Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

[Al2]

ALEX ora vorrei io un tuo parere e magari qlc informazione in più di quanto già si sa in relazione di un personaggio particolare: MASSIMO MORSELLO

[simones]

sai cosa mi farebbe piacere capire?
Da cosa nasce quel primo passo che avviene spontaneamente sempre verso i 14/15 anni.

Alla fine sia tu che io che Ale,cosi' come tanti altri abbiamo percorso un cammino simile pur nelle differenze dei tempi e dei luoghi ma perche' inizia?
Di sicuro non si puo' parlare di indottrinamento esterno...e allora cos'e'?

una coscienza dormiente presente in molti.
pochi l'ascoltano

[THE ALEX]

solitamente quel passo lo fa chi non prende sempre per buono quel ch eviene detto finchè non è convinto...

bisogna essere una sorta di "avvocato del diavolo" o simili...

hmmmm....e' qualcosa di molto piu' istintivo credo.

[ma_75]

sai cosa mi farebbe piacere capire?
Da cosa nasce quel primo passo che avviene spontaneamente sempre verso i 14/15 anni.

Alla fine sia tu che io che Ale,cosi' come tanti altri abbiamo percorso un cammino simile pur nelle differenze dei tempi e dei luoghi ma perche' inizia?
Di sicuro non si puo' parlare di indottrinamento esterno...e allora cos'e'?

Dico la mia, anche se la mia vicenda personale e "politica" è molto diversa dalla vostra.
Buona parte della mia adolescenza l'ho trascorsa nel periodo di tangentopoli, in cui la bassezza della classe politica italiana era squadernata davanti agli occhi di tutti. Parallelamente leggevo molto e non certo per obblighi scolastici; ho una cultura prevalentemente classica, formatasi già in quegli anni: il contrasto tra i grandi uomini di cui leggevo ed i piccoli miserabili uomini che vedevo nella mia quotidianità furono le cose che mi portavano a 15 anni a disegnare sul diario la fiamma tricolore del MSI che, in quegli anni, si faceva portatore di una cultura di rinnovamento della politica italiana, nonchè di un'immagine di patria, fiera, forte, orgogliosa, non dissimile a quella che leggevo ed immaginavo nei libri. Sicuramente sono un classico esempio di idealismo adolescenziale, ingenuo e naif, ma le radici di una consapevolezza politica nascono, per me, già allora.

[THE ALEX]

ALEX ora vorrei io un tuo parere e magari qlc informazione in più di quanto già si sa in relazione di un personaggio particolare: MASSIMO MORSELLO

Se fosse ancora in vita,FN potrebbe davvero aspirare a diventare un qualcosa di grosso.Fiore non ha meta' dello spessore di Massimo.
Evito di entrare nel merito delle accuse che gli furono rivolte dato che mi scontrerei con l'idea comune.

[THE ALEX]

Dico la mia, anche se la mia vicenda personale e "politica" è molto diversa dalla vostra.
Buona parte della mia adolescenza l'ho trascorsa nel periodo di tangentopoli, in cui la bassezza della classe politica italiana era squadernata davanti agli occhi di tutti. Parallelamente leggevo molto e non certo per obblighi scolastici; ho una cultura prevalentemente classica, formatasi già in quegli anni: il contrasto tra i grandi uomini di cui leggevo ed i piccoli miserabili uomini che vedevo nella mia quotidianità furono le cose che mi portavano a 15 anni a disegnare sul diario la fiamma tricolore del MSI che, in quegli anni, si faceva portatore di una cultura di rinnovamento della politica italiana, nonchè di un'immagine di patria, fiera, forte, orgogliosa, non dissimile a quella che leggevo ed immaginavo nei libri. Sicuramente sono un classico esempio di idealismo adolescenziale, ingenuo e naif, ma le radici di una consapevolezza politica nascono, per me, già allora.

non ti ho citato apposta...avevo intuito che ti fossi avvicinato all'idea,piu' avanti negli anni e con una consapevolezza/cultura maggiore della nostra.
Ma la domanda rimane anche per te...il punto e' proprio quel disegno sul diario fatto intorno ai 15 anni...celtiche,fiamme o quanto altro perche' nascono nella mente di un ragazzo e perche' invece tanti altri che pure vivono le stesse situazioni non ne sono attratti?
Lo chiedo perche' io personalmente non ho ancora trovato risposta.
Ho trovato nel corso degli anni centinaia di ragioni e tesi che confermavano quello che avevo dentro ma il perche' fossi cosi' non so spiegarmelo ancora.

