Democrazia minima

[Eagle]

questa è una esagerazione bella e buona.
Nessuno ha impedito al Papa di parlare.Il Papa parla ogni domenica dal suo balconcino,e ogni tg ha almeno 2-3 minuti di "paposità"().Quindi di sicuro non è stato censurato.
Il problema è la classe politica(tra cui la stessa chiesa) che non è abituata a gestire il dissenso,nè tantomeno accettarlo.
Si fa prima a bollare dei manifestanti come "rivoltosi",delle voci fuori dal coro come "antidemocratiche",un beppe grillo di turno come "aizzatore di folle",piuttosto che confrontarcisi.E' la solita storia della conventio ad excludendum di democristiana memoria,che paralizza il nostro Paese.

Idem pero' dall'altra parte...

Si fa prima a bloccare le autostrade, tagliare le gomme a chi non vuol scioperare e picchiare chi si ostina, piuttosto che fare una pacifica e legale opera di democratica opposizione, anche con disagi magari, ma mirati alla controparte che deve contrattare ...

Sempre con la scusa che se non usi il pugno di ferro non ti ascolta nessuno ...

[ma_75]

67 professori esprimono il loro dissenso verso una iniziativa dell'Università in cui insegnano. Insieme ad altri 2000 docenti. Affiancati da circa 300 studenti, che manifestano la loro protesta. Ripetiamo un'altra volta: 300 studenti. Trecento: in una Università dove gli iscritti sono circa 140 mila.

Il nostro appunto (e disappunto) è riassunto da questi numeri. Una iniziativa di grande rilievo pubblico e di grande importanza simbolica si è, infatti, incagliata sul dissenso espresso dal 2,8 % dei professori e dallo 0,2 % degli studenti. Tanta sproporzione suggerisce una considerazione inquietante. La nostra democrazia non è più in grado di sopportare neppure una frazione di conflitto e di opposizione così ridotta.

Il punto, secondo me, è questo: 300 studenti e 67 docenti hanno preso posizione contro il Papa. Poi si fa riferimento al fatto che di studenti La Sapienza ne conta 140000 e di docenti 2000. Bene, questi 140000 - 300 e questi 2000-67 dov'erano? Perchè non hanno sentito l'esigenza di farci sapere come la pensavano? Erano anche loro anti-Papa, pro-Papa o nonmenesbatteunafavadelPapa? Insomma, chi non esprime la propria opinione ha sempre torto, tanto più in casi come questi in cui lascia libero il campo a una minoranza che, proprio perchè ha saputo esporsi, è legittimata a rappresentare l'università de La Sapienza. E' un discorso generale, quesi mai in democrazia decide la maggioranza, decide semplicemente la maggioranza di quelli che prendono una posizione, a fronte di quelli che non sanno, non si espongono, se ne fregano.

[Icarus]

In realtà non c'è nessuna crisi,semplicemente la nostra civiltà,quella occidentale,ha già dentro di se il cancro che la ucciderà. Un grande filosofo colombiano,Dàvila (che nessuno conoscerà,ma già immagino l'overdose di google per carpirne vita,morte e miracoli), disse che una civiltà muore quando perde di vista i valori che l'hanno fondata.Mai cosa fu più veritiera.

Se vuoi spostare il discorso sul fronte religioso,penso che l'altro thread sia più adatto.Io volevo invitare a riflettere non su questioni religiose o etiche o del conflitto ragione-scienza,ma su questioni meramente "Politiche",ma nel senso buono del termine.
Stiamo parlando del diritto di esprimere il proprio dissenso in una democrazia.Delle BASI della politica,del confronto,della dialettica,e di come oggi queste siano andate perse,come dimostrano gli ultimi accadimenti.
In questo che ruolo dai alla perdita dei valori?ma soprattutto,quali sono i valori fondanti la nostra società secondo te?

[Icarus]

Il punto, secondo me, è questo: 300 studenti e 67 docenti hanno preso posizione contro il Papa. Poi si fa riferimento al fatto che di studenti La Sapienza ne conta 140000 e di docenti 2000. Bene, questi 140000 - 300 e questi 2000-67 dov'erano? Perchè non hanno sentito l'esigenza di farci sapere come la pensavano? Erano anche loro anti-Papa, pro-Papa o nonmenesbatteunafavadelPapa? Insomma, chi non esprime la propria opinione ha sempre torto, tanto più in casi come questi in cui lascia libero il campo a una minoranza che, proprio perchè ha saputo esporsi, è legittimata a rappresentare l'università de La Sapienza. E' un discorso generale, quesi mai in democrazia decide la maggioranza, decide semplicemente la maggioranza di quelli che prendono una posizione, a fronte di quelli che non sanno, non si espongono, se ne fregano.

sono totalmente d'accordo con te,come (troppo) spesso

[Icarus]

Idem pero' dall'altra parte...

Si fa prima a bloccare le autostrade, tagliare le gomme a chi non vuol scioperare e picchiare chi si ostina, piuttosto che fare una pacifica e legale opera di democratica opposizione, anche con disagi magari, ma mirati alla controparte che deve contrattare ...

Sempre con la scusa che se non usi il pugno di ferro non ti ascolta nessuno ...

Secondo me questo è riflesso di ciò che avviene in parlamento.Non ho mai visto una democratica opposizione.MAI.Solo accuse grossolane,fuga dal dialogo,comportamenti totalmente scevri di una minima capacità politica.
Non mi meraviglio quindi di ciò che può avvenire nelle strade,dove il livello di conoscenza degli strumenti politici è (o dovrebbe essere) sicuramente inferiore di quello che c'è (o ci dovrebbe essere) nelle aule parlamentari.

