Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
    Sì, posso dirti che per come la vedo io un Mussolini che viene catturato dai partigiani(?) mentre cerca di fuggire all'estero travestito da soldato tedesco, non è differente da Vittorio Emanule III.
    Le differenze stanno nel fatto che il secondo è stato aiutato dagli americani, il primo dai tedeschi e che, ovviamente, il primo è stato fortunato o abile, mentre il secondo è stato, se vogliamo, sfortunato.
    Poi, il fatto che si dica che Mussolini volesse consegnarsi agli alleati è un altro paio di maniche, sul quale non conviene neanche addentrarsi.
    Si tratta, ai miei occhi, comunque di capi che hanno lasciato a se stesso il proprio popolo per cercare di salvarsi.
    Vittorio Emanuele scappò (lasciando l'esercito senza ordini) a guerra in corso, solo per salvare la sua inutile pelle;
    Mussolini cercò la fuga a guerra conclusa e persa, perchè era necessario, e come si dimostrerà dopo a ragione, che rimanesse in vita, per dare testimonianza e completezza alla verità storica, che così come la conosciamo oggi è mutila e nauseabonda.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Diegosfgt
      IL SOBILLATORE
      • Dec 2004
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Vittorio Emanuele scappò (lasciando l'esercito senza ordini) a guerra in corso, solo per salvare la sua inutile pelle;
      Mussolini cercò la fuga a guerra conclusa e persa, perchè era necessario, e come si dimostrerà dopo a ragione, che rimanesse in vita, per dare testimonianza e completezza alla verità storica, che così come la conosciamo oggi è mutila e nauseabonda.
      Guarda Sean, secondo me Mussolini ha iniziato a fuggire nel momento stesso in cui, a Feltre, si è fatto mettere spalle al muro da Hitler e se il Führer ha potuto fare una cosa del genere è stato anche perché Mussolini nel 1938 adottò le leggi raziali.
      Le leggi raziali sono state lo spartiacque del regime fascista, perché da un lato lo "mascariarono" in maniera irreparabile con il nazismo e dall'altro resero Mussolini un personaggio con il quale gli alleati si sarebbero rifiutati di parlare (vedi a tal proposito l'ordine del giorno Grandi).

      Io penso che se le leggi raziali non ci fossero state l'accordo tra gli Alleati e Mussolini si sarebbe potuto fare, non ci sarebbe stata la RSI, non ci sarebbe stato bisogno dei partigiani (ammesso e non concesso che i partigiani abbiano avuto un ruolo decisivo...cosa della quale dubito), con tutto quello che questo avrebbe significato.
      Qualcuno potrebbe, giustamente, dire che così facendo l'Italia si sarebbe s*******ta.
      Ma s*******ta agli occhi di chi?
      Dei nazisti?

      Non mi sembra che sia andata molto meglio.

      Il fatto è che Mussolini ha fatto una gran cazzata nel 1938, condannando non solo il proprio popolo, ma distruggendo un movimento culturale (il Fascismo) che si sarebbe potuto, con le dovute modifiche, rivelare valido per molti anni a venire.
      Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

      però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
      Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
      senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Originariamente Scritto da Diegosfgt Visualizza Messaggio
        Guarda Sean, secondo me Mussolini ha iniziato a fuggire nel momento stesso in cui, a Feltre, si è fatto mettere spalle al muro da Hitler e se il Führer ha potuto fare una cosa del genere è stato anche perché Mussolini nel 1938 adottò le leggi raziali.
        1-
        Le leggi raziali sono state lo spartiacque del regime fascista, perché da un lato lo "mascariarono" in maniera irreparabile con il nazismo e dall'altro resero Mussolini un personaggio con il quale gli alleati si sarebbero rifiutati di parlare (vedi a tal proposito l'ordine del giorno Grandi).

        2-
        Io penso che se le leggi raziali non ci fossero state l'accordo tra gli Alleati e Mussolini si sarebbe potuto fare, non ci sarebbe stata la RSI, non ci sarebbe stato bisogno dei partigiani (ammesso e non concesso che i partigiani abbiano avuto un ruolo decisivo...cosa della quale dubito), con tutto quello che questo avrebbe significato.
        Qualcuno potrebbe, giustamente, dire che così facendo l'Italia si sarebbe s*******ta.
        Ma s*******ta agli occhi di chi?
        Dei nazisti?

        Non mi sembra che sia andata molto meglio.

