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Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)
Peccato che il fascismo sia stato condannato e cancellato dall'infallibile tribunale della storia... (a suon di milioni di morti purtroppo...)
Se non è sufficiente questo per trarre delle conclusioni...
Magari qualcuno si appiglia ancora al fascismo solo per sfogare la propria rabbia repressa, le proprie delusioni, le proprie invidie ed inimicizie verso gli altri, le proprie paure, sperando un giorno, mescolandosi in qualche branco, di poter vincere tutto questo e risolvere i propri problemi esistenziali...
Fa sempre piacere trovare qualcuno con salde certezze esistenziali, riassunte in uno, che fa da giudice togato e da giuria, perchè sono i primi ad essere consumati dalla loro stessa cecità:
Il Fascismo cancellato dalla storia, e noi qui, vivi, a incarnare delle favole - Non c'è proposizione migliore infatti per confermare che un domani questi si risveglino invece col Fascio sotto al letto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Magari qualcuno si appiglia ancora al fascismo solo per sfogare la propria rabbia repressa, le proprie delusioni, le proprie invidie ed inimicizie verso gli altri, le proprie paure, sperando un giorno, mescolandosi in qualche branco, di poter vincere tutto questo e risolvere i propri problemi esistenziali...
nessuno di noi discute con intenti rabbiosi anzi, siamo tutti molto riflessivi penso
le mie delusione ahimè sono per una società malata
invidiare chi? chi è ricco? chi è famoso? chi è vip?
paura? di cosa? dell'uomo "*****"? Hai sbagliato probabilmente persone: dillo agli ignoranti che sono nelle curve dello stadio e studia un pò del neofascismo italiano e vedrai che di paure ce ne sono poche e la verità sarà molto diversa dal fascistello picchia picchia bau bau
se il branco sarà colui che porterà un pò di luce alla società italiana sarò felice di far parte di un branco
...ma di noi
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Peccato che il fascismo sia stato condannato e cancellato dall'infallibile tribunale della storia... (a suon di milioni di morti purtroppo...)
Se non è sufficiente questo per trarre delle conclusioni...
Magari qualcuno si appiglia ancora al fascismo solo per sfogare la propria rabbia repressa, le proprie delusioni, le proprie invidie ed inimicizie verso gli altri, le proprie paure, sperando un giorno, mescolandosi in qualche branco, di poter vincere tutto questo e risolvere i propri problemi esistenziali...
Consiglio sempre di aprire un libro di storia, prima di parlare. Così, giusto per evitare di dire baggianate che neanche uno studentello delle medie direbbe.
Ad ogni modo, visto che ci onori del tuo contributo, ti inviterei ad elencarmi i milioni di morti del fascismo, possibilmente con riferimento anche alle circostanze in cui furono uccisi.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Che il fascismo abbia causato la morte di milioni di persone è fatto notorio in tutto il mondo, e non è certamente necessario riportare i dati anagrafici delle vittime per avvalorare questa verità.
I libri di storia dovrebbero essere letti, sono d'accordo, soprattutto
da coloro che vogliono ignorare i fatti della storia,
da coloro che vogliono negare che sussista una responsabilità diretta dell'Italia fascista nell'aver scatenato la più sanguinosa guerra della storia,
da coloro che fingono di non conoscere i campi di sterminio, tedeschi e italiani,
da coloro che ignorano i più semplici principi della democrazia,
da coloro che fingono di non sapere che il fascismo è stata una sanguinosa dittatura,
da coloro che negano i fatti di Piazza Fontana,
da coloro che hanno fatto della violenza la loro ragione di vita,
da coloro che non conoscono il contenuto delle leggi razziali,
da coloro che sputano sui cadaveri di Gramsci e Matteotti,
da coloro che vanno a fare le scampagnate a Predappio...
I famosi milioni di morti del fascismo certo. Nemmeno Villari o Tranfaglia arrivano a dire simili fesserie. Studia e quando sei preparato ritorna a dare l'esame.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Che il fascismo abbia causato la morte di milioni di persone è fatto notorio in tutto il mondo, e non è certamente necessario riportare i dati anagrafici delle vittime per avvalorare questa verità.
spero vivamente che tu mi stia pigliando per il culo perchè neanche i comunisti più tosti si sognano di dire uan cosa del genere
I libri di storia dovrebbero essere letti, sono d'accordo, soprattutto
da coloro che vogliono ignorare i fatti della storia,
forse sei tu che ignori i fatti, postami anche UN SOLO LINK in cui è riportato che il fascismo italiano sia la diretta causa di milioni di morti e mi scuserò con te (è evidente che mai accadrà)
da coloro che vogliono negare che sussista una responsabilità diretta dell'Italia fascista nell'aver scatenato la più sanguinosa guerra della storia,
responsabilità diretta per aver iniziato la guerra mi pare un pò una scemenza, responsabilità per aver partecipato sì e ancora adsso ne paghiamo le conseguenze
da coloro che fingono di non sapere che il fascismo è stata una sanguinosa dittatura,
sanguinosa meno di altre dittature (anche in questo si delinea l'essere italiano) ma essendo una dittatura la concezione di violenza fà parte di essa e io sono consapevole di essa
Ah, grazie per la srep; però avresti fatto miglior figura a rispondere nel 3d.
