Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Sean
    Csar
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    Non esiste il popolo in cammino, la marcia tutti insieme verso il sole, non ne faccio parte, ma riconosco che c'è un dovere superiore che a volte ci chiama e, facendo atto di volontà, adersico col mio a quel dovere:
    Col mio, senza snaturarmi affatto (ecco il punto) ma semplicemente rispecchiandomi, così intero come sono, in quel prisma che tutti contiene.)
    Queste sono le proposizioni che reggono quanto sopra, e ti ho già invitato a lasciare da parte le forbici per tagliuzzare i miei post:
    Forse non te nei sei accorto, ma non siamo ad un quiz televisivo.
    Siccome fin ora, Fake, ho avuto la cortesia di rispondere molto educatamente alle tue bambocciate, ti invito o ad usare la stessa cortesia o a lasciar stare.

    (Sono ancora in attesa che stavolta sia tu a spiegarmi nel concreto le affinità, l'aderenza di Fascismo e comunismo, sulla base delle questioni trattate e che tanto bellamente hai sorvolato.
    Se ti interessa portare un contributo al Thread è questo che devi fare, altrimenti perchè non torni a giocare in cortile?)
    Last edited by Sean; 02-10-2008, 13:44:50.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • DORian_fAke
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      Queste sono le proposizioni che reggono quanto sopra, e ti ho già invitato a lasciare da parte le forbici per tagliuzzare i miei post:
      Forse non te nei sei accorto, ma non siamo ad un quiz televisivo.
      Siccome fin ora, Fake, ho avuto la cortesia di rispondere molto educatamente alle tue bambocciate, ti invito o ad usare la stessa cortesia o a lasciar stare.

      (Sono ancora in attesa che stavolta sia tu a spiegarmi nel concreto le affinità, l'aderenza di Fascismo e comunismo, sulla base delle questioni trattate e che tanto bellamente hai sorvolato.
      Se ti interessa portare un contributo al Thread è questo che devi fare, altrimenti perchè non torni a giocare in cortile?)

      Si ma non scaldarti.
      Ma non eri il primo a dire che qui si parla di fascismo e non di comunismo?
      Ribadisco a me non interessa parlare di comunismo, piuttosto fammi capire il tuo individualismo..


      Forse non ti è chiaro il termine, l'individualista ripone la propria causa in se mai al di fuori di se "ma riconosco che c'è un dovere superiore che a volte ci chiama e, facendo atto di volontà, adersico col mio a quel dovere"..
      L'individualista mette al primo posto se stesso poi viene il resto e mai il contrario. La sua causa è fondata solo ed esclusivamente su se stesso e non riconosce doveri metafisici superiori alla propria persona. L'individuo ha come fine ultimo se stesso e la propria realizzazione.
      L'individualista è antistatalista, l'individualista è nichilista, ateo e soprattutto egoista.
      Non vedo come un individualista possa essere totalitarista, è in antitesi.

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        Leggiamo e meditiamo:

        VII - Antiindividualistica, la concezione fascista è per lo Stato; ed è per l'individuo in quanto esso coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell'uomo nella sua esistenza storica.

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        Queste sono le risposte che più mi piacciono

        (Vedi, io sono profondamente individualista, non so cosa sia la massa, mi ripugna, sono sempre stato, anche nella vita, per l'uno per uno, l'unico metro, a mio giudizio, per misurare la propria o l'altrui qualità.
        Non esiste il popolo in cammino, la marcia tutti insieme verso il sole, non ne faccio parte, ma riconosco che c'è un dovere superiore che a volte ci chiama e, facendo atto di volontà, adersico col mio a quel dovere:
        Col mio, senza snaturarmi affatto (ecco il punto) ma semplicemente rispecchiandomi, così intero come sono, in quel prisma che tutti contiene.)
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        Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
        E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene?
        Se non ci arrivi, perchè leggi di fretta, perchè ti manca la capacità di seguire una coerenza interna ad un discorso o ad una filosofia, perchè abituato alla frase fatta e comodamente digeribile, perchè mettere in moto le atrofizzate rotelle del cervelletto ti costa troppa fatica, perchè, più semplicemente, impossibilitato per natura ad arrivarci, non è più comodo, elegante, dignitoso lasciar perdere, alzarsi, e abbandonare il tavolo?

