salari sono diminuiti, ma se questo a noi fa stare male perchp non possiamo fare la settimana bianca tutti gli anni, c'è qualcosa che non va. La settimana bianca non è un diritto acquisito, è bene ricordarcelo. E lottare per ben altre cose.

                      Mi ci metto anche io: con il mio lavorino nel terziario avanzato, impiegato con la sua internet al lavoro, come farei se tutto questo fosse spazzato via? Mi rimetterei in gioco? Sopravviverei? Sarei propositivo oppure scriverei un post sul blog di Grilllo? Mah... il benessere rincoglionisce.

                      Spero di poter spiegare tutto questo a mia figlia, e spero che lei sia una persona che agisca, che decida per se stessa, che si muova. Comunque, a stare in casa con noi, c'è sempre tempo...

                      Senza voler fare polemica ma a pensarla cosi andra'sempre solo peggio , perche'devo accettare una situazione di merda voluta da alcune persone solo per arricchirsi ancora di piu'?Il precariato poi che e'tutta una ciulata per schiavizzare la gente con la minaccia del non rinnovare il contratto e spiegami ancora come fai a vivere in una grande citta' con 1000 euro e questo e'il salario che ti danno anche con la laurea in ingegneria con 110 e lode oggi.

                      La moglie di quest' uomo infine non e' una ******* semplicemente vorrebbe una vita tranquilla ,non ha chiesto un bene di lusso ma solo di passare tempo con suo marito ma nel paese del terzo mondo che stiamo diventando (per certi versi vi assicuro che in Brasile sono piu' avanti di noi)tutto cio' non e'possibile.

                      La realta' e'che siamo cosi per un motivo ben preciso , perche' ad alcune persone faceva comodo che fosse così sara' anche vero che non vogliamo rinunciare al benessere (se per benessere si possa considerare avere un buco dove abitare , un utilitaria con la quale muoversi e una settimana in ferie al mare)ma cominciare a pensare che siamo dei debosciati perche'non riusciamo a rinunciarci a mentre c'e' gente che si fa la porsche lucrando sulle nostre teste lo trovo solo masochistico specie se poi nei paesi vicini (tolti quelli dell' ex jugoslavia e dell'est europeo ovviamente) la musica e'ben diversa...
                      sigpic
                      Do what thou wilt shall be the whole of the Law

                      Love is the law,love under the will

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                      • ma_75
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                        #26
                        Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                        Hai ragione. Il punto è che c'è un equilibrio nel vedere chi sta meglio e chi sta peggio. Ovvio che uno del Burkina Faso sta peggio di noi su tutte le scale. Se si inizia a fare così, è l'errore al ribasso.

                        Quello che voglio dire è che dobbiamo guardare avanti ma non scordarci da dove siamo partiti.

                        Il potere dei salari è diminuito, e sarebbe interessante capire il perchè. Ma il discorso è un'altro.

                        A fronte di condizioni oggettivamente peggiori... noi ci stiamo adattando, e qui... al ribasso.

                        Ti faccio questo esempio.

                        E' vero che per un ragazzo è impossibile mettere su famiglia e tutto il resto. Mutui proibitivi, finanziamenti impossibili, co.co.co da usura.

                        Ma qui si sta diffondendo una mentalità (e la mentalità è soggettiva, non oggettiva): la mentalità dell'inevitabile.

                        Poichè è difficile staccarsi dai genitori, è inevitabile rimanere con loro. E mi adatto a questo. Anzi, faccio mia questa tesi. Non ci provo nemmeno. Questo fa si che nascano dei nuovi comportamenti, a mio avviso sbagliati.

                        Non posso andare via, rimango con i miei. Lavoro, penso di essere indipendente. In realtà... non lo sono. Il mio stipendio è la mia paghetta, per uscire la sera, per comprarmi i vestiti. Non contribuisco alla famiglia, non pago l'ICI, non pago le bollette. Però mi finanzio la macchina a rate. In questo modo, contribuisco a far crescere l'economia, ma in realtà sono, sì, più povero. Perchè allargo la famiglia, ma non ne creo una nuova.

                        Quanti riflettono su questo? Io vedo persone che si sono comprate la Ka con il finanziamento, poi terminato questo si sono comprati la nuova 500... con il finanziamento.

                        La mentalità dell'inevitabile è pericolosa. Perchè fa assestare su un livello minimale, quello più semplice.

                        Vado all'università perchè che altro posso fare? A lavorare non mi danno un *****... Poi esco dall'università a 24, 25, 26, 27, anni e cosa posso fare se non un lavoro precario?