        Il fatto è che Mussolini ha fatto una gran cazzata nel 1938, condannando non solo il proprio popolo, ma distruggendo un movimento culturale (il Fascismo) che si sarebbe potuto, con le dovute modifiche, rivelare valido per molti anni a venire.
        1-Le leggi razziali non sono state solo un pegno dovuto ad Hitler, ma hanno avuto una loro "necessità", riscontrabile, come ho detto in un altro post, nel fatto che il Fascismo doveva scardinare dallo stato qualunque presenza aliena, e questa era rappresentata dagli ebrei.

        2-Non sarei così sicuro ad affermare che sarebbe stata possibile un'alleanza in corsa con inglesi ed americani, perchè il loro preciso intento, la loro stella polare, che li guiderà per tutta la guerra, sarà il voler sradicare dall'Europa ogni forma di Fascismo, per renderla quello che oggi vediamo, un vassallo al servizio non dei popoli europei, ma di oligarchie ben identificate.
        La riprova è nel fatto che pure Hitler offrì la pace agli inglesi, ma questi preferirono allearsi col "demone" comunista pur di distruggere ogni aspirazione, ogni volontà identitaria e di potenza che sarebbe potuta ancora nascere dalla culla-Europa.

        Sul valore del Fascismo non puoi che trovarmi d'accordo, e "l'errore" di Mussolini semmai è stato quello di scendere in guerra (le discussioni sulle ragioni di questa scelta sono in questo ed altri 3d a cui rimando), interrompendo così l'opera che stava, con risultati e favoro di popolo, faticosamente compiendo;
        Oggi avremmo avuto ben altra Italia, e a pensarci c'è da piangere, come sopra le rovine.

        (qui i link a due discussioni, sorta di spin-off di questo 3d, dove si ragiona anche attorno all'entrata in guerra dell'Italia, e dove si parla dell'alleato tedesco:

        http://www.bodyweb.com/caffetteria/1...e-ed-i-ma.html)

        Questo, per non ripetermi, un mio pensiero al riguardo:
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

        Ah, se gli italiani fossero rimasti fuori di questa guerra! Se solo avessero mantenuto il loro stato di non belligeranza! Tenuto conto della nostra amicizia e degli interessi comuni che ci legano, quale valore inestimabile avrebbe avuto per noi tale atteggiamento


        Per gratitudine (poiché non dimenticherò mai l'atteggiamento adottato dal Duce al tempo dell
        'Anschluss) mi, sono sempre astenuto dal criticare o dal giudicare l'Italia. All'opposto, ho sempre fatto quanto stava in me per trattarla come una nostra pari: Sfortunatamente, le leggi della natura. hanno dimostrato che è un errore trattare come uguali coloro che uguali non sono. Il Duce, personalmente; mi uguaglia. Può darsi anche che sia superiore a me dal punto di vista delle sue ambizioni per quanto concerne il popolo italiano. Ma contano solo i fatti, e non le ambizioni.

        Né il mio affetto personale per il Duce, né i miei istintivi sentimenti di amicizia per il popolo italiano sono mutati. Ma io attribuisco a me stesso la colpa di non avere ascoltato la voce della ragione, che mi imponeva di essere spietato pur nella mia amicizia per l'Italia. E avrei potuto far questo con personale vantaggio del Duce stesso e con vantaggio del suo popolo. Mi rendo conto, naturalmente, che un simile atteggiamento da parte mia lo avrebbe offeso e che egli non mi avrebbe mai perdonato. Ma in seguito alla mia indulgenza, sono accadute cose che non sarebbero dovute accadere e che possono senz'altro dimostrarsi fatali. La vita non perdona la debolezza.


