Democrazia minima

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  • Icarus
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    • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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    Democrazia minima

    Democrazia minima


    Si odono ancora, distintamente, gli echi delle polemiche sollevate dalla rinuncia di Papa Benedetto XVI a proporre la sua lezione magistrale all'Università "la Sapienza" di Roma. Preoccupato dalla lettera dei 67 professori che avevano espresso, a tale proposito, il loro dissenso. E dalle manifestazioni annunciate da alcuni circoli di studenti, anch'essi apertamente contrari all'arrivo del Papa. Anche se, probabilmente, oltre alla preoccupazione è subentrata l'irritazione per il mancato senso di ospitalità (non si invita qualcuno a casa propria, come ha fatto il Rettore, per poi comunicargli che i figli lo accoglieranno, all'ingresso, per fischiarlo). Senza trascurare la volontà del Vaticano di far passare la religione civile fondata sulla "ragione" dalla parte del "torto". Rovesciando sui "militanti laici" la critica di intolleranza che, da qualche tempo, accompagna il rinnovato protagonismo della Chiesa sulla scena pubblica.

    Le polemiche dei giorni seguenti (che proseguono ancora) si sono concentrate, soprattutto, sul concetto di laicità, di libertà, pluralismo. In particolare, è stata criticata - giustamente, a nostro avviso - l'azione volta a impedire la lezione di Joseph Ratzinger. Pontefice, ma anche eminente filosofo e teologo: sarebbe stato di casa all'Università. Per contro, altre voci, più circoscritte, hanno insistito sull'inopportunità che l'autorità più rappresentativa della Chiesa aprisse le lezioni di un centro di cultura pubblica e "laica", qual è la più grande università italiana.

    Noi, tuttavia, vorremmo spostare l'attenzione dalla luna al dito che la indica. In altri termini, intendiamo soffermarci su un aspetto laterale, rispetto a questa discussione. E, tuttavia, sintomatico del male che affligge il nostro (povero) Paese; e indebolisce la nostra democrazia. Ci riferiamo alla sproporzione delle forze in campo.

    67 professori esprimono il loro dissenso verso una iniziativa dell'Università in cui insegnano. Insieme ad altri 2000 docenti. Affiancati da circa 300 studenti, che manifestano la loro protesta. E la rilanciano giovedì scorso, quando avviene l'inaugurazione. Senza il Papa, ma di fronte al sindaco Veltroni e al ministro Mussi. Studenti molto diversi da quelli del mitico '68. Definiti e auto-definiti "autonomi", non perché si ispirino ai collettivi e ai movimenti "rivoluzionari" degli anni Settanta, ma perché dichiaratamente estranei e antagonisti rispetto ai soggetti politici attuali. "Antipolitici", per usare le categorie del nostro tempo. Ripetiamo un'altra volta: 300 studenti. Trecento: in una Università dove gli iscritti sono circa 140 mila.

    Il nostro appunto (e disappunto) è riassunto da questi numeri. Una iniziativa di grande rilievo pubblico e di grande importanza simbolica si è, infatti, incagliata sul dissenso espresso dal 2,8 % dei professori e dallo 0,2 % degli studenti. Tanta sproporzione suggerisce una considerazione inquietante. La nostra democrazia non è più in grado di sopportare neppure una frazione di conflitto e di opposizione così ridotta.L'opposizione di alcuni professori di Università. Ambiente dove è, quantomeno, normale che vengano espresse distinzioni, differenze; talora "eresie" culturali. La sfida irrequieta e "maleducata" di un drappello di giovani studenti. Ai quali, per età e condizione, va comunque concessa la possibilità anche di sbagliare in proprio. Hanno di fronte una vita per sbagliare con la testa degli altri.

    Una democrazia incapace di "tollerare" il dissenso (anche quando esprime posizioni "poco tolleranti"), neppure se è così minuscolo, ci appare seriamente malata. Tanto più se, poi, cede. Se non è in grado, comunque, di garantire il rispetto delle scelte assunte dagli organi di governo legittimi; condivise dalla stragrande maggioranza della società.

    La colpa non è del 2 % degli intellettuali che si oppone, né dello 0,2 % della popolazione che manifesta. E' delle istituzioni, delle autorità che si arrendono loro. Una democrazia che, come in troppe, altre, precedenti occasioni, si piega di fronte a pressioni minime. E non sopporta il minimo dissenso. E' una democrazia minima.