                        C'è gente che... rischia? Che d'estate si mette a fare un lavoretto stagionale, che investe in se stesso? C'è da farsi il culo, e questo non vuole essere il post motivante americaneggiante dell'uomo che si fa da se. Ma il punto è che qui siamo ad una svolta: o farsi il culo, per se stessi, o perire nella massa degli agnelli belanti. E sappiamo tutti dove vanno a finire gli agnelli: al macello.

                        Ti dico uno scenario terrificante: quelli che arrivano in gommone sono più coriacei di noi. Ti premetto che non li ammiro, li temo. mSono più coriacei di noi, vogliono togliersi dalla merda. Oltre ai delinquenti, le mignotte, gli sbandati, ci sono quelli che fanno.

                        E fanno i lavori che noi non vogliamo più fare. Non tiriamo fuori la storiella che non è così eh... pizzaioli, piastrellisti, idraulici, tornitori, operai. Non ditemi che il figlio dell'idraulico fa l'idraulico.. no, va all'università. Farà l'idraulico se non trova un *****.

                        Quello con il gommone si fa la sua gavetta come schiavo artigiano, poi mette su la ditta. E impara il peggio di noi italiani: come non pagare le tasse, come fare le cose a *****.

                        Anche questo, è vero. Quanti pizzaioli italiani ci sono, adesso? E così via.

                        Quello con il gommone fa più figli di noi senza farsi troppe paranoie se non gli regala la PS 1 o 2 che sia. In casa i figli prendono un sacco di labbrate nel muso se fanno casino, e non ci sono tante psicocazzate sul benessere mentale. A scuola, quando i figli arrivano hanno il terrore degli insegnanti (per esperienza, è così) ma poi rapidamente prendono le belle abitudini degli italiani, anzi peggio: bullismo etc etc.

                        Magari l'uomo sul gommone fa come i siciliani emigrati di 50 anni fa: non ha un ***** di mobilia ma ha 3 cellulari e il macchinone usato. Ma non si fa tante seghe sui mobili.

                        Quello con il gommone, fra 15 anni, sarà il nuovo ricco, con il macchinone. Perchè in Italia i ricchi sono queste figure professionali qui, non il web master, il project leader, o cazzi così.

                        Attenzione, perciò... darsi una mossa, altrimenti si rimane indietro, e poi si leggono i post deprimenti come quello d'apertura.

                        Io ci rifletto molto su questo, e, deov dire, ne sono un po' spaventato.

                        Il punto è che i salari sono diminuiti, ma se questo a noi fa stare male perchp non possiamo fare la settimana bianca tutti gli anni, c'è qualcosa che non va. La settimana bianca non è un diritto acquisito, è bene ricordarcelo. E lottare per ben altre cose.

                        Mi ci metto anche io: con il mio lavorino nel terziario avanzato, impiegato con la sua internet al lavoro, come farei se tutto questo fosse spazzato via? Mi rimetterei in gioco? Sopravviverei? Sarei propositivo oppure scriverei un post sul blog di Grilllo? Mah... il benessere rincoglionisce.

                        Spero di poter spiegare tutto questo a mia figlia, e spero che lei sia una persona che agisca, che decida per se stessa, che si muova. Comunque, a stare in casa con noi, c'è sempre tempo...
                        Siamo sostanzialmente d'accodo. Non credo, comunque, che tutti coloro che stanno a casa con mamma, si finanziano col lavoro ridotto a paghetta l'ultima auto uscita sul mercato e così via, siano tutti felici di questa situazione. Mi spiego meglio, ci sono sicuramente molti opportunisti, a cui fa comodo un tipo di vita del genere, i famosi bamboccioni di triste memoria. Ci sono, però, anche delle persone che si vergognano come ladri di dire che stanno ancora con i genitori, che magari non mettono un soldo in casa e così via. Questi che vorrebbero costruirsi un'indipendenza ma non possono perchè con la precarietà del lavoro inventarsi una vita autonoma non è un rischio, ma un suicidio, questi sono il vero dramma. Concordo anche sul popolo del gommone, certo sono più induriti di noi, sono cresciuti in una povertà atavica che noi (mi viene da dire ancora) non conosciamo. Noi siamo una generazione, la prima dopo molto tempo, che vive peggio di quella precedente, che si sente mancare sotto i piedi la terra della sicurezza economica, da cui discende quella della famiglia e della vita in senso ampio. Proprio perchè stiamo andando incontro ad un fenomeno che non conosciamo a me risulta difficile immaginare come possa evolversi.
                        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                        ma_75@bodyweb.com

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                        • IronPaolo
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                          #27
                          Ragazzi vi ringrazio per i vostri post! Non c'è nessuna polemica, mi sembra normale che questa roba faccia riflettere, no? In fondo... si parla della nostra vita!

