Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Priebke è stato un protagonista (minore) della storia che qua si va ricostruendo e discutendo da tanto. Il Fascismo era alleato col Nazismo. Roma occupata, l'attentato di via Rasella, le Fosse Ardeatine...tutte cose di cui abbiamo parlato anche nelle pagine precedenti e che dunque sono in topic.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • iKeR_1
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      • Jul 2010
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      • In trincea con un coltello tra i denti
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      Originariamente Scritto da _Jason_ Visualizza Messaggio
      Sono sconcertato da te e tutti quegli altri che innegiano a questo criminale, e anche dalla tua ignoranza. Già perchè le vittime di cui parli tu non erano partigiani ed ebrei (eh già!) ma erano semplici soldati, avvocati, medici, preti, tutta gente che non centrava NULLA con l'attentato dei partigiani.

      Erano semplici ITALIANI!!! italiani come me e te! E trovo ancora più sconcertante che uno che probabilmente si dichiara di destra come te possa non solo tollerarlo ma addirittura esaltarlo.

      Ah ma certo te dirai che aveva eseguito degli ordini povera stellina... peccato che gli ordini erano 10 a 1, ma lui per sfizio personale ne uccise cinque in più! Ma che vuoi che siano cinque vite spezzate in più...

      E non chiamarlo SOLDATO, lui è solo un assassino non degno di quel nome.

      Un SOLDATO vero, con la S maiuscola, fu Erwin Rommel, che combattè nello stesso esercito di quel criminale, contro lo stesso nemico, ma ebbe sempre rispetto per l'avversario.
      Quando gli inglesi mandarono un commando nel deserto nordafricano ad uccidere Rommel, il commando fu catturato, Hitler ordinò a Rommel di giustiziarli e da grand'uomo qual'era Rommel se ne fregò degli ordini (nonostante avesse tutti i motivi personali per fare l'esatto contrario) e addirittura andò a scambiarci quattro chiacchere in totale armonia.

      Questo era un SOLDATO!





      Tipico dei fanatici di questa democrazia corrotta e senza giustizia cercar di negare le obbiettività come i contesti sgradevoli nel tempo delle guerre e rimarcare inesauribilmente i lati negativi del vinto onde creare un mostro che giustifichi tutte le tragedie e le situazioni poco chiare nella parte del vincitore. Mi sembra alquanto sciocco dover ripetere ciò che ho gia scritto nel precedente post. Il terrorismo ieri come oggi non deve essere giustificato in nessun modo perché non è approvato da nessuna convenzione di guerra, data la sua natura
      fondata sulla paura e sul colpire i civili. Non fingiamo che i partigiani siano dei santi, perché storicamente non lo sono stati, ogni giorno escono documenti e studi preziosi che certificano questo. Ma daltronde non è un mistero che i partigiani erano dediditi a mettere bombe qua e la senza curarsi dei civili, stupri anche solo per aver frequentato un "soldato nemico" e per non parlare delle minacce e violenze AGLI ITALIANI GIA' ARRESI. Partigiani che volevano vendere il nord est a Tito, il comunista BOIA tito, il quale criminale di guerra ( mai additato cosi dai vari scribacchini) e torturatore/omicida di ITALIANI delle recenti scoperte chiamate "Foibe", ovviamente queste scoperte le dobbiamo a gruppi di storici coraggiosi, sennò CAMPA CAVALLO che si fosse saputo.
      Interessante comunque certificare come i partigiani non siano stati tutti dei "fanatici cannibali omicidi" c'erano anche chi con l'inganno è stato costretto a combattere contro il suo stato, contro la maggioranza delle persone e sopratutto contro un ideale di mondo che sta viavia scomparendo per fare largo al caos. E' il caso di ( http://www.youtube.com/watch?v=cv1M5PkY5lg) il quale c'è un interessantissima intervista sul tubo, lui ex membro della resistenza francese come molti altri aprì gli occhi sull'accaduto. Ma si sà queste sono fandonie, "pattume del web" potrebbe ribattere qualcuno, potrebbero additare chi fa luce su questo come un " gombloddista " e che il video sarà sicuramente " un gomblotto di qualche antisemita vestito da ebreo" o meglio ancora come un nazizombie hollywoodiano risorto per conquistare il mondo e uccidere i miscredenti.
      Anche questa è manipolazione , spece linguistica ma non sto qui ad addentrarmi.
      Una cosa è certa, i paladini della democrazia e REGIME DEMOCRATICO stesso, hanno tentato in tutti i modi di censurare ogni altra "voce" alla sua ufficiale.. come se la "democrazia" fosse sinonimo di "stalinismo"..eh ,oh, sia mai a farlo presente... magari potrebbero allestire un altro processo farsa come quello di norimberga e loro stessi potrebbero accusarti di chissà quale reato che non si è mai preparato. Sul processo di Norimberga non c'è da dire nulla, tranne che i vincitori processavano i vinti.. e con questo ho detto tutto!.
      Ultima cosa: Rommel!. ROmmel senza dubbio un buon Generale, ma confrontarlo con un giovane CAPITANO mi pare una barzelletta piuttosto ridicola, anche visto il contesto. Ma poi Rommel non era tutto questo genio della geopolitica, non riusciva a capire che la guerra si doveva vincere ad est, anche perché i sovietici stavano in piena OPERAZIONE GROZA-(invasione d'europa che prontamente prendemmo in contropiede, ci superavano in numero e in mezzi, sarebbe stata una tragedia farsi attaccare.) anche questo censurato dalla democrazia- e infatti perduta stalingrado perduta la guerra.
      Ignoranza e' restare con i prosciutti negli occhi, non cercare di comprendere le vicende. Sicuramente sarai contento della nuova legge anti revisione storica, molto "democratica", ma "democraticamente comunista".


