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Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)
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Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza MessaggioMassì.....datti una lettaLast edited by Sean; 23-09-2012, 12:55:57....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Considerazioni sul Fascismo.
Il Fascismo è stata un'epoca particolarmente dura per l'Italia, che ha vissuto momenti di disordine pubblico, prima e poi subito dopo l'instaurarsi del regime stesso; momenti di crisi economica e forte contrapposizione sociale, bloccata necessariamente in vista del perseguimento dell'ordine perfetto; momenti di tensione politici e di terrore per i pochi impegnati politicamente all'opposizione, sia comunisti che socialisti che liberali; momenti di paura per la seconda guerra mondiale, dopo una prima vista con l'entusiasmo di chi la guarda e pensa pure di vincerla subito e momenti di paura durante la stessa guerra; momenti di tragicità durante la R.S.I. e di confusione durante la resistenza contro il nemico tedesco ex amico germanico.
E' stato quindi difficile, da parte del Fascismo, resistere in questo caos. Tuttavia, proprio questo caos ha generato il Fascismo, inteso come fede in un capo carismatico, il Duce, grande senso di menefreghismo da parte di tutta la popolazione e senso di "faccio di tutto per la mia famiglia" e basta, che ha evidentemente permesso anche alla burocrazia fascista di estendersi, come una rete, su tutto il territorio nazionale, senza mai scendere nella profondità della società, ovvero rendere totalitario uno Stato, quello Italiano sotto il regime fascista, poco più che autoritario.
Difatti, la stessa Chiesa cattolica, assumendo atteggiamenti ambivalenti, bene esprime, secondo me, la stessa situazione in cui si trovava il potere fascista nei confronti della popolazione: ambivalente, ambigua, confusa.
Non c'è mai stata una vera penetrante ideologia fascista. Solo un consentimento di un popolo, quello italiano, mai stato unificato davvero, fino, almeno, al 1950 e forse al 1960, dove la televisione ha dato una fortissima impronta nazionalista alla popolazione (da evidenziare che il processo nazionalistico è cominciato, negli altri Paesi europei, fin dal 1800, per non parlare dell'Inghilterra, già tutta Inghilterra nel 1650) permise la prosecuzione di un regime che, agli occhi degli italiani, valeva bene quello monarchico precedente e quello - addirittura - anarchico che si sarebbe vissuto dopo il 1943, per volontà stessa del popolo, che avrebbe lasciato perdere tutto già nel 1940.
Più tardi voglio continuare, anche se la prima impressione che mi dà il fascismo è quella di una necessaria organizzazione che ha avuto lo Stato, a livello giuridico e politico, per arrivare a quello che oggi siamo.Questo è il mio diario
* Chiedo aiuti per dimagrire e non perdere più massa magra
Originariamente Scritto da artemidestai tranquillo, non si diventa enormi così facilmente! in bocca al lupo per la tua tartaruga!
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Il primo ottobre ci sarà la presentazione di un libro di Andrea Colombo a cui ne seguirà un altro di Rosario Priore proprio sul terrorismo di quegli anni e degli accordi tra stato e terroristi arabi.Trattandosi di uno scrittore di sinistra e di uno dei magistrati di maggiore spessore e competenza specifica,spero possano dare una mano a fare luce.
Quello che invece mi spaventa,è il fatto che come fai notare,la verità sembra non interessare a nessuno.Queste storie sono ormai "Passato",i colpevoli ci sono e tanto basta.....
Andrea Colombo, Trame
Segreti di Stato e diplomazia occulta nella nostra storia repubblicana
Introduzione di Rosario Priore
IL LIBRO
Due giornalisti scomparsi nel nulla, un Alto ufficiale dei servizi segreti «suicidato» il giorno prima di deporre su un tentato golpe, un altro ucciso in circostanze mai chiarite appena portata a termine la sua missione... È il prezzo di una diplomazia segreta, fatta di patti sanguinosi e trame inconfessabili, che questo libro ricostruisce nelle sue tappe essenziali: dalla crociata anticomunista degli anni ’50 alla morte di Nicola Calipari, passando per l’accordo segreto tra Stato italiano e terrorismo palestinese che è stato per vent’anni la chiave della nostra politica nel Mediterraneo.
