Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Sean
    Csar
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    Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
    Come sempre,quoto in parte solo per alleggerire il 3d...


    (...)
    Tutta sta e si regge sulla "invulnerabilità" di questa macchina, che ha avuto ben sessanta anni per fortificarsi.
    Riguardo al sistema questo può essere rovesciato solo da una crisi di portata tale che il regime parlamentare non può risolvere.
    Il concetto di crisi resta centrale, perchè oltre a mandare in cortocircuito la macchina-Stato, può risvegliare quel popolo che, a quel punto, genera da esso stesso l'ideale, ponendolo nelle mani dell'uomo.
    Sottolinei una cosa importantissima:
    Per mano armata non si conquista nulla, e non serve ammazzare nessuno.
    Una costante dei fascismi e che questi presero il potere dall'interno e per vie costituzionali, affidando questo potere però ad un elemento esterno al sistema, un elemento capace da una parte di rassicurare la Nazione liberandola dalle sue angosce, e dall'altra di attivare una rivoluzione destinata a mutare gli uomini prima che lo Stato, che si trova così trasformato senza colpo ferire.
    Se non collimano e non si intersecano queste due direttive, una crisi che faccia da detonatore al popolo e terremoti il sistema, e un uomo che getti il dado, la sfera di de Benoist è destinata a restare immobile per chissà quanto tempo ancora;
    Ma possiamo davvero disperare che non accada più nulla, che la Storia non imbocchi più alcuna svolta imprevista e cruciale, e che questo stato di cose non sia destinato a morire, prima o poi?
    Questo mondo ha solo sessant'anni e le rughe già lo deturpano, rendendolo ripugnante:
    Serve uno squilibrio che lo sveli per ciò che è.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • ma_75
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      Spunti molto interessanti, sia da Alex che da Sean.
      Il fascismo, pur nella sua specificità culturale e storica, è una manifestazione inquadrabile nel più ampio orizzonte della storia umana, che, periodicamente, vede emergere le energie primigenie dell'uomo, solitamente incanalate in percorsi quieti e sonnolenti. Questo magma che ribolle nelle viscere della società è in tutto simile a quello vulcanico, tanto più a lungo viene compresso, tanto più potente sarà la sua eruzione. Sono queste energie inesauste, che si autoalimentano dalla frustrazione del compromesso cui siamo soliti soggiacere, quelle che si sono incarnati nei grandi della storia, coloro che, da soli, con la forza delle idee piuttosto che con quella degli eserciti o dei denari, hanno avuto la forza di modificare il percorso della storia. Questo accomuna i movimenti rivoluzionari, questo accomuna gli uomini che fanno la storia piuttosto che subirla. In questo senso il pendolo delle vicende umane oscilla sempre tra un minimo di quiete ed un massimo di rottura, nel percorso intermedio si sviluppano le criticità che rendono il sistema, nel complesso, instabile.
      E' perfino ovvio, in quest'ottica, che il parlamentarismo, la democrazia stessa, nno siano destinate a durare in eterno, così come è palese che un nuovo fascismo o anche un qualunque nuovo-ismo non si presenterà sotto le vesti che conosciamo e che immagineremmo. D'altra parte il simulacro di democrazia che noi oggi conosciamo non è in niente simile a quello che propugnavano i greci o anche, solo, a quello di 30 anni fa. Se è vero che la storia tende a ripetersi è anche vero che ciò è corretto solo nel contesto di quell'alternanza stabilità-crisi di cui parlavo prima ma non certo nella specificità delle manifestazioni con cui essa si riproduce. L'Italia di oggi non è quella del 1919, se avvertiamo gli stessi scricchiolii di un regime morente, diverse sono le motivazioni che ne producono l'agonia e non potranno che essere diverse le soluzioni che ne sanciranno la fine.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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      • Sean
        Csar
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        Spunti molto interessanti, sia da Alex che da Sean.
        Il fascismo, pur nella sua specificità culturale e storica, è una manifestazione inquadrabile nel più ampio orizzonte della storia umana, che, periodicamente, vede emergere le energie primigenie dell'uomo, solitamente incanalate in percorsi quieti e sonnolenti. Questo magma che ribolle nelle viscere della società è in tutto simile a quello vulcanico, tanto più a lungo viene compresso, tanto più potente sarà la sua eruzione. Sono queste energie inesauste, che si autoalimentano dalla frustrazione del compromesso cui siamo soliti soggiacere, quelle che si sono incarnati nei grandi della storia, coloro che, da soli, con la forza delle idee piuttosto che con quella degli eserciti o dei denari, hanno avuto la forza di modificare il percorso della storia. Questo accomuna i movimenti rivoluzionari, questo accomuna gli uomini che fanno la storia piuttosto che subirla. In questo senso il pendolo delle vicende umane oscilla sempre tra un minimo di quiete ed un massimo di rottura, nel percorso intermedio si sviluppano le criticità che rendono il sistema, nel complesso, instabile.
        E' perfino ovvio, in quest'ottica, che il parlamentarismo, la democrazia stessa, nno siano destinate a durare in eterno, così come è palese che un nuovo fascismo o anche un qualunque nuovo-ismo non si presenterà sotto le vesti che conosciamo e che immagineremmo. D'altra parte il simulacro di democrazia che noi oggi conosciamo non è in niente simile a quello che propugnavano i greci o anche, solo, a quello di 30 anni fa. Se è vero che la storia tende a ripetersi è anche vero che ciò è corretto solo nel contesto di quell'alternanza stabilità-crisi di cui parlavo prima ma non certo nella specificità delle manifestazioni con cui essa si riproduce. L'Italia di oggi non è quella del 1919, se avvertiamo gli stessi scricchiolii di un regime morente, diverse sono le motivazioni che ne producono l'agonia e non potranno che essere diverse le soluzioni che ne sanciranno la fine.
        Ottimo.