      PS: ribadisco, ogni giorno in TV si parla di stupidaggini inutili ( anche in programmi chiamati "storici") allestiti salottini e divanetti con molto political correct. Ma di questi tipi di dibattiti neanche l'ombra.. si ha qualcosa da nascondere? dov'è la democrazia e la libera parola tanto cara alla costituzione?. Perché si punisce con il carcere una persona che studia gli avvenimenti storici della seconda guerra mondiale?. L'IGNORANZA, QUELLA VERA - FA COMODO.
      sigpic

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      • KURTANGLE
        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
        • Jun 2005
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        • Borgo D'io
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        Vorrei fare una considerazione molto generale.
        Quando si giudica una forma di governo, e in questo caso una dittatura 20nnale prima di trarre ogni conclusione andrebbero valutati 2 aspetti.

        1) Il popolo

        2) Le alternative reali alla forma di governo in questione.....quello che c'è stato prima e dopo...


        Sul punto uno, sono perfettamente d'accordo con chi affermava ( mi pare fosse Aristotele) che non esistono forme di Governo migliori o peggiori di altre, ma che esistono forme di Governo piu' o meno adatte ad un determinato popolo. Tendenzialmente un popolo poco coeso, che ha poco a cuore le sorti della Nazione di cui è parte, che è poco cosciente dei propri diritti civili e pertanto non li esercita, dotato oltretutto di scarso senso civico, è un popolo poco adatto alla DEMOCRAZIA, perchè onestamente non sa che farne.
        A me sembra che gli Italiani ( e ciò vale oggi ancor piu' che all'inizio del ventennio per la verità) rientrino in questa categoria.
        Un Ateniese che la Polis avesse privato dei suoi diritti civili sarebbe stato un ateniese morto...morto moralmente, perchè non libero, non in grado di esprimere la propria opinione, di partecipare all'assemblea.
        Un italiano medio potrebbe essere privato di gran parte dei suoi diritti civili e non rendersene neanche conto.