Ora, siccome sono cattivo e antidemocratico ti sreppo.
PS: è inutili che editi, ti ho quotato, parola per parola, perla per perla.
Ah... E questo vuol dire avere il coraggio delle proprie idee?
E poi si viene a sbandierare la "morale" a forza di slogan?
Packers ha pure avuto la pazienza e l'educazione di rispondergli punto per punto, e ha fatto comunque bene...
E però che bassezze, ragazzi, che melma.
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Interessante come perfino un regista americano, che esalta i "liberatori" debba scusarsi con i "partigiani"
Spike Lee: "Per il mio film
non chiedo scusa ai partigiani"
Un polverone che Lee respinge: "Un film - spiega - non può essere una fotografia esattissima del passato. Il mio scopo, all'interno di una storia che è inventata, era far rivivere un capitolo della storia italiana che, come mostrano anche queste polemiche, ancora non è risolto. Perché gli italiani, così come i francesi, non erano tutti da parte dei partigiani: che infatti si nascondevano sulle montagne, lasciando loro malgrado la popolazione civile alla mercé delle rappresaglie".
Dunque, tornando alla storia e alle sue considerazioni, ecco arrivare puntuale la risposta dell'immarcescibile Bocca al regista;
Con tono alquanto piano e scolastico (che il nostro cominci a perdere mordente?..) si premura di riallineare la verità alla vulgata, agitando i noti fantasmi in maniera così fiacca che pare non esserne più tanto convinto neppure lui:
Quanto deve essere sfiancante recitare da tutta una vita...
Caro Spike Lee, ecco perché
io partigiano sparavo e fuggivo
di GIORGIO BOCCA
UN REGISTA cinematografico, Spike Lee, in cerca di pubblicità per il suo film sulla strage nazista di Stazzema ripesca i luoghi comuni dell'attesismo e del revisionismo antipartigiano e i giornali disponibili al riflusso neofascista li pubblicano con risalto. Che barba! Che pena! Val la pena di rispondere al signor Spike Lee? E' un dovere storico anche se probabilmente inutile. Spike Lee dice: "Dopo gli attentati i partigiani fuggivano sulle montagne lasciando la popolazione civile esposta alle rappresaglie tedesche".
Spike Lee ha una idea sia pur labile di cosa è la guerra partigiana in ogni tempo e in ogni luogo? E', per l'appunto, ricorrere alla sorpresa, evitare di essere agganciati da un nemico superiore in numero e armi, mordere e fuggire al duplice intento di far del male al nemico e di sopravvivere. Questi sono i fondamentali di ogni resistenza armata, l'alternativa è una sola: rinunciare alla lotta di liberazione, accettare l'attesismo che fa comodo all'occupante.
Abbiamo dovuto scegliere subito, sul campo fra attesismo e lotta armata. Chi c'era allora, sul campo, scelse la lotta armata perché l'attesismo era una falsa alternativa, se si stava fermi e zitti e buoni vinceva il nemico nazista, vinceva il terrore.
Spike Lee dice che fu il maresciallo Kesselring a dettare il codice delle rappresaglie: "Ogni soldato germanico ferito o ucciso verrà vendicato cento volte". Ma non fu Kesselring a stabilire la punizione terroristica, fu il comando della Wehrmacht, fu Hitler. L'attesismo era la resa senza condizione a un nemico che disponeva della vita e della morte di ogni italiano e che procedeva con i suoi "verboten" alla nostra servitù totale: proibito riunirsi, proibito informarsi, proibito avere ospiti, proibito aver piccioni viaggiatori, proibito tutto.
Nel film di Spike Lee sostiene la versione falsa che la strage di Stazzema, le centinaia di donne e bambini trucidati, fu "colpa" di una sentinella partigiana che non aveva avvisato i compagni dell'arrivo delle SS.