Dietro le quinte della storia ufficiale se ne nasconde un’altra, fatta di spie, ricatti, accordi inconfessabili, vite sacrificate sull’altare della ragione di Stato. Manovrata dai servizi segreti ma controllata sempre dal potere politico, questa storia nascosta ha inciso quanto e spesso più di quella nota nei passaggi cruciali della Prima e Seconda repubblica. Sulla base di testimonianze inedite, questo libro ricostruisce le trame nascoste e le attività della diplomazia occulta in tre momenti centrali dell’Italia del dopoguerra: la crociata anticomunista degli anni Cinquanta e Sessanta a colpi di dossier, ritorsioni, alleanze tra l’intelligence e la grande industria, minacce di golpe; l’accordo segreto firmato da Aldo Moro col terrorismo palestinese e i patti con la Libia del colonnello Gheddafi che consentirono all’Italia di aggiudicarsi una posizione privilegiata nella corsa al petrolio arabo al prezzo di chiudere gli occhi su stragi e omicidi; la guerra in Iraq e il sacrificio, ancora oggi pieno di lati oscuri, di Nicola Calipari, l’agente segreto ucciso mentre riportava a casa la giornalista Giuliana Sgrena dopo un mese di sequestro.
Trame ricostruisce inoltre fatti dimenticati come la prima strage di Fiumicino del 1973 (seconda in base al numero di vittime solo a quella di Bologna); la sparizione dei giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo (su cui è stato appositamente prolungato il segreto di Stato), usciti da un hotel di Beirut nel 1980 e inghiottiti nel nulla; l’attacco al Tempio maggiore di Roma del 1982, di cui ricorre il trentennale.
Senza mai cadere nella tentazione dietrologica, Andrea Colombo nella sua ricostruzione puntuale di alcuni momenti fondamentali della nostra vicenda nazionale coniuga la migliore tradizione del giornalismo investigativo con lo stile narrativo della più avvincente docu-fiction.
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Originariamente Scritto da sansampei Visualizza MessaggioConsiderazioni sul Fascismo.
Il Fascismo è stata un'epoca particolarmente dura per l'Italia, che ha vissuto momenti di disordine pubblico, prima e poi subito dopo l'instaurarsi del regime stesso; momenti di crisi economica e forte contrapposizione sociale, bloccata necessariamente in vista del perseguimento dell'ordine perfetto; momenti di tensione politici e di terrore per i pochi impegnati politicamente all'opposizione, sia comunisti che socialisti che liberali; momenti di paura per la seconda guerra mondiale, dopo una prima vista con l'entusiasmo di chi la guarda e pensa pure di vincerla subito e momenti di paura durante la stessa guerra; momenti di tragicità durante la R.S.I. e di confusione durante la resistenza contro il nemico tedesco ex amico germanico.
E' stato quindi difficile, da parte del Fascismo, resistere in questo caos. Tuttavia, proprio questo caos ha generato il Fascismo, inteso come fede in un capo carismatico, il Duce, grande senso di menefreghismo da parte di tutta la popolazione e senso di "faccio di tutto per la mia famiglia" e basta, che ha evidentemente permesso anche alla burocrazia fascista di estendersi, come una rete, su tutto il territorio nazionale, senza mai scendere nella profondità della società, ovvero rendere totalitario uno Stato, quello Italiano sotto il regime fascista, poco più che autoritario.
Difatti, la stessa Chiesa cattolica, assumendo atteggiamenti ambivalenti, bene esprime, secondo me, la stessa situazione in cui si trovava il potere fascista nei confronti della popolazione: ambivalente, ambigua, confusa.
