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Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)
Per quanto mi ripugni sporcare questo 3d lo posto comunque.
Titolo:"lacrime di coccodrillo"
Sottotitolo:"forse in quel momento, finalmente, hai provato un po' di vergogna anche tu".
Il Pdl - dice ancora Fini - non potrà essere un partito di destra: certi valori di destra dovranno dare il lievito al nuovo partito, saranno un valore aggiunto".
E con questo tappiamo la bocca definitivamente a tutti quelli che pensano che votare Berlusconi e Fini sia votare a destra
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Il Pdl - dice ancora Fini - non potrà essere un partito di destra: certi valori di destra dovranno dare il lievito al nuovo partito, saranno un valore aggiunto".
E con questo tappiamo la bocca definitivamente a tutti quelli che pensano che votare Berlusconi e Fini sia votare a destra
Bene hai fatto a postare qui la notizia, perchè risulti e risalti ancora più chiara la differenza della destra di cui parliamo e di quella proiezione fantasmatica che possiamo definire così solo perchè, a Montecitorio, occupa la parte destra delle poltrone...
Sulle lacrime di Fini non sarei così certo che siano di commozione per un passato che definitivamente sparisce, ma che forse siano quelle di chi dice, giunto alla soglia dei sessanta, "finalmente è la mia ora", vedendosi già a Palazzo Chigi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
mi è capiatato di vedere ieri mattina presto una trasmissione mi pare sulla RAI dove era ospite la vedova di almirante e un signore (che non conosco) che ha visto nascere il MSI
tutti concordi nel dire che AN si è svenduta a Berlusconi e che gli piangeva il cuore nel vedere tanti giovani con ideali regalati ad un partito del genere
però concordavano tutti nel dire che AN è un partito che ha fallito, ovvero che negli ultimi anni non è riuscita a trasmettere il proprio messaggio e che a livello elettorale era + che statica
dubito che un giovane con VERI ideali di destra possa riconoscersi nel PDL capitalista e fortemente corrotto
e dubito fortemente anche un fascista possa riconoscere Berlusconi come leader reale e morale
Oggi, ancora, tutti in doppio petto a ricordare non la morte di 335 persone, ma "il valore della Memoria" Napolitano e le Fosse Ardeatine: «Non ripetere gli errori del passato» - Corriere della Sera
a ribadire e confermare una "verità", memoria e verità salmodiate da così tanto tempo che si spera assumano forza in virtù del detto e ridetto, non certo perchè il Fatto quello, da sè, racconta, non, almeno, quando studiare e comprendere il Fatto porta in direzione contraria rispetto ai discorsi dei custodi in doppio petto.
Ma quante memorie e quante verità esistono? E perchè solo ai guardiani di questa republicchetta fondata sulla resistenza è permesso di cambiare giudizio, criterio, storia, di rivedere fatti e pensieri?
E quale la loro vera faccia?
Napolitano, presidente di una repubblica che si dice democratica, è noto plaudì all'invasione sovietica che represse, nel '56, una rivoluzione, ma guarda un pò, che avrebbe voluto portare, nel proprio paese, una democrazia, salvo poi ricredersi e, nel 2006, andare a salmodiare lo stesso discorso fatto oggi alle Ardeatine là, in quell'Ungheria che grazie all'appoggio e al credo dei Napolitano restò per altri quarant'anni sotto alla falce e al martello:
Un uomo tutto di un pezzo, uno vero esempio per il popolo, vera roccia su cui fondare quei valori di libertà che ha difeso per tutta una vita, come abbiamo visto dalla sua storia rapidamente riassunta.
Gianfranco Fini, altra carica delle republichetta, ci lascia invece queste parole: "Il valore che emerge è quello del patriottismo democratico, che il fascismo aveva oscurato per vent'anni, e che trovò uno dei suoi primi momenti di rinascita nella scelta di continuare la guerra contro i tedeschi. Il Fronte militare clandestino rappresenta una delle pagine più eroiche di quella storia."
"Il patriottismo democratico", uno che fino ad un decennio fa considerava l'unica e vera alleanza quella a fianco dei tedeschi, cifra quella si di vero patriottismo, rinnegando il quale si è prodotta l'attuale repubblica delle banane dove anche lui è ben assiso.
L'amico Alex citava in suo post addietro il presidente partigiano, quel Sandro Pertini innalzato a santo laico, protettore dell'Italia resistenziale e democratica, l'Italia pacificata, l'Italia liberata, quella che oggi si deve ricordare senza dubitare:
Eppure anche lui...Anche lui, sopratutto lui deve aver dubitato parecchio, se nel '45, dirigente nel CLNAI, ordinava assieme ai compagni di partito l'eliminazione fisica di tutti coloro che fossero non solo appartenuti al partito fascista, ma anche di quelli che si ritenevano "simpatizzanti", aggettivo ambiguo e gravido di conseguenze, aggettivo sul quale si fonderanno gli atti di "giustizia proletaria e di popolo" che porteranno alle mai chiarite stragi del post 25 Aprile, la famosa "pacificazione nazionale" fatta di colpi di rivoltella, di tribunali di popolo, di fosse comuni, la stessa "pacificazione nazionale" che durerà sino agli anni di piombo qua ricordati, per cui dall'assunto di quel lontano '45 si continuò, fino a poco tempo fa, ad ammazzare fascisti ovunque e impunemente, fascisti, ragazzi di soli sedici anni...