Spike Lee si scusa dicendo di aver seguito la sceneggiatura di James Mc Bride che a sua volta così si giustifica: "Chiedo scusa se ho urtato la suscettibilità e la sensibilità dei partigiani. Ma la mia storia è una finzione, una versione romanzata che scrissi dopo una visita a Sant'Anna di Stazzema dove nessuno parlava più dell'eccidio". Spike Lee ha aggiunto: "Faccio questo mestiere da ventitré anni, sono un artista che prende i suoi rischi, non è che per delle recensioni negative mi suicidi". Ma una tragedia come quella di Stazzema non la si inventa o non la si cambia per fare un film.
Tutti i giornali italiani hanno titolato la notizia riportando le parole di Spike Lee. "I partigiani? Spesso fuggivano, abbandonavano le popolazioni alle rappresaglie". Chi è stato partigiano sarà "suscettibile" ma capisce che il vento è cambiato, che il rispetto e la riconoscenza per chi ha messo a rischio la sua vita per la libertà di tutti, hanno lasciato il campo alla diffamazione e alla ostilità.
E' un cambiamento sgradevole ma prevedibile. Un giorno della primavera del '45 ero assieme a Livio Bianco sul monte Tamone in val Grana da cui si vede la pianura e la città di Cuneo. Indovinando il mio pensiero Livio disse: "Andrà già bene se non ci metteranno in galera". I prudenti, i vili, la maggioranza non perdonano alle minoranze di aver avuto coraggio o semplicemente il senso di un dovere civico. Ci sono anche da noi molti antipartigiani semplicemente per una questione anagrafica, di non aver potuto per ragioni di età partecipare alla Resistenza. Ci sono molti antipartigiani che vedono nei partigiani un reducismo privilegiato e fastidioso. Curioso reducismo. Curioso privilegio. Cinque anni dopo la liberazione i carabinieri della val Maira riferivano sul mio conto a un magistrato: "Si ricorda che circolava armato con atteggiamenti spavaldi". E anche io, come dice Spike Lee, sparavo e poi scappavo.
Esce la solita storia:
Hanno fatto tutto i partigiani, senza loro la "liberazione" non sarebbe mai avvenuta, e dunque sono giustificate le perdite civili dovute a questa logica di guerriglia, scappare dopo aver colpito.
La popolazione voleva essere lasciata in pace, si sapeva già dal '43 che la guerra sarebbe stata perduta, che l'esercito alleato avrebbe vinto costringendo i tedeschi alla ritirata;
Di quest'ultimi c'erano ordini precisi, si conoscevano, guai ad azioni partigiane (inutili, se non per questi "partigiani", per la loro futura lavanda lustrale), o la popolazione ne avrebbe pagato caro il fio (Ardeatine docet).
Ecco perchè alla gente nulla importava della lotta partigiana, voleva solo che l'inferno della guerra sul suolo italiano passasse al più presto, la gente avrebbe di gran lunga preferito rispettare (ancora per poco) le direttive tedesche, caro Bocca, che non finire, grazie ai vostri giochetti di ruolo, davanti ad un plotone di esecuzione.
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
ho ben presente il fatto che viviamo assieme ed occorrano delle regole perchè la convivenza sia possibile ( ubi societas ibi ius ) , regole necessarie per contemperare l' egoismo naturale dell' uomo ( il darsi piacere ) con il bisogno della compagnia che è naturale pur' esso
per risolvere questa contraddizione nasce il diritto
ma dal porre delle regole di convivenza ( non rubare , non ammazzare , rispetta i patti contrattuali ecc. ecc. ) al voler riunire ogni singolo in un fascio sotto la volontà di un capo ce ne corre... e tanto , tantissimo...
quanto all' afflato ( ??? ) non ne ho scritto ; ho scritto invece della paura di decidere che fare della propria vita senza che un altro ci liberi da questa incombenza ; è la "mancanza di senso" che spaventa chi si rifugia nella metafisica , chi deve per forza appoggiarsi ad una fede , qualunque essa sia purchè sia
x sean :
ti ringrazio della considerazione... ed essendo cretino non ho ancora capito cosa ci sia da conservare nell' uomo affinchè ci sia bisogno del fascismo ( della serie "come natura crea , Duce conserva" )
x ma_75 :
dici :
"E' incredibile come tu continui ad intervenire in questo 3d senza dire assolutamente nulla di utile alla discussione.