    (18 gennaio 2008)

    Ho trovato molto interessante quest'approfondimento riguardo il caso Papa-Sapienza.Personalmente sono totalmente d'accordo con l'autore dell'articolo,e penso che questa incapacità di tollerare manifestazioni di dissenso,di inglobare i conflitti,sia una delle cause principali del declino italiano.
    L'altro thread è andato a finire con la solita disputa credenti-laici,in questo thread vorrei focalizzare l'attenzione sul problema della democrazia "minima".
    Molti hanno detto che è inamissibile che in democrazia il Papa non possa intervenire in un'università.Ma è invece giusto che la protesta di una frazione così piccola di studenti e professori causi tutto il putiferio cui abbiamo assistito?
    E qui ci sarebbe anche da parlare del ruolo dei media...
    Presidente siamo con Te,
    meno male che Silvio muore.
  • Leonida
    Filosofo del *****
    • Nov 2006
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    #2
    300 mal ridotti, io con 300 spartani avrei messo a ferro e fuoco il vaticano.
    Originariamente Scritto da gorgone
    è plotino la chiave universale per le vagine
    Originariamente Scritto da gorgone
    secondo me sono pazzi.

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    • The_machine
      Bodyweb Senior
      • Nov 2004
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      #3
      sinceramente non ho capito il nesso, perchè si parla di democrazia minima? perchè il papa non ha tenuto la lezione a causa di una piccola minoranza?

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      • Icarus
        Bodyweb Senior
        • May 2005
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        • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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        #4
        Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
        sinceramente non ho capito il nesso, perchè si parla di democrazia minima? perchè il papa non ha tenuto la lezione a causa di una piccola minoranza?
        più che altro perchè la manifestazione di dissenso(legittima) di una minoranza di persone ha portato una reazione spropositata,ad un caos mediatico inutile,alla dimostrazione che l'italia non è una democrazia.La democrazia dovrebbe sanare i conflitti,istituzionalizzarli,"digerirli",invece una manifestazione di dissenso di poche centinaia di persone ha scatenato reazioni inamissibili in una democrazia,dove la dialettica dovrebbe essere un principio naturale.Il dissenso è fisiologico,invece viene fatto passare per patologico,per "antidemocratico",proprio per l'incapacità delle istituzioni e delle autorità.
        Presidente siamo con Te,
        meno male che Silvio muore.

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • Italy [IT]
          • In piedi tra le rovine
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          #5
          Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
          più che altro perchè la manifestazione di dissenso(legittima) di una minoranza di persone ha portato una reazione spropositata,ad un caos mediatico inutile,alla dimostrazione che l'italia non è una democrazia.La democrazia dovrebbe sanare i conflitti,istituzionalizzarli,"digerirli",invece una manifestazione di dissenso di poche centinaia di persone ha scatenato reazioni inamissibili in una democrazia,dove la dialettica dovrebbe essere un principio naturale.Il dissenso è fisiologico,invece viene fatto passare per patologico,per "antidemocratico",proprio per l'incapacità delle istituzioni e delle autorità.
          Converrai però che quel dissenso avrebbe dovuto manifestarsi a visita compiuta e a discorso letto da parte del Pontefice, discorso che, visto che è stato pubblicato non conteneva niente di allarmante per nessuno, tanto meno per la riconosciuta laicità dell'università.

          Questa minoranza "democratica" ha invece attuato un attacco preventivo sul modello di quel Bush che tanto odiano e, cosa ancora più grave trattandosi di studenti (?), non hanno avuto la ben che minima curiosità intellettuale di ascoltare quel che avrebbe avuto a dire una tale personalità.

          Il dissenso dovrebbe essere un atto a posteriori, sopratutto per questi cari paladini della democrazia in salsa rossa.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Icarus
            Bodyweb Senior
            • May 2005
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            #6
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Converrai però che quel dissenso avrebbe dovuto manifestarsi a visita compiuta e a discorso letto da parte del Pontefice, discorso che, visto che è stato pubblicato non conteneva niente di allarmante per nessuno, tanto meno per la riconosciuta laicità dell'università.

            Questa minoranza "democratica" ha invece attuato un attacco preventivo sul modello di quel Bush che tanto odiano e, cosa ancora più grave trattandosi di studenti (?), non hanno avuto la ben che minima curiosità intellettuale di ascoltare quel che avrebbe avuto a dire una tale personalità.