Ah, quanto è debole la memoria, proprio Pertini, il partigiano, il rivoluzionario, proprio lui richiamerà all'ordine, in un famoso messaggio, i ragazzi delle BR, chiamandoli sì "compagni", ma per chiedere loro di deporre le armi, ricordando che la violenza non risolve, la rivoluzione non è la via, che vanno cercati e sostenuti ideali alti, quelli che ora lui, dimentico di ciò che fu e che fece, sosteneva dal colle dei quirini;
Pertini, colui che se avesse riconosciuto in quella figura che scendeva veloce le scale dell'Arcivescovado milanese mentre il partigiano Sandro le saliva, quel pomeriggio del 25 Aprile del '45, il Duce del Fascismo, non avrebbe esitato una sola volta, parole sue, "ad ammazzarlo seduta stante, perchè la fine dei tiranni è una sola, e noi, con Mussolini, lo abbiamo dimostrato";
Lui sì, le BR e tutti coloro che avevano da rovesciare il proprio di tiranno no, non possono, meglio si dedichino agli "ideali superiori", meglio se da casa, da una poltrona, davanti alla tv.
Memoria e verità, in Italia, ce n'è una da professare e molte, si è visto, da vivere...Questi uomini in doppio petto hanno potuto rivedere la propria storia, ma a chi vorrebbe illuminare meglio fatti e percorsi che hanno portato quegli uomini oggi a parlare di valori alle Ardeatine, no, non è permesso, la fiaccola viene strappata dalle mani, revisionisti, il complimento migliore;
Ma non sono state le stesse vite di questi custodi passate a revisione?
O sono sempre rimasti gli stessi, pupari di un gioco di specchi, e pupazzi tutti gli italiani, inchiodati ad una verità per finta?
E' questa la "resistenza"? La nostra è ancora fedeltà, coppa di fiele da bere fino all'ultima goccia, che regala la veglia amara di chi non ha ancora trovato la sua pace:
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Nulla ci sarebbe da aggiungere a queste tue parole, bellissime. Eppure qualcosa vorrei ancora dire, perchè anche in questo modesto spazio virtuale, restino indelebilmente scolpite le parole pronunciate oggi dall'ex fascista Gianfranco Fini.
Parole di apprezzamento per il sacrificio degli uomini e delle donne che non collaborarono con i nazisti e così "salvarono la patria" sono arrivate da Gianfranco Fini. Parlando a un convegno per ricordare una delle vittime delle Ardeatine, Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, il presidente della Camera ha detto "Furono molti i soldati e gli italiani che la patria continuarono a farla vivere, anche in condizioni di estrema precarietà e di pericolo". La patria sopravvisse "grazie a uomini che non accettarono la smobilitazione".
"Quella nuova idea di nazione democratica - insiste Fini - è entrata nella Costituzione ed ne costituisce uno dei fondamenti morali". Il presidente della Camera poi cita una frase di Piero Calamandrei che spiega le scelte fatte da uomini come Montezemolo in quei drammatici momenti: 'Era giunta l'ora di resistere, era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini'. "A questi uomini che vollero vivere da cittadini liberi in un paese libero - conclude Fini - deve andare sempre la gratitudine degli italiani".
Ecco Massimiliano, tu citi Napolitano, Pertini. Si tratta di uomini che facero da subito una scelta di campo, netta, precisa. Le parole che essi hanno pronunciato, le azioni che hanno compiuto, vanno sempre in quella direzione. Coerentemente sono stati antifascisti, partigiano socialista l'uno, stalinista l'altro. Cosa ci si può attendere da questi uomini, vere vestali dell'unico culto dell'Italia repubblicana, se non la consueta litania?
Ma l'altro, il miserevole ometto, il lacrimevole Fini? Un oceano separa un avversario politico da un traditore, un oceano di ignominia, di vergogna, di disonore. Parole, quelle pronunciate oggi, che dovrebbero far aprire gli occhi sul trasformismo camaleontico di chi ha costruito la propria carriera politica sul sangue dei repubblichini prima, dei giovani del '70 poi. Di quel sangue egli si diceva figlio e fratello, mentre oggi se ne lava le mani, nell'acqua purificante della retorica resistenziale
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
nulla ci sarebbe da aggiungere a queste tue parole, bellissime. Eppure qualcosa vorrei ancora dire, perchè anche in questo modesto spazio virtuale, restino indelebilmente scolpite le parole pronunciate oggi dall'ex fascista gianfranco fini.
