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Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)
Nulla credo sia da aggiungere a quanto ascoltato, perchè anche la commozione ha diritto ora ad avere il suo sfogo, ma ripensando a tutto il thread, a quanti hanno scritto qui, e a cosa hanno scritto, quel motivo per sorridere, cui Mussolini accenna, ora c'è.
Ancora una volta l'istinto di quell'uomo gli ha fatto vedere chiaro, oltre ogni nebbia.
non sarei così ottimista..dubito che il Duce sorriderebbe trovandosi difronte all'Italia e agli italiani attuali.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
quanto mi è mancato questo 3d....vedo che di carne a cuocere ne avete messa parecchia
L'unicità del fascismo,stava (sta) proprio nel suo essere slegato dai soliti dogmi ideologici.Il fascismo è pragmatismo...è repubblicano e monarchico,cattolico ed antiecclesiastico,capitalista e proletario.
Non si rinchiude in schemi ottusi ma affronta ogni problema,ogni questione in modo autonomo e la stessa autonomia di pensiero viene concessa agli uomini garantendone una libertà ed una crescità individuale impensabile in altre dottrine politiche.
E a questo 3d sono mancati i punti fermi rappresentati da post come questo:
Ben ritrovato anche qui
Mi rendo sempre più conto, sopratutto leggendo certi interventi "esterni", di come sia difficile capire quanto detto sopra, anche con la buona volontà che ci si può mettere, perchè ci si ferma a fare le pulci alla storia, ed al Fascismo storico, in un gioco che tende a sottolineare le sue "contraddizioni", ci si ferma a grattare la superficie e poi a ricavare una formula - Fascismo come male o come bene, a seconda dello schema applicato - ed infine ad emettere un giudizio, tutto basato su quella grattatina.
Ma il Fascismo è essenzialmente vitale e spirituale, e alla vita e al sentire quale ideologia possiamo mai applicare?
Fosse stato fondato su di un libro o su di una dottrina ideologica, capisco sarebbe stato tutto più facile, anche il prenderlo e metterlo da parte, perchè l'ideologia cerca la sua cartina di tornasole nella storia, e se questa fallisce, fallisce anche quella:
Il comunismo è caduto semplicemente perchè ha voluto piegare la storia e l'uomo secondo dottrina, ma l'uomo è superiore ad ogni ideologia, e l'unico bene cui deve adeguarsi è quello dovuto alle leggi naturali, che, immutabili, gli fanno da argine;
Ecco, il Fascismo è quell'argine, all'interno del quale tutto e tutti hanno libertà di scorrere, tutti, come un fiume, così semplicemente, nella stessa direzione, che rappresenta la natura del fiume, il suo bene naturale, lo stesso da sempre - Non si diventa fascisti, ci si nasce.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
non sarei così ottimista..dubito che il Duce sorriderebbe trovandosi difronte all'Italia e agli italiani attuali.
Non c'è da dubitarne, è una certezza, il tempo delle passioni sopite, da noi, è ancora lontano, e, aggiungo, ciò che è l'Italia è oggi tutto il contrario del realizzarsi di quel bene - sotterrate tutte le asce - che desiderava per gli italiani.
Ma a questi quatrro gatti che qui scrivono, e che si sforzano di essere testimoni di un'idea, per quel seme gettato e non estirpato, un sorriso lo avrebbe fatto...
...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
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Non c'è da dubitarne, è una certezza, il tempo delle passioni sopite, da noi, è ancora lontano, e, aggiungo, ciò che è l'Italia è oggi tutto il contrario del realizzarsi di quel bene - sotterrate tutte le asce - che desiderava per gli italiani.
Ma a questi quatrro gatti che qui scrivono, e che si sforzano di essere testimoni di un'idea, per quel seme gettato e non estirpato, un sorriso lo avrebbe fatto...
"...a quel punto sorriderò perchè il popolo sarà in pace con sè stesso."
hmmmm....sono dubbioso a riguardo
per quanto riguarda i "quattro gatti"e "l'idea",hai perfettamente ragione e chi conosce un minimo la storia recente italiana,sa quanto sia stato difficile non estinguersi(nel senso puramente fisico del termine).
Il paradosso è che il fascismo,da realtà nazionalpopolare,sia diventato elitario.
