il nucleare

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  • gabriele81
    eh eh son manzo
    • Jul 2006
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    #91
    Paolo Fornaciari (ex Responsabile della attività nucleari dell’ ENEL fino al 1997) a quanto detto da Massimo Scalia sul quotidiano online Greenreport.
    Paolo Fornaciari risponde a Massimo Scalia :
    1. Non occorrono da 11 a 18 anni per costruire una centrale nucleare. Scalia si informi: anche le nostre prime tre centrali nucleari furono costruite rispettivamente in 55 mesi (Latina), 62 (Garigliano) e 51 (Trino Vercellese), quando le competenze non erano certo maggiori di quelle di oggi. E il tempo di costruzione delle nuove centrali nucleari è previsto in 3 o 4 anni.
    2. Il costo di generazione elettro-nucleare è altamente competitivo con tutte le altre fonti energetiche.
    [la tabella inviataci da Fornaciari fa riferimento a impianti nucleari, a carbone, a gas,ad olio combustibili, fotovoltaico, eolico e prende in esempio impianti da 1000 MWe tenendo conto di diversi fattori: costo capitale, costo combustibile, costro esercizio e manutenzione, csti esterni (decom e waste)]
    3. Il costo di produzione del nucleare non è di 5,3 centesimi in Francia e di 6,1 negli Usa, come afferma Scalia: in Francia è 3.2 Eurocents/kWh, negli USA è 3.01 UScents/kWh, 2.9 in Germania e 4.8 in Giappone. Noi lo importiamo da Francia, Svizzera, Germania e Slovenia ad un costo di 3.5 Eurocents/kWh.
    4. Le competenze ci sono tutt’ora, perché i nostri ingegneri, impediti di farlo in Italia, hanno lavorato all ‘estero, negli USA con il prestigioso Centro di Ricerca (EPRI) delle principali Società elettriche americane di Palo Alto in California e in Europa con EdF e Siemens per il nuovo progetto europeo EPR, che sarà costruito ad Olkiluoto in Finlandia e a Flamanville in Francia.”

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    • gabriele81
      eh eh son manzo
      • Jul 2006
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      #92
      I costi comparati per kilowattora delle varie fonti di energia secondo il VAST sono di circa 3 centesimi di euro per il nucleare, 4 per il carbone, 7 per l’ olio combustibile, 6 per il gas a ciclo combinato, 55 per il fotovoltaico e 11 per l’ eolico.
      Mentre secondo il CIRN i costi comparati delle varie fonti di energia sono di circa 2,6 centesimi di euro per il nucleare, 5,2 per il carbone, 10,0 per l’ olio combustibile, 11,2 per il gas a ciclo combinato, 65,53 per il fotovoltaico, 18,13 per l’ eolico.

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      • IronPaolo
        Bodyweb Senior
        • Dec 2005
        • 1938
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        #93
        Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
        visto che quelli favorevolissimi non leggono ciò che viene scritto da ironpaolo peopple ecc.
        mi rispondete ad una semplice domanda?
        perché in germania sono stati spenti 19 reattori ed i 17 che ancora funzionano devono (il piano è stato approvato qualche anno fa e naturalmente loro lo stanno seguendo) essere spente entro (solo l'ultima rimarrà in funzione così a lungo) il 2021?????
        saranno scemi loro o si saranno fatti due calcoli dopo 50 anni di nucleare?
        tra l'altro anno 2002(finalmente ho trovato i dati): 167 störfälle ("casi di disturbo") nei reattori di cui 10 della categoria E e nel 2001 ce ne sono stati due della categoria S "akute mängel"...
        ma naturalmente queste cose non ci interessano, bisogna seguire la moda.. le centrali nucleari, le magliette gekmil...
        Perchè, appunto, sono antieconomiche sull'intero ciclo produttivo con gli standard di sicurezza di oggi.