Parole di apprezzamento per il sacrificio degli uomini e delle donne che non collaborarono con i nazisti e così "salvarono la patria" sono arrivate da gianfranco fini. Parlando a un convegno per ricordare una delle vittime delle ardeatine, giuseppe cordero lanza di montezemolo, il presidente della camera ha detto "furono molti i soldati e gli italiani che la patria continuarono a farla vivere, anche in condizioni di estrema precarietà e di pericolo". La patria sopravvisse "grazie a uomini che non accettarono la smobilitazione".
"quella nuova idea di nazione democratica - insiste fini - è entrata nella costituzione ed ne costituisce uno dei fondamenti morali". Il presidente della camera poi cita una frase di piero calamandrei che spiega le scelte fatte da uomini come montezemolo in quei drammatici momenti: 'era giunta l'ora di resistere, era giunta l'ora di essere uomini: Di morire da uomini per vivere da uomini'. "a questi uomini che vollero vivere da cittadini liberi in un paese libero - conclude fini - deve andare sempre la gratitudine degli italiani".
ecco massimiliano, tu citi napolitano, pertini. si tratta di uomini che facero da subito una scelta di campo, netta, precisa. Le parole che essi hanno pronunciato, le azioni che hanno compiuto, vanno sempre in quella direzione. Coerentemente sono stati antifascisti, partigiano socialista l'uno, stalinista l'altro. Cosa ci si può attendere da questi uomini, vere vestali dell'unico culto dell'italia repubblicana, se non la consueta litania?
Ma l'altro, il miserevole ometto, il lacrimevole fini? Un oceano separa un avversario politico da un traditore, un oceano di ignominia, di vergogna, di disonore. Parole, quelle pronunciate oggi, che dovrebbero far aprire gli occhi sul trasformismo camaleontico di chi ha costruito la propria carriera politica sul sangue dei repubblichini prima, dei giovani del '70 poi. Di quel sangue egli si diceva figlio e fratello, mentre oggi se ne lava le mani, nell'acqua purificante della retorica resistenziale
sigpic Amanti della carne..
"La sconfitta è un'eleganza, per l'ipocrisia di chi si arrende in partenza..."
Sean e MA75, io concordo con la vostra visione.
DUe domande:
1) non pensate che Fini agisca in pieno stile macchiavellico, ossia dia forma moderata-berlusconiana per poi quando sarà al governo lui agire come in sostanza vorrebbe?
Mi spiego.
Un MSI coi controcoglioni in iTALIA difficilmente si imporrebbe alle elezioni e oltre agli ideali non si andrebbe.
Non credete che lui si sia accentrato di forma ma non sia cambiato nella sostanza, se non poco, per poi, una volta al governo, venire fuori x quello che è?
sand...se mai fin andra' al governo lo fara' come leader di una coalizione quasi di centro....con ex democristiani , ex socialisti , belusconiani ecc.....insomm anche quando conquistera' il potere sara' ingabbiato da quel partitone di centro k si chiama pdl
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
sand...se mai fin andra' al governo lo fara' come leader di una coalizione quasi di centro....con ex democristiani , ex socialisti , belusconiani ecc.....insomm anche quando conquistera' il potere sara' ingabbiato da quel partitone di centro k si chiama pdl
si è vero, ma se è per questo anche qualora si fosse mantenuto su piani da ex msi, cosa avrebbe ottenuto?
se qualcosa può fare a livello pratico, deve farlo solo proponendosi come finto-moderato.
Se si spaccia come nuovo Mussolini, purtroppo, in Italia al potere non ci arriva...
Note di colore: oggi vedendo mister b salire su freccia rossa mi è venuto in mente lo slogan "con noi i treni arrivano sempre in orario".
Oltre questa battuta delle balle, Fini deve giocarsi bene le sue carte; non è certo al 100% che sia lui il successore di mister b quindi vedremo da qui a fine mandato cosa accadrà.
Sugli ideali poche parole: una persona coerente con le sue idee, se crede veramente in quello che è, continua a rimanere con il 5-10% se invece diventa politico doc farà tutto per trasformare una bassa percentuale in un'alta percentuale calpestando le idee che fino a 5 minuti prima esprimeva.
Detto questo la cosa da vedere sono le europee, vedremo quanto prenderà il PDL e quanto la lega e si vedrà come il popolo ha preso la "morta" della destra italiana.
si è vero, ma se è per questo anche qualora si fosse mantenuto su piani da ex msi, cosa avrebbe ottenuto?
se qualcosa può fare a livello pratico, deve farlo solo proponendosi come finto-moderato.
Se si spaccia come nuovo Mussolini, purtroppo, in Italia al potere non ci arriva...
all'atto pratico cosa può/potrà fare fini che porti un ricordo del vecchio msi con la selva di liberali () che ci sono nel pdl?
Ordine e sicurezza come dice Gasparri? Penso che anche nella russia di Stalin ci siano stati questi due elementi.
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