        2) Volendo anche prescindere dal legame che deve per forza di cose sussistere tra le caratteristiche di un popolo a quelle della forma di Governo, siamo sicuri che la pseudodemocrazia all'italiana rappresenti una fforma di governo migliore rispetto a quella fascista?
        Mi riferisco in particolare al periodo che va dagli anni 80 ad oggi.
        Siamo in democrazia? A me non pare.
        Io vero un paese corrotto fino al midollo, dove comandano pochi Feudatari e i vari Valvassini e Servi della Gleba continuano a vivere esistenze piuttosto misere.
        Un paese dove tutto è lecito, tutto è consentito, se hai grosse disponibilità economiche e grosse conoscenze.
        Un paese dove lo Stato continua a far prosperare le Mafie senza prendere di petto il problema.
        Un paese dove si possono seppellire tonnellate di amianto e rifiuti tossici semplicemente pagando mazzette al proprietario di quelle terre.
        Per me non dovremmo paragonare il Fascismo alla Democrazia, dovremmo paragonare il Fascismo alla attuale Pseudodemocrazia ( nella quale neanche piu' la scelta dei nostri rappresentanti ci spetta), e trarre le eventuali conclusioni
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        • _Jason_
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          • Oct 2012
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          Originariamente Scritto da iKeR_1 Visualizza Messaggio
          Tipico dei fanatici di questa democrazia corrotta e senza giustizia cercar di negare le obbiettività come i contesti sgradevoli nel tempo delle guerre e rimarcare inesauribilmente i lati negativi del vinto onde creare un mostro che giustifichi tutte le tragedie e le situazioni poco chiare nella parte del vincitore. Mi sembra alquanto sciocco dover ripetere ciò che ho gia scritto nel precedente post. Il terrorismo ieri come oggi non deve essere giustificato in nessun modo perché non è approvato da nessuna convenzione di guerra, data la sua natura
          fondata sulla paura e sul colpire i civili. Non fingiamo che i partigiani siano dei santi, perché storicamente non lo sono stati, ogni giorno escono documenti e studi preziosi che certificano questo. Ma daltronde non è un mistero che i partigiani erano dediditi a mettere bombe qua e la senza curarsi dei civili, stupri anche solo per aver frequentato un "soldato nemico" e per non parlare delle minacce e violenze AGLI ITALIANI GIA' ARRESI. Partigiani che volevano vendere il nord est a Tito, il comunista BOIA tito, il quale criminale di guerra ( mai additato cosi dai vari scribacchini) e torturatore/omicida di ITALIANI delle recenti scoperte chiamate "Foibe", ovviamente queste scoperte le dobbiamo a gruppi di storici coraggiosi, sennò CAMPA CAVALLO che si fosse saputo.
          Ignoranza e' restare con i prosciutti negli occhi, non cercare di comprendere le vicende. Sicuramente sarai contento della nuova legge anti revisione storica, molto "democratica", ma "democraticamente comunista".
          Ti sbagli di grosso, non sono affatto quello che tu pensi e non ho un'opinione negativa del fascismo (nel complesso).



          Ultima cosa: Rommel!. ROmmel senza dubbio un buon Generale, ma confrontarlo con un giovane CAPITANO mi pare una barzelletta piuttosto ridicola, anche visto il contesto. Ma poi Rommel non era tutto questo genio della geopolitica, non riusciva a capire che la guerra si doveva vincere ad est, anche perché i sovietici stavano in piena OPERAZIONE GROZA-(invasione d'europa che prontamente prendemmo in contropiede, ci superavano in numero e in mezzi, sarebbe stata una tragedia farsi attaccare.) anche questo censurato dalla democrazia- e infatti perduta stalingrado perduta la guerra.
          Capitano o generale poco cambia, Rommel divenne presto famoso nelle fila nemiche, oltre che per il suo genio militare, per la sua umanità nei confronti del nemico, molto più spinta dei "democratici" inglesi.

          Per la parte sulle considerazioni strategiche, sono delle inesattezze. Quando fu al comando del teatro nordafricano affermava che i suoi superiori dell'OKH e OKW non comprendevano l'importanza di quel teatro per l'esito della guerra e si lamentava delle esigue risorse assegnate (come dargli torto aveva una manciata di divisioni mal rifornite contro le centinaia del fronte orientale).
          Quando divenne comandante del Gruppo d'armate B in Normandia, condannò la stupidità di Hitler di credere ancora in una vittoria totale, e predicava che in Normandia bisognava fermare il nemico sulle spiagge per evitare di aprire un'altro fronte e trattare una pace "decente" con gli Alleati per poi dedicarsi infine a sconfiggere il "barbaro" sovietico.

          Ad ogni modo fu sempre un comandante tattico/operativo e non fu mai chiamato a prendere decisioni strategiche, quindi questi discorsi non hanno molto senso.

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          • ciccione80
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            • May 2006
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            Per Sean........grazie della risposta nell'altra discussione che hai chiuso. Devo dire che il tuoi post sono sempre interessanti e le tue riflessioni sono sempre un interessante spunto per approfondimenti. Sono preso da una curiosità: quanti anni hai? Che studi hai fatto? Chiedo scusa in anticipo se la domanda ti offende o se la ritieni eccessivamente personale.