        Quanto è straziante vedere all'opera l'umana stupidità.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
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          Se non ci arrivi, perchè leggi di fretta, perchè ti manca la capacità di seguire una coerenza interna ad un discorso o ad una filosofia, perchè abituato alla frase fatta e comodamente digeribile, perchè mettere in moto le atrofizzate rotelle del cervelletto ti costa troppa fatica, perchè, più semplicemente, impossibilitato per natura ad arrivarci, non è più comodo, elegante, dignitoso lasciar perdere, alzarsi, e abbandonare il tavolo?

          Quanto è straziante vedere all'opera l'umana stupidità.
          Faccio finta di non aver letto le tue infime provocazioni.

          "Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
          E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene"


          Ecco ora dimmi qual'è la tradizione spirituale e valoriale dalla quale proveniamo, illustramela. Quali sono sti valori tanto lodati e fondamentali al "non snaturamento dell'individuo"?

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            No, non devi far finta, ciò che ho scritto lo devi tenere bene presente.
            Per il resto, non do ripetizioni private, nè hai a che fare con un insegnante di sostegno:
            Saluti.
            ...ma di noi
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              No, non devi far finta, ciò che ho scritto lo devi tenere bene presente.
              Per il resto, non do ripetizioni private, nè hai a che fare con un insegnante di sostegno:
              Saluti.

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                In fondo credo che questo Fascismo di cui qui si sta trattando in qualche maniera ti affascini;
                E' una buona cosa, anch'io ho cominciato così, riconoscendomici:
                Poi tutto - letture comprese - viene da sè.

                (Per il resto cerchiamo di mantenere, come fin ora è stato fatto, il Thread su di un piano alto, che non può essere quello di un dialogo "privato" tra me e te:
                Rileggi magari più dietro, qualcosa c'è comunque).
                Last edited by Sean; 02-10-2008, 14:58:58.
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                  In fondo credo che questo Fascismo di cui qui si sta trattando in qualche maniera ti affascini;
                  E' una buona cosa, anch'io ho cominciato così, riconoscendomici:
                  Poi tutto - letture comprese - viene da sè.

                  (Per il resto cerchiamo di mantenere, come fin ora è stato fatto, il Thread su di un piano alto, che non può essere quello di un dialogo "privato" tra me e te:
                  Rileggi magari più dietro, qualcosa c'è comunque).
                  Sean a me interessa l'argomento infatti, parlo di fascismo con persone vicine al fascismo per cercare di capirlo.
                  Adesso ti rifaccio la domanda però, ovviamente tutti sono liberi di intervenire:

                  "Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
                  E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene"

                  Ecco ora dimmi qual'è la tradizione spirituale e valoriale dalla quale proveniamo, illustramela. Quali sono sti valori tanto lodati e fondamentali al "non snaturamento dell'individuo"?

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                    Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                    Sean a me interessa l'argomento infatti, parlo di fascismo con persone vicine al fascismo per cercare di capirlo.
                    Adesso ti rifaccio la domanda però, ovviamente tutti sono liberi di intervenire:

                    "Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
                    E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene"

                    Ecco ora dimmi qual'è la tradizione spirituale e valoriale dalla quale proveniamo, illustramela. Quali sono sti valori tanto lodati e fondamentali al "non snaturamento dell'individuo"?
                    Bisogna arrivare da soli a certe vie, nessuno può condurci là dove non sentiamo di andare, dove non sentiamo naturale l'appartenere, dobbiamo, come nei misteri dell'antica Grecia, svelare Noi da noi stessi per poterci poi riconoscere, e mantenerci in quella conoscenza, in quella naturale accettazione di sè:

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    La libertà non è avere una casa comune dove tutto è uguale per tutti, la Libertà è avere la propria di Casa, quella costruita dai padri e portata avanti dai figli:
                    Ecco l'unica Storia che cammina nell'unica direzione che gli è propria.
                    Cosa forma l'uomo? Cosa lo in-forma?
                    Tutto ciò che preesiste alla sua nascita e che la sovraintende;
                    La storia innanzitutto, quella che parte da lontano, che ha la radice fin nelle origini del mondo, quella in cui il carattere in divenire dell'uomo giovane si rispecchia e si riconosce, perchè la riceve in eredità.
                    Noi, attraverso le stratificazioni del tempo, Noi abbiamo la nostra storia, abbiamo il senso del condurre e plasmare la storia che è di Roma, come abbiamo la profondità spirituale e del sentire mitico ed eroico che è della Grecia:
                    Non si nasce orfani, abbiamo i nostri Padri.

