Perchè corri tanto America?
Di cosa hai paura?
Se c'è una costante nella storia è che ogni impero, ogni conquista, ogni ordine istituzionale e civile dato alle nazioni è destinato a cadere, o nella migliore delle ipotesi a mutare.
Basta dare uno sguardo alle grandi civiltà che hanno segnato i millenni per capirlo, e a Roma su tutte.
Il suo mutare nell'espandersi ( prima un regno, poi una repubblica ed infine un impero) non l'ha salvata dall'inevitabile declino, pur avendo segnato la storia come nessun altro.
Il contibuto della civiltà romana ancora oggi è riscontrabile nel diritto che governa l'occidente, nella forma e nei nomi di molte istituzioni, nelle gerarchie e nel modus operandi di diverse nazioni;
Dopo la caduta dell'impero l'occidente, quasi non potendone più fare a meno, ha sempre cercato un erede che riempisse il vuoto lasciato da Roma, e nel corso dei secoli questo ruolo è stato prima dei Franchi, poi dei Germani col Sacro Romano Impero, e via via passando per la Francia, la Spagna, l'Inghilterra, Napoleone etc. molti si sono disputati il titolo di "guida del mondo".
Oggi abbiamo l'America, questa giovanissima nazione che si è presentata al mondo come la terra dei liberi e dove all'individuo è permessa, secondo l'idea dei fondatori, la ricerca della felicità dei singoli e dunque della prosperità del popolo.
Ma quest'America ha assunto, sopratutto dopo la seconda guerra mondiale, pure il ruolo di nuova Roma ereditandone così il ruolo di faro e guida dell'occidente, relegando questa nostra Europa, per la prima volta nella storia, ad essere non più centro ma periferia di un impero.
Che futuro prefigurare dunque a questa nazione?
La storia qui che cosa ci può dire?
In che forma, se avverrà, è possibile fin da ora immaginarne un declino?
Questo in fondo dovrebbe essere nell'ordine degli eventi...
La sua debolezza può essere già in quella formula tanto orgogliosamente mostrata al mondo per cui gli Stati Uniti sono l'unione di molte diversità, " E Pluribus Unum " ?
Potrà essere il fatto di non avere un mito fondante, una sola tradizione e religione che la tenga unita e che la identifichi a far vacillare l'impero?
Oggi tra l'altro il resto del mondo sembra mal sopportare la liedership americana, quasi fosse oramai scaduto il credito guadagnato dopo la vittoria sul nazismo;
Quest'America dopo soli 200 anni è già in crisi?
E dopo chi potrà raccoglierne lo scettro?
A me già pare di vedere negli Stati Uniti di questi tempi qualche incrinatura, non so quanto profonda, e certi atteggiamenti reazionari della classe dirigente e del popolo stesso sta lì a dimostrarlo.
Che a furia di correre l'America abbia ora il fiato corto e si veda circondata ovunque da nemici?
O questi nemici sono stati creati ad arte per cercare, in un momento di crisi, di tenere unita la nazione, non avendo essa dei comuni valori di riferimento?
Che questa nuova Roma mostri, pur così in anticipo,il passo incerto di chi ha imboccato, causa la storia, un lento ma fatale "sunset boulevard"?
Di cosa hai paura?
Se c'è una costante nella storia è che ogni impero, ogni conquista, ogni ordine istituzionale e civile dato alle nazioni è destinato a cadere, o nella migliore delle ipotesi a mutare.
Basta dare uno sguardo alle grandi civiltà che hanno segnato i millenni per capirlo, e a Roma su tutte.
Il suo mutare nell'espandersi ( prima un regno, poi una repubblica ed infine un impero) non l'ha salvata dall'inevitabile declino, pur avendo segnato la storia come nessun altro.
Il contibuto della civiltà romana ancora oggi è riscontrabile nel diritto che governa l'occidente, nella forma e nei nomi di molte istituzioni, nelle gerarchie e nel modus operandi di diverse nazioni;
Dopo la caduta dell'impero l'occidente, quasi non potendone più fare a meno, ha sempre cercato un erede che riempisse il vuoto lasciato da Roma, e nel corso dei secoli questo ruolo è stato prima dei Franchi, poi dei Germani col Sacro Romano Impero, e via via passando per la Francia, la Spagna, l'Inghilterra, Napoleone etc. molti si sono disputati il titolo di "guida del mondo".
Oggi abbiamo l'America, questa giovanissima nazione che si è presentata al mondo come la terra dei liberi e dove all'individuo è permessa, secondo l'idea dei fondatori, la ricerca della felicità dei singoli e dunque della prosperità del popolo.
Ma quest'America ha assunto, sopratutto dopo la seconda guerra mondiale, pure il ruolo di nuova Roma ereditandone così il ruolo di faro e guida dell'occidente, relegando questa nostra Europa, per la prima volta nella storia, ad essere non più centro ma periferia di un impero.
Che futuro prefigurare dunque a questa nazione?
La storia qui che cosa ci può dire?
In che forma, se avverrà, è possibile fin da ora immaginarne un declino?
Questo in fondo dovrebbe essere nell'ordine degli eventi...
La sua debolezza può essere già in quella formula tanto orgogliosamente mostrata al mondo per cui gli Stati Uniti sono l'unione di molte diversità, " E Pluribus Unum " ?
Potrà essere il fatto di non avere un mito fondante, una sola tradizione e religione che la tenga unita e che la identifichi a far vacillare l'impero?
Oggi tra l'altro il resto del mondo sembra mal sopportare la liedership americana, quasi fosse oramai scaduto il credito guadagnato dopo la vittoria sul nazismo;
Quest'America dopo soli 200 anni è già in crisi?
E dopo chi potrà raccoglierne lo scettro?
A me già pare di vedere negli Stati Uniti di questi tempi qualche incrinatura, non so quanto profonda, e certi atteggiamenti reazionari della classe dirigente e del popolo stesso sta lì a dimostrarlo.
Che a furia di correre l'America abbia ora il fiato corto e si veda circondata ovunque da nemici?
O questi nemici sono stati creati ad arte per cercare, in un momento di crisi, di tenere unita la nazione, non avendo essa dei comuni valori di riferimento?
Che questa nuova Roma mostri, pur così in anticipo,il passo incerto di chi ha imboccato, causa la storia, un lento ma fatale "sunset boulevard"?
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