Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Diegosfgt
    IL SOBILLATORE
    • Dec 2004
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    • South California
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    Io quello che non capisco è il perché il Fascismo, che pone in ampio risalto l'esaltazione della spiritualità e volontà umana, abbia avuto una deriva autoritaristica.
    Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

    però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
    Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
    senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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    • ma_75
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      • Sep 2006
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      Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
      x ma_75 :

      Il capitalismo è solo un modo di produrre più efficiente di altri : il lato spirituale della vita bisogna crearselo da soli , come già detto
      Troppo semplice. Il capitalismo è un sistema di relazioni sociali basato sul dominio di possiede i mezzi di produzione su chi non li possiede. Credo che questa frase l'abbia già detta qualcuno prima di me
      Il capitalismo lo vedi attuato ogni giorno, nell'affermazione politica della necssità di piegare tutto, principi, morale, valori, al libero mercato. Difficile dire che sia solo un sistema di produzione. Semplicemente è l'unico sistema sociale, di controllo delle masse, vincente oggi.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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      • DORian_fAke
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Il comunismo risolve subito la questione, lì l'individuo non esiste, annullato all'interno di un'ideologia egualitaria che abbatte le classi verso il basso, un piedistallo materialista che nega alla radice ogni senso di volontà e spiritualità, nega l'uomo come fattualità sussistente, ridotto ad un ingranaggio che serve la macchina stessa, il partito che incarna l'idea da servire.

        Mi si viene ancora a dire dunque che il Fascismo è la stessa cosa?
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Leggiamo e meditiamo:

        "una vita in cui l’individuo, attraverso l'abnegazione di sé, il sacrifizio dei suoi interessi particolari, la stessa morte, realizza quell'esistenza tutta spirituale in cui è il suo valore di uomo."

        "VIII - Né individui fuori dello Stato, né gruppi (partiti politici, associazioni, sindacati, classi). "

        "ed è per l'individuo in quanto esso coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell'uomo nella sua esistenza storica"

        Da - La dottrina del Fascismo -

        .

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        • Sean
          Csar
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          Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
          Io quello che non capisco è il perché il Fascismo, che pone in ampio risalto l'esaltazione della spiritualità e volontà umana, abbia avuto una deriva autoritaristica.
          Questa è una domanda interessante, alla quale credo sia stata già tentata una risposta in questo Thread.
          A parte i tempi e le contingenze storiche dovute a quel periodo, io terrei in grosso conto il discorso della "massa";
          Bisogna dare necessariamente un'argine a questo magma indistinto, a questo "numero" che è di per se stesso un peso che tira in direzione contraria all'elevarsi spirituale del popolo (la somma dei singoli individui) e dello Stato.
          Si deve disciplinare la massa fino a farle intendere che nulla può andare in direzione contraria o fuori dalla Stato:
          Questa massa deve arrivare ad avere "una sola volontà e una sola coscienza", una moltitudine che abbia "coscienza di sè" e del suo ruolo storico e non sradicato nell'individualismo.
          Questo ciò che Mussolini stava tentando di fare con gli strumenti dell'autoritarismo (e non senza favore di popolo, come vedemmo), fascistizzare la Nazione, perchè poi questa, una volta riconosciutasi tale da sola, avesse potuto camminare con le sue gambe:
          In quale forma storica la guerra ci ha impedito di conoscerlo;
          Certo il Fascismo - lo dichiara - non ha le pretese di sussistere in una forma radicale e immutabile propria del comunismo, è pragmatico, vive il tempo necessario per dare l'indirizzo alla Nazione e al popolo, come di seguito spiegato:

          Il Fascismo è un movimento di realtà, di verità, di vita che aderisce alla vita. E' pragmatista. Non ha apriorismi. Né finalità remote. Non promette i soliti paradisi dell'ideale. Lascia queste ciarlatanate alle tribù della tessera. Non presume di vivere sempre e molto. Vivrà sino a quando non avrà compiuto l'opera che si è prefissa. Raggiunta la soluzione nel nostro senso dei fondamentali problemi che oggi travagliano la nazione italiana, il Fascismo non si ostinerà a vincere, come un'anacronistica superfetazione di professionisti di una data politica, ma saprà brillantemente morire senza smorfie solenni.