            Il dissenso dovrebbe essere un atto a posteriori, sopratutto per questi cari paladini della democrazia in salsa rossa.
            il dissenso può essere indirizzato anche verso un simbolo,ciò che esso rappresenta.Esprimere il proprio dissenso verso le politiche della chiesa,verso l'ingerenza continua che essa attua,verso i provvedimenti che essa prende,penso sia una forma normalissima di espressione del proprio pensiero.
            Il problema è che in Italia non esiste tale possibilità,e una manifestazione di dissenso viene bollata come "antidemocratica",quando invece il dissenso e l'opposizione sono l'essenza della democrazia.
            Quando venne Putin a Bari,per fare un esempio che ho visto con i miei occhi,c'erano molte decine di persone che si opposero,sia nei giorni precedenti la sua visita,che il giorno stesso.L'università era tappezzata di manifesti contro di lui,la sua politica,le sue idee.
            Era antidemocratico ciò?
            Eppure Putin è venuto,ha parlato,ha incontrato Prodi.Gli studenti e la gente comune hanno potuto manifestare contro di lui.E Putin è un'autorità politica di primo piano..
            Presidente siamo con Te,
            meno male che Silvio muore.

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            • Eagle
              Bodyweb Member
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              #7
              Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
              Democrazia minima


              Si odono ancora, distintamente, gli echi delle polemiche sollevate dalla rinuncia di Papa Benedetto XVI a proporre la sua lezione magistrale all'Università "la Sapienza" di Roma. Preoccupato dalla lettera dei 67 professori che avevano espresso, a tale proposito, il loro dissenso. E dalle manifestazioni annunciate da alcuni circoli di studenti, anch'essi apertamente contrari all'arrivo del Papa. Anche se, probabilmente, oltre alla preoccupazione è subentrata l'irritazione per il mancato senso di ospitalità (non si invita qualcuno a casa propria, come ha fatto il Rettore, per poi comunicargli che i figli lo accoglieranno, all'ingresso, per fischiarlo). Senza trascurare la volontà del Vaticano di far passare la religione civile fondata sulla "ragione" dalla parte del "torto". Rovesciando sui "militanti laici" la critica di intolleranza che, da qualche tempo, accompagna il rinnovato protagonismo della Chiesa sulla scena pubblica.

              Le polemiche dei giorni seguenti (che proseguono ancora) si sono concentrate, soprattutto, sul concetto di laicità, di libertà, pluralismo. In particolare, è stata criticata - giustamente, a nostro avviso - l'azione volta a impedire la lezione di Joseph Ratzinger. Pontefice, ma anche eminente filosofo e teologo: sarebbe stato di casa all'Università. Per contro, altre voci, più circoscritte, hanno insistito sull'inopportunità che l'autorità più rappresentativa della Chiesa aprisse le lezioni di un centro di cultura pubblica e "laica", qual è la più grande università italiana.

              Noi, tuttavia, vorremmo spostare l'attenzione dalla luna al dito che la indica. In altri termini, intendiamo soffermarci su un aspetto laterale, rispetto a questa discussione. E, tuttavia, sintomatico del male che affligge il nostro (povero) Paese; e indebolisce la nostra democrazia. Ci riferiamo alla sproporzione delle forze in campo.

              67 professori esprimono il loro dissenso verso una iniziativa dell'Università in cui insegnano. Insieme ad altri 2000 docenti. Affiancati da circa 300 studenti, che manifestano la loro protesta. E la rilanciano giovedì scorso, quando avviene l'inaugurazione. Senza il Papa, ma di fronte al sindaco Veltroni e al ministro Mussi. Studenti molto diversi da quelli del mitico '68. Definiti e auto-definiti "autonomi", non perché si ispirino ai collettivi e ai movimenti "rivoluzionari" degli anni Settanta, ma perché dichiaratamente estranei e antagonisti rispetto ai soggetti politici attuali. "Antipolitici", per usare le categorie del nostro tempo. Ripetiamo un'altra volta: 300 studenti. Trecento: in una Università dove gli iscritti sono circa 140 mila.

