Dopo la condanna a 5 anni per favoreggiamento e la chiaccherata foto con i cannoli
"Non potevo essere fattore di divisione. Lascio per rispetto verso i siciliani"
Cuffaro si è dimesso da Governatore
"E' una decisione irrevocabile"
PALERMO - Lascia il Governatore della Sicilia. Anticipando il procedimento di sospensione avviato presso il ministero dell'Interno e richiesto dalla procura di Palermo, Salvatore Cuffaro annuncia le sue dimissioni "irrevocabili". Dopo le polemiche legate alla condanna a cinque anni di reclusione per favoreggiamento, il Governatore abbandona perchè "non può essere fattore di divisione": "Mi dimetto per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato. Lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani".
"Ho visto diffondersi in questi giorni una crescente ostilità verso la mia persona. E siccome il popolo, più che i salotti o le manovre di palazzo, è sempre stato l'elemento centrale della mia esperienza politica, anche in questa circostanza così delicata non voglio sottrarmi ad un confronto leale con esso".
Nuove elezioni quindi in Sicilia: "Entro tre mesi dallo scioglimento dell'Assembela" ha annunciato il presidente del parlamento siciliano Gianfranco Miccichè.
Subito dopo la sentenza di condanna, aveva detto che non si sarebbe dimesso, ma le polemiche di questi giorni e le critiche sollevate anche da alcuni rappresentanti della sua parte politica, lo hanno convinto a lasciare la poltrona di Governatore che sognava essere sua fino al 2011.
Nonostante avesse appena incassato la fiducia del parlamento siciliano, la foto con un platò di cannoli per festeggiare di aver scansato l'accusa di aver favorito Cosa Nostra, è stata fatale per Salvatore Cuffaro. Quella foto ha fatto il giro del mondo. Il perdono della città seguito alla condanna, si è trasformato in attacco dopo la pubblicazione di quell'immagine. Luca Cordero di Montezemolo, presidente degli industriali l'ha definita una "brutta scena"; Walter Veltroni, segretario del Pd, si è domandanto se fosse morale "festeggiare una condanna a 5 anni con dei cannoli".
Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, si è detto invece convinto che "tra qualche mese, quando Cuffaro sarà assolto da tutte le accuse, tanti sciacalli di queste ore saranno in prima fila a chiedergli scusa". Anche Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia al Senato ha confermato la stima nei suoi confronti: "Anteponendo l'interesse generale della Sicilia al suo personale, prova la grande sensibilità di Cuffaro. I nemici storici della verità, ora potranno riporre le ali dell'avvoltoio".
(26 gennaio 2008)
A parte tutti i commenti..
Ho letto dichiarazioni di Di Pietro in cui si riferisce ad una legge che obbliga il presidente del consiglio a revocare il mandato del governatore di una regione,se condannato in primo grado.Siccome non ho trovato niente a proposito,qualcuno sa darmi delucidazioni in merito?
"Non potevo essere fattore di divisione. Lascio per rispetto verso i siciliani"
Cuffaro si è dimesso da Governatore
"E' una decisione irrevocabile"
PALERMO - Lascia il Governatore della Sicilia. Anticipando il procedimento di sospensione avviato presso il ministero dell'Interno e richiesto dalla procura di Palermo, Salvatore Cuffaro annuncia le sue dimissioni "irrevocabili". Dopo le polemiche legate alla condanna a cinque anni di reclusione per favoreggiamento, il Governatore abbandona perchè "non può essere fattore di divisione": "Mi dimetto per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato. Lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani".
"Ho visto diffondersi in questi giorni una crescente ostilità verso la mia persona. E siccome il popolo, più che i salotti o le manovre di palazzo, è sempre stato l'elemento centrale della mia esperienza politica, anche in questa circostanza così delicata non voglio sottrarmi ad un confronto leale con esso".
Nuove elezioni quindi in Sicilia: "Entro tre mesi dallo scioglimento dell'Assembela" ha annunciato il presidente del parlamento siciliano Gianfranco Miccichè.
Subito dopo la sentenza di condanna, aveva detto che non si sarebbe dimesso, ma le polemiche di questi giorni e le critiche sollevate anche da alcuni rappresentanti della sua parte politica, lo hanno convinto a lasciare la poltrona di Governatore che sognava essere sua fino al 2011.
Nonostante avesse appena incassato la fiducia del parlamento siciliano, la foto con un platò di cannoli per festeggiare di aver scansato l'accusa di aver favorito Cosa Nostra, è stata fatale per Salvatore Cuffaro. Quella foto ha fatto il giro del mondo. Il perdono della città seguito alla condanna, si è trasformato in attacco dopo la pubblicazione di quell'immagine. Luca Cordero di Montezemolo, presidente degli industriali l'ha definita una "brutta scena"; Walter Veltroni, segretario del Pd, si è domandanto se fosse morale "festeggiare una condanna a 5 anni con dei cannoli".
Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, si è detto invece convinto che "tra qualche mese, quando Cuffaro sarà assolto da tutte le accuse, tanti sciacalli di queste ore saranno in prima fila a chiedergli scusa". Anche Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia al Senato ha confermato la stima nei suoi confronti: "Anteponendo l'interesse generale della Sicilia al suo personale, prova la grande sensibilità di Cuffaro. I nemici storici della verità, ora potranno riporre le ali dell'avvoltoio".
(26 gennaio 2008)
A parte tutti i commenti..
Ho letto dichiarazioni di Di Pietro in cui si riferisce ad una legge che obbliga il presidente del consiglio a revocare il mandato del governatore di una regione,se condannato in primo grado.Siccome non ho trovato niente a proposito,qualcuno sa darmi delucidazioni in merito?
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