          Per dare il via a quest'opera, la dittatura fu necessaria, essenziale direi.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Intendi bene la differenza, nel Fascismo non si riduce l'uomo ad ingranaggio, ma lo si innalza a volontà che (ciascuno a proprio modo, col proprio libero sentire spirituale) si mantiene nell'ordine superiore dato dallo Stato;
            Per questo vi sono molti modi di intendere il Fascismo, ma sempre rivolti allo Stato, mentre esiste un solo comunismo.
            Non venirmi a fare le pulci su questioni che neppure intendi;
            Da una parte è lo Stato inteso volontariamente e spiritualmente dall'individuo, che solo all'interno di esso trova senso storico e compiuto, sulla base di tutta una serie preesistente di tradizioni e valori che vengono non solo salvati ma fatti strumento di quella stessa volontà di superarsi - il comunismo è altra cosa, è ingranaggio partitico ed ideologico impiantato nello Stato ex-novo, ci siamo?
            Last edited by Sean; 28-09-2008, 13:03:39.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

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              Questa è una domanda interessante, alla quale credo sia stata già tentata una risposta in questo Thread.
              A parte i tempi e le contingenze storiche dovute a quel periodo, io terrei in grosso conto il discorso della "massa";
              Bisogna dare necessariamente un'argine a questo magma indistinto, a questo "numero" che è di per se stesso un peso che tira in direzione contraria all'elevarsi spirituale del popolo (la somma dei singoli individui) e dello Stato.
              Si deve disciplinare la massa fino a farle intendere che nulla può andare in direzione contraria o fuori dalla Stato:
              Questa massa deve arrivare ad avere "una sola volontà e una sola coscienza", una moltitudine che abbia "coscienza di sè" e del suo ruolo storico e non sradicato nell'individualismo.
              Questo ciò che Mussolini stava tentando di fare con gli strumenti dell'autoritarismo (e non senza favore di popolo, come vedemmo), fascistizzare la Nazione, perchè poi questa, una volta riconosciutasi tale da sola, avesse potuto camminare con le sue gambe:
              In quale forma storica la guerra ci ha impedito di conoscerlo;
              Certo il Fascismo - lo dichiara - non ha le pretese di sussistere in una forma radicale e immutabile propria del comunismo, è pragmatico, vive il tempo necessario per dare l'indirizzo alla Nazione e al popolo, come di seguito spiegato:

              Il Fascismo è un movimento di realtà, di verità, di vita che aderisce alla vita. E' pragmatista. Non ha apriorismi. Né finalità remote. Non promette i soliti paradisi dell'ideale. Lascia queste ciarlatanate alle tribù della tessera. Non presume di vivere sempre e molto. Vivrà sino a quando non avrà compiuto l'opera che si è prefissa. Raggiunta la soluzione nel nostro senso dei fondamentali problemi che oggi travagliano la nazione italiana, il Fascismo non si ostinerà a vincere, come un'anacronistica superfetazione di professionisti di una data politica, ma saprà brillantemente morire senza smorfie solenni.

              Per dare il via a quest'opera, la dittatura fu necessaria, essenziale direi.
              E' un discorso che comprendo, ma che non approvo.
              Io vedo come cosa giusta ed onorevole l'esaltazione del valore dell'individuo nelle sue peculiarità, in una dinamica di funzionalità allo Stato.
              Stato visto come Patria ma anche come bene comune.
              Una sovranità basata non solo sull'essere parte fisica dello Stato, ma anche nell'impegno individuale volto all'offrire allo Stato ed al proprio Popolo la propria parte migliore.
              Io ritengo che la deriva autoritaristica abbia, purtroppo, posto un serio freno a tutto questo, perché non ha permesso a quella massa di maturare e di raggiungere il bene comune, che, personalmente, sono sicuro che avrebbe raggiunto.