Non c'è mai stata una vera penetrante ideologia fascista. Solo un consentimento di un popolo, quello italiano, mai stato unificato davvero, fino, almeno, al 1950 e forse al 1960, dove la televisione ha dato una fortissima impronta nazionalista alla popolazione (da evidenziare che il processo nazionalistico è cominciato, negli altri Paesi europei, fin dal 1800, per non parlare dell'Inghilterra, già tutta Inghilterra nel 1650) permise la prosecuzione di un regime che, agli occhi degli italiani, valeva bene quello monarchico precedente e quello - addirittura - anarchico che si sarebbe vissuto dopo il 1943, per volontà stessa del popolo, che avrebbe lasciato perdere tutto già nel 1940.
Più tardi voglio continuare, anche se la prima impressione che mi dà il fascismo è quella di una necessaria organizzazione che ha avuto lo Stato, a livello giuridico e politico, per arrivare a quello che oggi siamo.
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inutile dire che l'ipocrisia antifascista italiana è ai massimi livelli...cioè non puoi essere anti qualcosa ma poi usufruire di ciò che ha istituito ciò che sei contro
1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184
2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158
3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841
4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653
5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277
6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798
7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055
8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312
9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928
10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397
11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827
12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768
13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264
14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923
15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817
16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048
17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138
18. Istituto Autonomo Case Popolari
19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali
20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859)
21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo
22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori)
23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927
24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512
25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni
26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole
27. Abolizione della schiavitù in Etiopia
28. Lotta contro la malaria
29. Colonie marine, montane e solari
30. Refezione scolastica
31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni
32. Scuole professionali
33. Magistratura del Lavoro
34. Carta della Scuola
Opere architettoniche e infrastrutture
35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939
36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo
37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie
38. Roma: Viale della Conciliazione
39. Progetto della Metropolitana di Roma
40. Tutela paesaggistica ed idrologica
41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città
42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane
43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore
44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia
45. Fondazione di 16 nuove Province
46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”)
47. Creazione quartiere dell’EUR
48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi
49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma)
50. Costruzione di numerose dighe
51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte
52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA
53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze
54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri
55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio, aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra.
56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico
Opere politiche e diplomatiche
57. Patti Lateranensi, 11/02/1929
58. Tribunale del popolo
59. Tribunale speciale
60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica)
61. Conferenza di Losanna
62. Conferenza di Locarno
63. Conferenza di Stresa
64. Patto a quattro
65. Patto anti-Comintern
Opere espansionistiche
66. Riconquista della Libia
67. Conquista dell’Etiopia
68. Guerra di Spagna
Opere economiche e finanziarie
69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932
70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933
71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706
72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio
73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944
74. Parità aurea della lira
75. Battaglia del grano
76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos: il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”)
77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24)
78. Attacco al latifondo siciliano
79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss
80. Pareggio di bilancio già dal 1924
Opere sportive e culturali
81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923
82. Fondazione di CINECITTA’
83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927
84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto venne abbandonato a causa dell’entrata in guerra
85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata
86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928
87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925
88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”)
89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.)
90. Littoriali della cultura e dell’arte
Opere di utilità varie
91. Registro per armi da fuoco
92. Istituzione della guardia forestale
93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923
94. Fondazione della FAO
95. Fondazione dei consorzi agrari
96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate
97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932
98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco.