                    Su questa storia possiamo leggere i valori, gli stessi valori degli antichi sono i nostri, perchè l'uomo, nel suo sentire profondo e spirituale non muta:
                    Ed ecco teniamo caro il sangue, e la terra che lo genera, l'ubbidienza, l'orgoglio, l'atto bello e il Bello, la parola, il patto, la fede, tutto ciò che è da sempre, tutto ciò che è Nostro, perchè ereditato.
                    Se diciamo che l'alleanza coi tedeschi andava portata fin dentro all'abisso, è perchè rompere il patto avrebbe significato l'infamia, e non è solo una parola, ma un atto che ha avuto ed ha le sue conseguenze ancora oggi, con l'Italia e l'italiano che non ha saputo tenere la schiena dritta pur di fronte all'uragano, non ha saputo avere fede:
                    Ed oggi infatti cammina curvo.

                    Sono cose serie, vive, vere queste, che decidono del destino dei popoli.

                    Ciascun popolo ha infatti il suo sistema di tradizioni e di valori, ma tutti li riteniamo degni, se sono popoli che si specchiano e si mantengono ciascuno nella sua riconoscibile visione, e dunque siamo tra pari, li riconosciamo anch'essi come "Fascisti".
                    Muta la forma, non la sostanza:
                    Un Mishima avrà la storia del suo Giappone da cantare e da vivere, si riconoscerà in quel vivere spirituale e tradizionale che lo forma come uomo legato ai suoi antenati, come uomo che continua, orgoglioso, a costruire e a mantenere la sua Casa:
                    Mishima è nostro fratello, così come lo è e lo è stato chi vive quel sentire, in ogni punto cardinale del mondo, in ogni secolo della Storia.
                    Noi sentiamo la Storia nel palmo delle mani, la tocchiamo, la viviamo, la custodiamo:
                    Gli altri cos'hanno?
                    Che cosa ci possono venire a dire, gli altri, che Noi già non sappiamo, che Noi già non abbiamo sperimentato?
                    C'è un più alto valore, c'è vetta più alta, più alta nobiltà da dare all'uomo?
                    Sopra di Noi c'è solo il divino, e ci aspetta.
                    Last edited by Sean; 02-10-2008, 16:22:16.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Bisogna arrivare da soli a certe vie, nessuno può condurci là dove non sentiamo di andare, dove non sentiamo naturale l'appartenere, dobbiamo, come nei misteri dell'antica Grecia, svelare Noi da noi stessi per poterci poi riconoscere, e mantenerci in quella conoscenza, in quella naturale accettazione di sè:



                      Cosa forma l'uomo? Cosa lo in-forma?
                      Tutto ciò che preesiste alla sua nascita e che la sovraintende;
                      La storia innanzitutto, quella che parte da lontano, che ha la radice fin nelle origini del mondo, quella in cui il carattere in divenire dell'uomo giovane si rispecchia e si riconosce, perchè la riceve in eredità.
                      Noi, attraverso le stratificazioni del tempo, Noi abbiamo la nostra storia, abbiamo il senso del condurre e plasmare la storia che è di Roma, come abbiamo la profondità spirituale e del sentire mitico ed eroico che è della Grecia:
                      Non si nasce orfani, abbiamo i nostri Padri.

                      Su questa storia possiamo leggere i valori, gli stessi valori degli antichi sono i nostri, perchè l'uomo, nel suo sentire profondo e spirituale non muta:
                      Ed ecco teniamo caro il sangue, e la terra che lo genera, l'ubbidienza, l'orgoglio, l'atto bello e il Bello, la parola, il patto, la fede, tutto ciò che è da sempre, tutto ciò che è Nostro, perchè ereditato.
                      Se diciamo che l'alleanza coi tedeschi andava portata fin dentro all'abisso, è perchè rompere il patto avrebbe significato l'infamia, e non è solo una parola, ma un atto che ha avuto ed ha le sue conseguenze ancora oggi, con l'Italia e l'italiano che non ha saputo tenere la schiena dritta pur di fronte all'uragano, non ha saputo avere fede:
                      Ed oggi infatti cammina curvo.