              Io sono dell'idea che il regime, a tratti, abbia peccato poco coraggio e fiducia verso le proprie stesse idee.
              Sono dell'opinione che questo abbia tarpato le ali ad un movimento culturale, che, come ho già detto, sarebbe ancora attualissimo.

              E' innegabile che oggi quando si parla di fascismo vengano velocemente alla mente scene ed immagini che poco hanno a che fare con la filosofia del Fascismo.
              Scene ed immagini, che giuste o sbagliate che siano, hanno reso le idee del Fascismo nient'altro che un'ideologia dalla quale si tende, anche solo per convenzione sociale, a sfuggire.
              Last edited by Diegosfgt; 28-09-2008, 13:16:28.
              Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

              però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
              Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
              senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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              • DORian_fAke
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Intendi bene la differenza, nel Fascismo non si riduce l'uomo ad ingranaggio, ma lo si innalza a volontà che (ciascuno a proprio modo, col proprio libero sentire spirituale) si mantiene nell'ordine superiore dato dallo Stato;
                Per questo vi sono molti modi di intendere il Fascismo, ma sempre rivolti allo Stato, mentre esiste un solo comunismo.
                Non venirmi a fare le pulci su questioni che neppure intendi;
                Da una parte è lo Stato inteso volontariamente e spiritualmente dall'individuo, che solo all'interno di esso trova senso storico e compiuto, sulla base di tutta una serie preesistente di tradizioni e valori che vengono non solo salvati ma fatti strumento di quella stessa volontà di superarsi - il comunismo è altra cosa, è ingranaggio partitico ed ideologico impiantato nello Stato ex-novo, ci siamo?
                Dopo di questo manco meriti risposta.
                "Per questo vi sono molti modi di intendere il Fascismo, ma sempre rivolti allo Stato, mentre esiste un solo comunismo."
                Ah si è quale sarebbe il solo comunismo?
                Ti assicuro che il comunismo (non che lo voglia diffendere) ha ben più visioni, teorici, forme, pensatori e aderenti di un certo livello che il fascismo.

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                • ma_75
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                  Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
                  Io quello che non capisco è il perché il Fascismo, che pone in ampio risalto l'esaltazione della spiritualità e volontà umana, abbia avuto una deriva autoritaristica.
                  Credo che il momento autoritario sia insito in ogni movimento rivoluzionario, almeno nella sua prima fase. A ben vedere tutte le grandi rivoluzioni necessitano di una riduzione delle libertà individuali, almeno nel loro momento più virulento. E'accaduto sempre così, la Francia ha avuto bisogno di Robespierre, l'Inghilterra di Cromwell, la stessa Roma di Cesare. In tutti questi momenti è stato necessario sacrificare la libertà individuale (o almeno comprimerla) a vantaggio della libertà collettiva, dello stato. E' evidnte che, nei confronti di questi movimenti rivoluzionari, si deve, necessariamente, effettuare un'apertura di credito, consegnando parte dei propri diritti in mani che, si assume, ce li restituiranno alla fine del periodo "emergenziale". Si è sempre detto, per il fascismo, che non ci sarebbe stato un secondo Mussolini, dal momento che, alla sua morte, il movimento avrebbe assunto un carattere meno autoritario, scviolando, probabilmente, verso forme di gestione dello stato più simili a quelle che noi conosciamo.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                    Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
                    E' un discorso che comprendo, ma che non approvo.
                    Io vedo come cosa giusta ed onorevole l'esaltazione del valore dell'individuo nelle sue peculiarità, in una dinamica di funzionalità allo Stato.
                    Stato visto come Patria ma anche come bene comune.
                    Una sovranità basata non solo sull'essere parte fisica dello Stato, ma anche nell'impegno individuale volto all'offrire allo Stato ed al proprio Popolo la propria parte migliore.
                    Io ritengo che la deriva autoritaristica abbia, purtroppo, posto un serio freno a tutto questo, perché non ha permesso a quella massa di maturare e di raggiungere il bene comune, che, personalmente, sono sicuro che avrebbe raggiunto.