                          Vorrei riuscire a spiegarmi senza farmi fraintendere

                          Le generalizzazioni sono sempre pericolose. Io di sicuro non ho la chiave per risolvere un problema come i salari bassi e il precariato. Di certo non dico che i precari sono persone senza palle che non sanno realizzarsi, *****! Su questo, ci tengo.

                          Concordo sul fatto che lo stato attuale deriva dal passato. Il Sistema ha la sua storia. E il Sistema va compreso.

                          Nel passato si stava peggio, ma la vita era terribilmente più semplice. Senza scendere nei dettagli, ma che faceva uno nel 1980? (e non 3000 anni fa).

                          A 20 anni faceva il militare o faceva l'università. Se cazzeggiava, non dava esami, partiva militare. Il militare era lo spartiacque. Dopo il militare si smetteva con le cazzate, si metteva la testa a posto, si andava a lavorare.

                          Il lavoro non era in discussione. Forme diverse... ma lavoro era.

                          Chi faceva l'università, invece, con il "foglio" trovava un lavoro adatto al suo foglio. Bene o male, era così. Io mi sono laureato nel 1995. Ho beccato, per mia fortuna, l'onda finale per cui tutto questo era vero. Nel 1997 già era molto più difficile.

                          La struttura sociale era, cioè, bloccata.

                          Nel tempo, e senza dare un giudizio morale (perchè il mio è negativo) la situazione è cambiata. Sono nate nuove forme di lavoro, il militare non c'è più, si è alzata l'età dell'adolescenza, il benessere è cresciuto bla bla bla.

                          Ai giorni nostri le possibilità sono immense. Posso fare il web designer o il cad manager come l'animatore turistico o l'infermiere specializzato, il chiropratico. Butto lì un po' di mestieri inesistenti nel 1980.

                          Io credo nel libero arbitrio e nelle capacità decisionali del singolo. Oggi il singolo deve essere molto più furbo di 30 anni fa. Perchè deve scegliere bene e farsi molto più il culo, deve mettersi in discussione per ottenere il livello minimo che prima era garantito. Giusto, sbagliato, è così.

                          Questo, a mio avviso, va compreso.

                          Oggi non basta andare al Liceo perchè ci va l'amico, come si faceva prima. Oggi se scegli il Liceo sei costretto ad andare all'università, ma se fai l'università scegliendo la facoltà a *****, ti trovi a 25 anni con un foglio iperspecializzato insieme a tanti iperspecializzati come te. Con un bel contratto a progetto.

                          Oggi, cioè, a 14 anni quando sei considerato un idiota, devi prendere delle scelte che si ripercuotono per tutta la vita. Esagero? Mmmmmm.

                          Se a 14 anni io vado a fare l'operaio specializzato, a 18 entro in una ditta come tornitore delle macchine a controllo numerico, e cambio 3, 4, 5 ditte, a 25 ho una esperienza rivendibile ovunque.

                          Si deve essere brillanti e vispi, ma non per fare gli Americani che si fanno da soli one-man-band, self made e compagnia bella. Si deve essere brillanti e vispi per sopravvivere.

                          E oggi sopravvivere non significa non morire di fame, ma raggiungere il livello minimo di benessere consolidato.

                          Invece, paradossalmente, la Società nel suo complesso sposta in avanti l'età delle decisioni importanti, trattando tutti come imbecilli fino a 30 anni. E non dite che non è così.

                          Cosa vi posso dire... la generazione che ha fatto la guerra, quella che è emigrata, quella che ha lottato nel '68... mica ha scelto di fare quello che ha fatto... si è trovata in un contesto storico e ha agito, nel bene e nel male.

                          Oggi siamo in una situazione dove si dovranno fare dei sacrifici rispetto alle generazioni immediatamente precedenti, non ci sono cazzi. I sacrifici, a mio avviso, consistono nel diventare svegli presto. Nella giungla i cuccioli che imparano prima a fuggire dai predatori sopravvivono, gli altri soccombono. 30 anni fa questo tipo di sacrificio non era necessario, oggi... si.

                          Non si torna indietro.

                          MA_75 chiede come si evolverà il tutto. Ovviamente, non lo so. Altrimenti sarei un preveggente e di sicuro preferirei azzeccare i numeri del superenalotto.

                          Per quello che mi riguarda, io posso agire solo in un raggio limitato. Ma è quello che mi interessa. Io cercherò di insegnare queste cose a mia figlia.

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