Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

[ma_75]

Evito di entrare nella questione partigiana in quanto non sarei obiettivo e a fatica,evito considerazioni ed opinioni personali.

Però puoi dirmi se ti dice niente il nome di Eugenio Scalfari...

[THE ALEX]

Però puoi dirmi se ti dice niente il nome di Eugenio Scalfari...

nulla a parte l'origine fascista e la "svolta" socialista ma suppongo che ti stia riferendo a qualcosa di specifico che onestamente non so

[Ribosio80]

Fatti vedere ogni tanto...ho un paio di questioni storiche di tua pertinenza da discutere con te

seriamente il fascismo era un bene x l'italia fino ad un certo punto....mussolini non aveva in mente la guerra....è stato plagiato e ricattato da hitler..che se non fosse entrato in guerra con lui hitler avrebbe invaso pure l'italia...lui non ha avuto scanche

[Manx]

faccio una domanda: nessuno di voi sa dirmi qualcosa sulla presunta (anzi, pare certa) collaborazione tra lo scrittore Ignazio Silone, membro del partito comunista, e la polizia fascista?

avrei intenzione di leggere il libro che ha portato alla luce questo doppiogiochismo dello scrittore. L'Informatore: Silone, i comunisti e la polizia, di Bocca e Canali.

[THE ALEX]

he se non fosse entrato in guerra con lui hitler avrebbe invaso pure l'italia...lui non ha avuto scanche

[ma_75]

nulla a parte l'origine fascista e la "svolta" socialista ma suppongo che ti stia riferendo a qualcosa di specifico che onestamente non so

No, nulla di particolare. Mi chiedevo solo (e retoricamente) come facesse un uomo che scriveva su "Roma fascista" articoli come "L'ora del partito", che capeggiava, insieme a Vidussoni, l'ala giovanile del PNF, in opposizione a quella storica dei vari Farinacci..., che dibatteva con accanimento sulla necessità che il PNF assumesse un peso maggiore nella vita dello stato, bene, mi chiedevo come facesse un uomo del genere, ad avere l'impudenza di ergersi a pontefice massimo dell'antifascismo...

[THE ALEX]

No, nulla di particolare. Mi chiedevo solo (e retoricamente) come facesse un uomo che scriveva su "Roma fascista" articoli come "L'ora del partito", che capeggiava, insieme a Vidussoni, l'ala giovanile del PNF, in opposizione a quella storica dei vari Farinacci..., che dibatteva con accanimento sulla necessità che il PNF assumesse un peso maggiore nella vita dello stato, bene, mi chiedevo come facesse un uomo del genere, ad avere l'impudenza di ergersi a pontefice massimo dell'antifascismo...

di personaggi meschini,partiti dal fascismo e saliti sul carro dei vincitori,ne abbiamo migliaia di esempi.
Personalmente preferisco ricordare gli esempi positivi.I testimoni di una coerenza che seppur non diffusa,e' propria del nostro ideale,della nostra ideologia e del nostro modo di vivere.Cito Chiari e Sordi come primi nomi che mi vengono in mente.

[QuattroAnte]

seriamente il fascismo era un bene x l'italia fino ad un certo punto....mussolini non aveva in mente la guerra....è stato plagiato e ricattato da hitler..che se non fosse entrato in guerra con lui hitler avrebbe invaso pure l'italia...lui non ha avuto scanche

cos'è che non ha avuto?
hiltler, vista la triste condizione del nostrao esercito, ci avrebbe messo dieci minuti ad invadere l'Italia rivndicando i territori del sud tirolo.

[tyler360]

hitler (debole e psicotico) aveva grande ammirazione per mussolini (un silvio d'altri tempi), che poi l'italia fosse una paese di pulcinelle rispetto alla germania è vero tuttora

[ma_75]

hitler (debole e psicotico) aveva grande ammirazione per mussolini (un silvio d'altri tempi), che poi l'italia fosse una paese di pulcinelle rispetto alla germania è vero tuttora

Ti pregherei di non accostare i due nomi...

[tyler360]

sono entrambi tarchiati e dotati di grande appeal (su alcune categorie)
una volta erano anche entrambi calvi

[ma_75]

sono entrambi tarchiati e dotati di grande appeal (su alcune categorie)
una volta erano anche entrambi calvi

uno era un grande condottiero, l'altro un ladro bancarottiere. Credo che le analogie finiscano qui.

[THE ALEX]

hitler (debole e psicotico) aveva grande ammirazione per mussolini (un silvio d'altri tempi), che poi l'italia fosse una paese di pulcinelle rispetto alla germania è vero tuttora

sono entrambi tarchiati e dotati di grande appeal (su alcune categorie)
una volta erano anche entrambi calvi

[Manx]

[ma_75]

Mi incuriosisce molto la svolta che Mussolini intendeva dare alla RSI, in senso più nettamente anticapitalista. Nel corso dell'esperienza di Salò egli cercò addirittura di riprendere i contatti con alcuni uomini tra quelli con cui aveva condiviso gli anni del socialismo rivoluzionario. Alcuni li incontrò anche, si parlò di ministeri offerti ma non accettati. Ricordo solo il nome di Arpinati, che avava fatto parte dell'ala interventista del partito socialista e che, ancora prima, era stato anarchico o gli incontri con i fratelli Bergamo, che stavano in Francia ma che, pur essendosi opposti al fascismo, avevano rotto i ponti con la concentrazione antifascista che stava in Francia. Mi sembrano interessanti alcuni aspetti in queste mosse del duce: la volontà di riaffermare i valori rivoluzionari, anticapitalistici, antiborghesi, che avevano guidato la sua azione nei primi tempi del fascismo, specie nel periodo della marcia su Roma e che venivano direttamente dalla sua formazione politica ed umana; l'esigenza, probabilmente, di fare definitivamente i conti con quel capitalismo che aveva sempre fatto buon viso a cattivo gioco col regime, cercandone l'appoggio quando esso era onnipotente e rinnegandolo al primo cambiar di vento (vedi Fiat); mi sembra interessante anche il fatto che, quando Mussolini ricercò tali contatti, si volse sempre verso settori sì non fascisti, ma che, comunque, non facessero parte di quell'antifascismo organizzato e militante che allora guidava le bande partigiane. Alcuni si spinsero, allora, a dire che, con la RSI, il fascismo avrebbe spostato la barra nettamente a sinistra, fino quasi a rendersi indistinguibile, negli effetti, da una rivoluzione comunista (e questo, ad esempio, era il timore dei servizi segreti svizzeri). Di sicuro credo si possa dire che la RSI, proprio per il contesto in cui nacque, per la convinzione del sacrificio ultimo a cui si sarebbe dovuta prestare, fosse, molto più del fascismo monarchico, una repubblica di ideali, estremi ma sinceri, utopica anche, ma senza, comunque, quelle forme di mediazione e di compromesso che avevano segnato il fascismo di governo e che, specie nei suoi anni d'oro, ne avevano e non poco, intralciato e rallentato l'azione rivoluzionaria.