                    Io sono dell'idea che il regime, a tratti, abbia peccato in coraggio e poca fiducia verso le proprie stesse idee.
                    Sono dell'opinione che questo abbia tarpato le ali ad un movimento culturale, che, come ho già detto, sarebbe ancora attualissimo.

                    E' innegabile che oggi quando si parla di fascismo vengano velocemente alla mente scene ed immagini che poco hanno a che fare con la filosofia del Fascismo.
                    Scene ed immagini, che giuste o sbagliate che siano, hanno reso le idee del Fascismo nient'altro che un'ideologia dalla quale si tende, anche solo per convenzione sociale, a sfuggire.
                    Ma altrimenti come si sarebbe potuta attuare quella presa di coscienza che così bene intendi?
                    La democrazia non ne possiede i mezzi necessari, e, all'interno di un'ottica pragmatica, la dittatura rappresentò quel mezzo;
                    Non si giunse, causa la guerra, a maturazione, è vero, ma il processo era ben avviato, e in quale forma storica si sarebbe poi evoluto, come detto, non ci è stato dato di saperlo (certo l'Italia oggi non sarebbe stata lo sfacelo che è).
                    Sull'accostare Fascismo a ciò che comunemente si intende (ne abbiamo esempi anche qui, da chi lo paragona addirittura al comunismo, quasi tutte le dittature fossero uguali...) la guerra ed i disatri della stessa hanno avuto il loro peso, così come, e forse più importante ancora, la guerra civile e il prolungato nascondimento delle ragioni storiche (con tutta la successiva retorica dell'anti-fascismo e del continuo richiamo alle "glorie" della resistenza, su cui si vuole sia fondata questa repubblica).
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                      Dopo di questo manco meriti risposta.
                      "Per questo vi sono molti modi di intendere il Fascismo, ma sempre rivolti allo Stato, mentre esiste un solo comunismo."
                      Ah si è quale sarebbe il solo comunismo?
                      Ti assicuro che il comunismo (non che lo voglia diffendere) ha ben più visioni, teorici, forme, pensatori e aderenti di un certo livello che il fascismo.
                      Tra i quali tu scommetto?
                      Questo è un Thread sulle ragioni del Fascismo;
                      Se ne vuoi aprirne uno su quelle del comunismo sei libero di farlo, ma qui si parla di altro, e Fascismo e comunismo (visto che di quest'ultimo dici di saperne) non sono appunto la stessa cosa, nonostante le carpiate ed i salti mortali nei quali vi ostinate.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
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                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                        Dopo di questo manco meriti risposta.
                        "Per questo vi sono molti modi di intendere il Fascismo, ma sempre rivolti allo Stato, mentre esiste un solo comunismo."
                        Ah si è quale sarebbe il solo comunismo?
                        Ti assicuro che il comunismo (non che lo voglia diffendere) ha ben più visioni, teorici, forme, pensatori e aderenti di un certo livello che il fascismo.
                        Devi argomentare, Fake, non vivisezionare i miei post;
                        Lungo questo Thread ho detto la mia sull'impossibile assimilazione tra Fascismo e comunismo:
                        Se la pensi diversamente argomenta, prova, esponi, ma non stare lì con la matita rossa in mano a fare le pulci agli altri, nascondendoti nel vago.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Credo che il momento autoritario sia insito in ogni movimento rivoluzionario, almeno nella sua prima fase. A ben vedere tutte le grandi rivoluzioni necessitano di una riduzione delle libertà individuali, almeno nel loro momento più virulento. E'accaduto sempre così, la Francia ha avuto bisogno di Robespierre, l'Inghilterra di Cromwell, la stessa Roma di Cesare. In tutti questi momenti è stato necessario sacrificare la libertà individuale (o almeno comprimerla) a vantaggio della libertà collettiva, dello stato. E' evidnte che, nei confronti di questi movimenti rivoluzionari, si deve, necessariamente, effettuare un'apertura di credito, consegnando parte dei propri diritti in mani che, si assume, ce li restituiranno alla fine del periodo "emergenziale". Si è sempre detto, per il fascismo, che non ci sarebbe stato un secondo Mussolini, dal momento che, alla sua morte, il movimento avrebbe assunto un carattere meno autoritario, scviolando, probabilmente, verso forme di gestione dello stato più simili a quelle che noi conosciamo.
                          Teoricamente quello che scrivi non fa una piega, ma dopo la rivoluzione in Francia c'è stata la restaurazione e dopo Cromwell non c'è stato nessun successore di pari valore.
                          Discorso differente per quanto riguarda la Guerra di indipendenza Americana.
                          Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

