Riguardo quanto sopra mi sono andato a rileggere la descrizione che dell'EUR fa un autore che prendo apposta perchè non possiamo certo sospettare di "simpatie" fasciste, tale Corrado Augias, che nel suo "I Segreti Di Roma" (Prima edizione, Mondadori, 2005) così scrive a pagina 383:
"Per un curioso paradosso l'immagine della Roma più antica si trova proprio nel quartiere più moderno della capitale.
Non che non siano stati creati altri complessi edilizi dopo di quello, anzi, nel dopoguerra Roma è letteralmente esplosa in ogni direzione. L'EUR rimane però la più grandiosa realizzazione urbanistica del Novecento, quella ideata con più cura, affidata ad alcuni dei migliori architetti dell'epoca (alla faccia del Piacentini stroncato dal nostro Fake - nota mia -) per accogliere l'esposizione del 1942 (...)
(...)Gli edifici momumentali, espositivi, funzionali, di rappresentanza, avrebbero dovuto avere carattere permanente. Quindi non padiglioni realizzati con materiali effimeri, ma robuste costruzioni in cemento armato e pietrame, solidamente rivestite, ideate per diventare un primo insediamento attorno al quale sarebbe via via sorto un nuovo quartiere a sudovest del vecchio centro cittadino(...)
(...)Era un'idea a suo modo geniale, se non altro perchè in forte anticipo sui tempi per quanto riguarda concetti come decentramento e dislocazione sul territorio.
Com'era?..Ah, "l'innovazione è del tutto assente" (cit. Fake)
Non credo di avere altro da aggiungere sulla già troppo lunga, inutile e noiosa questione.
"Per un curioso paradosso l'immagine della Roma più antica si trova proprio nel quartiere più moderno della capitale.
Non che non siano stati creati altri complessi edilizi dopo di quello, anzi, nel dopoguerra Roma è letteralmente esplosa in ogni direzione. L'EUR rimane però la più grandiosa realizzazione urbanistica del Novecento, quella ideata con più cura, affidata ad alcuni dei migliori architetti dell'epoca (alla faccia del Piacentini stroncato dal nostro Fake - nota mia -) per accogliere l'esposizione del 1942 (...)
(...)Gli edifici momumentali, espositivi, funzionali, di rappresentanza, avrebbero dovuto avere carattere permanente. Quindi non padiglioni realizzati con materiali effimeri, ma robuste costruzioni in cemento armato e pietrame, solidamente rivestite, ideate per diventare un primo insediamento attorno al quale sarebbe via via sorto un nuovo quartiere a sudovest del vecchio centro cittadino(...)
(...)Era un'idea a suo modo geniale, se non altro perchè in forte anticipo sui tempi per quanto riguarda concetti come decentramento e dislocazione sul territorio.
Com'era?..Ah, "l'innovazione è del tutto assente" (cit. Fake)
Non credo di avere altro da aggiungere sulla già troppo lunga, inutile e noiosa questione.
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