Ciò che era nato per le masse è stato ed è preservato da una minoranza.
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Democrazia.....la più grossa presa per il culo mai perpetuata verso il popolo.
Ciao Alex, tutto bene?
Ti cito due passi di Paolo Signorelli:
Nel sistema democratico l'uomo politico è colui che riesce con mezzi spesso illeciti ed immorali ad estorcere il voto ad un certo numero di persone inidonee a giudicare ciò che sia bene e ciò che sia male per la "cosa pubblica", cioè lo Stato. Il "migliore" non è più l'uomo spiritualmente valido e tecnicamente capace a governare, ma è l'uomo che meglio riesce ad accattare voti!
Nel sistema democratico l'uomo politico è colui che riesce con mezzi spesso illeciti ed immorali ad estorcere il voto ad un certo numero di persone inidonee a giudicare ciò che sia bene e ciò che sia male per la "cosa pubblica", cioè lo Stato. Il "migliore" non è più l'uomo spiritualmente valido e tecnicamente capace a governare, ma è l'uomo che meglio riesce ad accattare voti!
Benissimo fratello
beh,mi sembra che sin dagli albori,la "democrazia" sia stata criticata proprio dai suoi ideologi ed i filosofi greci non avevano avuto la fortuna di essere governati dai vari De Mita,Pomicino,Gava & co....
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"...a quel punto sorriderò perchè il popolo sarà in pace con sè stesso."
hmmmm....sono dubbioso a riguardo
per quanto riguarda i "quattro gatti"e "l'idea",hai perfettamente ragione e chi conosce un minimo la storia recente italiana,sa quanto sia stato difficile non estinguersi(nel senso puramente fisico del termine).
Il paradosso è che il fascismo,da realtà nazionalpopolare,sia diventato elitario. Ciò che era nato per le masse è stato ed è preservato da una minoranza.
Esatto, e questo è un altro punto essenziale, anche per capire l'oggi;
Le masse sono distratte, distratte (che è termine tenero per non dire rimbambite) dalle luci impiantate dai conquistadores, che hanno scientemente voluto sradicare dalle masse la coscienza di quello che per esse è il bene, iniettando dosi di democrazia d'asporto, condite dall'illusione che tutto è lì a portata di mano, che tutto è lecito perchè tutto è relativo, e si è magari disposti a morire di fame per la paura di non perdere questa "libertà" così rassicurante, questo paradiso artificiale che ci ha sfigurati nel profondo.
Ecco perchè, come dici, l'idea si è fatta elitaria, perchè per sua natura non può confondersi in questo tutto indistinto, dove tutto si vuole che scolori, ed essa vale quanto più resta distante da tutto questo teatrino, perchè quella distanza le da la cifra del vero, e come ci ricorda anche Ma_, bisogna prima che crollino queste quinte perchè torni, riconoscibilissima, viva e vera perchè non si è piegata.
...ma di noi
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fascisti si nasce ed oggi mi sa ke tanti dico o si credono di esserle camerati ma senza esserlo veramente.il cuore neroo si dalla nascita o non lo si avrò mai.
Ancora una riflessione che voglio lasciare a questo thread e ai miei amici
L'Idea non appartiene alle masse, ma a se stessa e poi all'individuo, che vi aderisce naturalmente riconoscendovi il vero: Ecco perchè la possiamo definire "elitaria".
La libertà dell'individuo non è fare ciò che più gli piace, ma è riconoscere che esiste un bene superiore e che la sua libertà non si risolve in altro che lavorare per quel bene, che supera l'individuo perchè è bene comune, è lo Stato, la forma che contiene e innalza gli individui.
La propria individualità può trovare solo così uno sbocco superiore e ordinato, altrimenti accade semplicemente ciò che vediamo oggi, un caos informe in cui la massa rappresenta solo un peso, destinato a schiacciarla.
Più ci si innalza verso l'Idea e più si è liberi, e più ci si contiene, con volontà, all'interno di questo ordine - lo Stato - e più l'individuo si fa ricco, e con esso, uno per uno ( la somma degli individui ) tutto il popolo, che non deve compiere alcuno sforzo, non deve impiantare alcuna dottrina, non deve imparare nulla se non fare ciò che è naturale e dovuto, mantenersi nell'ordine dell'Idea, dunque nel bene.