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            • Sean
              Csar
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              • In piedi tra le rovine
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              Ho fatto studi classici. Poi storia dell'arte all'università. Ho 42 anni. Ovviamente, certi studi ed interessi personali li ho proseguiti in proprio, una volta chiuso con le necessarie pratiche scolastiche.
              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • ciccione80
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                Immaginavo dal modo di scrivere che hai fatto studi classici e, dalla profondità delle riflessioni, ritenevo avessi sui 40 anni.

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                • Sean
                  Csar
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                  Resta ancora molto da dire, o magari non resta più niente. Siamo ben oltre le avanguardie più estreme, tanto oltre che siamo tornati all'inizio, alla preistoria. La materia e la tecnica imbellettano la scena, ci distraggono dalla visione del più completo deserto ove, appunto, la parola si rinsecchisce, così come gli ideali, così come ciò che potrebbe essere grande e non nasce, non torna più a visitarci.

                  Il Fascismo grande lo fu. Fu per le masse e fu per pochi. Fu partecipazione collettiva (forse anche troppo, se stiamo a certa critica che gli mosse Evola su questa libidine del numero) e risveglio intimo. Fu, soprattutto, l'ultimo tentativo di legare l'anello della storia a quello che lo precede, per non perdere il senso della propria civiltà, per riconoscersi tutti entro una comunità di destino, seminale. Oggi, e per la prima volta, non si permette più che una civiltà muoia nelle sue forme esteriori per dar vita ad uno scarto che, però, mantiene le sue radici nello ieri appena scomparso, come la Grecia venne in Roma, e Roma nel medioevo cristiano e questo nel sussulto paganeggiante del Rinascimento, e ancora nelle esplosioni del Barocco sino al principio della fase dell'attuale degenerescenza, l'Illuminismo.

                  Il Fascismo (meglio sarebbe dire i Fascismi) naque proprio in reazione alla fase storica che si aprì coi Lumi e che ebbe il suo vertice con l'Ottocento scientista e antitradizionale, dal quale poi si partorì quell'abominio che è il comunismo (suo contraltare, la società liberista e capitalista, luciferina in quel suo adorare gli Indici Economici, come se da questo tutto dipendesse). Il Fascismo nasce per riconsegnare all'uomo una sua dimensione verticale e spirituale. Nasce perchè si riporti l'ideale al centro. Perchè una comunità frammentata torni ad essere una unità organica. Perchè, in una società gerarchizzata, torni ad avere preminenza il valore. E, col valore, ridare vita e senso al lavoro, alle arti, alla filosofia, alla politica, allo Stato e a tutto ciò che in esso vive.

                  Dunque, non vogliamo far morire questa civiltà, convinti o fatti convinti che sia il migliore dei mondi possibili. E, infatti, siamo nel limbo di una non-morte, vaghiamo come gli spettri (o come i vampiri, con la stessa loro consistenza di creature notturne, con la loro medesima famelicità e col sangue alla bocca) svirilizzati, senza più alcun legame esistenziale, senza ragione e senza storia. Invece di lasciarla morire perchè altro venga, questa civiltà si espande come un cancro, aggredisce i pochi rimasti che non la pensano come lei; invece di ridimensionarsi ad un canone, irrompe in ogni altrove, perchè il mercato per vivere ha bisogno di spazi sempre più grandi, non importa il prezzo.

                  E l'uomo è merce da mercato. Il lavoro è produzione. Il poco tempo libero è consumo di ciò che, senza respiro, si è prodotto. Il Fascismo è a tutto questo e ad altro ancora che volle mettere un argine, ma il Fascismo è storia sconfitta: nella grande guerra cosmica tra le forze dell'ordine (le olimpiche e solari forze di ciò che tende alla luce e dunque all'alto) e quelle del caos, ha vinto il caos. Hanno vinto le forze degli istinti, le telluriche, le notturne, quelle che tendono al basso. Non per altro, siamo anche "civiltà" pornografica, ove il genere e la caratterizzazione sessuale scompaiono. Ma guai solo, in questa democrazia (che è la necessaria carta da parati per stanze dell'orrore) a piegare le labbra in una smorfia di non comprensione e disgusto: infrangi certamente qualche legge.