        Come sempre, "sicuro", "fattibile" vanno inteso in senso ingegneristico: la sicurezza al 100% non può esistere, spero che su questo non ci sia niente da discutere. La sicurezza è solo asintotica, e più la vogliamo elevata, più dobbiamo spendere. Più spendiamo, più arriviamo al pareggio dei costi e dei benefici, da cui il "fattibile" non è più tale.

        Non perchè non sia possibile, ma perchè una cosa che costa più di quanto ti fa ricavare nel mondo reale non porta vantaggi, perciò non si fa.

        Poi, da noi erano partiti i lavori per il ponte sullo Stretto di Messina, perciò magari costruiremo anche delle belle centrali nucleari.

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        • IronPaolo
          Bodyweb Senior
          • Dec 2005
          • 1938
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          #94
          Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
          vorrei sapere come mai nei paesi dove esistono le centrali nucleari non protesta nessuno... saranno tutti ignoranti ? si fideranno ciecamente delle autorita' ? ma se anche ci fossero impianti che comportano problemi dobbiamo pur renderci conto che in Italia non abbiamo fonti per le energie , quindi o le produciamo piu' possibile o le importiamo, sperando sempre di avere la ricchezza per farlo... se no si finisce in mutande e senza gas
          Boh... tu sei lì nei paesi dove ci sono centrali nucleari?

          Sarebbe come se un francese in una discussione sulla Mafia dicesse: vorrei sapere come mai in Italia dove esiste la Mafia non protesta nessuno... saranno tutti ignoranti?

          CHi già ce li ha gli impianti, li tiene e li usa, ma non ne costruisce di nuovi. Eppure non è che questa gente si sostenta esclusivamente con il nucleare.

          Qui non stiamo discutendo sul fatto che l'energia nucleare funzioni o meno. Funziona. E' da vedere se costruire adesso una centrale abbia o meno senso.

          Io non sono sicuro che abbia senso, ma nemmeno sono contrario a priori. Ho molti dubbi.

          Vedo che qui siamo pieni di fisici quantistici senza dubbi, e questo mi fa piacere, vorrà dire che sto sbagliando e che è tutto semplice.

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          • IronPaolo
            Bodyweb Senior
            • Dec 2005
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            #95
            Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
            Paolo Fornaciari (ex Responsabile della attività nucleari dell’ ENEL fino al 1997) a quanto detto da Massimo Scalia sul quotidiano online Greenreport.

            .....
            L'articolo di Gabriele, un saluto a Soggrosso , mi fa capire che tanto non ne verremo mai a capo, perchè è come per la creatina. Studi che fanno vedere che serve, studi che fanno vedere che non serve.

            Vi chiedo solo di essere meno convinti di quello che dite, sia chi è pro, sia chi è contro, e di leggere gli argomenti dell'altra sponda, in maniera critica ma di leggerli. Non sparate e basta bordate da 90 a vostro favore.

            Questo proprio perchè NOI, *****, di certo non abbiamo interessi a far costruire o meno una centrale nel parco sotto casa nostra, se non la nostra salute e il nostro futuro.

            Altri, statene certi, non sono così sereni e puliti.

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            • peppeole
              Bodyweb Advanced
              • May 2006
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              • aprilia
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              #96
              Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
              L'articolo di Gabriele, un saluto a Soggrosso , mi fa capire che tanto non ne verremo mai a capo, perchè è come per la creatina. Studi che fanno vedere che serve, studi che fanno vedere che non serve.

              Vi chiedo solo di essere meno convinti di quello che dite, sia chi è pro, sia chi è contro, e di leggere gli argomenti dell'altra sponda, in maniera critica ma di leggerli. Non sparate e basta bordate da 90 a vostro favore.

              Questo proprio perchè NOI, *****, di certo non abbiamo interessi a far costruire o meno una centrale nel parco sotto casa nostra, se non la nostra salute e il nostro futuro.