99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora
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Originariamente Scritto da torcia87 Visualizza Messaggioil fascismo è stato l esatto opposto...azzeramento classi sociali,vera unità d italia(basta sentirsi il discorso del 1939 a Reggio),azzeramento del debito pubblico con bilancio in positivo nonostante tutte le opere compiute per il popolo italiano,con le riforme del lavoro(il 99,9% dei benefici che hanno i lavoratori lo devono alla riforma fascista del lavoro)aveva fatto diventare l italia una grande nazione e mussolini un grande statista(basta leggere le opinioni di gandhi,roosesvelt,churchiil ecc ecc)...piu tardi ti posto le 100opere piu importanti
B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioOra e' anche vero che la scala e' mastodontica e non c'e' la possibilita' di zoommare, ma l'aspetto e' questo.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
E' che il debito attuale e' di dimensioni ciclopiche, quindi per farlo stare nel grafico si deve usare una scala altrettanto ampia, il che "schiaccia" il tutto. Quindi eventuali variazioni, irrisorie col metro di oggi, ma rilevanti coi parametri di allora, (se mai ci sono state), sarebbero piu' difficili da vedere.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioscusate, mi ha fatto ridere, comunque il motivo per cui gli stati (fino alla prima guerra mondiale) non avevano grossi debiti è perché era prassi comune fallire.
chiuso ot che ho paura di alex.
Fine OT anche per quanto mi riguarda.B & B with a little weed
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Mah, dimmi dove ho scritto di classi sociali.
Dimmi, inoltre, dove sia esistito che durante il fascismo, a parte il lavoro teorico che si sarebbe voluto fare, imprenditori e lavoratori fossero considerati alla stregua di una stessa tipologia di persone, nell'inquadramento nel corporativismo (tra l'altro mai del tutto davvero attuato).
Dimmi, ancora, dove è stata la protezione dei lavoratori col diritto del lavoro, che proprio sotto il cod. penale Rocco (1930) fu bastonato e ridotto a dell'assistenzialismo a pioggia, concessioni di sussidi (e non DIRITTI A... che in termini giuridici è una bella differenza) ed ovviamente ridotto in ogni sua considerazione sindacale.
Dimmi, ancora, cosa c'entrerebbe il normale iter di una legislazione antinfortunistica e previdenziale che nasce già nel 1898 (r.d. 80/1898) con quello che tu chiami il percorso della difesa del lavoro del fascismo.
Sul fatto che Mussolini sia stato un grande statista, ammirato da Hitler e comunque in grado di aver letto i bisogni della gente, non l'ho nè negato tanto meno l'ho affermato, ma mi sono soffermato sull'espressione "persona carismatica", che può includere molto di quello che è stato, per gli Italiani e per me, Mussolini.
E poi, dire che l'Italia è stata una grande nazione, mi sembra a dir poco travolgente la storia, data l'alleanza che ci legava ad Hitler, che ci ha portati necessariamente in guerra e date le condizioni poi in cui versava lo Stato italiano a livello amministrativo e militare. Economicamente, c'è da rilevare il piano della quota 90, ovvero 90 lire per una sterlina, cui Mussolini dedicò molti impegni restrittizi creditizi e ci riuscì. E fu un'ottima mossa per accaparrarsi solidità a livello internazionale ma non solidità interna nè tanto meno investimenti interni nè esplosione del capitalismo piccolo o grande che fosse, che furono invece conseguenze degli anni '50, '60 e '70.
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Inoltre, quando ho scritto che il percorso fascista è stato necessario per arrivare fino ad oggi, evidentemente andava ricercata in questa frase anche la considerazione che ci furono istituti che sono ancora qui e che hanno fatto da base per altri istituti, importanti per noi, significativamente utili.
Cercando di non soffermarmi punto per punto, altrimenti diventerebbe un'esposizione tecnica per cui non ho le competenze, vorrei ricordare che tutte le attività di assistenzialismo erano semplici misure calate dall'alto e non diritti riconosciuti alla persona, ma sussidi che lo Stato-Padre dava ai propri figli-italiani (e non cittadini nè persone) per poter calmare le tensioni sociali, create e soffocate dal fascismo, ma comunque incomprimibili fino all'ultimo.
Inoltre, la settimana lavorativa di 40 ore appartiene ad una legislazione già presente nel R.D.L. 692/1923, che aveva portato il limite ad 8 ore giornaliere ed aveva praticamente riportato in legge ciò che nella realtà si era ormai verificato in tutte le principali realtà industriali e commerciali italiane, attraverso un'esigua ma presente lotta sindacale.