        Si ricompongono gli elementi in forme nuove, non vi è alcun dubbio, ed è questo suo essere slegato da dogmi ed ideologie, per guardare all'uomo, un concreto motivo di speranza perchè ciò che noi chiamiamo Fascismo si ripresenti, evocato dallo stesso mondo spezzato in cerca di un senso e di una civilizzazione.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
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          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
          De Benoist commette un solo errore ma purtroppo fatale:Il tempo.
          L'UOMO ha bisogno di un POPOLO che lo segua per rovesciare un SISTEMA...quindi le tre parole chiave sono Uomo,popolo e sistema.
          Ammesso che l'Uomo arrivi,troverebbe un popolo molto diverso oggi,per nulla "Magro e affamato" e sicuramente non disposto ad immolarsi per un ideale o un bene supremo....ma anche ammesso che riuscissimo a mettere insieme due "parole chiave",rimarrebbe la terza:Il Sistema....ora,se per liberarsi del fascismo è bastato uccidere Mussolini e qualche gerarca,sarebbe impossibile liberarsi del sistema attuale.L'immagine della piovra che si insinua ovunque con i suoi tentacoli è abbastanza esplicativa.
          Alex scusa taglio e chiedo (a chiunque voglia rispondere)...l'ideale o il bene supremo dei giorni nostri quale dovrebbe/potrebbe mai essere?
          Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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          • luigi_ego
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            segnato, anche se in ritardissimo
            le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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            • THE ALEX
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              Originariamente Scritto da luigi_ego Visualizza Messaggio
              segnato, anche se in ritardissimo
              adesso mi sento meglio
              « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

              PRESENTI




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                Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                Alex scusa taglio e chiedo (a chiunque voglia rispondere)...l'ideale o il bene supremo dei giorni nostri quale dovrebbe/potrebbe mai essere?
                vedo che Sean è connesso....lascio a lui per il momento la risposta.Dopo cena provvederò anche io
                « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                PRESENTI