              Altri, statene certi, non sono così sereni e puliti.

              quoto.......
              Mi ricordo quando a chiesero a Prodi qual'era il futuro dell energia alternativa , e lui rispose: Il carbone !!!!!

              Se tu mi intervisti un ex responsabile di un attivita' nucleare cosa ti puo rispondere?
              "Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"

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              • maurox
                Bodyweb Senior
                • Mar 2005
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                • Roma
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                #97
                Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                Boh... tu sei lì nei paesi dove ci sono centrali nucleari?

                Sarebbe come se un francese in una discussione sulla Mafia dicesse: vorrei sapere come mai in Italia dove esiste la Mafia non protesta nessuno... saranno tutti ignoranti?

                CHi già ce li ha gli impianti, li tiene e li usa, ma non ne costruisce di nuovi. Eppure non è che questa gente si sostenta esclusivamente con il nucleare.

                Qui non stiamo discutendo sul fatto che l'energia nucleare funzioni o meno. Funziona. E' da vedere se costruire adesso una centrale abbia o meno senso.

                Io non sono sicuro che abbia senso, ma nemmeno sono contrario a priori. Ho molti dubbi.

                Vedo che qui siamo pieni di fisici quantistici senza dubbi, e questo mi fa piacere, vorrà dire che sto sbagliando e che è tutto semplice.


                ma che senso deve avere ? cosa vogliamo, ripeto, importare energia dagli altri e smenarci un sacco di soldi, oltre ad avere una grande dipendenza coi paesi che ce la forniscono ? ... qualunque forma di produzione di energia che viene usata nel mondo ha i suoi vantaggi e svantaggi e l'impatto con l'ambiente inevitabilmente c'e', ci puo' essere ... noi consumiamo tot energia ma non siamo in grado autonomamente di provvedere a fornircela da soli... guarda che l'Italia si sta impoverendo sempre di piu' non e' che il gas ce lo paga lo stato senza che a me o a te la questione non riguardi ... pertanto non credo sia il caso di analizzare la questione da un punto di vista , diciamo, ambientale... Non ce lo possiamo permettere ad oggi
                sigpic

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                • maigap
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                  #98
                  Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
                  ma che senso deve avere ? cosa vogliamo, ripeto, importare energia dagli altri e smenarci un sacco di soldi, oltre ad avere una grande dipendenza coi paesi che ce la forniscono ? ... qualunque forma di produzione di energia che viene usata nel mondo ha i suoi vantaggi e svantaggi e l'impatto con l'ambiente inevitabilmente c'e', ci puo' essere ... noi consumiamo tot energia ma non siamo in grado autonomamente di provvedere a fornircela da soli... guarda che l'Italia si sta impoverendo sempre di piu' non e' che il gas ce lo paga lo stato senza che a me o a te la questione non riguardi ... pertanto non credo sia il caso di analizzare la questione da un punto di vista , diciamo, ambientale... Non ce lo possiamo permettere ad oggi
                  come ho detto in precedenza, secondo me bisognerebbe anche ridurre gli sprechi. ci sono enormi margini di miglioramento in tal senso e si ridurrebbe drasticamente il fabbisogno energetico e di conseguenza dipenderemmo meno (almeno un po') dagli altri paesi.

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                  • maurox
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                    • Mar 2005
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                    #99
                    Originariamente Scritto da maigap Visualizza Messaggio
                    come ho detto in precedenza, secondo me bisognerebbe anche ridurre gli sprechi. ci sono enormi margini di miglioramento in tal senso e si ridurrebbe drasticamente il fabbisogno energetico e di conseguenza dipenderemmo meno (almeno un po') dagli altri paesi.
                    ma certo, tutto fa brodo ... chiaramente piu' un paese fa le cose per bene e meglio sara' per tutti, sicuramente tra tutte la via peggiore e' la nostra ... nell'energia succede la stessa cosa di napoli con la germania, si paga e si demanda la questione ad altri, ma non e' che dimostriamo di essere piu' furbi in questo modo...L'Italia sta perdendo talmente tanto terreno in economia che presto il prezzo da pagare sara' cosi' alto che diventera' difficile sostenere questa scelta
                    sigpic