        Ecco un'altro punto nodale della storia, che a posteriori si riverbera ancora nell'attualità.
        Possiamo dirlo anche noi, oggi, che sarebbe stato meglio per tutti se l'Italia avesse mantenuto la sua neutralità, perchè la titanica opera intrapresa dal Duce di portare a compimento la maturazione del popolo italiano non avrebbe subito la disastrosa fermata imposta dalla guerra, una conclusione attraverso la quale tutti interpretano, con giudizio falsato dalla sconfitta bellica, quello che fu il Fascismo.
        Hitler fu avvantaggiato nel suo operare perchè si ritrovò immediatamente a capo di un popolo che già credeva, e che infatti rimase, nella sua quasi totalità, compatto fino alla fine.
        Mussolini ebbe dalla sua solo se stesso, e per questo la sua statura si può dire davvero gigantesca.
        Pure lo stato, coi Savoia in testa, ebbe contro, dove Hitler invece teneva tutte le leve.
        Sarebbero meglio serviti, gli anni spesi in guerra, per fascistizzare il popolo italiano, per fargli prendere piena coscienza di se stesso e della sua vocazione.
        Perchè se pure è vero, come dice lo stesso Hitler, che dove è l'Italia è la vittoria, purtroppo non lo è per quanto riguarda gli italiani, ed il compito del Duce, tremendo, era proprio quello di colmare questo vuoto storico.
        Il Duce intervenne nel conflitto appunto pensando che una guerra (che dalle evidenze si sarebbe dovuta chiudere in poco tempo) lo avrebbe aiutato nel suo compito, e la risposta iniziale degli italiani lo ingannò.
        Hitler, d'altro canto, qui mancò del coraggio di dissuadere il maestro e l'alleato.
        Tutto si paga, alla fine.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • ma_75
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          Mi sembrava strano che, a proposito delle parole di Alemanno, ancora non si fosse sentita l'onnipresente voce della comunità ebraica.
          Non ho dovuto attendere troppo.

          Comunità ebraica: "E' difficile separare le due cose "
          «Le leggi razziali furono emanate dal regime fascista». Lo ha sottolineato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, a Milano per la Giornata europea della Cultura Ebraica, a proposito delle dichiarazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle leggio razziale definite «male assoluto». «Le leggi razziali sono state emanate dal regime fascista, convalidate dalla monarchia - ha detto Gattegna - quindi mi sembra difficile separare le due cose: ritengo che quando si tratta di argomenti così importanti è necessario anche essere molto cauti nelle dichiarazioni e più che singole frasi bisognerebbe approfondire la parte storica, gli avvenimenti e insegnare ai giovani questo passato tragico perchè non si ripeta mai più»

          La parte in neretto la consiglio a tutti, come sempre, specie a questo signor Gattegna.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • Sean
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            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            Mi sembrava strano che, a proposito delle parole di Alemanno, ancora non si fosse sentita l'onnipresente voce della comunità ebraica.
            Non ho dovuto attendere troppo.

            Comunità ebraica: "E' difficile separare le due cose "
            «Le leggi razziali furono emanate dal regime fascista». Lo ha sottolineato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, a Milano per la Giornata europea della Cultura Ebraica, a proposito delle dichiarazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle leggio razziale definite «male assoluto». «Le leggi razziali sono state emanate dal regime fascista, convalidate dalla monarchia - ha detto Gattegna - quindi mi sembra difficile separare le due cose: ritengo che quando si tratta di argomenti così importanti è necessario anche essere molto cauti nelle dichiarazioni e più che singole frasi bisognerebbe approfondire la parte storica, gli avvenimenti e insegnare ai giovani questo passato tragico perchè non si ripeta mai più»

            La parte in neretto la consiglio a tutti, come sempre, specie a questo signor Gattegna.
            Ma fra 100 anni andremo ancora avanti con questa storia?
            Sempre in punta di penna e di "diritto", questi ebrei, sempre con quel velato tono di minaccia in sottofondo...
            ...ma di noi
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            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • girl on the moon
              Bodyweb Senior
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Mi sembrava strano che, a proposito delle parole di Alemanno, ancora non si fosse sentita l'onnipresente voce della comunità ebraica.
              Non ho dovuto attendere troppo.

              Comunità ebraica: "E' difficile separare le due cose "
              «Le leggi razziali furono emanate dal regime fascista». Lo ha sottolineato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, a Milano per la Giornata europea della Cultura Ebraica, a proposito delle dichiarazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle leggio razziale definite «male assoluto». «Le leggi razziali sono state emanate dal regime fascista, convalidate dalla monarchia - ha detto Gattegna - quindi mi sembra difficile separare le due cose: ritengo che quando si tratta di argomenti così importanti è necessario anche essere molto cauti nelle dichiarazioni e più che singole frasi bisognerebbe approfondire la parte storica, gli avvenimenti e insegnare ai giovani questo passato tragico perchè non si ripeta mai più»

