Quelli del Corano (2)

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  • Sean
    Csar
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    Quelli del Corano (2)

    Ho notato come ogni volta accadano delitti o violazioni dei diritti umani in un qualche paese dell'Islam giustamente si gridi alla barbarie ed all'indignazione pur con quella punta di distinguo che è indice della debolezza nella quale sembra crogiolarsi l'occidente oggi.

    I musulmani invece non hanno di questi scrupoli proprio in ragione di quella fede che li sorregge rivelata loro direttamente da Dio tramite il suo profeta Maometto, e contenuta tutta intera nel libro chiamato Corano.

    Se si vuole comprendere chi siano coloro i quali vivono in sempre maggiore numero tra noi è proprio dalla loro religione che bisogna partire:

    Il Corano è immutabile nei secoli, non può come ad esempio il vangelo essere sottoposto a interpretazioni o critiche perchè quel testo per l'Islam sta ai piedi del trono di Dio, e dunque per loro resta a tutt'oggi inconcepibile come in occidente possano esistere l'ateismo, il pensiero positivista o scientifico, la critica alle religioni, o piùsemplicemente lo stato laico.

    Il musulmano è sottomesso dalla nascita all'evidenza solare di Allah ed ai suoi dogmi:

    Uno dei cinque pilastri della fede islamica è la Jihad, ovvero l'obbligo di espandere i confini della fede anche manu militari se necessario al trionfo di Allah e del suo popolo.

    Come dunque provare ad integrare nel nostro un pensiero così granitico o semplicemente provare a confrontarsi?

    Noto che ogni nazione islamica è governata da dittature che fondano il loro sussistere direttamente sul Corano;
    Da noi i primi a non volere una commistione od una integrazione sono proprio i musulmani, atterriti al solo pensiero di contaminarsi con "il grande satana".

    Ma questo popolo oggi è qui;
    Essi hanno ben compreso che il vanto delle democrazie rappresenta invece la loro debolezza e rivendicano in nome di quei diritti da loro beatamente ignorati uno spazio sempre maggiore.

    E' verso questo confronto che oggi tende la storia, e l'occidente pare averne ignorato la portata.
    Mentre oggi le posizioni delle democrazie sembrano essersi appiattite verso un'accettare ogni posizione in modo che tutto è uguale e tutto ugualmente vale, i musulmani con la loro formidabile espansione demografica contano di incunearsi in questa nostra contraddizione e da qui fare breccia.

    Si è coscienti di questo in un occidente che pare indifeso al suo stesso interno?
    La storia ci sta portando dunque verso un nuovo e già vissuto scontro tra civiltà?
    E siamo consapevoli che dovremo comunque combatterlo?
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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