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                    • maigap
                      Bodyweb Member
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                      E' partito il primo dei nove impianti che entro il 2013
                      soddisferanno il fabbisogno elettrico di 600 mila abitanti
                      Siviglia, l'ecocittà accesa dal sole
                      Al via la centrale che non inquina


                      Operativo il più grande progetto solare-termico d'Europa
                      Evitata l'emissione annua di 600 mila tonnellate di anidride carbonica
                      DAL NOSTRO INVIATO MAURIZIO RICCI




                      L'impianto fotovoltaico di Siviglia, il più grande d'Europa

                      SIVIGLIA - Sembra una vecchia copertina dei tempi gloriosi di "Urania", quando Karel Thole immaginava fantascientifiche porte per l'iperspazio. Oppure, a suggerire una simbologia più potente, il frontespizio di un opuscolo di qualche setta religiosa. Snella sui due suoi sottili pilastri, la torre si alza per più di 100 metri, quanto un grattacielo di 40 piani, sopra i filari di cotone, le siepi di fichi d'India, i radi olivi della campagna andalusa. La sommità è avvolta in una nuvola di luce quasi incandescente, dietro la quale si distingue un'apertura, quasi un balcone, un palco, dove la luminosità diventa, anche con gli occhiali scuri, insopportabile. Ma, se uno si sforza di guardar bene, riesce a distinguere i fasci di luce che, dal balcone, sembrano irradiarsi verso il grande, silenzioso anfiteatro di rettangoli di vetro e acciaio ai piedi della torre.

                      Naturalmente, è vero il contrario e sono i raggi del sole, riflessi dagli oltre 600 pannelli a specchio - ognuno di 120 metri quadri di superficie - che trasformano la torre in un accecante monumento di luce. L'impianto in funzione da un mese a Sanlùcar la Mayor, alle porte di Siviglia, è il primo pezzo del più grande progetto di energia solare d'Europa. Già oggi, la torre che sarebbe piaciuta a Karel Thole fornisce elettricità sufficiente per 6 mila case. Dopodomani, fra soli sei anni, nel 2013, quando saranno completati gli altri otto impianti previsti, la centrale di Sanlùcar sarà in grado di accendere i frigoriferi e i condizionatori di tutte le 180 mila case e i 600 mila abitanti di Siviglia. Senza un alito di anidride carbonica e di effetto serra.



                      La tecnologia in azione nella campagna a ovest della capitale andalusa non è nuova. Anzi, è vecchissima. Ad utilizzare la potenza del sole, concentrata dagli specchi, ci aveva già pensato, sia pure per incenerire navi, Archimede. E' anche piuttosto semplice. Dietro l'apertura in cima alla torre, c'è una caldaia, dove l'acqua, scaldata di raggi concentrati del sole, si trasforma in vapore. E, come nella maggior parte delle centrali elettriche - termosolari, nucleari, a gas o a carbone - il vapore aziona una turbina, che genera elettricità. Ma quello che rende inedito Sanlùcar è che, per la prima volta, la tecnologia a torre del solare termico viene sfruttata in forma non sperimentale, ma commerciale. Si traduce, cioè, alla fine, in bollette nelle cassette della posta delle famiglie.

                      Molto bello, in un mondo in crisi di energia, ma quanto costa? Il solare termico è una tecnologia relativamente semplice, ma questo non significa non sia cara. A costruire la centrale è Abengoa, un altro dei grandi dell'edilizia spagnola che, come l'Acciona partner di Enel in Endesa, ha saputo diversificarsi nel campo dell'energia, in particolare alternativa, diventando uno dei grandi mondiali del settore e ponendo la Spagna ai primi posti nelle classifiche delle nuove tecnologie ecologiche. Abengoa, con l'aiuto di generosi sussidi pubblici e statali, investirà a Sanlùcar 1,2 miliardi di euro. Una cifra cospicua, in relazione al volume finale di produzione, per impianti con una vita media di 25 anni, contro i 40 anni di una centrale tradizionale. Per dirla in altro modo, produrre la stessa quantità di energia con il gas, ad esempio, sarebbe costato (oggi) meno.