              Il nostro appunto (e disappunto) è riassunto da questi numeri. Una iniziativa di grande rilievo pubblico e di grande importanza simbolica si è, infatti, incagliata sul dissenso espresso dal 2,8 % dei professori e dallo 0,2 % degli studenti. Tanta sproporzione suggerisce una considerazione inquietante. La nostra democrazia non è più in grado di sopportare neppure una frazione di conflitto e di opposizione così ridotta.L'opposizione di alcuni professori di Università. Ambiente dove è, quantomeno, normale che vengano espresse distinzioni, differenze; talora "eresie" culturali. La sfida irrequieta e "maleducata" di un drappello di giovani studenti. Ai quali, per età e condizione, va comunque concessa la possibilità anche di sbagliare in proprio. Hanno di fronte una vita per sbagliare con la testa degli altri.

              Una democrazia incapace di "tollerare" il dissenso (anche quando esprime posizioni "poco tolleranti"), neppure se è così minuscolo, ci appare seriamente malata. Tanto più se, poi, cede. Se non è in grado, comunque, di garantire il rispetto delle scelte assunte dagli organi di governo legittimi; condivise dalla stragrande maggioranza della società.

              La colpa non è del 2 % degli intellettuali che si oppone, né dello 0,2 % della popolazione che manifesta. E' delle istituzioni, delle autorità che si arrendono loro. Una democrazia che, come in troppe, altre, precedenti occasioni, si piega di fronte a pressioni minime. E non sopporta il minimo dissenso. E' una democrazia minima.


              (18 gennaio 2008)

              Ho trovato molto interessante quest'approfondimento riguardo il caso Papa-Sapienza.Personalmente sono totalmente d'accordo con l'autore dell'articolo,e penso che questa incapacità di tollerare manifestazioni di dissenso,di inglobare i conflitti,sia una delle cause principali del declino italiano.
              L'altro thread è andato a finire con la solita disputa credenti-laici,in questo thread vorrei focalizzare l'attenzione sul problema della democrazia "minima".
              Molti hanno detto che è inamissibile che in democrazia il Papa non possa intervenire in un'università.Ma è invece giusto che la protesta di una frazione così piccola di studenti e professori causi tutto il putiferio cui abbiamo assistito?
              E qui ci sarebbe anche da parlare del ruolo dei media...
              Quoto

              In una stato civile e democratico il Papa ci sarebbe andato, i manifestanti avrebbero espresso PACIFICAMENTE il proprio dissenso, ne sarebbero eventualmente seguite discussioni nelle opportune sedi.

              In Italia no.
              un gruppetto, opportunamente supportato e nel focus dei mezzi di informazione, fa casino?
              Ti riesce anche a mettere a ferro e fuoco il paese, si gestiscono i dissensi con violenza e illegalita', quasi fossero metodi necessari data la situazione "e ma sai, se non usi le maniere forti non ottieni niente" ...

              Eagle
              Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

              NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
              kluca64@yahoo.com

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              • The_machine
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                #8
                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Converrai però che quel dissenso avrebbe dovuto manifestarsi a visita compiuta e a discorso letto da parte del Pontefice, discorso che, visto che è stato pubblicato non conteneva niente di allarmante per nessuno, tanto meno per la riconosciuta laicità dell'università.

                Questa minoranza "democratica" ha invece attuato un attacco preventivo sul modello di quel Bush che tanto odiano e, cosa ancora più grave trattandosi di studenti (?), non hanno avuto la ben che minima curiosità intellettuale di ascoltare quel che avrebbe avuto a dire una tale personalità.

                Il dissenso dovrebbe essere un atto a posteriori, sopratutto per questi cari paladini della democrazia in salsa rossa.


                credo che il dissenso derivi dai precedenti e da quello che la visita avrebbe potuto rappresentare...se poi poche persone ottengono questo risultato è perchè forse alla popolazione in toto gliene fregava poco di quel discorso e magari anche al papa stesso...

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                • Icarus
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                  #9
                  Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
                  Quoto

                  In una stato civile e democratico il Papa ci sarebbe andato, i manifestanti avrebbero espresso PACIFICAMENTE il proprio dissenso, ne sarebbero eventualmente seguite discussioni nelle opportune sedi.

                  In Italia no.
                  un gruppetto, opportunamente supportato e nel focus dei mezzi di informazione, fa casino?
                  Ti riesce anche a mettere a ferro e fuoco il paese, si gestiscono i dissensi con violenza e illegalita', quasi fossero metodi necessari data la situazione "e ma sai, se non usi le maniere forti non ottieni niente" ...