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                • luigi_ego
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                  adesso mi sento meglio
                  strd
                  le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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                    Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                    Alex scusa taglio e chiedo (a chiunque voglia rispondere)...l'ideale o il bene supremo dei giorni nostri quale dovrebbe/potrebbe mai essere?
                    Null'altro che ri-legare la civiltà europea spezzata dalla Seconda Guerra Mondiale:
                    La metafisica greca, il senso del Diritto e l'Etica romana, l'intelletto e la volontà dei singoli e dei popoli europei, l'essenza identitaria, l'uomo "interiore" abbruttito nella morale e nella capacità di essere; tornare ai principi, alla famiglia, alla patria, alla comunione di origine, di indirizzo e di storia col continente europeo; liberare l'uomo occidentale da ogni sovrastruttura e senso di colpa inculcati in esso dai barbari e dagli elementi a noi allogeni, non riducibili alla nostra Europa e alle nostre radici; bisogna semplicemente ritornare ad essere, padroni della propria storia e del proprio destino, distruggere l'idea che noi si sia animali da tosare, che il denaro sia un fine e non un mezzo, distruggere sopratutto l'idea che tutto ciò che porta ad affermare il Valore Assoluto sopra detto sia in verità il Male Assoluto, quando invece è l'autentica liberazione dell'uomo che, se vuole ritornare a vivere nel pieno possesso della sua dignità, deve tendere ad un fine che già è, superbamente è, ed è per questo che il post-modernismo lo disprezza così tanto e lo demonizza, perchè ne ha paura, lo teme fin dentro alle viscere.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                      Sean per me manca il Popolo, è un'Italia troppo diversa da quella di allora, meno attenta alla sue radici e sempre più affascinata da modelli culturali a lei estranea...50 anni di massimalismo a scuola, il modello U$A che ha contagiato generazioni d'italiani, il fatto stesso che per un 20enne di oggi è figo mangiare al mcdonald invece della trippa con il pecorino.....
                      Restano pochi cuori che battono verso un'ideale quantomai attuale, custodi di un'Italia che non c'è più ma che anche grazie a loro resterà sempre viva.
                      Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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                        Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
                        Sean per me manca il Popolo, è un'Italia troppo diversa da quella di allora, meno attenta alla sue radici e sempre più affascinata da modelli culturali a lei estranea...50 anni di massimalismo a scuola, il modello U$A che ha contagiato generazioni d'italiani, il fatto stesso che per un 20enne di oggi è figo mangiare al mcdonald invece della trippa con il pecorino.....
                        Restano pochi cuori che battono verso un'ideale quantomai attuale, custodi di un'Italia che non c'è più ma che anche grazie a loro resterà sempre viva.
                        Lucone, quando verrà una crisi di portata storica, di quelle che mutano gli indirizzi stessi della storia, allora il mondo immaginato dai giudeo-americani, quel mondo disvaloriale, relativistico e consumistico che le nostre generazioni hanno conosciuto fino ad ora andrà in pezzi fragorosamente, assieme al suo sogno messianico di uguaglianza e felicità universali:
                        Dovranno prima svelarsi nella loro orrida pienezza i tempi di iniquità, per poi dare loro soluzione;
                        La Storia, come acutamente notava Ma_, non è affatto morta, ma stordita e assonnata, e sessant'anni sono un nulla, un nulla che però già è stato sufficiente per fare mostra delle sue crepe:
                        Quanto potrà resistere l'uomo prima che torni a riappopriarsi della propria natura superiore, che è più di questo mondo made in U$A e della sua droga che ci ha intossicati tutti?
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
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                        nella necropoli deserta»