                      Gli uomini di Abengoa non dicono quanto costa il chilowattora di Sanlùcar. Gli esperti del dipartimento dell'Energia americano calcolano, però, che il chilowattora tradizionale (cioè generato da combustibili fossili) costi, per lo più, meno di 10 centesimi di dollaro. Mentre quello del solare termico - la tecnologia dell'impianto in funzione a Sanlùcar - sta, secondo la Schott, un'azienda tedesca che produce impianti solari, fra i 15 e i 17 centesimi di dollaro. Questa cifra può essere, però, abbassata, oltre che con innovazioni tecnologiche, anche con economie di scala. Ecco perché è importante che Sanlùcar sia grande.
                      Abengoa ha già cominciato già a costruire un altro impianto a torre, di potenza doppia rispetto agli 11 megawatt di quello già in funzione, giusto di fianco. Ha realizzato, subito dietro, una centrale fotovoltaica. Metterà in funzione altre piattaforme, in cui gli specchi sono posti a cilindro intorno alla caldaia, dove si riscalda l'acqua. Nove impianti, quasi un campionario delle varie tecnologie solari, che faranno davvero assomigliare la piana di Sanlùcar ad un astroporto delle copertine di Urania. Ciò che conta è che il risultato finale sarà una potenza complessiva di 300 megawatt. E' una potenza ragguardevole, metà della grande centrale a carbone Enel di Civitavecchia. Ma non è una cifra a caso: è la potenza che esperti americani, come Fred Morse, giudicano necessaria ad avviare economie di scala, nell'immagazzinamento e nel trasporto dell'elettricità, sufficienti a spingere il costo di produzione verso i 13 centesimi di dollaro a chilowattora e anche più vicino alla magica soglia competitiva dei 10 centesimi.

                      In realtà, questi conti potrebbero presto rivelarsi obsoleti. L'asso nella manica di Sanlùcar è che, a regime, la sua produzione consentirà di evitare l'emissione di 600 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica, quanti ne sputerebbe un impianto equivalente a gas. Con le regole di Kyoto contro l'effetto serra e la possibilità di vendere sul mercato i propri risparmi di anidride carbonica, quelle tonnellate in meno possono diventare denaro sonante. Oggi, sul mercato, il diritto ad emettere una tonnellata di anidride carbonica nel dicembre 2008 vale circa 20 euro. A questi prezzi, le 600 mila tonnellate di Sanlùcar varrebbero 12 milioni di euro l'anno. Nei 25 anni di vita dell'impianto, un quarto dell'investimento iniziale. Quando questi conti saranno entrati nei bilanci delle aziende, quella di Abengoa apparirà meno una scommessa. Ma la surreale torre di Sanlùcar non sarà ugualmente la ricetta-miracolo della nuova energia, capace di risolvere tutti i problemi. Le principali fonti alternative, come sole e vento, rispondono bene, infatti, come dicono i tecnici, a necessità di picco. Ovvero, non sono in grado di fornire energia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Quando c'è poco sole o poco vento, si produce anche poca elettricità. Ne serve altra, sottomano, per colmare il buco. La notte, a Siviglia, Sanlùcar non serve. I tecnici di Abengoa, per adesso, sono in grado di immagazzinare vapore e far girare la turbina per un'ora dopo il tramonto. Poi basta. Nel paese delle estati a 45 gradi e dei condizionatori a mille, comunque, è già molto.

