Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

[Mork]

Bello il servizio su canale 5, allora sbrachiamo anche il colosseo dove le persone venivano mangiate dai leoni.

[Sean]

Circa l'architettura fascista, c'è una levata di scudi. Si apprende anzi che il Razionalismo italiano è la corrente architettonica più studiata nelle università di tutto il mondo:

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_aprile_19/architettura-fascista-storia-assurdo-demolire-capolavori-3a630664-e662-11e4-aaf9-ce581604be76.shtml

[Ramos]

Alla stregua delle demolizioni che fa l'ISIS nei confronti dei luoghi di culto cristiani.

La storia è storia e come tale va lasciata inalterata. E a parlare non è un fascista (o un nostalgico)

[DD94]

Alla stregua delle demolizioni che fa l'ISIS nei confronti dei luoghi di culto cristiani.

La storia è storia e come tale va lasciata inalterata. E a parlare non è un fascista (o un nostalgico)

Concordo.

[DarKnight]

Proprio le manifestazioni di sostegno a Mussolini sono un aspetto stupefacente, agli occhi di chi le paragoni al disprezzo o anche all'indifferenza che ha accompagnato la classe politica italiana dal dopoguerra ad oggi. E sono tra l'altro uno di quegli aspetti ampiamente taciuti dalla storiografia rossa, che tende a ridimensionarli o a considerarli come atti "dovuti".

L'olio di ricino fa miracoli per il sostegno popolare!

Qui ci si nasconde dietro il nulla, mussolini era un dittatore(fra l'altro andato al potere per l'incompetenza del rè e del "terrore rosso"), teneva l'italia con il pugno di ferro non con il consenso popolare.... la propaganda è sempre esistita.

La sua giusta fine è stata quella di essere appeso ad una pompa di benzina

[DarKnight]

quello che ho scritto non è la verità? pensi che una dittatura vada avanti senza il pugno di ferro?

[Manx]

quello che ho scritto non è la verità? pensi che una dittatura vada avanti senza il pugno di ferro?

L'olio di ricino fa miracoli per il sostegno popolare!

Qui ci si nasconde dietro il nulla, mussolini era un dittatore(fra l'altro andato al potere per l'incompetenza del rè e del "terrore rosso"), teneva l'italia con il pugno di ferro non con il consenso popolare.... la propaganda è sempre esistita.

La sua giusta fine è stata quella di essere appeso ad una pompa di benzina

Cosa c'è scritto nel titolo del 3d? "no frasi fatte"...beh...è quello che hai scritto...torniamo in tema e magari motivare quanto si dice (senza tanti moralismi sinistroidi o di parte possibilmente).
grazie.

[ma_75]

L'olio di ricino fa miracoli per il sostegno popolare!

Qui ci si nasconde dietro il nulla, mussolini era un dittatore(fra l'altro andato al potere per l'incompetenza del rè e del "terrore rosso"), teneva l'italia con il pugno di ferro non con il consenso popolare.... la propaganda è sempre esistita.

La sua giusta fine è stata quella di essere appeso ad una pompa di benzina

quando hai preso la laurea in storia non ti hanno insegnato che re si scrive senza accento? Detto questo, che il fascismo, come pure il nazismo, godessero di ampio sostegno popolare non lo nega più nemmeno la parte più estrema della storiografia marxista.

[Sean]

quando hai preso la laurea in storia non ti hanno insegnato che re si scrive senza accento? Detto questo, che il fascismo, come pure il nazismo, godessero di ampio sostegno popolare non lo nega più nemmeno la parte più estrema della storiografia marxista.

Probabilmente si è dimenticato il tomo di De Felice che è intitolato, guarda caso, "gli anni del consenso": http://www.ibs.it/code/9788806188443...-duce-gli.html

Inoltre, se non si capisce come i fascismi non siano dittature militari (sul modello di quella di Franco in Spagna o dei colonnelli argentini e greci) ma movimenti popolari che tendono a trasformare la società e l'uomo con la partecipazione attiva e organica del singolo e delle masse alla costruzione dello Stato e della nazione, allora del Fascismo non si è capito nulla, e dunque l'invito ad approfondire e studiare è d'uopo.

