Ho notato come ogni volta accadano delitti o violazioni dei diritti umani in un qualche paese dell'Islam giustamente si gridi alla barbarie ed all'indignazione pur con quella punta di distinguo che è indice della debolezza nella quale sembra crogiolarsi l'occidente oggi.
I musulmani invece non hanno di questi scrupoli proprio in ragione di quella fede che li sorregge rivelata loro direttamente da Dio tramite il suo profeta Maometto, e contenuta tutta intera nel libro chiamato Corano.
Se si vuole comprendere chi siano coloro i quali vivono in sempre maggiore numero tra noi è proprio dalla loro religione che bisogna partire:
Il Corano è immutabile nei secoli, non può come ad esempio il vangelo essere sottoposto a interpretazioni o critiche perchè quel testo per l'Islam sta ai piedi del trono di Dio, e dunque per loro resta a tutt'oggi inconcepibile come in occidente possano esistere l'ateismo, il pensiero positivista o scientifico, la critica alle religioni, o piùsemplicemente lo stato laico.
Il musulmano è sottomesso dalla nascita all'evidenza solare di Allah ed ai suoi dogmi:
Uno dei cinque pilastri della fede islamica è la Jihad, ovvero l'obbligo di espandere i confini della fede anche manu militari se necessario al trionfo di Allah e del suo popolo.
Come dunque provare ad integrare nel nostro un pensiero così granitico o semplicemente provare a confrontarsi?
Noto che ogni nazione islamica è governata da dittature che fondano il loro sussistere direttamente sul Corano;
Da noi i primi a non volere una commistione od una integrazione sono proprio i musulmani, atterriti al solo pensiero di contaminarsi con "il grande satana".
Ma questo popolo oggi è qui;
Essi hanno ben compreso che il vanto delle democrazie rappresenta invece la loro debolezza e rivendicano in nome di quei diritti da loro beatamente ignorati uno spazio sempre maggiore.
E' verso questo confronto che oggi tende la storia, e l'occidente pare averne ignorato la portata.
Mentre oggi le posizioni delle democrazie sembrano essersi appiattite verso un'accettare ogni posizione in modo che tutto è uguale e tutto ugualmente vale, i musulmani con la loro formidabile espansione demografica contano di incunearsi in questa nostra contraddizione e da qui fare breccia.
Si è coscienti di questo in un occidente che pare indifeso al suo stesso interno?
La storia ci sta portando dunque verso un nuovo e già vissuto scontro tra civiltà?
E siamo consapevoli che dovremo comunque combatterlo?
I musulmani invece non hanno di questi scrupoli proprio in ragione di quella fede che li sorregge rivelata loro direttamente da Dio tramite il suo profeta Maometto, e contenuta tutta intera nel libro chiamato Corano.
Se si vuole comprendere chi siano coloro i quali vivono in sempre maggiore numero tra noi è proprio dalla loro religione che bisogna partire:
Il Corano è immutabile nei secoli, non può come ad esempio il vangelo essere sottoposto a interpretazioni o critiche perchè quel testo per l'Islam sta ai piedi del trono di Dio, e dunque per loro resta a tutt'oggi inconcepibile come in occidente possano esistere l'ateismo, il pensiero positivista o scientifico, la critica alle religioni, o piùsemplicemente lo stato laico.
Il musulmano è sottomesso dalla nascita all'evidenza solare di Allah ed ai suoi dogmi:
Uno dei cinque pilastri della fede islamica è la Jihad, ovvero l'obbligo di espandere i confini della fede anche manu militari se necessario al trionfo di Allah e del suo popolo.
Come dunque provare ad integrare nel nostro un pensiero così granitico o semplicemente provare a confrontarsi?
Noto che ogni nazione islamica è governata da dittature che fondano il loro sussistere direttamente sul Corano;
Da noi i primi a non volere una commistione od una integrazione sono proprio i musulmani, atterriti al solo pensiero di contaminarsi con "il grande satana".
Ma questo popolo oggi è qui;
Essi hanno ben compreso che il vanto delle democrazie rappresenta invece la loro debolezza e rivendicano in nome di quei diritti da loro beatamente ignorati uno spazio sempre maggiore.
E' verso questo confronto che oggi tende la storia, e l'occidente pare averne ignorato la portata.
Mentre oggi le posizioni delle democrazie sembrano essersi appiattite verso un'accettare ogni posizione in modo che tutto è uguale e tutto ugualmente vale, i musulmani con la loro formidabile espansione demografica contano di incunearsi in questa nostra contraddizione e da qui fare breccia.
Si è coscienti di questo in un occidente che pare indifeso al suo stesso interno?
La storia ci sta portando dunque verso un nuovo e già vissuto scontro tra civiltà?
E siamo consapevoli che dovremo comunque combatterlo?