                      (20 maggio 2007)

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                      • MikaelPROBass
                        Inattivo
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                        favorevole

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                        • peppeole
                          Bodyweb Advanced
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                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da maigap Visualizza Messaggio
                          http://www.repubblica.it/2007/05/sez...ecologica.html

                          E' partito il primo dei nove impianti che entro il 2013
                          soddisferanno il fabbisogno elettrico di 600 mila abitanti
                          Siviglia, l'ecocittà accesa dal sole
                          Al via la centrale che non inquina


                          Operativo il più grande progetto solare-termico d'Europa
                          Evitata l'emissione annua di 600 mila tonnellate di anidride carbonica
                          DAL NOSTRO INVIATO MAURIZIO RICCI



                          L'impianto fotovoltaico di Siviglia, il più grande d'Europa

                          SIVIGLIA - Sembra una vecchia copertina dei tempi gloriosi di "Urania", quando Karel Thole immaginava fantascientifiche porte per l'iperspazio. Oppure, a suggerire una simbologia più potente, il frontespizio di un opuscolo di qualche setta religiosa. Snella sui due suoi sottili pilastri, la torre si alza per più di 100 metri, quanto un grattacielo di 40 piani, sopra i filari di cotone, le siepi di fichi d'India, i radi olivi della campagna andalusa. La sommità è avvolta in una nuvola di luce quasi incandescente, dietro la quale si distingue un'apertura, quasi un balcone, un palco, dove la luminosità diventa, anche con gli occhiali scuri, insopportabile. Ma, se uno si sforza di guardar bene, riesce a distinguere i fasci di luce che, dal balcone, sembrano irradiarsi verso il grande, silenzioso anfiteatro di rettangoli di vetro e acciaio ai piedi della torre.

                          Naturalmente, è vero il contrario e sono i raggi del sole, riflessi dagli oltre 600 pannelli a specchio - ognuno di 120 metri quadri di superficie - che trasformano la torre in un accecante monumento di luce. L'impianto in funzione da un mese a Sanlùcar la Mayor, alle porte di Siviglia, è il primo pezzo del più grande progetto di energia solare d'Europa. Già oggi, la torre che sarebbe piaciuta a Karel Thole fornisce elettricità sufficiente per 6 mila case. Dopodomani, fra soli sei anni, nel 2013, quando saranno completati gli altri otto impianti previsti, la centrale di Sanlùcar sarà in grado di accendere i frigoriferi e i condizionatori di tutte le 180 mila case e i 600 mila abitanti di Siviglia. Senza un alito di anidride carbonica e di effetto serra.



                          La tecnologia in azione nella campagna a ovest della capitale andalusa non è nuova. Anzi, è vecchissima. Ad utilizzare la potenza del sole, concentrata dagli specchi, ci aveva già pensato, sia pure per incenerire navi, Archimede. E' anche piuttosto semplice. Dietro l'apertura in cima alla torre, c'è una caldaia, dove l'acqua, scaldata di raggi concentrati del sole, si trasforma in vapore. E, come nella maggior parte delle centrali elettriche - termosolari, nucleari, a gas o a carbone - il vapore aziona una turbina, che genera elettricità. Ma quello che rende inedito Sanlùcar è che, per la prima volta, la tecnologia a torre del solare termico viene sfruttata in forma non sperimentale, ma commerciale. Si traduce, cioè, alla fine, in bollette nelle cassette della posta delle famiglie.

                          Molto bello, in un mondo in crisi di energia, ma quanto costa? Il solare termico è una tecnologia relativamente semplice, ma questo non significa non sia cara. A costruire la centrale è Abengoa, un altro dei grandi dell'edilizia spagnola che, come l'Acciona partner di Enel in Endesa, ha saputo diversificarsi nel campo dell'energia, in particolare alternativa, diventando uno dei grandi mondiali del settore e ponendo la Spagna ai primi posti nelle classifiche delle nuove tecnologie ecologiche. Abengoa, con l'aiuto di generosi sussidi pubblici e statali, investirà a Sanlùcar 1,2 miliardi di euro. Una cifra cospicua, in relazione al volume finale di produzione, per impianti con una vita media di 25 anni, contro i 40 anni di una centrale tradizionale. Per dirla in altro modo, produrre la stessa quantità di energia con il gas, ad esempio, sarebbe costato (oggi) meno.