Tutto questo è patrimonio della storiografia da ormai qualche decennio, da quando cioè ci si incominciò ad interrogare su questo nuovo fenomeno dei fascismi, che da subito apparvero diversi e distinti dalle semplici dittature di stampo classico e militare, tant'è che una definizione univoca del Fascismo non è stata data e non si può dare, proprio per la sua natura molteplice. I fascismi senza consenso non si reggono, pensiamo solo all'uso nuovo che si fece dello strumento della propaganda e dei mezzi moderni di comunicazione: a nulla sarebbe servito questo sforzo se si fosse trattato di semplice dittatura militare, di "pugno di ferro".

Il Fascismo ha bisogno del consenso perchè, come diceva Giovanni Gentile, fa forza sulla fede del popolo di poter mettere in moto pulsioni spirituali capaci di trasformare il vecchio in nuovo, di riattivare le forze sopite, di innalzare l'individuo a membro attivo di una società di pari interrelati uno all'altro, il contrario del concetto materialistico e parcellizzato della società odierna. E siccome tutto questo è, nè più e nè meno, un atto di fede, ecco che nel Fascismo ci si deve credere, ed ecco allora la necessità ontologica, sostanziale del consenso, perchè col ferro l'uomo non lo trasformi: lo assoggetti.

[Sean]

Se il nostro amico avesse letto più a lungo e meglio il thread, avrebbe visto che qua già postammo diverse definizioni del Fascismo, queste tentate da Emilio Gentile, già allievo di De Felice:

- "Un'ideologia a carattere antiideologico e pragmatico, che si proclama antimaterialista, antiindividualista, antiliberale, antidemocratica, antimarxista, tendenzialmente populista e anticapitalista, espressa (...) attraverso i miti, i riti e i simboli di una religione laica, istituita in funzione del processo di acculturazione, di socializzazione e d'integrazione fideistica delle masse per la creazione di un uomo nuovo (...)

- Una cultura fondata sul pensiero mitico e sul senso tragico e attivistico della vita, concepita come manifestazione della volontà di potenza, sul mito della giovinezza come artefice di storia(...)

- Una concezione totalitaria del primato della politica, come esperienza integrale e rivoluzione continua, per realizzare, attraverso lo stato totalitario, la fusione dell'individuo e delle masse nell'unità organica e mistica della nazione"

http://www.bodyweb.com/threads/144476-Considerazioni-sul-Fascismo-%28astenersi-dalle-frasi-fatte-e-motivare!%29/page82?p=5355508&viewfull=1#post5355508

Come si vede, in ciascuna di quelle definizioni c'è la concezione del moto e della partecipazione del popolo e del singolo: alla "esperienza integrale"; alla "fusione dell'individuo e delle masse nell'unità organica e mistica della nazione"; alla "socializzazione", alla "acculturazione", alla "trasformazione nell'uomo nuovo", il mito primo dei fascismi. Tutto questo richiede adesione ideale e pratica. Richiede presenza attiva d'anima e corpo. Richiede condivisione e compartecipazione, l'esatto contrario della dittatura di stampo militare, dove la politica è abolita, dove ciascuno può starsene a casa sua, dove dunque non c'è moto ma stasi.

Quindi il consenso, e anzi, più del consenso, il crederci (religione laica e fideistica la chiama Emilio Gentile) è fondamentale, o non possiamo parlare di Fascismo. Possiamo parlare di totalitarismi vari, di ideologie varie, di dittature ma non di Fascismo.

[Manx]

il fenomeno del consenso è cmq una prerogativa fondamentale di ogni regime, di ds e di sx.

edit: sean non avevo letto la tua ultima riga, mi hai anticipato.

