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Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).
Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisognodi sussidi statali.
Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) il costo di 1 kWh di energia elettrica costa 6,13 cent/$, da gas 4,96 cent/$, da carbone 5,34 cent/$, da fonte eolica 5,05 cent/$. Risultati analoghi sono stati presentati da studi della Chicago University e del Massachusetts Institute of Technology. Queste valutazioni economiche sono sottostimate perché non comprensive dei costi del decommissionamento degli impianti e del trattamento delle scorie di lungo periodo.
Un falso mito sull’energia nucleare è l’abbondanza dell’uranio in natura: un minerale piuttosto diffuso, ma solo in concentrazioni infinitesime, tanto basse da non risultare praticamente sfruttabili. Le riserve di uranio commercialmente estraibili coprono un arco di circa un secolo tenendo costanti i consumi all’anno 2000. Sostituire, per la produzione di elettricità, tutta l’energia fossile con quella nucleare comporta la realizzazione di migliaia di nuove centrali con l’esaurimento delle riserve di uranio in pochi anni.
Infine, neppure il nucleare è esente da emissioni di anidride carbonica, basti considerare l’energia fossile necessaria per costruire la centrale, estrarre, trasportare e arricchire l’uranio, gestire le scorie, smantellare l’impianto a fine vita. Investire nel nucleare significa sprecare risorse pubbliche e private ai danni delle fonti rinnovabili e delle tecnologie per l’efficienza energetica.
15 se non 20 anni fa leggevo Le Scienze, dove si parlava di reattori autofertilizzanti, di reattori come il SuperPheoenix raffreddati a sodio liquido sotto pressione. Pensate a come sarebbe bello creare una nuova centrale nucleare con i resti di un'altra. E poi tante tecnologie di contenimento delle scorie.
L'anno scorso, mi pare, in occasione di non so quale anniversario di Chernobyl (un posto lontano lontano, una cosa che qua non potrebbe capitare, dato che i russi idioti con la caduta del comunismo erano tutti ubriachi quando successe l'incidente... qui da noi, figuriamoci se potrebbe succedere...).
Leggo di nuovo del SuperPhoenix, dei reattori autofertilizzanti... allora li hanno fatti! Invece, no. Leggo di impianti di stoccaggio sicuri, allora li hanno fatti! Invece, no. In Svezia, un caso solo, un impianto affascinante quanto è bello tecnologicamente.
Vi prego, ma veramente e senza polemica, di informarvi bene nelle vostre scelte, analizzando anche cosa significa, nella pratica, mettere in piedi una centrale nucleare.
Mi sembra che la discussione stia prendendo la piega della serie che è tutto facile.
Io non sono contrario per terrore tecnologico. Dico semplicemente, che qui da noi non sarebbe possibile, per i motivi che ben sappiamo.
Dai dati presentati al 19° Congresso Mondiale dell'Energia, nel 2030 la produzione di energia nucleare passerà dal 16% al'8.5%. Come risulta dalla tabella aumenterà la produzione di energia ottenuta con il gas e le fonti rinnovabili, mentre diminuirà quella ottenuta da petrolio, carbone ed idroelettrica.
Ciònonostante aumentano le pressioni del mondo politico ed economico per un ritorno all'energia nucleare.
I sostenitori del nucleare affermano che questo tipo di energia sia sicuro, meno inquinante ed economico.
Non è vero. Non è sicura.
Esiste una lunga casistica di incidenti nel mondo (come Detroit, Three Mile Island, Chernobyl, il Superphenix in Francia) che hanno causato disastri ambientali, con centinaia di migliaia di persone esposte alle radiazioni che ne hanno provocato la morte o danni genetici irreversibili.
Se le centrali nucleari sono così sicure per quale motivo non esistono Compagnie Assicurative disposte a stipulare una RC (Responsabilità Civile) per assicurarle? Non è pulita.
I sostenitori affermano che le centrali nucleari non inquinano perchè non immettono anidride carbonica nell'atmosfera.
Vero.
