Ecco un bell'articolo sull'argomento
ROMA (18 dicembre) - Altro che commessa al panificio sotto casa o cameriera al pub del centro. La novità è il sesso virtuale a pagamento, un lavoretto come un altro, che agli studenti lascia pure il tempo per dedicarsi all'università. Elenoire, studentessa di giorno e "webcam girl" di notte, lo ha raccontato agli allievi del master in Giornalismo dell'Università degli Studi di Milano. Venticinque anni, studentessa al Politecnico, ha deciso per gioco, insieme al suo ragazzo, di mettere il suo corpo in vendita sul web.
«All'inizio - racconta senza pudore Elenoire - ho messo in vendita solo qualche foto privata, mentre oggi mi collego 2 o 3 volte la settimana, per due o tre ore. Non tanto da mantenersi, ma abbastanza per arrivare a 1.000 euro al mese».
«A casa, nessuno sa nulla e deve sapere nulla: i miei genitori morirebbero se lo venissero a sapere. Sono cresciuta con un'educazione ultracattolica, anzi - spiega - è solo qualche mese che vivo da sola, prima facevo tutto di nascosto ed era come uno sfogo per me». Se la famiglia ignora la doppia vita di Elenoire, il fidanzato e i suoi amici, invece, lo sanno e approvano, al contrario dei compagni di università che, intervistati tra una lezione e un'altra, si sono mostrati tutt'altro che di larghe vedute: «modello di intimo si, ma il porno mai», dice qualcuno convinto che per pagarsi gli studi, esistono tanti lavori per cavarsela. C'è anche chi ammette che «è un bel modo per guadagnare parecchio», ma poi sottolinea «io non lo farei mai, perchè significa perdere la dignità».
Anche se i suoi compagni di corso denigrano ciò che fa, Elenoire non è certo la sola universitaria ad arrotondare usando le sue grazie. Secondo il sito
studenti.it, il 21% dei ragazzi italiani conosce colleghe che guadagnano con il loro corpo, mentre in Francia, il sindacato Sud-Etudiant ha valutato che una ragazza su 57 si prostituisca, a vario titolo, per mantenersi.
Dal web il fenomeno è arrivato anche in libreria, con Diario di una webcam girl, il memoir della 24enne Helen, che da due anni si esibisce sullo stesso sito della collega Elenoire, che conta 4000 camgirls e oltre 300mila visitatori. Ogni minuto di collegamento costa 3 euro, e alle ragazze, che in maggioranza si presentano come studentesse, soprattutto fuori sede, va il 45% dell'incasso. Spesso, senza neanche perderci la faccia, l'unico punto del corpo censurato da un bollino scuro.
Ma quale è sto sito???
ROMA (18 dicembre) - Altro che commessa al panificio sotto casa o cameriera al pub del centro. La novità è il sesso virtuale a pagamento, un lavoretto come un altro, che agli studenti lascia pure il tempo per dedicarsi all'università. Elenoire, studentessa di giorno e "webcam girl" di notte, lo ha raccontato agli allievi del master in Giornalismo dell'Università degli Studi di Milano. Venticinque anni, studentessa al Politecnico, ha deciso per gioco, insieme al suo ragazzo, di mettere il suo corpo in vendita sul web.
«All'inizio - racconta senza pudore Elenoire - ho messo in vendita solo qualche foto privata, mentre oggi mi collego 2 o 3 volte la settimana, per due o tre ore. Non tanto da mantenersi, ma abbastanza per arrivare a 1.000 euro al mese».
«A casa, nessuno sa nulla e deve sapere nulla: i miei genitori morirebbero se lo venissero a sapere. Sono cresciuta con un'educazione ultracattolica, anzi - spiega - è solo qualche mese che vivo da sola, prima facevo tutto di nascosto ed era come uno sfogo per me». Se la famiglia ignora la doppia vita di Elenoire, il fidanzato e i suoi amici, invece, lo sanno e approvano, al contrario dei compagni di università che, intervistati tra una lezione e un'altra, si sono mostrati tutt'altro che di larghe vedute: «modello di intimo si, ma il porno mai», dice qualcuno convinto che per pagarsi gli studi, esistono tanti lavori per cavarsela. C'è anche chi ammette che «è un bel modo per guadagnare parecchio», ma poi sottolinea «io non lo farei mai, perchè significa perdere la dignità».
Anche se i suoi compagni di corso denigrano ciò che fa, Elenoire non è certo la sola universitaria ad arrotondare usando le sue grazie. Secondo il sito
studenti.it, il 21% dei ragazzi italiani conosce colleghe che guadagnano con il loro corpo, mentre in Francia, il sindacato Sud-Etudiant ha valutato che una ragazza su 57 si prostituisca, a vario titolo, per mantenersi.
Dal web il fenomeno è arrivato anche in libreria, con Diario di una webcam girl, il memoir della 24enne Helen, che da due anni si esibisce sullo stesso sito della collega Elenoire, che conta 4000 camgirls e oltre 300mila visitatori. Ogni minuto di collegamento costa 3 euro, e alle ragazze, che in maggioranza si presentano come studentesse, soprattutto fuori sede, va il 45% dell'incasso. Spesso, senza neanche perderci la faccia, l'unico punto del corpo censurato da un bollino scuro.
Ma quale è sto sito???
Commenta