Ad ogni modo, fatta la tara sulla malafede (che io preferisco sempre all'incapacità di capire la lingua italiana )"
che le mie parole siano inutili può darsi... magari chi legge potrebbe avere un altra opinione... o forse no chissà...
la malafede ( ??? ) non capisco proprio dove stia...
poi aggiungi :
"la mia frase che quoti significa, semplicemente, che il fascismo viene condannato sull'onda dell'emotività (partigianeria, sentito dire, quello che vuoi) non sulla base dei dati reali. In questo senso cosa c'entri la natura irrazionale ed emotiva del fascismo me lo devi spiegare.. (ma non lo frarai, come non hai risposto alle 1000 altre domande che io, o altri, ti abbiamo fatto qui)"
i dati reali ci sono ( altro che emotività... , ci sono fior di elementi oggettivi e di testimonianze ) ma non era quello l' oggetto dei miei ultimi post
la tua frase :
"Visto che di solito la condanna del fascismo si esprime su base emotiva più che razionale"
mi suonava comica detta da chi crede in un ideologia che della ragione se ne frega altamente
la 1000 domande sinceramente non le ho viste
ricorda che in teologia non ci sono domande ma solo risposte ; se il fascismo è una fede , e lo è , non puoi domandare alcunchè
Last edited by Luna Caprese; 02-10-2008, 11:21:37.
"Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina ) sigpic
ti ringrazio della considerazione... ed essendo cretino non ho ancora capito cosa ci sia da conservare nell' uomo affinchè ci sia bisogno del fascismo ( della serie "come natura crea , Duce conserva" )
Lo vogliamo incardinare quest'uomo o no?
E dove, se non in una storia, in una tradizione spirituale e valoriale dalla quale proviene?
Continui a ribattere sulle pecore e sul capo-popolo:
Il Duce non c'entra nulla, ho affermato (ma forse non ti sei curato di leggerlo) che Mussolini ha incarnato il Fascismo, non l'ha creato.
Il Fascismo non toglie questa individualità che tanto decanti, la esalta perchè la riannoda ad una storia che preesiste, altrimenti cos'è l'uomo, e cosa abbiamo, pezzi di vite catapultate nella storia (che in base al tuo ragionamento anzi non esiste) in cui ciascuno cerca di governare come meglio può la sua navicella, non conoscendo da dove viene e dove va?
La moderna schizofrenia, difatti, la democratica schizofrenia.
Che visione limitata la tua, inconsistente, che scambia per paura l'accettare naturale della Storia, il riconoscere il valore altissimo dell'uomo nella storia, il volerlo preservare in virtù di una naturale spinta spirituale, assolutamente spontanea, che lo porta a riconoscersi nella storia.
La termino qua, non sopporto le ripetizioni, e risponderti, gettare la parola nel vuoto, comincia a sembrarmi stucchevole:
Quasi meglio Mat_80 che almeno non crede neppure lui a ciò che scrive.
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(Vedi, io sono profondamente individualista, non so cosa sia la massa, mi ripugna, sono sempre stato, anche nella vita, per l'uno per uno, l'unico metro, a mio giudizio, per misurare la propria o l'altrui qualità.
Non esiste il popolo in cammino, la marcia tutti insieme verso il sole, non ne faccio parte, ma riconosco che c'è un dovere superiore che a volte ci chiama e, facendo atto di volontà, adersico col mio a quel dovere:
Col mio, senza snaturarmi affatto (ecco il punto) ma semplicemente rispecchiandomi, così intero come sono, in quel prisma che tutti contiene.)
...ma di noi
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(Vedi, io sono profondamente individualista, non so cosa sia la massa, mi ripugna, sono sempre stato, anche nella vita, per l'uno per uno, l'unico metro, a mio giudizio, per misurare la propria o l'altrui qualità.
Non esiste il popolo in cammino, la marcia tutti insieme verso il sole, non ne faccio parte, ma riconosco che c'è un dovere superiore che a volte ci chiama e, facendo atto di volontà, adersico col mio a quel dovere:
Col mio, senza snaturarmi affatto (ecco il punto) ma semplicemente rispecchiandomi, così intero come sono, in quel prisma che tutti contiene.)
Era ironico vero? Perchè fino a poche pagine fa la tua posizione era ben diversa, hai persino postato questo:
"una vita in cui l’individuo, attraverso l'abnegazione di sé, il sacrifizio dei suoi interessi particolari, la stessa morte, realizza quell'esistenza tutta spirituale in cui è il suo valore di uomo."
"VIII - Né individui fuori dello Stato, né gruppi (partiti politici, associazioni, sindacati, classi). "
"ed è per l'individuo in quanto esso coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell'uomo nella sua esistenza storica"
"Antiindividualistica, la concezione fascista è per lo Stato"
Ora mi chiedo dove stia il tuo individualismo.. Spero che fosse ironico quest'ultimo post altrimenti altro che "moderna schizofrenia, difatti, la democratica schizofrenia." lo schizofrenico qui sei tu.
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