Ma non si preoccupano di dire che il funzionamento di una centrale e il trattamento e la sepoltura delle scorie radioattive, determinano dei danni all'ambiente molto più gravi e duraturi. Non è economica.
Non è vero che il costo aziendale dell'elettricità ottenuta con il nucleare sia inferiore a quello dell'elettricità ottenuta da altre fonti. Bisogna infatti includere anche i costi di smantellamento delle centrali nucleari alla fine della loro vita utile e i costi di stoccaggio, nel lungo periodo, del combustibile nucleare e delle scorie radioattive.
Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all'interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.
Un controllo pubblico sugli atti dei Governanti e degli imprenditori ridurrebbe le morti e i danni per gli uomini e costituirebbe un formidabile stimolo per l'innovazione, la ricerca scientifica e per la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare i veri bisogni umani che comprendono la sicurezza, il diritto alla vita e la dignità.
Grazie Peppeole, era quello che non riuscivo a trovare.
Io sono tranquillo su questa storiella del Nucleare. Perchè non si farà. E non per chissà quale scelta morale, ma semplicemente perchè è antieconomico. Puro e semplice business.
Io c'ero (*****, sono vecchio) al referendum e fu la prima volta che votai. Mi ricordo di quel periodo, degli anni in cui sembrava che entro due ore si sarebbe andati tutti a piedi. Io me la ricordo l'ansia di quei tempi eh...
Perchè si stavano coaugulando (e adesso lo scenario è chiaro) interessi economici fortissimi per un piano industriale per il nucleare. Si puntava a creare una specie di pressione sull'opinione pubblica in modo che poi i soliti noti potessero dividersi i finanziamenti pubblici.
Un po' come quando la criminalità di colpo è sulle prime pagine dei giornali, poi dopo un po' viviamo nel paese degli agnellini...
Ci fu il gran botto di Chernobyl, la gente ebbe paura, giusto o sbagliato che fosse. Voi... cosa avreste fatto? Renne radioattive, latte radioattivo (mandato poi nei paesi del terzo mondo). Votammo no.
Gli interessi mutarono, i soldi furono dirottati da altre parti, la benzina non finì, siamo ancora qui, con consumi ben superiori.
Quello che faccio notare è che il nucleare non è che non lo vogliono i soliti Verdi, ma anche altri, in maniera trasversale. Come c'è chi lo vuole. Come mai?
Grazie Peppeole, era quello che non riuscivo a trovare.
Io sono tranquillo su questa storiella del Nucleare. Perchè non si farà. E non per chissà quale scelta morale, ma semplicemente perchè è antieconomico. Puro e semplice business.
Io c'ero (*****, sono vecchio) al referendum e fu la prima volta che votai. Mi ricordo di quel periodo, degli anni in cui sembrava che entro due ore si sarebbe andati tutti a piedi. Io me la ricordo l'ansia di quei tempi eh...
Perchè si stavano coaugulando (e adesso lo scenario è chiaro) interessi economici fortissimi per un piano industriale per il nucleare. Si puntava a creare una specie di pressione sull'opinione pubblica in modo che poi i soliti noti potessero dividersi i finanziamenti pubblici.
Un po' come quando la criminalità di colpo è sulle prime pagine dei giornali, poi dopo un po' viviamo nel paese degli agnellini...
Ci fu il gran botto di Chernobyl, la gente ebbe paura, giusto o sbagliato che fosse. Voi... cosa avreste fatto? Renne radioattive, latte radioattivo (mandato poi nei paesi del terzo mondo). Votammo no.
Gli interessi mutarono, i soldi furono dirottati da altre parti, la benzina non finì, siamo ancora qui, con consumi ben superiori.
