Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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  • Sean
    Csar
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    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Che dire, avete trovato ulteriori prove di ciò che diceva Fioravanti. Ci sarebbe tanto da dire (magari in un prossimo post) sulla legittimità di un'alleanza tra forze rivoluzionarie in prospettiva di un attacco al sistema, voglio, però, soffermarmi qui proprio sul punto del rapporto tra i gruppi dell'estrema destra ed il MSI. Fortissima fu la convinzione in questi gruppi che il MSI si fosse vednuto allo stato, ricordo bene gli esempi di disconoscimento di gruppi antisistema solo perchè questi intralciavano il cammino parlamentare del MSI, ricordo la mancata celebrazione di tante vittime dei movimenti di destra, di giovani del FUAN, se non di liceali.D'altra parte i gruppi più estremi, come i NAR, videro sempre con sospetto quell'area grigia tra MSI, servizi segreti, generali che pescava nel torbido di quegli anni. E' vero che in questo senso Fioravanti ed i NAR erano in qualche modo paranoici, con la tentazione a vedere ovunque dei nemici (eppure, quanta maggiore coerenza in loro-finiti o morti o ergastolani- rispetto ai vertici di terza posizione, pensiamo a Fiore, scappato con la cassa e riapparso politico in doppiopetto), ma è anche vero che proprio questa"purezza" ideologica, questo rifiuto della compromissione politica ha fatto di quel movimento il capro espiatorio di tante vicende oscure degli anni 70-80, fino al ridicolo (che tale è) di attribuire la bomba di Bologna ad un gruppo che, per sua scelta, colpiva solo"bersagli" simbolicamente legati allo stato.
    Lasciando per ora da parte la questione dell'alleanza tra rossi e neri (che come dici merita una considerazioni a latere più approfondita), mi voglio soffermare un attimo su quanto riporti;
    Come vediamo da queste testimonianze, e come riassumi egregiamente, fu fortissima la voglia di smarcarsi dei vari gruppi di destra estrema dall' MSI, considerato pezzo di quello Stato contro cui si voleva passare all'azione, rifiutando a priori ogni logica di "compromesso" (l'imputazione principale mossa al partito e ad Almirante).
    Accade però che se è vero che l'MSI mai avrebbe potuto, dai banchi del parlamento, attuare un rovesciamento del sistema dall'interno, alla stessa maniera le schegge "impazzite" che troviamo fuori dal Palazzo diventano facile strumento proprio di quella logica dello Stato che si vuole combattere, venendogli affibbiati molti dei "misteri" insoluti che insanguinarono l'Italia di quegli anni.
    La sceneggiatura è creata ad hoc, proprio per far mancare il consenso popolare all'atto rivoluzionario (quanto tornarono utili allo stato quelle stragi ad orologeria?), che, isolato, è preda di quella "paranoia" di cui parli.
    Io sono convinto che elementi di reale destra fascista abbiano sempre abitato le vere stanze del potere, almeno fino a tutti gli anni '70, e che non fosse nè l'MSI (inteso come struttura dirigente-partitica visibile), nè tanto meno le varie frange "rivoluzionarie", ma che è da ritrovarsi (come anche tu mi pare lasci intendere) in quei settori dei servizi e delle forze armate e di polizia, la cui ombra sembra intravedersi e confondersi in molti dei punti irrisolti (ma utili) della repubblica (e penso qui al tentato golpe Borghese).
    C'è sempre stata in Italia una vera forza fascista pronta a scendere in campo contro il pericolo (avvertito sempre fortissimamente all'epoca dallo Stato) rappresentato da un colpo di mano comunista, ed è solo così che si sarebbe potuto realizzare il progetto sognato dai Fioravanti e dai Concutelli, in maniera opposta alla loro, e dunque all' "interno" dello Stato, e con l'appoggio dei vari organi di potere, politico ed economico, contro un nemico, o avvertito come tale, del popolo.