Ancora, le 40 ore fissate in legge in realtà furono uno strumento di contingentamento per evitare la disoccupazione incontrollata, anche se, in maniera molto schietta, fu come tante una legge poco rararemente applicata, anche grazie ad un uso della corruzione a tutto spiano.
Poi continuo su altri versanti, senza nulla togliere - ripeto - i meriti di tante strutture ed istituti nati in questo periodo, dall'I.R.I. alla L.U.C.E.Questo è il mio diario
* Chiedo aiuti per dimagrire e non perdere più massa magra
Originariamente Scritto da artemidestai tranquillo, non si diventa enormi così facilmente! in bocca al lupo per la tua tartaruga!
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liam&me se non sbaglio i "dettagli" furono annunciati a Messina da Mussolini e De Stefani(magari se fai una ricerca ti escono i dati ecc riguardo occupazione,spese,ecc)
sansampei Mussolini entrò in guerra solo per farsi il figo!mi dispiace dirlo,ma ha voluto strafare sapendo benissimo che l Italia non aveva ne materie ne armi ne preparazione per una guerra di quella portata(la Spagna invece capì e si fece i cazzi suoi)...per quanto riguarda le leggi ti cito mio bisnonno(ancora vivo e fascista ancora oggi alla tenera età di 98 anni) "le leggi del fascismo erano magnifiche,il problema era chi doveva farle rispettare"
io ti ho linkato quelle riforme per specificare che forse è stato l'unico a voler davvero un Italia forte!
che poi dopo il 46 tutto sia stato denigrato e qualche furbetto si ha cambiato cosa da A a Z a proprio favore è un altro discorso...esempio i sindacati per il lavoro
ma siamo off e mi scoccio scrivere con questo cesso di cellulare xD
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Originariamente Scritto da torcia87 Visualizza Messaggioliam&me se non sbaglio i "dettagli" furono annunciati a Messina da Mussolini e De Stefani(magari se fai una ricerca ti escono i dati ecc riguardo occupazione,spese,ecc)sansampei Mussolini entrò in guerra solo per farsi il figo!mi dispiace dirlo,ma ha voluto strafare sapendo benissimo che l Italia non aveva ne materie ne armi ne preparazione per una guerra di quella portata(la Spagna invece capì e si fece i cazzi suoi)...per quanto riguarda le leggi ti cito mio bisnonno(ancora vivo e fascista ancora oggi alla tenera età di 98 anni) "le leggi del fascismo erano magnifiche,il problema era chi doveva farle rispettare"io ti ho linkato quelle riforme per specificare che forse è stato l'unico a voler davvero un Italia forte!che poi dopo il 46 tutto sia stato denigrato e qualche furbetto si ha cambiato cosa da A a Z a proprio favore è un altro discorso...esempio i sindacati per il lavoroma siamo off e mi scoccio scrivere con questo cesso di cellulare xDInviato dal mio GT-S5570 con Tapatalk 2
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Sicuramente l'orgoglio e l'attaccamento nazionale era penoso già allora.. Molti italiani non volevano la guerra e molti altri facevano i furbi durante il regime. Poco gli ne fregava dell' ITALIA.
Ho avuto la fortuna di parlare con parenti che hanno militato e hanno vissuto sulla loro pelle quegli anni:
un esempio stupido: venivano commissionati 100 carroarmati e autoblinde per la guerra. Ne facevano 20, lì facevano vedere al duce, li spostavano ne facevano vedere altri 20 via così fino a 100.. Poi ci chiediamo come mai gli slavi ci hanno mazzolato... non avevamo armi, non avevamo supporto e non eravamo addestrati (a parte alcuni corpi speciali che sono onorati tutt'oggi).Originariamente Scritto da zajkail buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
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