Quello che faccio notare è che il nucleare non è che non lo vogliono i soliti Verdi, ma anche altri, in maniera trasversale. Come c'è chi lo vuole. Come mai?
infatti non deve essere necessariamente un aut aut: le due strade possono essere percorse contemporaneamente.
un tale che ne capisce qualcosa, tale Rubbia, mi disse poco tempo fa che le energie alternative, nella più ottimistica delle previsioni, possono contribuire per il 10%
sigpic
"Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare"
"Le risposte sono dentro di te, peccato che siano tutte sbagliate"
un tale che ne capisce qualcosa, tale Rubbia, mi disse poco tempo fa che le energie alternative, nella più ottimistica delle previsioni, possono contribuire per il 10%
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
visto che quelli favorevolissimi non leggono ciò che viene scritto da ironpaolo peopple ecc.
mi rispondete ad una semplice domanda?
perché in germania sono stati spenti 19 reattori ed i 17 che ancora funzionano devono (il piano è stato approvato qualche anno fa e naturalmente loro lo stanno seguendo) essere spente entro (solo l'ultima rimarrà in funzione così a lungo) il 2021?????
saranno scemi loro o si saranno fatti due calcoli dopo 50 anni di nucleare?
tra l'altro anno 2002(finalmente ho trovato i dati): 167 störfälle ("casi di disturbo") nei reattori di cui 10 della categoria E e nel 2001 ce ne sono stati due della categoria S "akute mängel"...
ma naturalmente queste cose non ci interessano, bisogna seguire la moda.. le centrali nucleari, le magliette gekmil...
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
In generale,sono contrarioa al nucleare,nn enuncio ragioni perchè senò dovrei stare a scrivere fino a domani
Nel caso particolare dell'Italia,però,sono favorevole,vorrei delle centrali nucleuari anche da noi.Ci porterebbero grandissimi vantaggi economici.Molti ripudiano il nucleare perchè dicono che è pericoloso.è vero il nucleare è pericoloso,ma nn ha senso sentirsi sicuri nn costruendo centrali,quando a due passi da noi(francia ecc),ce ne sono una marea.
Riflettete.
un tale che ne capisce qualcosa, tale Rubbia, mi disse poco tempo fa che le energie alternative, nella più ottimistica delle previsioni, possono contribuire per il 10%
si dicono tante cose.. anche per quanto riguarda le macchine.. mentre in israele è partito un megaprogetto (a differenza dell'italia naturalmente non prevedono di metterci 40 anni, ma 4 e ci investono) per macchine elettriche (110km/h, 160km di autonomia) e qualche migliaio di posti per ricaricare/cambiare batteria entro 2 anni caricati esclusivamente da panelli solari... e dietro a spingere c'è una piccola impresina come la nissan/renault..
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
un tale che ne capisce qualcosa, tale Rubbia, mi disse poco tempo fa che le energie alternative, nella più ottimistica delle previsioni, possono contribuire per il 10%
Si ma vedi, e, ripeto, lo dico senza polemica perchè è un argomento che mi interessa, con i numeri si possono dire tante cose.
10% è poco o tanto?
Prendiamo la tabellina di qualche post fa
Il 10% è in relazione all'ultima riga, colonna a destra, che passerebbe da 5 a 10. Perciò quel 10% massimo corrisponde a un +8% (si passerebbe da 2 a 10 invece che a 5).
Questo +8% è estremamente significativo in relazione alle altre fonti. Non sarebbe, cioè, poco.
Ora, lo stesso conto andrebbe fatto in relazione al nucleare. Entro il 2030, una data ragionevolmente vicina ma anche lontana, quanto dovremmo spendere di nucleare per ottenere un +8%?
Considera che un +8% rispetto al 16.5% attuale corrisponde al 50% di incremento.
Se le stesse risorse per il nucleare fossero dirottate su energie alternative, questo 10% ne varrebbe il costo?
Tengo a precisare che sono 2 numeri in croce. Però come vedete è facile far risultare quello che si vuole.
vorrei sapere come mai nei paesi dove esistono le centrali nucleari non protesta nessuno... saranno tutti ignoranti ? si fideranno ciecamente delle autorita' ? ma se anche ci fossero impianti che comportano problemi dobbiamo pur renderci conto che in Italia non abbiamo fonti per le energie , quindi o le produciamo piu' possibile o le importiamo, sperando sempre di avere la ricchezza per farlo... se no si finisce in mutande e senza gas
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