[DarKnight]

Certamente una parte del consenso era reale, i nazionalismi sono sempre stati "facili" da seguire... specialmente la parte poco acculturata della popolazione subiva pesantemente l'effetto della propaganda.
detto questo cercare di far passare il fascismo per una dittatura seguita quasi all'unanimità dalla popolazione mi sembra quantomeno esagerato. (soprattutto se si considera che erano molti ad avere la tessera solo per non essere perseguitati dagli squadristi)
Poi ragazzi gli appunti negazionisti non si possono sentire, si sfiora il reato di apologia del fascismo. Capisco che la storia sia sempre scritta dai vincitori.... ma alcune cose sono innegabili

[Sean]

Certamente una parte del consenso era reale, i nazionalismi sono sempre stati "facili" da seguire... specialmente la parte poco acculturata della popolazione subiva pesantemente l'effetto della propaganda.
detto questo cercare di far passare il fascismo per una dittatura seguita quasi all'unanimità dalla popolazione mi sembra quantomeno esagerato. (soprattutto se si considera che erano molti ad avere la tessera solo per non essere perseguitati dagli squadristi)
Poi ragazzi gli appunti negazionisti non si possono sentire, si sfiora il reato di apologia del fascismo. Capisco che la storia sia sempre scritta dai vincitori.... ma alcune cose sono innegabili

Di quali appunti negazionisti parli? Qua si fa storia. L'unica apologia da evitare è quella dell'idiozia e degli slogan. Inoltre non si può fare una analisi adeguata andando per generalizzazioni. Dove e come, ad esempio, si è affermato che "la quasi unanimità" della popolazione sostenesse il Fascismo? Si è parlato di consenso, non si sono fatti numeri.

Per quanto riguarda le "parti meno acculturate", questo non è un problema esclusivo del Fascismo, che anzi una cultura cercava di darla. E' un problema che riguarda ogni regime, in primis quello democratico, che anzi è maestro nel solleticare la parte più istintuale e acritica della popolazione, sparando demagogia da mattina a sera, annegando la nazione nella demagogia.

[DarKnight]

Se vogliamo parlare di un nazionalismo FORTE e con un vasto seguito ideologico nella popolazione parliamo del nazismo. Il fascismo sebbene abbia ispirato Hitler in tutto e per tutto è sempre stato l'originale mal riuscito...sia dal punto di vista militare che sciale. (Naturalmente anche a causa della disparità delle 2 nazioni)

[Sean]

Se vogliamo parlare di un nazionalismo FORTE e con un vasto seguito ideologico nella popolazione parliamo del nazismo. Il fascismo sebbene abbia ispirato Hitler in tutto e per tutto è sempre stato l'originale mal riuscito...sia dal punto di vista militare che sciale. (Naturalmente anche a causa della disparità delle 2 nazioni)

Un originale, in quanto primo, non può essere malriuscito: può essere solo se stesso. Sono le copie a prendere più o meno spunto, ad avvicinarsi od allontanarsi dall'archetipo, ad adattare o meno alcune parti alle proprie realtà contingenti. La differenza tra Fascismo e Nazismo sta nella concezione stesso dello Stato, perchè per il primo lo Stato è ciò che sta sopra, ciò che tutto contiene ed ordina, il fine ultimo, entro il quale lo stesso partito fascista si sarebbe sciolto (difatti il Fascismo non ebbe mai la pretesa di essere "millenario" come il Nazismo). Nel Nazismo invece è il Partito ad essere sopra allo Stato, per cui è lo Stato che si scioglie entro il Partito, ed ecco perchè per il Nazismo possiamo parlare di totalitarismo compiuto, per il Fascismo no, dato che è lo Stato l'ente supremo, non il Partito e dunque nemmeno l'ideologia.

Il punto di vista militare non va assunto, riguarda non la filosofia politica nè ideale di un movimento ma la capacità tecnico-economica-organizzativa di una nazione, e questo esula da un grado di merito. Per quanto riguarda invece il lato sociale, Hitler innovò la nazione prendendo spunto da quanto Mussolini aveva fatto e andava facendo in Italia, si pensi solo ai diritti per i lavoratori, alla nuova concenzione del tempo libero, del luogo di lavoro, alle scuole ecc...

Come nazionalismo, qua ciascuno deve fare riferimento ai propri miti e dunque alla propria storia, e quella dell'Italia non era quella della Germania, per cui il Fascismo ebbe i richiami alla romanità e all'impero, il Nazismo ai miti nordici, a simbologie e richiami prischi che la popolazione potesse sentire, e in un certo grado sentiva, come originali.