Originariamente Scritto da ma_75
Visualizza Messaggio
Come vediamo da queste testimonianze, e come riassumi egregiamente, fu fortissima la voglia di smarcarsi dei vari gruppi di destra estrema dall' MSI, considerato pezzo di quello Stato contro cui si voleva passare all'azione, rifiutando a priori ogni logica di "compromesso" (l'imputazione principale mossa al partito e ad Almirante).
Accade però che se è vero che l'MSI mai avrebbe potuto, dai banchi del parlamento, attuare un rovesciamento del sistema dall'interno, alla stessa maniera le schegge "impazzite" che troviamo fuori dal Palazzo diventano facile strumento proprio di quella logica dello Stato che si vuole combattere, venendogli affibbiati molti dei "misteri" insoluti che insanguinarono l'Italia di quegli anni.
La sceneggiatura è creata ad hoc, proprio per far mancare il consenso popolare all'atto rivoluzionario (quanto tornarono utili allo stato quelle stragi ad orologeria?), che, isolato, è preda di quella "paranoia" di cui parli.
Io sono convinto che elementi di reale destra fascista abbiano sempre abitato le vere stanze del potere, almeno fino a tutti gli anni '70, e che non fosse nè l'MSI (inteso come struttura dirigente-partitica visibile), nè tanto meno le varie frange "rivoluzionarie", ma che è da ritrovarsi (come anche tu mi pare lasci intendere) in quei settori dei servizi e delle forze armate e di polizia, la cui ombra sembra intravedersi e confondersi in molti dei punti irrisolti (ma utili) della repubblica (e penso qui al tentato golpe Borghese).
C'è sempre stata in Italia una vera forza fascista pronta a scendere in campo contro il pericolo (avvertito sempre fortissimamente all'epoca dallo Stato) rappresentato da un colpo di mano comunista, ed è solo così che si sarebbe potuto realizzare il progetto sognato dai Fioravanti e dai Concutelli, in maniera opposta alla loro, e dunque all' "interno" dello Stato, e con l'appoggio dei vari organi di potere, politico ed economico, contro un nemico, o avvertito come tale, del popolo.
Per quanto riguarda l'MSI ed il disconoscimento dei morti, voglio per completezza portare la testimonianza di Donna Assunta Almirante, che ha più volte ricordato come il marito non abbia mai fatto mancare la sua presenza ai funerali di molti di quei ragazzi, e nel caso dei fratelli Mattei, come abbia sempre mostrato vicinanza ai sopravvissuti.
Chi ha da fare certi conti è semmai quello (e quelli) che sta sullo scranno più alto di Montecitorio.
Commenta