              La parte in neretto la consiglio a tutti, come sempre, specie a questo signor Gattegna.
              Beh,cedimento al nazismo o meno, oggettivamente se non ci fosse stato il fascismo non sarebbero esistite le leggi razziali.Questo è un dato di fatto.
              Poi a parte questo, il fascismo non sarà stato il male assoluto,e nei primi 15 anni della sua storia avrà fatto pure delle cose buone e probabilmente in quel determinato periodo storico la sua esistenza è stata inevitabile.
              Però è anche vero che finchè non ci sono grossi eventi (tipo guerre,deportazioni etc.) è più facile nascondere che stai mandando il paese a puttane. Perchè le politiche del fascismo puntavano al verso in cui sono arrivate fin dall 'inizio. E se si va a scavare sotto la quintalata di retorica e propaganda si ci trova il nulla o quasi.
              Il fascismo non fu il male assoluto, certo. Ma fu una dittatura. E in quanto tale soppresse la libertà. E sfruttò largamente illegalità e violenza, facendo leva sui tratti peggiori del nostro carattere nazionale.Tutto ciò basta per valutare e accettare il fascismo come parte della nostra storia politico-sociale per prenderne poi le dovute distanze,lontani da qualsiasi rischio di pericoloso revisionismo.
              Detto questo, spero che nessuno mi dia della "comunista" per questo commento oggettivo su ciò che è stato.
              Last edited by girl on the moon; 08-09-2008, 15:44:58.

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              • gbpackers
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                Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
                sotto la quintalata di retorica e propaganda si ci trova il nulla o quasi.
                Mi puoi brevemente spiegare cosa intendi con questa frase?
                Grazie
                sigpic

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                • gbpackers
                  #1 Fan GreenBay Packers
                  • Jun 2006
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                  Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                  buongiorno ragazzi,nemmeno con l'abito nuziale già bello che pronto in valigia mi riesce di non partecipare alla discussione.

                  vabbeh rapidissimamente prendo atto delle comuni letture sulla storia del neofascismo italiano alle quali aggiungerei per completezza freda(se non già citato....sono di fretta) con "la disintegrazione del sistema" e seppur non propriamente politici gli scritti del barone evola,molto influenti all'epoca.

                  butto carne al fuoco.
                  sarebbe interessante discutere la fondazione dell'msi e la storia tutta del neofascismo italiano.
                  le famose uova di drago da seminare in italia.
                  partendo dal primo nucleo dell'msi,passando per la scissione di ordine nuovo e percorrendo tutta quella vicenda che vede la nascita di terza posizione(mi ricordo la conzonetta:....ne fronte rosso ne reazione) e di tutte quelle propaggini poi sparite nel nulla.

                  se doveste riuscire a mantenere in vita il post prometto di raccontare qualche aneddoto sul periodo che come voi non ho vissuto ma conosco indirettamente per conoscenza diretta di alcuni dei protagonisti dell'epoca
                  Simo quando avrai voglia e tempo mi piacerebbe discutere con te ed altri di TP, forse il vero movimento rivoluzionario italiano di destra dal dopo guerra in poi
                  sigpic

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                  • gbpackers
                    #1 Fan GreenBay Packers
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                    Roma - L'8 settembre, come sempre, lacera il Paese e lascia dietro di se una scia di polemiche. Anche questo anno non poteva essere diversamente. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, alla cerimonia per l'anniversario della Difesa di Roma dai nazisti, ha reso omaggio anche ai militari della Rsi. "Farei un torto alla mia coscienza - ha detto La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli di Salò, combatterono credendo nella difesa della Patria, meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia". La risposta di Napolitiano
                    Secondo il presidente della Repubblica la Resistenza va "ricordata nella sua interezza". Un duplice segno "quello della ribellione che condusse tanti giovani a combattere nelle formazioni partigiane". "E quello - ha aggiunto Giorgio Napolitano - del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei 600mila deportati che rifiutarono l'adesione alla Repubblica di Salò". "Vorrei incoraggiare tutti a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione, di trasmissione alle nuove generazioni del prezioso retaggio della battaglia di Porta San Paolo, della difesa di Roma e della Resistenza".
                    Alemanno: "Condanno il fascismo liberticida"
                    "Per il sottoscritto comprendere la complessità storica del fenomeno totalitario in Italia e rendere omaggio a quanti si batterono e morirono su quel fronte in buona fede, non significa non condannare senza esitazione l'esito liberticida e antidemocratico di quel regime". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante il discorso in ricordo dei caduti per la difesa di Roma durante la Resistenza, alla presenza di Giorgio Napolitano.
                    sigpic