                  Eagle
                  ad un certo punto hanno detto che "non era garantita la sicurezza del santo padre"..Come se qualcuno volesse progettare un attentato..
                  In questo frangente è emersa veramente la scarsa professionalità e indipendenza dei mezzi di informazione,che è stata vergognosa,e l'incapacità di gestire un "confronto conflittuale" da parte delle autorità.
                  Presidente siamo con Te,
                  meno male che Silvio muore.

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                  • Sean
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                    #10
                    Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
                    il dissenso può essere indirizzato anche verso un simbolo,ciò che esso rappresenta.Esprimere il proprio dissenso verso le politiche della chiesa,verso l'ingerenza continua che essa attua,verso i provvedimenti che essa prende,penso sia una forma normalissima di espressione del proprio pensiero.
                    Il problema è che in Italia non esiste tale possibilità,e una manifestazione di dissenso viene bollata come "antidemocratica",quando invece il dissenso e l'opposizione sono l'essenza della democrazia.
                    Quando venne Putin a Bari,per fare un esempio che ho visto con i miei occhi,c'erano molte decine di persone che si opposero,sia nei giorni precedenti la sua visita,che il giorno stesso.L'università era tappezzata di manifesti contro di lui,la sua politica,le sue idee.
                    Era antidemocratico ciò?
                    Eppure Putin è venuto,ha parlato,ha incontrato Prodi.Gli studenti e la gente comune hanno potuto manifestare contro di lui.E Putin è un'autorità politica di primo piano..
                    Sono d'accordo, ma siccome qui parliamo di un simbolo dotato di parola, una parola evidentemente "forte" se dura da duemila anni, che almeno lo si lasci parlare.

                    Sappiamo oramai che l'icontro è stato annullato perchè altrimenti si sarebbe andati incontro ad un redivivo G8 per le strade attorno all'università;

                    Questo "ricatto" è da intendersi come democrazia minima.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Icarus
                      Bodyweb Senior
                      • May 2005
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                      • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Sono d'accordo, ma siccome qui parliamo di un simbolo dotato di parola, una parola evidentemente "forte" se dura da duemila anni, che almeno lo si lasci parlare.

                      Sappiamo oramai che l'icontro è stato annullato perchè altrimenti si sarebbe andati incontro ad un redivivo G8 per le strade attorno all'università;


                      Questo "ricatto" è da intendersi come democrazia minima.
                      questa è una esagerazione bella e buona.
                      Nessuno ha impedito al Papa di parlare.Il Papa parla ogni domenica dal suo balconcino,e ogni tg ha almeno 2-3 minuti di "paposità"().Quindi di sicuro non è stato censurato.
                      Il problema è la classe politica(tra cui la stessa chiesa) che non è abituata a gestire il dissenso,nè tantomeno accettarlo.
                      Si fa prima a bollare dei manifestanti come "rivoltosi",delle voci fuori dal coro come "antidemocratiche",un beppe grillo di turno come "aizzatore di folle",piuttosto che confrontarcisi.E' la solita storia della conventio ad excludendum di democristiana memoria,che paralizza il nostro Paese.
                      Presidente siamo con Te,
                      meno male che Silvio muore.

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        • In piedi tra le rovine
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                        #12
                        Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
                        questa è una esagerazione bella e buona.
                        Nessuno ha impedito al Papa di parlare.Il Papa parla ogni domenica dal suo balconcino,e ogni tg ha almeno 2-3 minuti di "paposità"().Quindi di sicuro non è stato censurato.
                        Il problema è la classe politica(tra cui la stessa chiesa) che non è abituata a gestire il dissenso,nè tantomeno accettarlo.
                        Si fa prima a bollare dei manifestanti come "rivoltosi",delle voci fuori dal coro come "antidemocratiche",un beppe grillo di turno come "aizzatore di folle",piuttosto che confrontarcisi.E' la solita storia della conventio ad excludendum di democristiana memoria,che paralizza il nostro Paese.
                        Per quanto riguarda il merito del mancato intervento ho letto le notizie certo non da fonti private ma dal resoconto sull'ordine pubblico citato dal CorSera, in cui Amato dichiarava al cardinal Bertone che mentre nell'Aula la sicurezza sarebbe stata garantita, altrettanto non era possibile assicurare per gli incidenti che sarebbero potuti scoppiare all'esterno;

                        In conseguenza di ciò si è preferito soprassedere.