                      Sono cose serie, vive, vere queste, che decidono del destino dei popoli.

                      Ciascun popolo ha infatti il suo sistema di tradizioni e di valori, ma tutti li riteniamo degni, se sono popoli che si specchiano e si mantengono ciascuno nella sua riconoscibile visione, e dunque siamo tra pari, li riconosciamo anch'essi come "Fascisti".
                      Muta la forma, non la sostanza:
                      Un Mishima avrà la storia del suo Giappone da cantare e da vivere, si riconoscerà in quel vivere spirituale e tradizionale che lo forma come uomo legato ai suoi antenati, come uomo che continua, orgoglioso, a costruire e a mantenere la sua Casa:
                      Mishima è nostro fratello, così come lo è e lo è stato chi vive quel sentire, in ogni punto cardinale del mondo, in ogni secolo della Storia.
                      Noi sentiamo la Storia nel palmo delle mani, la tocchiamo, la viviamo, la custodiamo:
                      Gli altri cos'hanno?
                      Che cosa ci possono venire a dire, gli altri, che Noi già non sappiamo, che Noi già non abbiamo sperimentato?
                      C'è un più alto valore, c'è vetta più alta, più alta nobiltà da dare all'uomo?
                      Sopra di Noi c'è solo il divino, e ci aspetta.

                      Capisco il discorso delle radici, delle origini, ma vedo anche un filo di dogmatismo e di fede nel tuo discorso, quasi la paura di criticare, negare e successivamente superare i valori passati.
                      Quindi ad esempio un ateo o un agnostico non possono essere fascisti perchè mettono in dubbio l'esistenza di Dio, e questo va contro i principi cardine del Cristianesimo il quale è saldamente radicato in gran parte della cultura romana a partire dal III secolo D.C.
                      Lo stesso vale per un nichilista, per un relativista, e tutta la sinistra hegeliana, ma anche un darwinista per esempio non è ben accetto in questo contesto in quanto critico e negatore delle teorie conservatrici creazioniste. Insomma il fascista affinchè sia inquadrato e inserito nel contesto deve attenersi a dei concetti chiave tipici della dottrina che si rifanno alle origini storiche tipiche di quel popolo.



                      "Su questa storia possiamo leggere i valori, gli stessi valori degli antichi sono i nostri, perchè l'uomo, nel suo sentire profondo e spirituale non muta:"
                      E in base a cosa lo dici?
                      L'evoluzione storica ci dimostra esattamente il contrario, i valori cambiano, mutano in base a molteplici fattori socio-culturali: lo zeitgeist, ogni nazione in ogni periodo storico manifesta diversi sentimenti che spesso nel corso del tempo cambiano vengono in seguito negati, aspramente criticati e superati, poi magari ripresi. Ma non esistono e mai esisteranno dei valori assoluti estranei al luogo e al tempo e agli individui.

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                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                        Capisco il discorso delle radici, delle origini, ma vedo anche un filo di dogmatismo e di fede nel tuo discorso, quasi la paura di criticare, negare e successivamente superare i valori passati.
                        C'e fede in quello che ho esposto, è vero, ma non paura, perchè io, appunto, non desidero affatto che questi valori vengano superati, perchè sarebbe un accettare proprio la realtà dell'uomo contemporaneo, sradicato, alienato, lui si preda degli imbonitori pubblicitari, merce da consumo, schiavo democratico, proprio tutto ciò che rifiuto:
                        Superare i Valori significa semplicemente finire per valere altro, oggi assimilabile alla serialità di un hamburger del McDonald.

                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                        Quindi ad esempio un ateo o un agnostico non possono essere fascisti perchè mettono in dubbio l'esistenza di Dio, e questo va contro i principi cardine del Cristianesimo il quale è saldamente radicato in gran parte della cultura romana a partire dal III secolo D.C.
                        E perchè?
                        Dove ho parlato di Dio?
                        Ho parlato di divino con la d minuscola (esaltazione dell'eterno spirito dell'uomo), non di Dio:
                        Certo nella tradizione italiana c'è anche quella cristiana, e il Fascismo l'accoglie (non è un sistema ateo infatti come il comunismo), ma si può essere fascisti pur essendo atei, ma avendo impiantati i valori della fedeltà alla terra, allo Stato, alla Patria, a tutti i valori fascisti:
                        Dio è fatto personale ed individuale, così come l'ateismo:
                        Altra è la fede fascista.