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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Lucone, quando verrà una crisi di portata storica, di quelle che mutano gli indirizzi stessi della storia, allora il mondo immaginato dai giudeo-americani, quel mondo disvaloriale, relativistico e consumistico che le nostre generazioni hanno conosciuto fino ad ora andrà in pezzi fragorosamente, assieme al suo sogno messianico di uguaglianza e felicità universali:
                          Dovranno prima svelarsi nella loro orrida pienezza i tempi di iniquità, per poi dare loro soluzione;
                          La Storia, come acutamente notava Ma_, non è affatto morta, ma stordita e assonnata, e sessant'anni sono un nulla, un nulla che però già è stato sufficiente per fare mostra delle sue crepe:
                          Quanto potrà resistere l'uomo prima che torni a riappopriarsi della propria natura superiore, che è più di questo mondo made in U$A e della sua droga che ci ha intossicati tutti?
                          Le crepe ci sono, è palese e con la crisi economica si allargano molto velocemente, ma per come la vedo io il popolo è drogato da questo stile di vita è assopito.
                          Per risvegliare un Popolo serve un Leader un Cesare, e non vedo una figura nemmeno in lontanza adatta a questo scopo.
                          Un Cesare cresce con il latte della Lupa, non è allattato con coca cola e rap
                          Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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                            Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
                            Le crepe ci sono, è palese e con la crisi economica si allargano molto velocemente, ma per come la vedo io il popolo è drogato da questo stile di vita è assopito.
                            Per risvegliare un Popolo serve un Leader un Cesare, e non vedo una figura nemmeno in lontanza adatta a questo scopo.
                            Un Cesare cresce con il latte della Lupa, non è allattato con coca cola e rap
                            Certamente, lo abbiamo detto:
                            E' necessaria una combinazione di vari elementi, altrimenti vi può essere una crisi e non il Cesare che ne approfitti per emergere, trascinandosi dietro il Popolo.
                            Ma qua siamo tutti nelle mani del Fato, però una cosa ci consola:
                            Che è già accaduto, e che dunque non parliamo di un sogno, di una leggenda iperborea.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
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                              • Quel paese
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                              Scusa ti chiedo punto per punto perchè in poche righe hai scritto molto.
                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Null'altro che ri-legare la civiltà europea spezzata dalla Seconda Guerra Mondiale:
                              L'europa se è sempre stata vicina a livello culturale (con non poche differenze comunque tra nord e sud) a livello di civiltà non mi pare sia mai stata così legata...insomma non mi sembra un caso che le 2 guerre mondiali siano nate proprio in seno all'Europa, e lo dico senza cercare di addossare colpe.
                              La metafisica greca, il senso del Diritto e l'Etica romana, l'intelletto e la volontà dei singoli e dei popoli europei, l'essenza identitaria, l'uomo "interiore" abbruttito nella morale e nella capacità di essere; tornare ai principi, alla famiglia, alla patria, alla comunione di origine, di indirizzo e di storia col continente europeo;
                              Le cose che segnali (magnifiche) hanno reso la nostra storia grande quanto merita però bisogna riconoscere che, seppur con soluzione di continuità, spesso condividono solo la geografia e non la posizione storica. Sperare di unire tutto mi sembra più un passo avanti che uno indietro.
                              liberare l'uomo occidentale da ogni sovrastruttura e senso di colpa inculcati in esso dai barbari e dagli elementi a noi allogeni, non riducibili alla nostra Europa e alle nostre radici;
                              Anche qua bisogna però riconoscere che l'europa era diventata quella che era anche grazie alla sua apertura a questi "barbari". Le nostre radici sono sempre state salde ma mai blindate.

                              bisogna semplicemente ritornare ad essere, padroni della propria storia e del proprio destino, distruggere l'idea che noi si sia animali da tosare, che il denaro sia un fine e non un mezzo, distruggere sopratutto l'idea che tutto ciò che porta ad affermare il Valore Assoluto sopra detto sia in verità il Male Assoluto, quando invece è l'autentica liberazione dell'uomo che, se vuole ritornare a vivere nel pieno possesso della sua dignità, deve tendere ad un fine che già è, superbamente è, ed è per questo che il post-modernismo lo disprezza così tanto e lo demonizza, perchè ne ha paura, lo teme fin dentro alle viscere.
                              Eppure una "vittoria" oggi non può passare per vie, diciamo, culturali. A meno di fare ricorso alla forza (cosa oltremai complessa visto le milleeuna organizzazioni internazionali presenti) l'unica via rimane proprio quella economica, che è infatti quella che mette la corona in testa alla potenza di turno in questi tempi.
                              Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                              • Sean
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                                • Sep 2007
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                                Scusa ti chiedo punto per punto perchè in poche righe hai scritto molto.

                                L'europa se è sempre stata vicina a livello culturale (con non poche differenze comunque tra nord e sud) a livello di civiltà non mi pare sia mai stata così legata...insomma non mi sembra un caso che le 2 guerre mondiali siano nate proprio in seno all'Europa, e lo dico senza cercare di addossare colpe.
                                Uscirò un attimo dal tema del Thread ma è necessario per rispondere, e niente di meglio che uno sguardo veloce alla storia può chiarire quanto noi si sia una civiltà che fa riferimento, nella sua ipostasi, ad uno strato comune.

