65°anniversario battaglia di nikolajewka

[simones]

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Nikolajewka

[LARRY SCOTT]

E i giornali e le tv nulla, naturalmente..........

[simones]

E i giornali e le tv nulla, naturalmente..........

no va beh è ben su tutti i quotidiani per quello.

[LARRY SCOTT]

no va beh è ben su tutti i quotidiani per quello.

Ha bene...ci mancherebbe altro

[simones]

Ha bene...ci mancherebbe altro

il tributo minimo per il senso d'onore dimostrato dai nostri valorosi soldati nella campagna di russia.

[Ronin]

Onore agli alpini

[simones]

Onore agli alpini

onore anche ai soldati rumeni che con coraggio e onore combatterono fianco a fianco ai nostri.

[dec]

C'è mia nonna che ha perso il suo fidanzato in quella battaglia.
L'ha aspettato per molti anni, con la speranza che tornasse...

[simones]

C'è mia nonna che ha perso il suo fidanzato in quella battaglia.
L'ha aspettato per molti anni, con la speranza che tornasse...

mi dispiace.
erano tempi duri.

[Manx]

il mio nonno materno fu preso prigioniero in russia dopo l'armistizio: s'è fatto qualche anno di campo di lavoro crucco a pelare le patate. peccato che io non l'abbia mai conosciuto...

[simones]

il mio nonno materno fu preso prigioniero in russia dopo l'armistizio: s'è fatto qualche anno di campo di lavoro crucco a pelare le patate. peccato che io non l'abbia mai conosciuto...

scusa manx,tuo nonnno è stato preso prigioniero dai russi nella zona tedesca occupata dai sovietici?
non ho ben capito

[Manx]

scusa manx,tuo nonnno è stato preso prigioniero dai russi nella zona tedesca occupata dai sovietici?
non ho ben capito

sinceramente non so bene la dinamica perchè mia madre e mia nonna ne sanno quanto me e io non ho mai potuto, purtroppo, chiedere direttamente a lui, è morto qualche mese dopo la mia nascita.
so che era in russia nel 43, c'è stato l'armistizio e gli italiani da alleati sono diventati nemici dei crucchi... e quindi s'è fatto la prigionia in germania e in polonia mi pare. Ho anche il suo libretto di prigioniero con tanto di effigi naziste e altri documenti, ma nn si riesce a risalire al suo campo. Pare che lui stesso non ne abbia mai parlato in famiglia, bhö

[IronPaolo]

Il mio consiglio è di leggere le parole di chi c'era, ma senza preconcetti politici, vi prego.

"I più non ritornano" e "centomila gavette di ghiaccio", ad esempio. Il secondo è più lirico a mio avviso, ma è solo questione di gusti.

Tra l'altro due autori che condividono lo stesso dramma, sopravvivono e dopo prendono strade del tutto opposte.

Ragazzi di 20 anni... a -48 gradi sotto zero, con le scarpe di cartone, a decidere della sorte di altri uomini, a dare ordini di vita o di morte.

Io... cosa avrei fatto al loro posto? E un ragazzo di oggi? A me questa cosa fa riflettere.

[Ronin]

Il mio consiglio è di leggere le parole di chi c'era, ma senza preconcetti politici, vi prego.

"I più non ritornano" e "centomila gavette di ghiaccio", ad esempio. Il secondo è più lirico a mio avviso, ma è solo questione di gusti.

Tra l'altro due autori che condividono lo stesso dramma, sopravvivono e dopo prendono strade del tutto opposte.

Ragazzi di 20 anni... a -48 gradi sotto zero, con le scarpe di cartone, a decidere della sorte di altri uomini, a dare ordini di vita o di morte.

Io... cosa avrei fatto al loro posto? E un ragazzo di oggi? A me questa cosa fa riflettere.

Io ho letto "Centomila gavette di ghiaccio","Il peso dello zaino" e "Nikolajewka c'ero anch'io" di Bedeschi e mi sono veramente rimasti nel cuore.Effettivamente oltre ad essere ottimi dal punto di vista storico sono libri che ti portano a meditare:già da bambino,quando li ho letti la prima volta,mi chiedevo com'è possibile sopravvivere in condizioni così estreme e trovare la forza per continuare a marciare e combattere.Personalmente non credo che avrei potuto reggere una prova del genere.
Un episodio che mi è rimasto impresso è stato l'incontro,durante l'ultimo raduno degli alpini ad Udine con un reduce della Tridentina che aveva combattuto a Nikolajewka:io avevo 10 anni o giù di lì e lui era poco più alto di me,magro,aspetto normalissimo.Chissà dove aveva trovato la forza per sopravvivere ad una cosa del genere.Non so se sia ancora vivo però sono fiero di aver fatto una foto insieme a lui e di avergli scritto una lettera esprimendogli la mia ammirazione e facendogli i miei migliori auguri.Purtroppo ormai ben pochi sanno cos'è stata Nikolajewka e che significato ha avuto per migliaia di giovani italiani

[ma_75]

Io ho letto "Centomila gavette di ghiaccio","Il peso dello zaino" e "Nikolajewka c'ero anch'io" di Bedeschi e mi sono veramente rimasti nel cuore.Effettivamente oltre ad essere ottimi dal punto di vista storico sono libri che ti portano a meditare:già da bambino,quando li ho letti la prima volta,mi chiedevo com'è possibile sopravvivere in condizioni così estreme e trovare la forza per continuare a marciare e combattere.Personalmente non credo che avrei potuto reggere una prova del genere.
Un episodio che mi è rimasto impresso è stato l'incontro,durante l'ultimo raduno degli alpini ad Udine con un reduce della Tridentina che aveva combattuto a Nikolajewka:io avevo 10 anni o giù di lì e lui era poco più alto di me,magro,aspetto normalissimo.Chissà dove aveva trovato la forza per sopravvivere ad una cosa del genere.Non so se sia ancora vivo però sono fiero di aver fatto una foto insieme a lui e di avergli scritto una lettera esprimendogli la mia ammirazione e facendogli i miei migliori auguri.Purtroppo ormai ben pochi sanno cos'è stata Nikolajewka e che significato ha avuto per migliaia di giovani italiani

vero; la memoria si è persa e, quel che è peggio, non è stato un caso. Siccome noi siamo stati i cattivi nella seconda guerra mondiale, dobbiamo dimenticarci di tutto ciò che abbiamo fatto, anche delle imprese eroiche.