                  Quante rose a nascondere un abisso.
                  Siamo trapassati remoti, appunto preistorici. Qui non attecchisce alcuna radice. E allora cerco le mie in quelle che in pochi, ultimi uomini degni di quel nome, hanno mostrato. Più siamo lontani da loro e più queste radici si fanno forti. Più siamo soli e più ci fanno compagnia i Maestri. Per questo, nel crollo delle ideologie del Novecento, quella Fascista ancora vive in tanti cuori ed in tante menti. Perchè non è di un sistema che parliamo, ma di un ideale, di una fede per chi ancora cerca un ideale ed una fede. Per chi cerca un ordine ed una disciplina interiori, ora che non ne esistono più nel mondo che si dice civilizzato quanti altri mai.

                  (Siamo) una sonatina per un addio, un congedo dal quale non vogliamo congedarci. Per nobiltà, qui si sta e si resta, differenziati, per sempre uguali a noi stessi. Questo l'insegnamento e la maturazione interiore. Questo ciò che apparve e scomparve sette decadi fa, e che una eco ancora ci riporta. In tanti vive, anche in chi, senza saperselo spiegare, magari lo detesta. L'ombra non sopporta la luce.

                  (Siamo) una sonatina per un addio. La bocca dovrebbe sigillarsi. L'unica autentica dignità che oggi resta è nel silenzio di sè e del mondo.

                  La stella si è spenta e sulla terra adesso è buio. Le luci artificiali della vita, delle città e delle fabbriche. Degli schermi televisivi, della moda, delle insegne del consumo. L'artificialità della alienazione e dello sradicamento. Noi, solitari e fedeli, ci rivestiamo di porpora, come gli antichi eroi, indegnamente. Non c'è, in questo deserto, neppure un avversario che ti misuri e al quale offrire il petto. Dove sono le terre abitate dagli uomini? Qui, nel mentre ci si congeda da soli - immaginando i grandi gesti del passato, e quelle figure - qui vedi solo gnomi.
                  Last edited by Sean; 13-10-2013, 21:52:47.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • ciccione80
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Hanno vinto le forze degli istinti, le telluriche, le notturne, quelle che tendono al basso. Non per altro, siamo anche "civiltà" pornografica, ove il genere e la caratterizzazione sessuale scompaiono. Ma guai solo, in questa democrazia (che è la necessaria carta da parati per stanze dell'orrore) a piegare le labbra in una smorfia di non comprensione e disgusto: infrangi certamente qualche legge.
                    Ho compreso cosa intendi per scomparsa del genere sessuale ma proprio non ho capito a cosa alludi quando parli di caratterizzazione sessuale. Infine complimenti per la profonda e nostalgica e decisamente ben scritta analisi dei nostri tempi, però, mi chiedo, non credi che questi ultimi tempi, distratti e lontani da ogni ideale dove regna il relativismo, siano semplicemente una fase per spingerci verso qualcosa di più elevato? ......Cerco di essere ottimista...

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                    • Liam & Me
                      Bad Blake
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                      • high as a kite
                      • Send PM

                      Sul nazismo consiglierei di leggere "lasciami andare, madre" di Helga Schneider.

                      Va preso per quello che e': la storia della figlia di una dirigente nazista. Senza volere estrapolare dati e conclusioni, e' sicuramente una storia molto interessante, rivela aspetti del nazismo che sinceramente ignoravo.
                      B & B with a little weed










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                      • Strikeout
                        Banned
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                        • Send PM

                        .
                        Last edited by Strikeout; 07-10-2014, 16:11:42.