                                La storia europea, come ho anche accennato qui http://www.bodyweb.com/5477527-post1229.html ha pochi ma cruciali episodi nodali:
                                - La vittoria dei Greci contro i Persiani
                                - La vittoria di Roma contro Annibale
                                - La vittoria di Lepanto
                                - La difesa di Vienna assediata dai Turchi musulmani

                                Se non avessimo vinto in quei tempi cruciali (ai quali se ne possono aggiungere altri che per brevità ho saltato) oggi noi non saremmo europei, ma persiani, punici, ottomani e musulmani.
                                Il punto da tenere presente è che non è che saremmo diventato peggiori di quel che siamo ( i persiani erano comunque una grande civiltà, Cartagine aveva un suo perchè ed una sua storia altrettanto antica di quella di Roma), ma il fatto è che saremmo diventati altro rispetto a ciò che siamo:
                                Si sarebbe interrotta quella straordinaria continuità greco-romano-cristiana che ha forgiato l'Europa negli ultimi tremila anni:
                                Come si può dire che non siamo una civiltà unita da comuni valori e da una storia comune, quando l'influsso culturale della culla-Grecia, grazie all'universalismo di Roma, è arrivato a tutta l'Europa, o quando si sentirono in dovere, nazioni diverse, di difendere la cristianità (e dunque la civiltà) a Lepanto e a Vienna?
                                Allora si sentì che l'Europa non era solo una congerie di nazioni, ma una identità, un modo di esistere, una radice radicata, una Casa comune senza la quale "non si può essere".

                                Tutto questo è più della sola "cultura":
                                Il diritto di Roma ha civilizzato i barbari, il pensiero greco ha mosso l'intelletto dell'uomo, la religione cristiana ha unito i popoli nella continuità della missione civilizzatrice dell'Impero romano, dal quale ne ha ereditato l'universalità.
                                Ecco perchè dobbiamo tornare a guardare a questa Europa, alla nostra Europa, e all'idea di uomo che essa, su queste radici, ha prodotto, drammaticamente spezzata dalla Seconda Guerra Mondiale.
                                Quei barbari cui ti riferisci sono anch'essi i nostri barbari, nati dal cuore dell'Europa, se è vero com'è vero che dalla civiltà di Roma furono conquistati, tanto da dichiarasene eredi (non si può capire il popolo tedesco, altrimenti, e la pretesa dei teutonici di essere gli eredi dell'Impero):
                                Tutto si è svolto, per noi, all'interno di questo straordinario continuum, e chi si è integrato nelle nostre radici è perchè ha inteso rafforzarle e giammai reciderle.

                                Chi da ultimo si è incaricato di salvare la bellezza e la dignità di questa storia è stato, senza mezzi termini, il Fascismo ed il Nazismo;
                                Essi hanno combattuto per quei valori che oggi, grazie alla vittoria dei barbari irriducibili e non assimilabili, non sono più, venendo a mancare, dunque, per la prima volta dalla sua alba i principi fondamentali attorno ai quali questa storia si è sviluppata, e con essa l'idea di uomo, senza la quale "non si può essere".
                                Oggi siamo tutto, possiamo essere tutto (pure donne, anche se nasciamo uomini) ma il canone è stato spezzato, e non siamo più noi.

                                Nota: Hitler chiese sempre un' alleanza prima e una pace poi all'Inghiterra, anche a guerra momentaneamente vittoriosa in corso, parendogli impossibile che gli inglesi non combattessero a fianco di Germania ed Italia contro il demone comunista, ma quelli avevano già deciso, in accordo con i (giudeo)americani, di chiudere per sempre (?) la partita con "vecchio" mondo greco-romano-cristiano, con la Civiltà fino ad allora conosciuta, per impiantarne una nuova:
                                Senza questo fondamentale assunto è impossibile capire il perchè dell'abbraccio tra il capitalismo americano ed il comunismo sovietico, quando era di quest'ultimo che l'Europa, naturaliter, si sarebbe dovuto sbarazzare, ed è impossibile capire perchè, dopo l'invasione della Polonia, Francia ed Inghilterra dichiararono guerra alla Germania e non alla Russia, che si spartì quel paese assieme ai tedeschi.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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