                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                        Lo stesso vale per un nichilista, per un relativista, e tutta la sinistra hegeliana, ma anche un darwinista per esempio non è ben accetto in questo contesto in quanto critico e negatore delle teorie conservatrici creazioniste. Insomma il fascista affinchè sia inquadrato e inserito nel contesto deve attenersi a dei concetti chiave tipici della dottrina che si rifanno alle origini storiche tipiche di quel popolo.
                        Chi si rifà alla visione nichilista e relativista credo in effetti abbia qualche difficoltà di concetto, per così dire, ma il Fascismo non essendo democratico non necessita dei placet di tutti.
                        Per i darwinisti non ho mai sentito che tra i valori di uno Stato ci fosse quello di credere ad Adamo ed Eva:
                        L'evoluzionismo studia il mutare della specie umana nel mutare del contesto naturale, al quale non si sposa il divenire dei valori tradizionali e storici, che io considero immutabili;
                        L'evoluzioismo mi dice solo perchè dai pesci si passa all'uomo, e questo al Fascismo poco importa, perchè non cozza con la tradizione propria che lo Stato contiene e preserva.

                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio

                        "Su questa storia possiamo leggere i valori, gli stessi valori degli antichi sono i nostri, perchè l'uomo, nel suo sentire profondo e spirituale non muta:"
                        E in base a cosa lo dici?
                        L'evoluzione storica ci dimostra esattamente il contrario, i valori cambiano, mutano in base a molteplici fattori socio-culturali: lo zeitgeist, ogni nazione in ogni periodo storico manifesta diversi sentimenti che spesso nel corso del tempo cambiano vengono in seguito negati, aspramente criticati e superati, poi magari ripresi. Ma non esistono e mai esisteranno dei valori assoluti estranei al luogo e al tempo e agli individui.
                        Questo lo crede la massa, sta bene alla massa, è la moda della massa:
                        E', appunto, il relativismo democratico che non si accorda e mai si accorderà con l'Idea fascista dell'uomo e della storia.
                        D'altronde, seguendo quell' "evoluzione" siamo arrivati a questa terra di nessuno dove non siamo capaci neppure di riconoscere noi stessi:
                        Ci si fa guidare dal tubo catodico, si beve e si accetta di tutto, mentre altri decidono per noi, seguendo un loro interesse particolare;
                        L'ho già detto:
                        Non c'è nulla di più basso che l'accettazione di questo piatto da fast-food, che ormai non riesce neppure più a riempire le pance.
                        Non c'è nulla di più basso che questa uguaglianza democratica da pezze al culo della quale si gloria solo la plebe, convinta di vivere "libera", ed essa sì agghiacciata dal mutamento, abituata a questa tomba della volontà.
                        Non c'è niente di più basso di questa uguaglianza dei valori e della storia, stasi soporifera e mortale, profondamente contro natura, una brodaglia indistinta in cui tutti si dicono felici di inzuppare il tozzo di pane, felici di respirare l'aria della suburra;

                        La plebe resta plebe sotto ogni regime:
                        Almeno il Fascismo si incaricava di educarla.

                        - Fine Delle Trasmissioni -
                        Last edited by Sean; 02-10-2008, 18:53:04.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • DORian_fAke
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          C'e fede in quello che ho esposto, è vero, ma non paura, perchè io, appunto, non desidero affatto che questi valori vengano superati, perchè sarebbe un accettare proprio la realtà dell'uomo contemporaneo, sradicato, alienato, lui si preda degli imbonitori pubblicitari, merce da consumo, schiavo democratico, proprio tutto ciò che rifiuto:
                          Superare i Valori significa semplicemente finire per valere altro, oggi assimilabile alla serialità di un hamburger del McDonald.



                          E perchè?
                          Dove ho parlato di Dio?
                          Ho parlato di divino con la d minuscola (esaltazione dell'eterno spirito dell'uomo), non di Dio:
                          Certo nella tradizione italiana c'è anche quella cristiana, e il Fascismo l'accoglie (non è un sistema ateo infatti come il comunismo), ma si può essere fascisti pur essendo atei, ma avendo impiantati i valori della fedeltà alla terra, allo Stato, alla Patria, a tutti i valori fascisti:
                          Dio è fatto personale ed individuale, così come l'ateismo:
                          Altra è la fede fascista.