                          però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
                          Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
                          senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Devi argomentare, Fake, non vivisezionare i miei post;
                            Lungo questo Thread ho detto la mia sull'impossibile assimilazione tra Fascismo e comunismo:
                            Se la pensi diversamente argomenta, prova, esponi, ma non stare lì con la matita rossa in mano a fare le pulci agli altri, nascondendoti nel vago.
                            Il fatto è che se molti accorpano il Fascismo al Camunismo lo fanno proprio per il discorso di prima.
                            Ossia giudicando in base ai puri esiti delle due esperienze; entrambe vengono contestualizzate in un clima di repressione, prevaricazione e morte.
                            Al di là di ogni seria valutazione storica e culturale.
                            Ci sono differenze tra le due esperienze?
                            E' ovvio che ci siano, solo che le persone, comunemente, pensano in termini di campi di concentramento, gulag, dura repressione delle opposizioni e così via.

                            La storia, per come viene tramandata, è la pietra tombale della parte più nobile del Fascismo e considerando che la scrittura della storia fa parte del bottino di guerra dei vincitori, il conto è presto fatto.
                            Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

                            però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
                            Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
                            senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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                            • ma_75
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                              Teoricamente quello che scrivi non fa una piega, ma dopo la rivoluzione in Francia c'è stata la restaurazione e dopo Cromwell non c'è stato nessun successore di pari valore.
                              Discorso differente per quanto riguarda la Guerra di indipendenza Americana.
                              Ovviamente non tutte le rivoluzioni vanno a buon fine, ovvero passano dalla prima fase alla seconda. Nel caso della Francia, però, il secondo stadio c'è stato, quel Napoleone che ha incarnato una rivoluzione "moderata" e che ha continuato a far andare avanti le lancette della storia che sono, invece, tornate indietro di colpo con la restaurazione. Ma se non ci fosse stata Waterloo il processo si sarebbe concluso diversamente.
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

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                                Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
                                Il fatto è che se molti accorpano il Fascismo al Camunismo lo fanno proprio per il discorso di prima.
                                Ossia giudicando in base ai puri esiti delle due esperienze; entrambe vengono contestualizzate in un clima di repressione, prevaricazione e morte.
                                Al di là di ogni seria valutazione storica e culturale.
                                Ci sono differenze tra le due esperienze?
                                E' ovvio che ci siano, solo che le persone, comunemente, pensano in termini di campi di concentramento, gulag, dura repressione delle opposizioni e così via.

                                La storia, per come viene tramandata, è la pietra tombale della parte più nobile del Fascismo e considerando che la scrittura della storia fa parte del bottino di guerra dei vincitori, il conto è presto fatto.
                                Lo abbiamo detto, ed hai ragione, ma l'assurdo rimane e per me l'unica ragione plausibile (oltre a quella della bambinesca provocazione) è quella del difetto d'intelligenza, e cioè che alcuni proprio non ci arrivano.
                                Ci sono evidenze elementari:
                                Il Fascismo ha impiantato l'ateismo di Stato, o ha lasciato che la tradizione religiosa e propria del Paese vivesse?
                                Ha azzerato il capitale, le classi sociali, le differenze di ceto o ha fatto in modo di trovare una forma per cui tutti- nella loro distinzione - partecipassero all'arricchimento dello Stato?
                                Ha abolito la proprietà privata?
                                E la meniamo ancora col comunismo?
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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