    Per quanto riguarda l'MSI ed il disconoscimento dei morti, voglio per completezza portare la testimonianza di Donna Assunta Almirante, che ha più volte ricordato come il marito non abbia mai fatto mancare la sua presenza ai funerali di molti di quei ragazzi, e nel caso dei fratelli Mattei, come abbia sempre mostrato vicinanza ai sopravvissuti.
    Chi ha da fare certi conti è semmai quello (e quelli) che sta sullo scranno più alto di Montecitorio.
    Last edited by Sean; 28-08-2008, 19:17:01.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • ma_75
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      Lasciando per ora da parte la questione dell'alleanza tra rossi e neri (che come dici merita una considerazioni a latere più approfondita), mi voglio soffermare un attimo su quanto riporti;
      Come vediamo da queste testimonianze, e come riassumi egregiamente, fu fortissima la voglia di smarcarsi dei vari gruppi di destra estrema dall' MSI, considerato pezzo di quello Stato contro cui si voleva passare all'azione, rifiutando a priori ogni logica di "compromesso" (l'imputazione principale mossa al partito e ad Almirante).
      Accade però che se è vero che l'MSI mai avrebbe potuto, dai banchi del parlamento, attuare un rovesciamento del sistema dall'interno, alla stessa maniera le schegge "impazzite" che troviamo fuori dal Palazzo diventano facile strumento proprio di quella logica dello Stato che si vuole combattere, venendogli affibbiati molti dei "misteri" insoluti che insanguinarono l'Italia di quegli anni.
      La sceneggiatura è creata ad hoc, proprio per far mancare il consenso popolare all'atto rivoluzionario (quanto tornarono utili allo stato quelle stragi ad orologeria?), che, isolato, è preda di quella "paranoia" di cui parli.
      Io sono convinto che elementi di reale destra fascista abbiano sempre abitato le vere stanze del potere, almeno fino a tutti gli anni '70, e che non fosse nè l'MSI (inteso come struttura dirigente-partitica visibile), nè tanto meno le varie frange "rivoluzionarie", ma che è da ritrovarsi (come anche tu mi pare lasci intendere) in quei settori dei servizi e delle forze armate e di polizia, la cui ombra sembra intravedersi e confondersi in molti dei punti irrisolti (ma utili) della repubblica (e penso qui al tentato golpe Borghese).
      C'è sempre stata in Italia una vera forza fascista pronta a scendere in campo contro il pericolo (avvertito sempre fortissimamente all'epoca dallo Stato) rappresentato da un colpo di mano comunista, ed è solo così che si sarebbe potuto realizzare il progetto sognato dai Fioravanti e dai Concutelli, in maniera opposta alla loro, e dunque all' "interno" dello Stato, e con l'appoggio dei vari organi di potere, politico ed economico, contro un nemico, o avvertito come tale, del popolo.

      Per quanto riguarda l'MSI ed il disconoscimento dei morti, voglio per completezza portare la testimonianza di Donna Assunta Almirante, che ha più volte ricordato come il marito non abbia mai fatto mancare la sua presenza ai funerali di molti di quei ragazzi, e nel caso dei fratelli Mattei, come abbia sempre mostrato vicinanza ai sopravvissuti.
      Chi ha da fare certi conti è semmai quello (e quelli) che sta sullo scranno più alto di Montecitorio.