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                    • ma_75
                      Super Moderator
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                      Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
                      Beh,cedimento al nazismo o meno, oggettivamente se non ci fosse stato il fascismo non sarebbero esistite le leggi razziali.Questo è un dato di fatto.
                      Poi a parte questo, il fascismo non sarà stato il male assoluto,e nei primi 15 anni della sua storia avrà fatto pure delle cose buone e probabilmente in quel determinato periodo storico la sua esistenza è stata inevitabile.
                      Però è anche vero che finchè non ci sono grossi eventi (tipo guerre,deportazioni etc.) è più facile nascondere che stai mandando il paese a puttane. Perchè le politiche del fascismo puntavano al verso in cui sono arrivate fin dall 'inizio. E se si va a scavare sotto la quintalata di retorica e propaganda si ci trova il nulla o quasi.
                      Il fascismo non fu il male assoluto, certo. Ma fu una dittatura. E in quanto tale soppresse la libertà. E sfruttò largamente illegalità e violenza, facendo leva sui tratti peggiori del nostro carattere nazionale.Tutto ciò basta per valutare e accettare il fascismo come parte della nostra storia politico-sociale per prenderne poi le dovute distanze,lontani da qualsiasi rischio di pericoloso revisionismo.
                      Detto questo, spero che nessuno mi dia della "comunista" per questo commento oggettivo su ciò che è stato.
                      Comincio dol dire che non ti daròdella comunista, parola che, peraltro, per me è assolutamente nobile
                      Il fascismo fu una dittatura? Certo. Prese il potere illegalmente? Affatto, lo prese col consenso popolare il che significa che, in quel contesto, il popolo lo ritenne la soluzione migliore. Perchè accadde questo? Forse gli italiani erano tutti incapaci di scegliere? No, semplicemente erano stanchi di un sistema corrotto, nepotistico, che viaggiava da uno scandalo all'altro e che perpetuava in pieno '900 una politica di casta. La violenza e l'iilegalità non erano affatto prerogative del solo fascismo, ma anzi erano ampiamente diffuse come strumento di lotta politica, tant'è che il fascismo, e lo squadrismo annesso, nacquero proprio in risposta al biennio rosso che non aveva certo lesinato violenze. Non so quale sia l'aspetto peggiore del popolo italiano a cui tu fai riferimento, l'aspetto peggiore è, per me, l'immobilismo, la mancanza di coscienza politica che testimonia oggi, non certo la virulenza di cui si rese protagonista ieri. Sul piano economico ricordo che il fascismo perseguì una politica di sostegno alla lira, che era (già allora!) fortemente svalutata, pesando certo sulla bilancia delle esprtazioni ma, allo stesso empo, stimolando una politica autarchica, ad esempio attraverso l'ampliamento delle superfici coltivabili (le bonifiche, in utlimo, servorono anche a questo). Ricordo anche che dovette affrontare la crisi del '29 e se pensi che ancora oggi ci parlano di crisi dell'economia post 11/9 capisci bene che superare il tracollo mondiale della borsa non fu certo facile, nè impresa di pochi anni. Non capisco, in ultimo, cosa intenda col mandare il paese a puttane. Boisgna sempre valutare una situazione non in senso astratto ma paragandonando un prima ed un dopo. La situazione italiana del 1920 e quella del 1940 ci mostrano un paese impoverito o arricchito? Un'aspettativa di vita migliore o inferiore? Una posizione politica internazionale migliorata o peggiorata? E mi fermo, ovviamente, al 1940 proprio perchè esaminare la situazione pre-fascismo con quella del paese post seconda guerra mondiale sarebbe insensato.
                      Ho trovato questa tabella sul PIL in Italia e USA in quegli anni, non direi che economicamente il paese soffrisse, almeno non più delle coeve democrazie come gli USA.

                      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                      ma_75@bodyweb.com

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                      • Sciamannado
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                        ..