Quando l'individuo riconosce da sè tutto questo, egli è già fascista, il seme ha germogliato dentro di lui naturalmente; Ecco allora che sorge la spinta vitalistica e pragmatica, l'impulso vitale che porta ad agire, che porta ad intervenire là dove è il disordine, per ricondurre ogni cosa all'interno di un'armonia:
Ecco perchè il Fascismo è sintesi, è Apollineo - ordine fortemente voluto e attuato - e Dionisiaco - gioia di vedersi rispecchiato in quell'ordine, gioia di essere nientr'altro che se -.
Il Fascismo non nega all'uomo se stesso, è esclusività e comunità, è libertà ordinata, per il bene del singolo e dunque dello Stato, di noi tutti.
Certo non è egoismo, non è cedere all'impulso plebeo scambiandolo per libertà di fare e dire ciò che più piace, non è il soffocare ogni volontà per rimettersi a quella di un clan che illude decidendo per tutti:
La fiamma viva non è quella che stringe in mano una statua oltre atlantico, apparenza che inganna, sotto la quale altri tessono per tutti la trama e l'ordito, facendola solo annusare la libertà, e sviando dal bene proprio e di tutti - la fiamma è qui, dentro ciascuno, semplice sigillo del vero.
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Ancora una riflessione che voglio lasciare a questo thread e ai miei amici L'Idea non appartiene alle masse, ma a se stessa e poi all'individuo, che vi aderisce naturalmente riconoscendovi il vero: Ecco perchè la possiamo definire "elitaria". La libertà dell'individuo non è fare ciò che più gli piace, ma è riconoscere che esiste un bene superiore e che la sua libertà non si risolve in altro che lavorare per quel bene, che supera l'individuo perchè è bene comune, è lo Stato, la forma che contiene e innalza gli individui. La propria individualità può trovare solo così uno sbocco superiore e ordinato, altrimenti accade semplicemente ciò che vediamo oggi, un caos informe in cui la massa rappresenta solo un peso, destinato a schiacciarla. Più ci si innalza verso l'Idea e più si è liberi, e più ci si contiene, con volontà, all'interno di questo ordine - lo Stato - e più l'individuo si fa ricco, e con esso, uno per uno ( la somma degli individui ) tutto il popolo, che non deve compiere alcuno sforzo, non deve impiantare alcuna dottrina, non deve imparare nulla se non fare ciò che è naturale e dovuto, mantenersi nell'ordine dell'Idea, dunque nel bene.
Quando l'individuo riconosce da sè tutto questo, egli è già fascista, il seme ha germogliato dentro di lui naturalmente;
Ecco allora che sorge la spinta vitalistica e pragmatica, l'impulso vitale che porta ad agire, che porta ad intervenire là dove è il disordine, per ricondurre ogni cosa all'interno di un'armonia:
Ecco perchè il Fascismo è sintesi, è Apollineo - ordine fortemente voluto e attuato - e Dionisiaco - gioia di vedersi rispecchiato in quell'ordine, gioia di essere nientr'altro che se -.
Il Fascismo non nega all'uomo se stesso, è esclusività e comunità, è libertà ordinata, per il bene del singolo e dunque dello Stato, di noi tutti.
Certo non è egoismo, non è cedere all'impulso plebeo scambiandolo per libertà di fare e dire ciò che più piace, non è il soffocare ogni volontà per rimettersi a quella di un clan che illude decidendo per tutti:
La fiamma viva non è quella che stringe in mano una statua oltre atlantico, apparenza che inganna, sotto la quale altri tessono per tutti la trama e l'ordito, facendola solo annusare la libertà, e sviando dal bene proprio e di tutti - la fiamma è qui, dentro ciascuno, semplice sigillo del vero.
Sean, peccato che ti ho reppato ieri altrimenti l'avrei rifatto... Bellissime parole e ottima sintesi, in cui ritrovo il mio pensiero, specialmente nella parte evidenziata.
Ancora una riflessione che voglio lasciare a questo thread e ai miei amici
L'Idea non appartiene alle masse, ma a se stessa e poi all'individuo, che vi aderisce naturalmente riconoscendovi il vero: Ecco perchè la possiamo definire "elitaria".
