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Proprio oggi, neanche ci leggesse, il Papa parlando al clero romano ha ribadito l'esistenza dell'inferno ed il fatto che la salvezza non sarà automatica e per tutti.
Di seguito parte del suo intervento da Repubblica:
ROMA - L'inferno esiste e non è vuoto. Benedetto XVI lo riafferma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima con i parroci romani, sottolineando che la salvezza non è automatica, non arriverà per tutti, e l'inferno è una possibilità reale. Il papa teologo ha anche avanzato una proposta: se il periodo che precede la Pasqua deve essere di digiuno dal cibo, lo sia anche dalle parole e dai media. "Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera".
Era stato il teologo svizzero Urs Von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l'inferno fosse vuoto. Ribadendo un concetto che espresse anche recentemente durante la visita alla parrocchia Santa Felicita nella periferia romana, Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.
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Rispondendo a un sacerdote che gli chiedeva della necessità, per la Chiesa, di tornare a parlare delle "cose ultime", come peccato, inferno, vita dopo la morte, papa Ratzinger ha detto che non bisogna dare per scontato che la salvezza sia una cosa gratuita e che ''non tutti ci presenteremo uguali al banchetto del Paradiso'' ma sarrano anzi invece molti quelli che dovranno purificarsi. Citando la sua ultima enciclica Spe Salvi, il pontefice ha ricordato infatti la realtà del Giudizio ultimo e, a questo proposito, ha accennato ai totalitarismi del XX secolo che, volendo cambiare solo il mondo, hanno rischiato di distruggerlo: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto".
Personalmente al riguardo mi trovano più vicino le posizioni di Von Balthasar, il teologo citato come amico di Ratzinger nell'articolo;
So che la teologia (anche cattolica appunto) sta rivedendo in maniera decisa il dogma dell'inferno, che in effetti sotto molti punti di vista non regge in maniera convincente alle obiezioni che vengono mosse:
Riassumo le principali in contrasto con quanto ribadito dal Papa:
-Se pensiamo l'inferno come eterno cosa accadrà al giudizio universale, quando i vivi e i morti saranno giudicati?
-Se eterno l'inferno entrerebbe in contrasto con l'eterna salvezza promessa da Dio: ontologicamente è impossibile che due "eterni" convivano.
-Al giudizio finale che ruolo dovrebbe avere Satana?
Anche per lui si prospetta l'entrata nella Gerusalemme Celeste (come promesso) o, altrimenti, che cosa? Quale ruolo alla fine dei tempi, quando il giudizio sarà compiuto e definitivo, per il diavolo (creatura di Dio anch'essa)?
Queste ed altre per sommissimi capi le questioni che anche in seno alla Chiesa si vanno discutendo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
comunuque mi fa piacere che si siano completamente ignorati i miei post al fine di proseguire con 'sto demonio. Comunque oggi un tizio mi ha detto che l'inferno lo stanno sfollando i demoni a colpi di shotgun, ma non è il papa, quindi non è vero.
"Se sei nero chiedi un ora di permesso e siediti a pensare com' è bello questo mondo al confronto dell' inferno naturalmente non ti farà molta allegria se t' aspetti di finire proprio laggiù"
Lo scarafaggio Archy da "Chi o che cosa secondo i casi" di Don Marquis
"Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina ) sigpic
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