                        BoiadiDio.anche questo forum non è immune dall'essenziale essenza di vita fascismo vs comunismo.
                        peace&love

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                        • ma_75
                          Super Moderator
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                          Se avessi letto il titolo e qualche pagina della discussione avresti capito che interventi di tal genere non sono graditi in questa discussione. Se non hai altro da aggiungere sei pregato di girare al largo, magari in trash.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • pina colada
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                            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                            Comincio dol dire che non ti daròdella comunista, parola che, peraltro, per me è assolutamente nobile
                            Il fascismo fu una dittatura? Certo. Prese il potere illegalmente? Affatto, lo prese col consenso popolare il che significa che, in quel contesto, il popolo lo ritenne la soluzione migliore. Perchè accadde questo? Forse gli italiani erano tutti incapaci di scegliere? No, semplicemente erano stanchi di un sistema corrotto, nepotistico, che viaggiava da uno scandalo all'altro e che perpetuava in pieno '900 una politica di casta. La violenza e l'iilegalità non erano affatto prerogative del solo fascismo, ma anzi erano ampiamente diffuse come strumento di lotta politica, tant'è che il fascismo, e lo squadrismo annesso, nacquero proprio in risposta al biennio rosso che non aveva certo lesinato violenze. Non so quale sia l'aspetto peggiore del popolo italiano a cui tu fai riferimento, l'aspetto peggiore è, per me, l'immobilismo, la mancanza di coscienza politica che testimonia oggi, non certo la virulenza di cui si rese protagonista ieri. Sul piano economico ricordo che il fascismo perseguì una politica di sostegno alla lira, che era (già allora!) fortemente svalutata, pesando certo sulla bilancia delle esprtazioni ma, allo stesso empo, stimolando una politica autarchica, ad esempio attraverso l'ampliamento delle superfici coltivabili (le bonifiche, in utlimo, servorono anche a questo). Ricordo anche che dovette affrontare la crisi del '29 e se pensi che ancora oggi ci parlano di crisi dell'economia post 11/9 capisci bene che superare il tracollo mondiale della borsa non fu certo facile, nè impresa di pochi anni. Non capisco, in ultimo, cosa intenda col mandare il paese a puttane. Boisgna sempre valutare una situazione non in senso astratto ma paragandonando un prima ed un dopo. La situazione italiana del 1920 e quella del 1940 ci mostrano un paese impoverito o arricchito? Un'aspettativa di vita migliore o inferiore? Una posizione politica internazionale migliorata o peggiorata? E mi fermo, ovviamente, al 1940 proprio perchè esaminare la situazione pre-fascismo con quella del paese post seconda guerra mondiale sarebbe insensato.
                            Ho trovato questa tabella sul PIL in Italia e USA in quegli anni, non direi che economicamente il paese soffrisse, almeno non più delle coeve democrazie come gli USA.

                            Interessantissimo e ottimo intervento Ma
                            Aggiungo 2 cose: la grande crisi incise ovviamente in modo pesante sul reddito desli italiani, tuttavia esistono elementi per affermare che l'economia italiana sarebbe riuscita a scampare alle peggiori coseguenze della grande crisi grazie al carattere particolarmente accentuato degli interventi pubblici e del protezionismo.
                            Un atteggiamento particolarmente interessante fu quello preso nel '31 da Bottai, ministro delle corporazioni: egli riteneva che mentre nei paesi più ricchi e sviluppati la crisi era di sovrapproduzione, in Italia, al contrario, la via per uscire dalla crisi consisteva nel razionalizzare ed aumentare la produzione a costi bassi. E si cercò di fare effettivamente così anche se la Confindustria pose più volte il suo veto....
                            Inoltre, nel momento in cui l'aggravarsi della crisi pose difficoltà insormontabili per le banche, fu creata l'IMI con cui, sempre nel 31, lo Stato si sostituì alle banche nella funzione di finanziare le grandi industrie. Poi con la creazione dell'IRI, nel 33, lo Stato rilevò le azioni industriali che immobilizzavano i capitali delle grandi banche. Queste così furono salvate dal fallimento (a differenza di ciò che accadde in molti altri stati...) e lo Stato divenne prorietario di numerose industrie..
                            Questo solo per citare un paio di cose che aiutarono l'Italia in quel periodo difficile.. Cmq ho diverso materiale a riguardo... Se volete domani posto altro, oggi purtroppo ho ancora un po' di cose per la testa

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                            • ma_75
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                              • Sep 2006
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                              Ottimo Ila, la tua competenza in ambito economico, sarà utilissima nel 3d
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

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                              • pina colada
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                                • Dec 2007
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                                Ottimo Ila, la tua competenza in ambito economico, sarà utilissima nel 3d
                                Grazie Domani non mancherò, promesso

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