cgli esperti di bw avevano anticipato il significato demoniaco del numero:
I Re Magi diventano 4: spot ritirato
Un sacerdote siciliano si infuria: «Gesto blasfemo». E scrive all'azienda. Che si scusa e ferma la pubblicità
Un frame dello spot MENFI (AGRIGENTO) – Il troppo stroppia. Anche nelle pubblicità natalizie, come ha dovuto ammettere la Red Bull. La casa del diffuso drink enenergetico ha infilato un «Re Magio» di troppo nello spot natalizio della bevanda che mette le ali. Insomma, quattro invece dei tre tramandati dalla tradizione. «C'è un re di troppo nella campagna pubblicitaria», ha denunciato un prete di Menfi (Agrigento) particolarmente indignato. «GESTO BLASFEMO» - Don Marco Damanti ha protestato vivacemente contro la sede italiana della compagnia (a Carate Brianza, nel milanese). Tanto vivacemente a convincere l’azienda a scusarsi e a sospendere dello spot, in onda sulle reti Mediaset, a partire dal primo dicembre. «L'immagine della sacra famiglia - dichiara don Marco Damanti - è stata raffigurata in modo blasfemo. Malgrado gli intenti ironici della Red Bull e degli autori dello spot è stata intaccata la Natività, e con essa la sensibilità dei cristiani».
E-MAIL - E re magi a parte, c’è un’altra cosa che, a giudizio di don Marco, non può piacere ai cristiani: il riferimento dello spot agli angeli che possono vegliare sull'avvento del Cristo, su San Giuseppe e la Madonna grazie all'energia fornita loro dalla bevanda. Don Marco ha fatto le sue rimostranze con una email da lui stesso spedita alla Red Bull Italia Srl. Ha ricevuto una risposta, con le spiegazioni del caso, ossia sulle intenzioni benevole del messaggio comunicativo, ma al contempo con l'impegno a sospendere la campagna pubblicitaria.
30 novembre 2007
I Re Magi diventano 4: spot ritirato
Un sacerdote siciliano si infuria: «Gesto blasfemo». E scrive all'azienda. Che si scusa e ferma la pubblicità
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Un frame dello spot MENFI (AGRIGENTO) – Il troppo stroppia. Anche nelle pubblicità natalizie, come ha dovuto ammettere la Red Bull. La casa del diffuso drink enenergetico ha infilato un «Re Magio» di troppo nello spot natalizio della bevanda che mette le ali. Insomma, quattro invece dei tre tramandati dalla tradizione. «C'è un re di troppo nella campagna pubblicitaria», ha denunciato un prete di Menfi (Agrigento) particolarmente indignato. «GESTO BLASFEMO» - Don Marco Damanti ha protestato vivacemente contro la sede italiana della compagnia (a Carate Brianza, nel milanese). Tanto vivacemente a convincere l’azienda a scusarsi e a sospendere dello spot, in onda sulle reti Mediaset, a partire dal primo dicembre. «L'immagine della sacra famiglia - dichiara don Marco Damanti - è stata raffigurata in modo blasfemo. Malgrado gli intenti ironici della Red Bull e degli autori dello spot è stata intaccata la Natività, e con essa la sensibilità dei cristiani».
E-MAIL - E re magi a parte, c’è un’altra cosa che, a giudizio di don Marco, non può piacere ai cristiani: il riferimento dello spot agli angeli che possono vegliare sull'avvento del Cristo, su San Giuseppe e la Madonna grazie all'energia fornita loro dalla bevanda. Don Marco ha fatto le sue rimostranze con una email da lui stesso spedita alla Red Bull Italia Srl. Ha ricevuto una risposta, con le spiegazioni del caso, ossia sulle intenzioni benevole del messaggio comunicativo, ma al contempo con l'impegno a sospendere la campagna pubblicitaria.
30 novembre 2007
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