                          Chi si rifà alla visione nichilista e relativista credo in effetti abbia qualche difficoltà di concetto, per così dire, ma il Fascismo non essendo democratico non necessita dei placet di tutti.
                          Per i darwinisti non ho mai sentito che tra i valori di uno Stato ci fosse quello di credere ad Adamo ed Eva:
                          L'evoluzionismo studia il mutare della specie umana nel mutare del contesto naturale, al quale non si sposa il divenire dei valori tradizionali e storici, che io considero immutabili;
                          L'evoluzioismo mi dice solo perchè dai pesci si passa all'uomo, e questo al Fascismo poco importa, perchè non cozza con la tradizione propria che lo Stato contiene e preserva.



                          Questo lo crede la massa, sta bene alla massa, è la moda della massa:
                          E', appunto, il relativismo democratico che non si accorda e mai si accorderà con l'Idea fascista dell'uomo e della storia.
                          D'altronde, seguendo quell' "evoluzione" siamo arrivati a questa terra di nessuno dove non siamo capaci neppure di riconoscere noi stessi:
                          Ci si fa guidare dal tubo catodico, si beve e si accetta di tutto, mentre altri decidono per noi, seguendo un loro interesse particolare;
                          L'ho già detto:
                          Non c'è nulla di più basso che l'accettazione di questo piatto da fast-food, che ormai non riesce neppure più a riempire le pance.
                          Non c'è nulla di più basso che questa uguaglianza democratica da pezze al culo della quale si gloria solo la plebe, convinta di vivere "libera", ed essa sì agghiacciata dal mutamento, abituata a questa tomba della volontà.
                          Non c'è niente di più basso di questa uguaglianza dei valori e della storia, stasi soporifera e mortale, profondamente contro natura, una brodaglia indistinta in cui tutti si dicono felici di inzuppare il tozzo di pane, felici di respirare l'aria della suburra;

                          La plebe resta plebe sotto ogni regime:
                          Almeno il Fascismo si incaricava di educarla.

                          - Fine Delle Trasmissioni -
                          "Ci si fa guidare dal tubo catodico, si beve e si accetta di tutto, mentre altri decidono per noi, seguendo un loro interesse particolare;"

                          Durante il ventennio non c'era il fenomeno mediatico della televisione, ma in fin dei conti il discorso non cambia più di tanto dato che la stampa era toralitarizzata e pompata con tutta la retorica dai toni trionfalistici del periodo e finalizzata ad inculcure una ed una sola idea, quella dettata dal regime. E anche all'epoca c'era qualcuno che decideva per noi popolo.




                          "Chi si rifà alla visione nichilista e relativista credo in effetti abbia qualche difficoltà di concetto, per così dire, ma il Fascismo non essendo democratico non necessita dei placet di tutti."
                          A me invece paradossalmente sembra che questa difficoltà di concetto l'abbia chi segue una fede, chi in maniera acritica prende per buono qualcosa che gli è stata enunciata come verità assoluta, il dogmatismo non è propriamente razionale.

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                          • Sean
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                            Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                            "Ci si fa guidare dal tubo catodico, si beve e si accetta di tutto, mentre altri decidono per noi, seguendo un loro interesse particolare;"

                            Durante il ventennio non c'era il fenomeno mediatico della televisione, ma in fin dei conti il discorso non cambia più di tanto dato che la stampa era toralitarizzata e pompata con tutta la retorica dai toni trionfalistici del periodo e finalizzata ad inculcure una ed una sola idea, quella dettata dal regime. E anche all'epoca c'era qualcuno che decideva per noi popolo.




                            "Chi si rifà alla visione nichilista e relativista credo in effetti abbia qualche difficoltà di concetto, per così dire, ma il Fascismo non essendo democratico non necessita dei placet di tutti."
                            A me invece paradossalmente sembra che questa difficoltà di concetto l'abbia chi segue una fede, chi in maniera acritica prende per buono qualcosa che gli è stata enunciata come verità assoluta, il dogmatismo non è propriamente razionale.
                            Sono punti interessanti, sopratutto il secondo, sui quali spero in un allargarsi degli interventi, anche se in fondo sono stati qua e là già esaminati.
                            Sul primo però ti dico che hai ragione, c'era tutta una retorica di regime utile allo scopo del regime stesso, che era quello (già ricordato in questo Thread) di fascistizzare le masse, "diluita" però questa retorica da un concreto appoggio di popolo al regime (sul consenso al Fascismo abbiamo trattato in sovrabbondanza), perchè il Fascismo rendeva per quanto chiedeva, almeno fino all'entrata in guerra:
                            Si rivelò, a conti fatti, un buon strumento di governo per la massa, nel suo applicarsi storico.