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Originariamente Scritto da ciccione80 Visualizza Messaggio
                          Ho compreso cosa intendi per scomparsa del genere sessuale ma proprio non ho capito a cosa alludi quando parli di caratterizzazione sessuale. Infine complimenti per la profonda e nostalgica e decisamente ben scritta analisi dei nostri tempi, però, mi chiedo, non credi che questi ultimi tempi, distratti e lontani da ogni ideale dove regna il relativismo, siano semplicemente una fase per spingerci verso qualcosa di più elevato? ......Cerco di essere ottimista...
                          Semplicemente, intendevo riferirmi all'aspetto culturale e sociale della educazione sessuale, la formazione che sviluppa appunto i "caratteri", che sono un passo oltre al "genere". Il genere difatti è maschile o femminile. La caratterizzazione è ciò che, con diversi stimoli di ordine esterno, dà l'identità propria al genere al quale si appartiene. La cosiddetta "rivoluzione sessuale" ha confuso i caratteri; la mancanza di modelli, fa sì che un maschio possa essere e pensare come una femmina, pur appartenendo al genere maschile, e vale anche per l'altra parte del cielo, ovviamente. Tanto che i ruoli tradizionali dell'uomo e della donna si sono confusi e poi persi, ed oggi sono in crisi entrambi, nonostante le maschere. Manca ogni modello di riferimento e di educazione.

                          Sulla tua conclusione sotto al segno dell'ottimismo: tutte le culture e le tradizioni convergono verso un termine comune: ci sarà una fine. Sia che si prenda la lettura ciclica della storia (quella che applicavano gli Antichi e ancora certe filosofie orientali) che scorge in questa l'era ultima della dissoluzione, il vedico Kali Yuga; sia che si prenda la lettura lineare della storia, quella cristiana, che vede un conflitto finale, una irruzione del Male, ove ciò che è buono viene rovesciato nel suo contrario e assurge a dominio, ove anche i profeti potranno trarre in inganno; ebbene, entrambe queste visioni del tempo e della storia contengono, oltre all'elemento comune della fine, anche quello di uno strappo in conseguenza di una decadenza inarrestabile.

                          E lo strappo non è mai docile. Si tratta di un trapasso, vuoi in una rinascenza immanente della storia, come la pensano i cultori della lettura ciclica; vuoi in trascendenti "nuove terre e nuovi cieli", come la pensa chi legge la storia linearmente, ma siamo sempre ad una Apocalisse, un disvelamento - passaggio di stato, di forma, di essenza - che viene preceduto però dalla notte completa, dalla terra desolata, dalla morte. Non c'è nulla di indolore nella catarsi che si appresta presso i tempi ultimi: c'è, prima di tutto, la distruzione.
                          Last edited by Sean; 13-10-2013, 22:26:34.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • ciccione80
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                            • May 2006
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                            Nel primo capoverso fai riferimento a ideali educativi maschili e femminili che sono stati abbattuti. Ci sono alcuni psicologi come Baron-Cohen che effettivamente la pensano come te ritenendo che uomini e donne pensano e sentono diversamente la realtà circostante, insomma, i loro cervelli sarebbero diversi. Ciò è vero. Bisogna però tenere in considerazione che l'uomo è un essere bioculturale ovvero l'organismo evolve anche biologicamente grazie alla cultura. E' plausibile ritenere che tali diversità, in un contesto culturale rinnovato e senza caratterizzazioni di sorta, col tempo si dovrebbero annullare. Mi rendo conto, però, che siamo in una fase di mezzo e quindi ora è più che mai diffusa una certa confusione. Il vero male della nostra epoca, però a mio avviso, è la perdita di una visione collettiva della società. Qui potrei passarci delle ore a scrivere ma mi sto mezzo addormentando e scriverei cretinate.

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                            • iKeR_1
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                              • Jul 2010
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                              • In trincea con un coltello tra i denti
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                              Originariamente Scritto da _Jason_ Visualizza Messaggio
                              Ti sbagli di grosso, non sono affatto quello che tu pensi e non ho un'opinione negativa del fascismo (nel complesso).


                              Sono contento per te, ma di primo approccio e per come ti sei esposto prima, sembrava il contrario.