La libertà dell'individuo non è fare ciò che più gli piace, ma è riconoscere che esiste un bene superiore e che la sua libertà non si risolve in altro che lavorare per quel bene, che supera l'individuo perchè è bene comune, è lo Stato, la forma che contiene e innalza gli individui.
La propria individualità può trovare solo così uno sbocco superiore e ordinato, altrimenti accade semplicemente ciò che vediamo oggi, un caos informe in cui la massa rappresenta solo un peso, destinato a schiacciarla.
Più ci si innalza verso l'Idea e più si è liberi, e più ci si contiene, con volontà, all'interno di questo ordine - lo Stato - e più l'individuo si fa ricco, e con esso, uno per uno ( la somma degli individui ) tutto il popolo, che non deve compiere alcuno sforzo, non deve impiantare alcuna dottrina, non deve imparare nulla se non fare ciò che è naturale e dovuto, mantenersi nell'ordine dell'Idea, dunque nel bene.
Quando l'individuo riconosce da sè tutto questo, egli è già fascista, il seme ha germogliato dentro di lui naturalmente; Ecco allora che sorge la spinta vitalistica e pragmatica, l'impulso vitale che porta ad agire, che porta ad intervenire là dove è il disordine, per ricondurre ogni cosa all'interno di un'armonia:
Ecco perchè il Fascismo è sintesi, è Apollineo - ordine fortemente voluto e attuato - e Dionisiaco - gioia di vedersi rispecchiato in quell'ordine, gioia di essere nientr'altro che se -.
Il Fascismo non nega all'uomo se stesso, è esclusività e comunità, è libertà ordinata, per il bene del singolo e dunque dello Stato, di noi tutti.
Certo non è egoismo, non è cedere all'impulso plebeo scambiandolo per libertà di fare e dire ciò che più piace, non è il soffocare ogni volontà per rimettersi a quella di un clan che illude decidendo per tutti:
La fiamma viva non è quella che stringe in mano una statua oltre atlantico, apparenza che inganna, sotto la quale altri tessono per tutti la trama e l'ordito, facendola solo annusare la libertà, e sviando dal bene proprio e di tutti - la fiamma è qui, dentro ciascuno, semplice sigillo del vero.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
ROMA - «I resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata. È doveroso dire che, se non è in discussione la buonafede, non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata».
parole trite e ritrite vecchie di 60 anni. Chi le avrà dette oggi: Ingrao? Scalfari? Mieli? Veltroni o Diliberto?
:nono2:
Il presidente della Camera Gianfranco Fini approfitta della festa dei giovani di An a Roma per prende posizione dopo le polemiche scatenate nei giorni scorsi dal ministro Ignazio La Russa e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, su Salò e sulle leggi razziali. «La destra - ribadisce Fini - deve ribadire in ogni circostanza questi concetti, proprio per superare il passato, non per archiviarlo, ma per costruire una memoria che consenta al nostro popolo di andare avanti».
e aggiunge, non pago:
«Chi è democratico cioè si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici». È il ragionamento dal quale il presidente della Camera parte, dal palco della festa dei giovani di An, per affrontare le polemiche che hanno coinvolto esponenti di spicco del suo partito sul fascismo. «Sono convinto non da oggi - spiega Fini - che la destra italiana debba senza ambiguità e reticenze dire che si riconosce in alcuni valori certamente presenti nella Costituzione: la libertà, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Valori che hanno guidato e ancora guidano il cammino della destra e che sono valori di ogni democrazia e che a pieno titolo sono antifascisti»
Mi dispiace infinitamente sporcare un 3d che, immodestamente, credo voli alto, con le bassezze di chi ha venduto tutto sè stesso, ma credo vadano ben evidenziate queste parole, a mostrare come tra la destra che noi intendiamo e la destra che si autoidentifica come tale nel paese esista una distanza immensa, innanzitutto di coerenza, di dignità, di senso dell'onore.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
fascisti si nasce ed oggi mi sa ke tanti dico o si credono di esserle camerati ma senza esserlo veramente.il cuore neroo si dalla nascita o non lo si avrò mai.
l'italiano però lo si può imparare anche se non lo si conosce dalla nascita....ed aggiungo che vedere un sedicente fascista scrivere con le K,mi fa accapponare anzi,akkapponare la pelle.Ci mancava solo che scrivevi Kamerati
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