Originariamente Scritto da richard
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Domanda sulle monetine e sui fogli.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioFissato il sistema di riferimento (inerziale) in cui la mano applica una forza al foglio accelerandolo, la monetina si muove "verso la mano" cioè la sua accelerazione è concorde all'accelerazione della mano (il modulo dell'accelerazione della monetina è pari al prodotto tra coefficiente di attrito statico/dinamico per g, accelerazione di gravità).
Ad ogni modo però, ed è su questo punto che gioca l' "astuzia" del prof , la distanza relativa tra mano e monetina (in condizione di attrito dinamico) aumenta nel tempo (di questo ci si può convincere forse più facilmente ragionando nel sistema di riferimento non inerziale in cui la mano è ferma, o provando con le briciole di pane ).
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Originariamente Scritto da MIZARD Visualizza MessaggioMarco ti consiglio di fare una cosa.
Appena il prof ti chiede di replicare l'esperimento, usa una moneta da 2 euro e portati Hombrillo.
La forza di inerzia fara' in modo che la moneta cada nella sua mano, finisca nelle sue tasche, e tempo 10min si tramutera' in un corpo semi-solido che provochera' un attrito in un buco nero.
Stupirai il professore come non mai e avrai fatto contento un amico.voto 8.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioFissato il sistema di riferimento (inerziale) in cui la mano applica una forza al foglio accelerandolo, la monetina si muove "verso la mano" cioè la sua accelerazione è concorde all'accelerazione della mano (il modulo dell'accelerazione della monetina è pari al prodotto tra coefficiente di attrito statico/dinamico per g, accelerazione di gravità).
Ad ogni modo però, ed è su questo punto che gioca l' "astuzia" del prof , la distanza relativa tra mano e monetina (in condizione di attrito dinamico) aumenta nel tempo (di questo ci si può convincere forse più facilmente ragionando nel sistema di riferimento non inerziale in cui la mano è ferma, o provando con le briciole di pane ).
Perfetto. Ma: La monetina nel momento in cui tu applichi una accelerazione esterna reagisce con una accelerazione uguale e contraria. Questo le permette di non muoversi (o di muoversi di poco dalla posizione iniziale).
o no
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Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza MessaggioPerfetto. Ma: La monetina nel momento in cui tu applichi una accelerazione esterna reagisce con una accelerazione uguale e contraria. Questo le permette di non muoversi (o di muoversi di poco dalla posizione iniziale).
o no
nnni ...
Mi spiego.
Rispetto al sistema inerziale (il tavolo), in cui sia la monetina che la mano si muovono, l'unica forza che contribuisce al moto (orizzontale) della moneta è la forza di attrito dovuta al foglio (supposto scabro). Le situazioni possibili sono due:
- regime statico: non c'è moto relativo tra moneta e foglio e quindi la moneta si sposta con la stessa accelerazione di quest'ultimo (ovvero della mano); in questo caso la distanza relativa moneta-mano rimane invariata durante il moto.
- regime dinamico: c'è moto relativo tra moneta e foglio; l'accelerazione della moneta è ora minore di quella della mano (poiché il coefficiente di attrito dinamico è minore di quello statico) pur essendo sempre concorde a quest'ultima; ora però la distanza relativa aumenta (la moneta "rimane indietro rispetto al foglio" nel riferimento del tavolo).
Descrizione, alternativa ed equivalente, nel sistema di riferimento del foglio/mano, cioè quello in cui il foglio è fermo (credo tu stia pensando a questo): le forze che contribuiscono al moto (orizzontale) della moneta sono stavolta due, l'attrito e la forza d'inerzia (come dici, - m A se m è la massa della moneta e A l'accelerazione della mano rispetto al tavolo). Come prima due situazioni:
- regime statico: la forza di attrito è equilibrata dalla forza d'inerzia e la moneta è ferma in questo riferimento; quindi la distanza (relativa) dalla mano (anch'essa ferma in questo riferimento) rimane invariata.
- regime dinamico: la forza di attrito (ora dinamico) non è equilibrata dalla forza d'inerzia che è opposta all'accelerazione della mano; la moneta si allontana dalla mano e la distanza (relativa) da questa aumenta.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggionnni ...
Mi spiego.
Rispetto al sistema inerziale (il tavolo), in cui sia la monetina che la mano si muovono, l'unica forza che contribuisce al moto (orizzontale) della moneta è la forza di attrito dovuta al foglio (supposto scabro). Le situazioni possibili sono due:
- regime statico: non c'è moto relativo tra moneta e foglio e quindi la moneta si sposta con la stessa accelerazione di quest'ultimo (ovvero della mano); in questo caso la distanza relativa moneta-mano rimane invariata durante il moto.
- regime dinamico: c'è moto relativo tra moneta e foglio; l'accelerazione della moneta è ora minore di quella della mano (poiché il coefficiente di attrito dinamico è minore di quello statico) pur essendo sempre concorde a quest'ultima; ora però la distanza relativa aumenta (la moneta "rimane indietro rispetto al foglio" nel riferimento del tavolo).
Descrizione, alternativa ed equivalente, nel sistema di riferimento del foglio/mano, cioè quello in cui il foglio è fermo (credo tu stia pensando a questo): le forze che contribuiscono al moto (orizzontale) della moneta sono stavolta due, l'attrito e la forza d'inerzia (come dici, - m A se m è la massa della moneta e A l'accelerazione della mano rispetto al tavolo). Come prima due situazioni:
- regime statico: la forza di attrito è equilibrata dalla forza d'inerzia e la moneta è ferma in questo riferimento; quindi la distanza (relativa) dalla mano (anch'essa ferma in questo riferimento) rimane invariata.
- regime dinamico: la forza di attrito (ora dinamico) non è equilibrata dalla forza d'inerzia che è opposta all'accelerazione della mano; la moneta si allontana dalla mano e la distanza (relativa) da questa aumenta.
Amo questo furum.
Grazie Prof. Rich come al solito impeccabile
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