                        E' chiaro, al di là dei sofismi, che si è voluto preventivamente far tacere il Papa:
                        In conseguenza di ciò io non giudico come "rivoltosi" quegli studenti ( e sul fatto delle istituzioni deboli sono, mi ripeto, d'accordo col tuo ragionamento), li giudico "stupidi", come chiunque porta avanti tesi prestampate in testa.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Leonida
                          Filosofo del *****
                          • Nov 2006
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                          #13
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Sappiamo oramai che l'icontro è stato annullato perchè altrimenti si sarebbe andati incontro ad un redivivo G8 per le strade attorno all'università;


                          l' ipertrofia mediatica italiana ha fatto si che tu abbia solo pensato una cosa simile.Ho letto l' intervento che avrebbe dovuto fare il papa, cordiale, tutto sommato bello, interessante, pacato.Il Ratzi sarebbe dovuto andare lo stesso, sono sicuro che non è andato per non fare altre polemiche.Ma l' isterismo dei giornali e delle tv italiane hanno montato su un caso pazzesco.Il bavaglio, la crisi democratica, la crisi culturale, la crisi dei valori , la crisi di sto *****...

                          ma andate a fighe che è meglio
                          Originariamente Scritto da gorgone
                          è plotino la chiave universale per le vagine
                          Originariamente Scritto da gorgone
                          secondo me sono pazzi.

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                          • Icarus
                            Bodyweb Senior
                            • May 2005
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                            • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
                            • Send PM

                            #14
                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Per quanto riguarda il merito del mancato intervento ho letto le notizie certo non da fonti private ma dal resoconto sull'ordine pubblico citato dal CorSera, in cui Amato dichiarava al cardinal Bertone che mentre nell'Aula la sicurezza sarebbe stata garantita, altrettanto non era possibile assicurare per gli incidenti che sarebbero potuti scoppiare all'esterno;
                            forse non ti è chiaro cosa voglio dire qunado parlo di incapacità da parte delle autorità di gestire i conflitti interni a una qualsiasi democrazia degna di questo nome.Il fatto che Amato abbia fatto questa dichiarazione è indicativo in tal senso.


                            In conseguenza di ciò si è preferito soprassedere.

                            E' chiaro, al di là dei sofismi, che si è voluto preventivamente far tacere il Papa:
                            eh già,dato che non parla mai poveretto.Il giorno dopo il suo discorso era pubblicato integralmente su TUTTE le testate nazionali.Una mossa molto abile da parte della Santa Sede in effetti.Si vede chiaramente come è stato censurato il Papa.Ci sono state solo un milione di manifestazioni di solidarietà da parte di politici giornalisti etc etc.Solo milioni di minuti di trasmissioni a difendere il Papa e attaccare 300 studenti brutti e cattivi.Vabbè..
                            In conseguenza di ciò io non giudico come "rivoltosi" quegli studenti ( e sul fatto delle istituzioni deboli sono, mi ripeto, d'accordo col tuo ragionamento), li giudico "stupidi", come chiunque porta avanti tesi prestampate in testa.
                            questa cosa proprio non la posso accettare.Se c'è qualcuno che porta avanti tesi prestampate,possiamo asserire con certezza che questo qualcuno è il credente-medio,diciamo il 90% della popolazione cattolica italiana,che è totalmente ignorante riguardo teologia,storia,liturgie,etc.
                            Se degli studenti sono in disaccordo con politiche di occultamento della pedofilia clericale,con politiche sfavorevoli agli anticoncezionali in africa,se sono in disaccordo con i privilegi concessi dallo Stato Italiano alla chiesa tipo 8 per mille,esenzione dalle tasse sugli immobili,etc etc,non vedo perchè bisogna catalogarli come stupidi.
                            Che poi fra quei 300 studenti ci possano essere semplicemente dei facinorosi,è un altro discorso.
                            Ma non stiamo discutendo di questo,stiamo discutendo del diritto in una democrazia ad esprimere il proprio dissenso senza essere etichettati come degli antidemocratici o "stupidi".
                            Presidente siamo con Te,
                            meno male che Silvio muore.

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                            • gabriele81
                              eh eh son manzo
                              • Jul 2006
                              • 10168
                              • 861
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                              #15
                              In realtà non c'è nessuna crisi,semplicemente la nostra civiltà,quella occidentale,ha già dentro di se il cancro che la ucciderà. Un grande filosofo colombiano,Dàvila (che nessuno conoscerà,ma già immagino l'overdose di google per carpirne vita,morte e miracoli), disse che una civiltà muore quando perde di vista i valori che l'hanno fondata.Mai cosa fu più veritiera.

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