[Leonida]

In realtà non c'è nessuna crisi,semplicemente la nostra civiltà,quella occidentale,ha già dentro di se il cancro che la ucciderà. Un grande filosofo colombiano,Dàvila (che nessuno conoscerà,ma già immagino l'overdose di google per carpirne vita,morte e miracoli), disse che una civiltà muore quando perde di vista i valori che l'hanno fondata.Mai cosa fu più veritiera.

quando siamo morti Gabriele?

476-1492-1789-1945-1968-1989...2001....o dobbiamo ancora morire?

[gabriele81]

I valori della civiltà occidentale,quelli che hanno reso l'Europa il faro del Mondo sono: il Cristianesimo,ovvero una religione che ha fatto a lungo da unico collante sociale; la Forza Militare, intesa sia come forza-struttura che come forza-idea,ovvero capacità di far fronte ad ogni problema interno ed esterno; la Legge,cioè il lascito di Roma,la radice dell'albero-Europa. Ora il Cristianesimo è in declino,la solidità militare è a dei livelli pietosi e la legge non garantisce la soddisfazione dei cittadini.

[ma_75]

sono totalmente d'accordo con te,come (troppo) spesso

[Icarus]

I valori della civiltà occidentale,quelli che hanno reso l'Europa il faro del Mondo sono: il Cristianesimo,ovvero una religione che ha fatto a lungo da unico collante sociale; la Forza Militare, intesa sia come forza-struttura che come forza-idea,ovvero capacità di far fronte ad ogni problema interno ed esterno; la Legge,cioè il lascito di Roma,la radice dell'albero-Europa. Ora il Cristianesimo è in declino,la solidità militare è a dei livelli pietosi e la legge non garantisce la soddisfazione dei cittadini.

Bene.E secondo te "ripristinando" la Forza Militare e la Legge,il collante sociale non potrebbe essere,come in molti stati laici,l'idea di Stato,di Unità?

[gabriele81]

Certamente sì,ma dubito che uno Stato giovane come l'Italia possa ambire a un'unità sostanziale prima di qualche secolo.

[Icarus]

Certamente sì,ma dubito che uno Stato giovane come l'Italia possa ambire a un'unità sostanziale prima di qualche secolo.

Su questo purtroppo sono d'accordo con te.
Ma tu parlavi della civiltà occidentale nel complesso,e per questo ti chiedevo se il Cristianesimo debba essere considerato ancora come fondamentale,o se possa essere superato dall'idea di Stato e di unità nazionale.

[gabriele81]

quando siamo morti Gabriele?

476-1492-1789-1945-1968-1989...2001....o dobbiamo ancora morire?

Avevo scritto una risposta articolata,ma un "database error" me l'ha magnata. Ad ogni modo la civiltà romana è morta molto prima della data da te indicata,ma il trapasso è stato così lento da permettergli di generare tanti figli quanti sono i popoli che hanno ereditato il suo lascito (bella questa,me la segno). Circa la tua domanda,provocatoria come spesso accade quando parli con me, ho già specificato che non siamo ancora morti,ma qualcuno che ha voglia di lottare ancora c'è.

[gabriele81]

Su questo purtroppo sono d'accordo con te.
Ma tu parlavi della civiltà occidentale nel complesso,e per questo ti chiedevo se il Cristianesimo debba essere considerato ancora come fondamentale,o se possa essere superato dall'idea di Stato e di unità nazionale.

Ti parlo come se fossi ateo. E' possibile ciò che dici, e Roma ne era un esempio,sebbene anche lei si accorse di come fosse necessario imbrigliare le anime oltre che le azioni dei cittadini. Ricorda però che l'idea di stato e di unità nazionale vanno di pari passo con una buona dose di nazionalismo,il quale porta sempre a un certo amore per il militarismo. Come vedi è difficile muoversi fra determinati concetti,è come muoversì in una stanza piena di persone,non si può fare un passo senza sbattere contro qualcun'altro.

[Icarus]

Ti parlo come se fossi ateo. E' possibile ciò che dici, e Roma ne era un esempio,sebbene anche lei si accorse di come fosse necessario imbrigliare le anime oltre che le azioni dei cittadini. Ricorda però che l'idea di stato e di unità nazionale vanno di pari passo con una buona dose di nazionalismo,il quale porta sempre a un certo amore per il militarismo. Come vedi è difficile muoversi fra determinati concetti,è come muoversì in una stanza piena di persone,non si può fare un passo senza sbattere contro qualcun'altro.

Per me,è questo il bello

[Leonida]

Avevo scritto una risposta articolata,ma un "database error" me l'ha magnata. Ad ogni modo la civiltà romana è morta molto prima della data da te indicata,ma il trapasso è stato così lento da permettergli di generare tanti figli quanti sono i popoli che hanno ereditato il suo lascito (bella questa,me la segno). Circa la tua domanda,provocatoria come spesso accade quando parli con me, ho già specificato che non siamo ancora morti,ma qualcuno che ha voglia di lottare ancora c'è.

è una data simbolica ,lo so.
cmq sia volevo sostanzialemtente dire che il concetto "civiltà occidentale" è talmente articolato e contraddittorio che non credo ne attesteremo mai la morte,a meno di una tragedia epocale, e se oggi rinveniamo negli stati uniti d'america un' alleato ed un' estensione atlantica di una certa cultura europea e se non contestiamo l' avvento del fenomeno della mondializzazione, allora altro che morte dell' occiendente, vi sarà una sua ennesima trasfigurazione portata a livello globale.
le date che ti ho dato vogliono dimostrare delle contraddizioni se analizziamo i fenomeni microscopicamente ma nell' insieme c' è continuità.Perciò chi o cosa muore? Solo il cattolicesmo forse è gia morto da tempo.