[Al2]

Se fosse ancora in vita,FN potrebbe davvero aspirare a diventare un qualcosa di grosso.Fiore non ha meta' dello spessore di Massimo.
Evito di entrare nel merito delle accuse che gli furono rivolte dato che mi scontrerei con l'idea comune.

ci sono innocenti che ancora pagano per quella storia, e non c'è uno straccio di prova che li incastra...

[THE ALEX]

Viceversa nelle democrazie di stampo anglosassone il concetto di responsabilità individuale è molto piu sentito, quindi ogni cittadino è piu portato ad impegnarsi a bene della collettività. Se molti italiani appoggiarono Mussolini, non era perchè credevano in quell'ideologia, ma perchè ne traevano un vantaggio personale in termini economici.
basti pensare che appena dopo il secondo conflitto mondiale era più difficile trovare un fascista che non un prodiano oggi.Perchè? In quanto con la disfatta militare il fascismo non aveva più nulla da offrire ne tantomeno il Duce.

Mi limito a quotare questo passaggio in quanto e' quello su cui discordiamo.Sul resto sono in linea di massima d'accordo...
Il motivo per cui non si trovavano fascisti nell'immediato dopoguerra,non era la fine dell'ideologia o il fatto che non avesse piu' nulla da offrire ma il terrore ben fondato di essere giustiziato seduta stante.

[Leonida]

non ti ho citato apposta...avevo intuito che ti fossi avvicinato all'idea,piu' avanti negli anni e con una consapevolezza/cultura maggiore della nostra.
Ma la domanda rimane anche per te...il punto e' proprio quel disegno sul diario fatto intorno ai 15 anni...celtiche,fiamme o quanto altro perche' nascono nella mente di un ragazzo e perche' invece tanti altri che pure vivono le stesse situazioni non ne sono attratti?
Lo chiedo perche' io personalmente non ho ancora trovato risposta.
Ho trovato nel corso degli anni centinaia di ragioni e tesi che confermavano quello che avevo dentro ma il perche' fossi cosi' non so spiegarmelo ancora.

è un esigenza morale, quella che bene o male investe la gran parte degli adolescenti che nel momento in cui si distaccano dalla famiglia si affacciano alla società, e qui cercano di prendervi posto in una maniera o nell' altra.é un bisogno di consapevolezza , ma soprattutto come credo è un bisogno etico, il ragazzo vuole farsi un ' idea e porre degli scopi al suo vivere civile? che senso avrebbe esistere nella società sensa scopo? evidentemente l' adolescente coglie questo aspetto ed il biologico vitalismo che lo investe si riversa sulle idee, le passioni ecc.Con la sua ragione poi sceglie la visione del mondo che crede migliore ma alla radice c' è sempre la ecessità di porre un fine, un senso al proprio vivere sociole, per questo è necessario anche fare proprio una visione del mondo.

[madmax68]

sai cosa mi farebbe piacere capire?
Da cosa nasce quel primo passo che avviene spontaneamente sempre verso i 14/15 anni.

Alla fine sia tu che io che Ale,cosi' come tanti altri abbiamo percorso un cammino simile pur nelle differenze dei tempi e dei luoghi ma perche' inizia?
Di sicuro non si puo' parlare di indottrinamento esterno...e allora cos'e'?

A 15 anni e fino ai 20 Alex tutto è grande...le idee l'amicizia e l'amore.

Daresti la vita per un amico e baratteresti tutto il denaro del mondo per un amore o un idea. Io ero cosi. potete crederci o no ma militavo nel Fronte della Gioventù e di botte dai compagni in un liceo di bempensanti rossi ne ho prese.

Poi crescendo ti rendi conto che il bianco non è cosi bianco e il nero non è cosi nero. Che il tuo amico per cui avresti dato al vita cerca di mettertelo nel culo per un posto di lavoro, che il mondo che tu volevi cambiare non vuole essere cambiato.Che i tuoi camerati si vendono l'anima per un posto in banca.

Allora inizi a pensare e a riflettere.E credimi quello che vedi non ti piace.

Hai due scelte..o rinnegare il passato cosa che io non ho mai voluto fare oppure metterti l'anima in pace e conservare ciò che resta di buono dalle memorie e dagli entusiasmi giovanili.

[THE ALEX]

ci sono innocenti che ancora pagano per quella storia, e non c'è uno straccio di prova che li incastra...

la butto giu' semplice semplice senza addentrarmi nei particolari.SE una persona con alle spalle 10 ergastoli e piena ammissione di responsabilita' su tutti i crimini a lui contestati,si dichiara innocente nei confronti di una sola accusa.IO qualche dubbio lo avrei...e non tocchiamo nemmeno il tasto Ciavardini perche' li' si che ci sarebbe da ridere.Anzi da piangere.