      Siamo assolutamente d'accordo. Dico di più: quella voglia di agire contrio i rappresentanti dello stato (magistrati, poliziotti...) nacque in movimenti come i NAR proprio come reazione ad una loro frettolosa etichettaura di braccio armato dello stato. Se fu sempre pacifico che le BR ad analoghi movimenti della sinistra extraparlamentare fossero gruppi di opposizione allo stato, mai sospettabili di intesa con esso, i gruppi dell'estrema destra patirono, lungamente, questo sospetto di agire in nome e per conto di altri. E non fu solo maldicenza chè, come ricordi bene anche tu, per lungo tempo nelle segrete stanze del potere elementi sedicenti neofascisti tramavano nell'ombra in accordo con massoni e servizi segreti (sul golpe Borghese tendo a dare credito alla ricostruzione secondo la quale esso nacque sfruttando l'"ingenuità" di Borghese, manovrato da servizi dello stato il cui unico scopo era portarlo allo scoperto per mostrarne l'inaffidabilità e bruciarlo). Ad un giovane rivoluzionario di destra, francamente ostile allo stato paternalista degli anni 70-80, l'idea che il proprio movimento, spontaneo, puro, idealista fno all'utopia, potesse essere inquadrato come braccio nascosto dello stato creava una repulsione fortissima. Da qui, poi, anche l'abbandono alla deriva di questi giovani, il loro disconoscimento, la loro a ione come cani sciolti, il loro affosamento con l'accusa più ignominiosa tra tutte, la bomba che uccide 80 cittadini che partivano per le vacanze. Sul MSI ricordo che in qualche caso furono proprio i giovani che combattevano la battaglia quotidiana sulle strada a non volere i capi in doppiopetto del partito, a non lasciarli avvicinare a rendere un onore postumo a vittime che,evidentemente, si sentivano abbandonate e tradite. Almirante, in questo senso, godeva del rispetto di un uomo che aveva una storia personale forte alle sue spalle, altri, che allora erano terze, quarte, quinte vigliacchissime linee, oggi sfoderano impeccabili doppiopetto parlamentari, tessuti col sangue dei loro amici.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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      • gbpackers
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        Per quanto riguarda l'MSI ed il disconoscimento dei morti, voglio per completezza portare la testimonianza di Donna Assunta Almirante, che ha più volte ricordato come il marito non abbia mai fatto mancare la sua presenza ai funerali di molti di quei ragazzi, e nel caso dei fratelli Mattei, come abbia sempre mostrato vicinanza ai sopravvissuti.
        Chi ha da fare certi conti è semmai quello (e quelli) che sta sullo scranno più alto di Montecitorio.
        Cito questa per dire che Almirante passo di sua tasca (così si dice, Assunto lo dice) un assegno mensile alla vedova Maffei fino alla sua morte. Essa credeva che fosse un assegno di partito, infatti alla morte di Almirante questo assegno cesso di arrivargli e lei chiese spiegazione ai dirigenti di partito che rimane allibiti perchè non sapevano dell'esistenza ma cmq fà rinnovato lo stesso.