                          Gli uomini di Abengoa non dicono quanto costa il chilowattora di Sanlùcar. Gli esperti del dipartimento dell'Energia americano calcolano, però, che il chilowattora tradizionale (cioè generato da combustibili fossili) costi, per lo più, meno di 10 centesimi di dollaro. Mentre quello del solare termico - la tecnologia dell'impianto in funzione a Sanlùcar - sta, secondo la Schott, un'azienda tedesca che produce impianti solari, fra i 15 e i 17 centesimi di dollaro. Questa cifra può essere, però, abbassata, oltre che con innovazioni tecnologiche, anche con economie di scala. Ecco perché è importante che Sanlùcar sia grande.
                          Abengoa ha già cominciato già a costruire un altro impianto a torre, di potenza doppia rispetto agli 11 megawatt di quello già in funzione, giusto di fianco. Ha realizzato, subito dietro, una centrale fotovoltaica. Metterà in funzione altre piattaforme, in cui gli specchi sono posti a cilindro intorno alla caldaia, dove si riscalda l'acqua. Nove impianti, quasi un campionario delle varie tecnologie solari, che faranno davvero assomigliare la piana di Sanlùcar ad un astroporto delle copertine di Urania. Ciò che conta è che il risultato finale sarà una potenza complessiva di 300 megawatt. E' una potenza ragguardevole, metà della grande centrale a carbone Enel di Civitavecchia. Ma non è una cifra a caso: è la potenza che esperti americani, come Fred Morse, giudicano necessaria ad avviare economie di scala, nell'immagazzinamento e nel trasporto dell'elettricità, sufficienti a spingere il costo di produzione verso i 13 centesimi di dollaro a chilowattora e anche più vicino alla magica soglia competitiva dei 10 centesimi.

                          In realtà, questi conti potrebbero presto rivelarsi obsoleti. L'asso nella manica di Sanlùcar è che, a regime, la sua produzione consentirà di evitare l'emissione di 600 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica, quanti ne sputerebbe un impianto equivalente a gas. Con le regole di Kyoto contro l'effetto serra e la possibilità di vendere sul mercato i propri risparmi di anidride carbonica, quelle tonnellate in meno possono diventare denaro sonante. Oggi, sul mercato, il diritto ad emettere una tonnellata di anidride carbonica nel dicembre 2008 vale circa 20 euro. A questi prezzi, le 600 mila tonnellate di Sanlùcar varrebbero 12 milioni di euro l'anno. Nei 25 anni di vita dell'impianto, un quarto dell'investimento iniziale. Quando questi conti saranno entrati nei bilanci delle aziende, quella di Abengoa apparirà meno una scommessa. Ma la surreale torre di Sanlùcar non sarà ugualmente la ricetta-miracolo della nuova energia, capace di risolvere tutti i problemi. Le principali fonti alternative, come sole e vento, rispondono bene, infatti, come dicono i tecnici, a necessità di picco. Ovvero, non sono in grado di fornire energia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Quando c'è poco sole o poco vento, si produce anche poca elettricità. Ne serve altra, sottomano, per colmare il buco. La notte, a Siviglia, Sanlùcar non serve. I tecnici di Abengoa, per adesso, sono in grado di immagazzinare vapore e far girare la turbina per un'ora dopo il tramonto. Poi basta. Nel paese delle estati a 45 gradi e dei condizionatori a mille, comunque, è già molto.

