Meredith, quarto uomo a Milano
E' l'ivoriano Rudy Hermann
Sarebbe a Milano o nel suo hinterland il cosiddetto quarto uomo, che secondo gli investigatori era nella casa di Meredith Kercher la sera dell'omicidio della studentessa inglese a Perugia. Ivoriano 21enne, si chiama Rudy Hermann: habitué dei locali notturni, avrebbe gettato via due cellulari, ora spenti da una settimana; prima risulta dai tabulati una chiamata senza risposta che lo ubicava proprio a Milano.
Nella casa di via della Pergola la polizia scientifica ha trovato tre tracce riconducibili a lui: le impronte papillari sulla federa del cuscino insanguinato trovato accanto al cadavere e quelle su un frammento di carta igienica nel water, e il codice del Dna estratto dalle tracce organiche lasciate nello stesso bagno.
Forse è lui l'uomo che la mattina del 3 novembre venne notato con Amanda in una lavanderia a gettoni del centro storico nella quale lavò scarpe Nike (l'impronta numero 43 rinvenuta accanto al corpo di Meredith, pur compatibile, al momento non è quella di Raffaele) e vestiti.
Di lui avrebbero parlato alcuni tra gli amici e le amiche di Meredith e Amanda Knox (ancora in carcere assieme a Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya) nei giorni immediatamente successivi all'omicidio. Indicandolo come uno di quelli che conosceva il giro delle studentesse, incontrate spesso nei locali. "E' fissato con le inglesi e le amerciane", avrebbero detto alcuni testimoni. Ed era attratto da Amanda. L'uomo, però, non è mai stato sentito nel corso di queste settimane.
Alla sua identificazione la polizia, che lo sta cercando anche all'estero con un mandato di cattura internazionale, è giunta attraverso la comparazione tra le impronte digitali trovate sulla scena del delitto e quelle prelevategli in occasione di una fotosegnalazione.
Chi è Rudy Ermann
Ha 21 anni, è di origine ivoriana, e sarebbe giunto in Italia da bambino, non da clandestino ma come regolare privilegiato essendo stato adottato da una famiglia di industriali perugini. Contrasti con i genitori lo portano a una brusca separazione, senza più contatti, per finire nell'ambiente dello spaccio dove viene presto notato dalle forze dell'ordine. Cinque anni fa rimase vittima di un accoltellamento durante una violenta lite scoppiata proprio per questioni di droga.
L'ultimo avvistamento
Alcune indiscrezioni segnalano che alla fine di ottobre Rudy sarebbe stato a Milano, dove sarebbe anche stato denunciato per un furto. Secondo altre testimonianze, la sua presenza a Milano sarebbe invece nei giorni immediatamente seguenti il delitto e sarebbe stato identificato per il possesso di una piccola quantità di droga.
Raffaele e gli scontrini
Anche nei confronti di Raffaele Sollecito proseguono gli accertamenti. Dai laboratori della polizia postale dovranno arrivare le risposte sull'analisi del suo computer e da quelli della polizia scientifica sugli oggetti sequestrati nella sua abitazione lo scorso 16 novembre, tra cui le due bottiglie di candeggina comprate la mattina dopo l'omicidio e utilizzate, secondo l'ipotesi investigativa, per pulire il coltello utilizzato per uccidere Meredith. Nell'abitazione di corso Garibaldi però non sono stati trovati gli scontrini che attestano l'acquisto. Nei 21 reperti catalogati dagli investigatori vi sono tre scontrini e nessuno porta la data del 2 novembre. Il primo (il reperto 11) è del 4 novembre, ''recante ora 17:27, importo di euro 13, numero progressivo 26, relativo all'esercizio commerciale denominato 'Pizza station'...il reperto era sul mobile porta bottiglie...''.
Gli altri due (reperti 15 e 16) sono invece più vecchi: il primo è uno ''scontrino n.115 relativo all'attività commerciale "Alimentari-tabacchi-lotto" datato 19-05-2007 ore 17.28 per l'importo di euro 7,27''; il secondo invece è relativo a negozio di alimentari "Quintavalle", numero ''progressivo 264 di data 21-03-2007 ore 17.48 per l'importo di euro 8,70''. ''E' un'ulteriore riprova dell'assenza di responsabilità del giovane - ha detto uno dei suoi avvocati, Luca Maori - Assenza di responsabilità che verrà ribadita nei prossimi giorni con il deposito delle perizie tecniche''.
L'sms di Patrick
Intanto sono cominciati gli accertamenti tecnici sui telefoni di Amanda e Patrick Lumumba Diya per risalire al testo del messaggio che i due si erano scambiati la notte del primo novembre scorso poco prima che venisse uccisa Meredith. Le analisi sono affidate alla polizia postale di Roma in contraddittorio tra le parti e alla presenza dei rispettivi consulenti. La studentessa di Seattle aveva riferito alla polizia che il musicista congolese l'aveva avvisata con un sms che quella sera il suo pub sarebbe rimasto chiuso. Diversa la versione dello straniero, che invece aveva sostenuto di avere avvertito la giovane di non andare al lavoro perché non ce n'era bisogno. Il testo è stato pero' cancellato e gli esperti della postale stanno cercando di recuperarlo dalla memoria dei telefonini.