        Per quanto riguarda le commemorazioni bisogna andarci piano: la destra si è sempre ghettizzata in questo, funerali di partito, rabbia, commozioni, senza nessuna difesa dello stato ecc.. ma c'è da dire che il partito ci ha marciato parecchio sù infatti i giovani, quelli che morivano per strada, mano a mano si sono allontani da esso complice anche l'omicidio di stato di Stafano Recchioni in cui nessun dirente dell'MSI presente volle sporgere denuncia contro l'agente (colonnello: leggevi le dichiarazioni di Cossiga... fanno paura) dei Carabinieri che ha sparato e le varie amicizie strane fra vertici MSI, esercito e massoneria.
        Da qui in poi nasce la lotta armata di destra. Indovinate chi ha tenuto la testa del povero Recchioni per terra? Francesca Mambro
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          Siamo assolutamente d'accordo. Dico di più: quella voglia di agire contrio i rappresentanti dello stato (magistrati, poliziotti...) nacque in movimenti come i NAR proprio come reazione ad una loro frettolosa etichettaura di braccio armato dello stato. Se fu sempre pacifico che le BR ad analoghi movimenti della sinistra extraparlamentare fossero gruppi di opposizione allo stato, mai sospettabili di intesa con esso, i gruppi dell'estrema destra patirono, lungamente, questo sospetto di agire in nome e per conto di altri. E non fu solo maldicenza chè, come ricordi bene anche tu, per lungo tempo nelle segrete stanze del potere elementi sedicenti neofascisti tramavano nell'ombra in accordo con massoni e servizi segreti (sul golpe Borghese tendo a dare credito alla ricostruzione secondo la quale esso nacque sfruttando l'"ingenuità" di Borghese, manovrato da servizi dello stato il cui unico scopo era portarlo allo scoperto per mostrarne l'inaffidabilità e bruciarlo). Ad un giovane rivoluzionario di destra, francamente ostile allo stato paternalista degli anni 70-80, l'idea che il proprio movimento, spontaneo, puro, idealista fno all'utopia, potesse essere inquadrato come braccio nascosto dello stato creava una repulsione fortissima. Da qui, poi, anche l'abbandono alla deriva di questi giovani, il loro disconoscimento, la loro a ione come cani sciolti, il loro affosamento con l'accusa più ignominiosa tra tutte, la bomba che uccide 80 cittadini che partivano per le vacanze. Sul MSI ricordo che in qualche caso furono proprio i giovani che combattevano la battaglia quotidiana sulle strada a non volere i capi in doppiopetto del partito, a non lasciarli avvicinare a rendere un onore postumo a vittime che,evidentemente, si sentivano abbandonate e tradite. Almirante, in questo senso, godeva del rispetto di un uomo che aveva una storia personale forte alle sue spalle, altri, che allora erano terze, quarte, quinte vigliacchissime linee, oggi sfoderano impeccabili doppiopetto parlamentari, tessuti col sangue dei loro amici.
          Non serve aggiungere altro.
          Mi limito solo ad una personale riflessione riguardo quei ragazzi, che forse (e forse, in quei tempi, a ragione) non capirono come il Fascismo sia per sua natura Stato, aderisca allo Stato, ne rappresenti la linfa di popolo ed istituzioni:
          Ecco perchè le BR non furono mai sospettate di essere "organiche", mentre quest'ombra cadde addosso al terrorismo nero, perchè, consapevoli o meno, è così.
          Il Fascismo non rovescia uno Stato, se ne impossessa usando gli strumenti dello Stato, per poi operare, a partire dalla base, con e dentro di esso:
          Non è e non può essere una rivoluzione bolscevica, che fa tabula rasa di tutto, per impiantare ex-novo un sistema;
          Ma per fare quanto sopra, e per coniugare le varie anime del Fascismo (compresa quella veramente rivoluzionaria) questo movimento ha sempre avuto bisogno di un Capo che raccogliesse e coniugasse tutte queste anime, l'intefaccia tra popolo, istanze ideali, Stato.
          Fioravanti e gli altri non mancarono certo di coraggio, ma di una guida.
          Last edited by Sean; 28-08-2008, 19:59:09.
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            Devo dire che hai letto attentamente il libro e ne hai tratto le giuste conclusione
            Vorrei sottolineare un aspetto di Fioravanti: quando alcuni camerati se la presero con un drogato lui andò controcorrente difendelo perchp, per lui, quel drogato era veramente contro lo stato; anche l'anedotto su Giorgio Vale, camerata mulatto, a molti non andava a genio mentre Valerio ne ha sempre difeso la purezza di spirito (adesso Vale, come Anselmi e Alibrandi vengono sempre ricordati come camerati)
            Last edited by gbpackers; 28-08-2008, 20:04:36.
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              Su tutti questi gruppi però ci fù sempre un alone di sconfitta: sapevano che non potevano rovesciare lo stato, erano consapevoli che la loro lotta era vana ma combattevano lo stesso. Era questa una delle più belle caratteristiche di questi gruppi che in questo di avvicinavano molto algli ultimi mesi della Repubblica di Salò
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              • ma_75
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                Splendide parole Sean e GreenBay
                Spero che possa in futuro aggiungere qualcosa a proposito Alex.
                Per il esto mi limito a ricordare come, in quegli anni, molti caddero per un eccesso di vitalismo, per una debordante voglia di mettersi in gioco in prima persona per cambiare un mondo che non riconoscevano come il loro. E quel mondo era ancora nulla rispetto a quello che noi oggi, purtroppo, conosciamo.
                Di quel riballismo titanico di allora, oggi, nessuna traccia.
                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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                  Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                  Su tutti questi gruppi però ci fù sempre un alone di sconfitta: sapevano che non potevano rovesciare lo stato, erano consapevoli che la loro lotta era vana ma combattevano lo stesso. Era questa una delle più belle caratteristiche di questi gruppi che in questo di avvicinavano molto algli ultimi mesi della Repubblica di Salò
                  Anche questa si può ascrivere alle differenze con le BR di cui si parlava in precedenza.
                  Il terrorismo rosso fu, almeno fino allo spegnersi della sua fase più virulenta, sempre convinto di voler realmente rovesciare lo Stato ed impiantare la "dittatura proletaria".
                  Quello nero fu più una fiammata tesa a voler sottolineare la distanza tra lo Stato-DC e la loro idealità:
                  In questo senso si può davvero accostare alla Repubblica Sociale, della quale, casi della storia, l'Italia oggi porta la stessa bandiera tricolore.
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                    Spero che possa in futuro aggiungere qualcosa a proposito Alex.
                    Per il esto mi limito a ricordare come, in quegli anni, molti caddero per un eccesso di vitalismo, per una debordante voglia di mettersi in gioco in prima persona per cambiare un mondo che non riconoscevano come il loro.
                    E quel mondo era ancora nulla rispetto a quello che noi oggi, purtroppo, conosciamo.
                    Di quel riballismo titanico di allora, oggi, nessuna traccia.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
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                      Spero che possa in futuro aggiungere qualcosa a proposito Alex.
                      Per il esto mi limito a ricordare come, in quegli anni, molti caddero per un eccesso di vitalismo, per una debordante voglia di mettersi in gioco in prima persona per cambiare un mondo che non riconoscevano come il loro. E quel mondo era ancora nulla rispetto a quello che noi oggi, purtroppo, conosciamo.
                      Di quel riballismo titanico di allora, oggi, nessuna traccia.
                      Grazie ma_, la storia degli anni di piombo mi ha sempre interessato molto