                          (20 maggio 2007)

                          complimentoniv
                          prendetene esempio
                          "Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"

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                          • catastrophy
                            catabolic,modest&notturno
                            • Jan 2004
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                            Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                            Paolo Fornaciari (ex Responsabile della attività nucleari dell’ ENEL fino al 1997) a quanto detto da Massimo Scalia sul quotidiano online Greenreport.
                            eh beh, poi dell'enel c'è da fidarsi.. enel eni montecatini sade.. anche il vajont era sicuro e convenientein effetti...
                            Originariamente Scritto da Mizard
                            ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                            Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                            Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                            Originariamente Scritto da TheSandman
                            Silvio compreso.
                            Originariamente Scritto da TheSandman
                            Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                            • Luna Caprese
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                              • Jun 2005
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                              Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                              L'articolo di Gabriele, un saluto a Soggrosso , mi fa capire che tanto non ne verremo mai a capo, perchè è come per la creatina. Studi che fanno vedere che serve, studi che fanno vedere che non serve.

                              Vi chiedo solo di essere meno convinti di quello che dite, sia chi è pro, sia chi è contro, e di leggere gli argomenti dell'altra sponda, in maniera critica ma di leggerli. Non sparate e basta bordate da 90 a vostro favore.

                              Questo proprio perchè NOI, *****, di certo non abbiamo interessi a far costruire o meno una centrale nel parco sotto casa nostra, se non la nostra salute e il nostro futuro.

                              Altri, statene certi, non sono così sereni e puliti.
                              Ironpavel tu che sei un ingegnere che ne pensi delle torri convettive ?
                              Sarebbero ad inquinamento 0 ed anche molto potenti .

                              Io avevo anche pensato di collegare , tramite tubo , la spiaggia di Rimini con Cortina d' Ampezzo in modo da sfruttare la differenza di temperatura ; è fattile ingeristicamente ?

                              "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
                              sigpic

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                              • IronPaolo
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                                • Dec 2005
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                                Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
                                Ironpavel tu che sei un ingegnere che ne pensi delle torri convettive ?
                                Sarebbero ad inquinamento 0 ed anche molto potenti .

                                Io avevo anche pensato di collegare , tramite tubo , la spiaggia di Rimini con Cortina d' Ampezzo in modo da sfruttare la differenza di temperatura ; è fattile ingeristicamente ?

                                Ah ah ah, questa è una bella idea, come il tipo che voleva buttare giù non so quale montagna delle Alpi per fare corrente e togliere la nebbia dalla pianura padana (giuro eh...)

                                Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
                                eh beh, poi dell'enel c'è da fidarsi.. enel eni montecatini sade.. anche il vajont era sicuro e convenientein effetti...
                                Quando ero all'università vennero due tizi dell'Enel, due capoccioni, giacca e cravatta, inamidatissimi, superprofessionali. Borsa di pelle e tutto il resto. Poi a uno si aprì la superborsa e cadde la Gazzetta ah ah ah che figura di merda.

                                Ci facevano vedere le prospettive sulla sostenibilità delle varie forme di energia. Il petrolio, che so... 30 anni, il carbone, 40 (invento, eh), poi in fondo c'era "energia nucleare 5000 anni". E il 5000 me lo ricordo bene.

                                Se facciamo così...

                                Il fatto che qui ci siano problemi non significa che si debbano risolvere con il nucleare, che rimane una opzione, ma... una.

                                Io faccio il viaggio in treno con persone che lavorano all'Enel e passiamo vicino ad una centrale importante della zona. A bassa voce mi dicono "la vedi quella? quasi tutta l'energia la produce per alimentare se stessa". Chiaro che questa è un'informazione incontrollata, ingigantita, falsa.

                                Ma qualcuno ha idea dell'efficienza della nostra rete? E delle sue potenzialità?

                                Iniziando adesso, quante ***** di centrali nucleari potremmo costruire? 5, 10? Quanda % di energia produrrebbero?

                                E negli altri paesi perchè la % non arriva mai al 50%

                                Che ci sia un problema, è assodato, che la risoluzione del problema passi per il nucleare... boh... io leggo troppe certezze.

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