                            Sul tuo secondo punto io che mi specchio nel Fascismo, e che quindi vi aderisco in maniera naturale, non sono la persona più adatta per risponderti in maniera netta:
                            Si diventa acritici e dogmatici?
                            Parlando per me ti posso dire che forse lo posso apparire dall'esterno, ma non così mi sento dentro, guardando io a quell'Idea come si guarda ad un mare al tramonto, con amore.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
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                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • simones
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                              "Ci si fa guidare dal tubo catodico, si beve e si accetta di tutto, mentre altri decidono per noi, seguendo un loro interesse particolare;"

                              Durante il ventennio non c'era il fenomeno mediatico della televisione, ma in fin dei conti il discorso non cambia più di tanto dato che la stampa era toralitarizzata e pompata con tutta la retorica dai toni trionfalistici del periodo e finalizzata ad inculcure una ed una sola idea, quella dettata dal regime. E anche all'epoca c'era qualcuno che decideva per noi popolo.




                              "Chi si rifà alla visione nichilista e relativista credo in effetti abbia qualche difficoltà di concetto, per così dire, ma il Fascismo non essendo democratico non necessita dei placet di tutti."
                              A me invece paradossalmente sembra che questa difficoltà di concetto l'abbia chi segue una fede, chi in maniera acritica prende per buono qualcosa che gli è stata enunciata come verità assoluta, il dogmatismo non è propriamente razionale.


                              tento di rispondere al secondo punto,veramente interessante e stimolante,anche se al vero sean ha già dato un contributo al quale difficilmente potrò aggiungere qualcosa di rilevante.
                              da un punto di vista strettamente storico è facilmente riscontrabile nel fascismo delle origini così come nel naz.socialismo una certa irrazzionalità di fondo che si ricollega forse all'immaginario dell'epoca nutrita di miti romantici e di superominismo.
                              lo stesso fenomeno dell'arditismo,del dannunzianesimo,dell'azione per l'azione,dell'impresa,della trasvolata sono segni riconoscibili di un'era.

                              personalmente nel mio essere razionale,accetto l'irrazzionalità quale pulsione vitale,irrinunciabile.
                              semplicemente la gestisco ritenendo l'esercizio estremo della ragione paradossalmente irrazzionale e se vogliamo paralizzante.

                              i fascisti vollero agire,reagire,"sentendo" quasi fosse una sinfonia la giustezza delle loro azioni e demandandone la giustificazione in un secondo momento.

                              si è certamente soggetti ad un certo dogmatismo,non tanto ideologico o religioso,quanto metafisico che si esplica nella ricerca di valori supremi ai quali immolare la propria vita quasi fosse impossibile l'accettazzione del biologismo,del meccanicismo e del materialismo storico.
                              e il caso di mishima,citato da sean è quantomai emblematico.




                              io consoco
                              "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                              L.F.Celine

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                                Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                                Sean a me interessa l'argomento infatti, parlo di fascismo con persone vicine al fascismo per cercare di capirlo.
                                Adesso ti rifaccio la domanda però, ovviamente tutti sono liberi di intervenire:

                                "Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
                                E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene"

                                Ecco ora dimmi qual'è la tradizione spirituale e valoriale dalla quale proveniamo, illustramela. Quali sono sti valori tanto lodati e fondamentali al "non snaturamento dell'individuo"?


                                non è mai esistita,negli ambienti legatio al fascismo,una e una sola tradizone.
                                esiste la tradizione ossia la ricerca spasmodica di un quid metafisco che possa liberare l'uomo dalle catene del materialismo nichilista conferendo all'esistenza un valore superiore.
                                il fscismo ed il neofascismo hanno offerto la sponda alle teorie e alle ricerche personali di una via interiore più disparate.
                                sei libero di chiamarle suggestioni se ti pare.
                                "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                                L.F.Celine

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