                      A conforto di quello che spieghi aggiungo cosa disse Francesca Mambro a riguardo la militanza di destra: "si andava a destra perchè non era di moda".
                      In quegli anni, dove la sinistra spopolava nei giovani, i giovani di destra si sentivano ghettizzati ed allora alzarono le testa per dire :"ci siamo anche noi", sempre in minoranza in piazza (se vi capita di leggere qualcosa di De Angelis è bello come spiega che i militanti di Terza Posizione apparivano il triplo di quelli che erano realmente nelle lotte di piazza ) ma con la voglia di farsi sentire, contro uno stato (e anche contro un partito) troppo lontano da loro.
                      Cosa estremamente attuale ma con i giovani d'oggi senza verve (ragazzi di 15-16 anni facevano politica attiva a quei tempi, nei licei finiva sempre a botte per una nobile causa cosa impensabili adesso).
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                      • ma_75
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                        Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                        Cosa estremamente attuale ma con i giovani d'oggi senza verve (ragazzi di 15-16 anni facevano politica attiva a quei tempi, nei licei finiva sempre a botte per una nobile causa cosa impensabili adesso).
                        Non sai quanto mi disgusti sentir parlare di quegli anni come anni bui, ed esaltare, per contro, questi nostri anni inconsistenti. Quanto mi disgusti sentire definire "terroristi" "mele marce" e simili i ragazzi che allora animavano la vita politica del paese, fin dai licei, e, per contro, esaltare queste "evolute" "mature" generazioni di oggi che alla politica preferiscono la televisione.
                        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                        ma_75@bodyweb.com

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                        • In corpore sano
                          Bodyweb Senior
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                          Non potete riesumare questo post quando ho un pc fuori uso e l'altro impegnato nel recupero dati

                          E' uno dei libri che ho addocchiato e che comprerò a breve. Tra le altre avevo sull'hd un'intervista a Giusva in cui parlava del libro.

                          Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                          Ti consiglio, se ti interessa leggere qualcosa degli anni di piombo, "Noi Terza Posizione" che considero uno dei movimenti più genuini, autentici di estrema destra post-fascista, anche se tale definizione è molto riduttiva.
                          Ottimo consiglio. Su l'argomento ci sono tantissimi libri che secondo me varrebbe la pena di leggere, come "Cuori neri", "A destra della destra" o "La fiamma e la celtica".