E' l'ivoriano Rudy Hermann
Sarebbe a Milano o nel suo hinterland il cosiddetto quarto uomo, che secondo gli investigatori era nella casa di Meredith Kercher la sera dell'omicidio della studentessa inglese a Perugia. Ivoriano 21enne, si chiama Rudy Hermann: habitué dei locali notturni, avrebbe gettato via due cellulari, ora spenti da una settimana; prima risulta dai tabulati una chiamata senza risposta che lo ubicava proprio a Milano.
Nella casa di via della Pergola la polizia scientifica ha trovato tre tracce riconducibili a lui: le impronte papillari sulla federa del cuscino insanguinato trovato accanto al cadavere e quelle su un frammento di carta igienica nel water, e il codice del Dna estratto dalle tracce organiche lasciate nello stesso bagno.
Forse è lui l'uomo che la mattina del 3 novembre venne notato con Amanda in una lavanderia a gettoni del centro storico nella quale lavò scarpe Nike (l'impronta numero 43 rinvenuta accanto al corpo di Meredith, pur compatibile, al momento non è quella di Raffaele) e vestiti.
Di lui avrebbero parlato alcuni tra gli amici e le amiche di Meredith e Amanda Knox (ancora in carcere assieme a Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya) nei giorni immediatamente successivi all'omicidio. Indicandolo come uno di quelli che conosceva il giro delle studentesse, incontrate spesso nei locali. "E' fissato con le inglesi e le amerciane", avrebbero detto alcuni testimoni. Ed era attratto da Amanda. L'uomo, però, non è mai stato sentito nel corso di queste settimane.
Alla sua identificazione la polizia, che lo sta cercando anche all'estero con un mandato di cattura internazionale, è giunta attraverso la comparazione tra le impronte digitali trovate sulla scena del delitto e quelle prelevategli in occasione di una fotosegnalazione.
Chi è Rudy Ermann
Ha 21 anni, è di origine ivoriana, e sarebbe giunto in Italia da bambino, non da clandestino ma come regolare privilegiato essendo stato adottato da una famiglia di industriali perugini. Contrasti con i genitori lo portano a una brusca separazione, senza più contatti, per finire nell'ambiente dello spaccio dove viene presto notato dalle forze dell'ordine. Cinque anni fa rimase vittima di un accoltellamento durante una violenta lite scoppiata proprio per questioni di droga.
L'ultimo avvistamento
Alcune indiscrezioni segnalano che alla fine di ottobre Rudy sarebbe stato a Milano, dove sarebbe anche stato denunciato per un furto. Secondo altre testimonianze, la sua presenza a Milano sarebbe invece nei giorni immediatamente seguenti il delitto e sarebbe stato identificato per il possesso di una piccola quantità di droga.
Raffaele e gli scontrini
Anche nei confronti di Raffaele Sollecito proseguono gli accertamenti. Dai laboratori della polizia postale dovranno arrivare le risposte sull'analisi del suo computer e da quelli della polizia scientifica sugli oggetti sequestrati nella sua abitazione lo scorso 16 novembre, tra cui le due bottiglie di candeggina comprate la mattina dopo l'omicidio e utilizzate, secondo l'ipotesi investigativa, per pulire il coltello utilizzato per uccidere Meredith. Nell'abitazione di corso Garibaldi però non sono stati trovati gli scontrini che attestano l'acquisto. Nei 21 reperti catalogati dagli investigatori vi sono tre scontrini e nessuno porta la data del 2 novembre. Il primo (il reperto 11) è del 4 novembre, ''recante ora 17:27, importo di euro 13, numero progressivo 26, relativo all'esercizio commerciale denominato 'Pizza station'...il reperto era sul mobile porta bottiglie...''.
Gli altri due (reperti 15 e 16) sono invece più vecchi: il primo è uno ''scontrino n.115 relativo all'attività commerciale "Alimentari-tabacchi-lotto" datato 19-05-2007 ore 17.28 per l'importo di euro 7,27''; il secondo invece è relativo a negozio di alimentari "Quintavalle", numero ''progressivo 264 di data 21-03-2007 ore 17.48 per l'importo di euro 8,70''. ''E' un'ulteriore riprova dell'assenza di responsabilità del giovane - ha detto uno dei suoi avvocati, Luca Maori - Assenza di responsabilità che verrà ribadita nei prossimi giorni con il deposito delle perizie tecniche''.
L'sms di Patrick
Intanto sono cominciati gli accertamenti tecnici sui telefoni di Amanda e Patrick Lumumba Diya per risalire al testo del messaggio che i due si erano scambiati la notte del primo novembre scorso poco prima che venisse uccisa Meredith. Le analisi sono affidate alla polizia postale di Roma in contraddittorio tra le parti e alla presenza dei rispettivi consulenti. La studentessa di Seattle aveva riferito alla polizia che il musicista congolese l'aveva avvisata con un sms che quella sera il suo pub sarebbe rimasto chiuso. Diversa la versione dello straniero, che invece aveva sostenuto di avere avvertito la giovane di non andare al lavoro perché non ce n'era bisogno. Il testo è stato pero' cancellato e gli esperti della postale stanno cercando di recuperarlo dalla memoria dei telefonini.
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