Questo è un topic egoista.
Stavo leggendo una discussione tra master e eagle su un altro topic qui in caffetteria, si confrontava chi si è fatto il porche o chi si è fatto il fisico e chi nella vita si sacrifica per qualcosa. In un certo senso capisco master. La palestra è solo una delle mie passioni, ma verso le mie passioni nel loro insieme ho un atteggiamento come ha master per la palestra.
Da qualche mese ormai ho un lavoro e non studio più, lavorare non mi piace (tuttavia non fatico nel lavoro perché sono piuttosto sveglio) anzi mi fa proprio schifo. Quasi tutti dicono che fanno un lavoro che gli piace o comunque sanno quale sarebbe un lavoro che gli piacerebbe (e non intendo fare il calciatore parlo di obbiettivi alla portata di chi se li pone).
Da quando sono entrato nel mondo del lavoro mi sono accorto che esistono molte persone che senza il lavoro non saprebbero che fare, si sentirebbero inutili o si annoierebbero. Io lavoro solo per mantenermi e pagarmi qualche vizio (in senso buono) se potessi ipoteticamente fare "il mantenuto" e non lavorare di certo non mi annoierei perché ho moltissime altre cose in testa. Secondo me chi si sente realizzato dal lavoro è un poveretto, io non posso sentirmi realizzato lavorando perché mentre lavoro mi sembra vita perduta.
Alla fine non c'è nulla di nobile nel lavorare, un avvocato, un panettiere, un poliziotto e un muratore sono solo una pedina di questo gioco, un gioco senza obbiettivi veri, l'unico obbiettivo è sopravvivere, andiamo verso il niente *****.
Perché farsi il culo 10 ore al giorno per aver il porche o farsi una bella famiglia a 40 anni?Io le cose le voglio subito che sono giovane, se non posso averle subito allora credo che le mie priorità siano altre, le vostre priorità quali sono in questo senso?Vivete il momento come le cicale o siete proiettati in ottiche future come formiche?Il punto forse è che se mi capiterà l'occasione di fottere il sistema io non ci penserò su due volte.
Stavo leggendo una discussione tra master e eagle su un altro topic qui in caffetteria, si confrontava chi si è fatto il porche o chi si è fatto il fisico e chi nella vita si sacrifica per qualcosa. In un certo senso capisco master. La palestra è solo una delle mie passioni, ma verso le mie passioni nel loro insieme ho un atteggiamento come ha master per la palestra.
Da qualche mese ormai ho un lavoro e non studio più, lavorare non mi piace (tuttavia non fatico nel lavoro perché sono piuttosto sveglio) anzi mi fa proprio schifo. Quasi tutti dicono che fanno un lavoro che gli piace o comunque sanno quale sarebbe un lavoro che gli piacerebbe (e non intendo fare il calciatore parlo di obbiettivi alla portata di chi se li pone).
Da quando sono entrato nel mondo del lavoro mi sono accorto che esistono molte persone che senza il lavoro non saprebbero che fare, si sentirebbero inutili o si annoierebbero. Io lavoro solo per mantenermi e pagarmi qualche vizio (in senso buono) se potessi ipoteticamente fare "il mantenuto" e non lavorare di certo non mi annoierei perché ho moltissime altre cose in testa. Secondo me chi si sente realizzato dal lavoro è un poveretto, io non posso sentirmi realizzato lavorando perché mentre lavoro mi sembra vita perduta.
Alla fine non c'è nulla di nobile nel lavorare, un avvocato, un panettiere, un poliziotto e un muratore sono solo una pedina di questo gioco, un gioco senza obbiettivi veri, l'unico obbiettivo è sopravvivere, andiamo verso il niente *****.
Perché farsi il culo 10 ore al giorno per aver il porche o farsi una bella famiglia a 40 anni?Io le cose le voglio subito che sono giovane, se non posso averle subito allora credo che le mie priorità siano altre, le vostre priorità quali sono in questo senso?Vivete il momento come le cicale o siete proiettati in ottiche future come formiche?Il punto forse è che se mi capiterà l'occasione di fottere il sistema io non ci penserò su due volte.
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