                              Mi spiace ma parli da incompetente. La differenza è netta tra un generale e un capitano in sé, ma se a questo sommiamo che l'esercito e le SS erano organi differenti, la cosa è chiara: L'ESERCITO GIURA FEDELTA' AL PAESE, MENTRE LE SS GIURAVANO FEDE POLITICA, FEDE NEL SANGUE , FEDE IN UN IDEALE. Discutere un ordine DIRETTO per un giovane capitano delle SS era molto grave.
                              Per la parte sulle considerazioni strategiche, sono delle inesattezze. Quando fu al comando del teatro nordafricano affermava che i suoi superiori dell'OKH e OKW non comprendevano l'importanza di quel teatro per l'esito della guerra e si lamentava delle esigue risorse assegnate (come dargli torto aveva una manciata di divisioni mal rifornite contro le centinaia del fronte orientale).
                              Quando divenne comandante del Gruppo d'armate B in Normandia, condannò la stupidità di Hitler di credere ancora in una vittoria totale, e predicava che in Normandia bisognava fermare il nemico sulle spiagge per evitare di aprire un'altro fronte e trattare una pace "decente" con gli Alleati per poi dedicarsi infine a sconfiggere il "barbaro" sovietico.
                              La guerra si decideva ad est, non solo per la questione della presa in contropiede al nemico che stava attaccando l'Europa sotto il nome di " OPERAZIONE GROZA" ma anche per una questione di materie prime. Dovevamo raggiungere i pozzi petroliferi in Kazakistan e Russia delsud/est, purtroppo- per vari fattori- non siamo riusciti ad essere cosi veloci e incalzanti. La guerra a sud, era compito dell'ITALIA, i Tedeschi non avevano minimamente previsto un altro impiego di forze in quel contesto. La colpa è nostra, se le divisioni non tradivano in massa e i generali smettevano di fare il magna magna, di sicuro potevamo quantomeno contenere gli Inglesi in tempo, in tempo per prendere l'est e in tempo per le nuovi armi di Hitler che mettevano la parola FINE alla guerra. Rommel è stato oggetto di propaganda da parte degli Alleati, nulla d'aggiungere. Anzi, per la questione delle spiagge è una stupidaggine tattica pazzesca, le truppe andavano meglio sparse nell'intro terra, solo cosi potevamo evitare un invasione -che ricordo- è arrivata anche dal cielo con le divisioni ranger e paracadutisti che hanno giocato un ruolo fondamentale nella operazione overlord.
                              Ad ogni modo fu sempre un comandante tattico/operativo e non fu mai chiamato a prendere decisioni strategiche, quindi questi discorsi non hanno molto senso.
                              Secondo il mio modesto parere è stato un generale sopravvalutato, oggetto di propaganda da parte degli inglesi, ma è meglio tornare in OT .
                              Last edited by iKeR_1; 14-10-2013, 19:10:04.
                              sigpic

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                              • Sean
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                                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                                Sul nazismo consiglierei di leggere "lasciami andare, madre" di Helga Schneider.

                                Va preso per quello che e': la storia della figlia di una dirigente nazista. Senza volere estrapolare dati e conclusioni, e' sicuramente una storia molto interessante, rivela aspetti del nazismo che sinceramente ignoravo.
                                La memorialistica è interessante, ma va presa con molto beneficio di inventario, soprattutto quando ci sono di mezzo i rapporti genitori-figli. Per la figlia di Marlene Dietrich, la madre era una tiranna ed una strega, eppure non lavorò mai in nessun lager, a quanto ne so Non sono mai libri sul "nazismo", ma libri su pezzi di vita in un dato momento storico, con tutta la parzialità del caso, senza contare poi il tremendo processo di rimozione collettiva cui è stato sottoposto il popolo tedesco terminata la guerra, che ha creato, in certe generazioni, profondissimi problemi di relazione e comprensione con se stessi, coi propri genitori, con la storia tout-court.

                                Non tutti hanno seguito quella linea. Per una Schneider che dice certe cose (almeno da quanto leggo nelle recensioni al volume), c'è una Edda Goering che non rinnega nulla del padre e della propria vita. Gudrum Himmler, la figlia del capo delle SS, aiuta vecchi camerati in difficoltà. Nessuno di loro ci scrive dei libri sopra.

                                Un testo che ricopre un autentico interesse per ricostruire dal di dentro un pò di storia del Nazismo è invece il "classico" volume di Albert Speer: "Memorie del Terzo Reich". Lì parliamo di un prediletto di Hitler, di un uomo che gli è vissuto al fianco per un decennio e che ha rivestito le più alte cariche del regime. Sul resto ha ragione Strike: per capire genesi e scopi del Nazismo, occorre approfondire, studiare gli autori della Rivoluzione Conservatrice e ricostruire l'humus culturale e storico entro il quale il Nazismo sorse. Dopo, si possono affrontare i vari, privati pezzi di vita.
                                Last edited by Sean; 14-10-2013, 19:41:55.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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