[Al2]

la butto giu' semplice semplice senza addentrarmi nei particolari.SE una persona con alle spalle 10 ergastoli e piena ammissione di responsabilita' su tutti i crimini a lui contestati,si dichiara innocente nei confronti di una sola accusa.IO qualche dubbio lo avrei...e non tocchiamo nemmeno il tasto Ciavardini perche' li' si che ci sarebbe da ridere.Anzi da piangere.

infatti il riferimento era a Ciavardini che sta scontando, anche perchè Giusva se ne sta a spasso...

[ma_75]

Mi limito a quotare questo passaggio in quanto e' quello su cui discordiamo.Sul resto sono in linea di massima d'accordo...
Il motivo per cui non si trovavano fascisti nell'immediato dopoguerra,non era la fine dell'ideologia o il fatto che non avesse piu' nulla da offrire ma il terrore ben fondato di essere giustiziato seduta stante.

è un esigenza morale, quella che bene o male investe la gran parte degli adolescenti che nel momento in cui si distaccano dalla famiglia si affacciano alla società, e qui cercano di prendervi posto in una maniera o nell' altra.é un bisogno di consapevolezza , ma soprattutto come credo è un bisogno etico, il ragazzo vuole farsi un ' idea e porre degli scopi al suo vivere civile? che senso avrebbe esistere nella società sensa scopo? evidentemente l' adolescente coglie questo aspetto ed il biologico vitalismo che lo investe si riversa sulle idee, le passioni ecc.Con la sua ragione poi sceglie la visione del mondo che crede migliore ma alla radice c' è sempre la ecessità di porre un fine, un senso al proprio vivere sociole, per questo è necessario anche fare proprio una visione del mondo.

Sicuramente c'è una buona dose di idealismo nella scelta di una parte politica anche estrema in età giovanile, che poi sia suffragata da una base teorica più o meno solida in quegli anni, poco importa. La disamina di Leonida mi trova d'accordo, anche se penso che sia, comunque, questa presa di coscienza, limitata a pochi. La gran parte dei giovani rimane indifferente a queste sollecitazioni, forse per una base culturale (in senso molto lato) insufficiente, forse per la mancanza di imput nel contesto amicale e familiare e così via. Continuo a dire che una generazione come quella attuale, priva in grandissima parte di questa forma di autocoscienza è spaventosamente malleabile da qualunque politicante di bassa lega.

[Al2]

A 15 anni e fino ai 20 Alex tutto è grande...le idee l'amicizia e l'amore.

Daresti la vita per un amico e baratteresti tutto il denaro del mondo per un amore o un idea. Io ero cosi. potete crederci o no ma militavo nel Fronte della Gioventù e di botte dai compagni in un liceo di bempensanti rossi ne ho prese.

Poi crescendo ti rendi conto che il bianco non è cosi bianco e il nero non è cosi nero. Che il tuo amico per cui avresti dato al vita cerca di mettertelo nel culo per un posto di lavoro, che il mondo che tu volevi cambiare non vuole essere cambiato.Che i tuoi camerati si vendono l'anima per un posto in banca.

Allora inizi a pensare e a riflettere.E credimi quello che vedi non ti piace.

Hai due scelte..o rinnegare il passato cosa che io non ho mai voluto fare oppure metterti l'anima in pace e conservare ciò che resta di buono dalle memorie e dagli entusiasmi giovanili.

tristemente vero, fai bagaglio di certe esperienze e le usi per districarti al meglio tra la merda che ti circonda...

[Leonida]

La gran parte dei giovani rimane indifferente a queste sollecitazioni, forse per una base culturale (in senso molto lato) insufficiente, forse per la mancanza di imput nel contesto amicale e familiare e così via. Continuo a dire che una generazione come quella attuale, priva in grandissima parte di questa forma di autocoscienza è spaventosamente malleabile da qualunque politicante di bassa lega.

manca un imput politico \sociale oggi, cosa che prima c'era e che si riconnetteva ad una situazion storica che ci vedeva ancora al centro, come europa di questioni macro-politiche rilevanti.
Questi tempi sono di transizione, cosa vuoi che smuova i giovani?questa barzelletta del terrorismo internazionale?Il revival religioso è un chiaro segno che abbiamo finito le energie spirituali, stiamo rimasticando del già visto.

Riguardo la malleabilità stento ad essere d' accordo con te, lo scetticismo è tipico delle nostre generazione, fondamentalmente non crediamo in nulla quidni è vero che non siamo disposti ad lottare per nulla ma è anceh vero che nessuno riesce a farci credere quello che vuole.