                          Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                          Cito questa per dire che Almirante passo di sua tasca (così si dice, Assunto lo dice) un assegno mensile alla vedova Maffei fino alla sua morte. Essa credeva che fosse un assegno di partito, infatti alla morte di Almirante questo assegno cesso di arrivargli e lei chiese spiegazione ai dirigenti di partito che rimane allibiti perchè non sapevano dell'esistenza ma cmq fà rinnovato lo stesso.

                          Da qui in poi nasce la lotta armata di destra. Indovinate chi ha tenuto la testa del povero Recchioni per terra? Francesca Mambro
                          Almirante si occupo' di molti parenti delle vittimi durante gli anni di piombo, basta pensare a come si comportò con il figlio di Venturini.

                          C'è un'altra scena della sera di Acca Larentia, oltre alla Mambro che sorregge Recchioni e decide che dal quel giorno "Non mi troveranno mai più disarmata", che mi ha colpito dal primo momento che l'ho letta: Anselmi che immerge il passamontagna (con ancora le maccchie di sangue di Mantakas) nella pozza di sangue di Bigonzetti e giura che avranno presto vendetta.
                          Quella sera ad Acca Larentia erano presenti anche alcuni personaggi che poi sono diventati protagonisti della "destra" attuale.
                          Pull me under Pull me under
                          Pull me under I’m not afraid
                          All that I feel is honor and spite
                          All I can do is set it right

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                          • ma_75
                            Super Moderator
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                            Originariamente Scritto da In corpore sano Visualizza Messaggio
                            C'è un'altra scena della sera di Acca Larentia, oltre alla Mambro che sorregge Recchioni e decide che dal quel giorno "Non mi troveranno mai più disarmata", che mi ha colpito dal primo momento che l'ho letta: Anselmi che immerge il passamontagna (con ancora le maccchie di sangue di Mantakas) nella pozza di sangue di Bigonzetti e giura che avranno presto vendetta.
                            E userà quel passamontagna, sporco, nelle future azioni, fino all'ultima, fatale.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • gbpackers
                              #1 Fan GreenBay Packers
                              • Jun 2006
                              • 5542
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                              E' uno dei libri che ho addocchiato e che comprerò a breve. Tra le altre avevo sull'hd un'intervista a Giusva in cui parlava del libro.



                              Ottimo consiglio. Su l'argomento ci sono tantissimi libri che secondo me varrebbe la pena di leggere, come "Cuori neri", "A destra della destra" o "La fiamma e la celtica".
                              Ce l'ho tuttoi, aggiungo "noi Terza Posizione" e "Io Non Scordo" romanzo di Marconi che ricorda gli anni vissuti sulla strada


                              Originariamente Scritto da In corpore sano Visualizza Messaggio
                              Almirante si occupo' di molti parenti delle vittimi durante gli anni di piombo, basta pensare a come si comportò con il figlio di Venturini.

                              C'è un'altra scena della sera di Acca Larentia, oltre alla Mambro che sorregge Recchioni e decide che dal quel giorno "Non mi troveranno mai più disarmata", che mi ha colpito dal primo momento che l'ho letta: Anselmi che immerge il passamontagna (con ancora le maccchie di sangue di Mantakas) nella pozza di sangue di Bigonzetti e giura che avranno presto vendetta.
                              Quella sera ad Acca Larentia erano presenti anche alcuni personaggi che poi sono diventati protagonisti della "destra" attuale.
                              Ottime osservazioni. Ricordiamo Fini colpito da un lacrimogeno, Storace e Gasparri.
                              sigpic

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                              • gbpackers
                                #1 Fan GreenBay Packers
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                                E userà quel passamontagna, sporco, nelle future azioni, fino all'ultima, fatale.
                                Già, quel salutare "amichevolmente" nell'armeria gli fù fatale.
                                sigpic

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