De Laurentiis: "Ma quale Uefa ci vedrete in Europa con la Champions"
PALERMO - Stasera Aurelio De Laurentiis diserterà lo stadio Barbera per impegni di lavoro e pure per condividere la sorte dei tifosi del Napoli, ai quali è stata proibita per l´ennesima volta la trasferta.
«E´ un provvedimento impossibile da appoggiare. La politica del Viminale mi sembra perdente. Ingiusto far ricadere le colpe di pochi sulla maggioranza sana del pubblico. E´ disdicevole, poco costruttivo e non democratico».
Fatto sta che il Napoli dovrà ancora rinunciare ai suoi tifosi, come a Roma e Milano. «Almeno c´è la televisione. Non è lo stesso, ma tiferemo in poltrona».
A proposito di tv: mica il caos per i diritti televisivi la farà litigare con Zamparini? «No, i rapporti con Zamparini e con il Palermo continueranno a essere di amicizia».
Sembrava dovesse nascere un rapporto ancora più stretto, di sinergia. Zamparini ha addirittura sponsorizzato il Napoli in serie C. Ma poi De Laurentiis s´è schierato con le grandi. «La stima reciproca resta sempre la stessa. Zamparini è un grande competente di calcio e il Palermo è una realtà del calcio meridionale. Coi rosanero, appena sarà possibile, conto di organizzare il trofeo Luigi De Laurentiis, dedicato alla memoria di mio padre. La partita si giocherà negli Stati Uniti. Non riesco a immaginare un rivale più degno della squadra siciliana».
Stasera in palio c´è il settimo posto, 90´ in prospettiva Uefa. «Partite simili, all´inizio del mio progetto, avevo sognato di giocarle entro cinque o sei anni. Invece ne sono bastati tre, il Napoli sta bruciando le tappe».
Tornare in coppa Uefa, dopo il doppio salto dalla serie C, sarebbe un´impresa. «Merito di marino, Reja e dei giocatori. Ma a me la coppa Uefa interessa poco».
Eppure è stato proprio lei, da quando ha acquistato il Napoli nel 2004, a immaginare un futuro europeo. Diceva che perfino la serie A le stava stretta. «Non ho cambiato idea. Punto sempre all´Europa, ma il mio traguardo si chiama Champions League. E´ quella la ribalta internazionale a cui deve puntare il Napoli. Ma ci vorrà altro tempo: società e squadra hanno ancora bisogno di crescere».
Per adesso lo stanno facendo bene. Il napoli è una delle sorprese del campionato. «Gli acquisti fatti la scorsa estate sono stati ottimi. Hamsik, Lavezzi e Gargano sono giocatori che ci invidiano tutti».
Il Napoli cresce bene. con altri rinforzi, a gennaio, potrebbe farlo pure più in fretta. «E´ già stato stanziato un tesoretto per il mercato di riparazione. Ma a gennaio faremo solo acquisti in funzione del prossimo campionato. Giocatori utili al nostro progetto, per essere chiari. Per questa stagione, invece, siamo a posto così. Non mancheremo di rispetto a chi sta onorando la maglia del Napoli. Il gruppo attuale ha il diritto di esprimere le sue potenzialità. poi, a giugno, la società tirerà le somme. Decideremo chi può restare con noi e chi dovrà andare via».
Qualche scontento c´è. Calaiò, per esempio: uno degli eroi della riscossa dalla C1. «Sta giocando meno, posso capirlo. Ma il suo momento arriverà, magari già stasera. Calaiò è di Palermo, ci terrà a farsi notare. Decide Reja. Io, però, un pensierino ce lo farei».
Queste dichiarazioni a me fanno paura!
PALERMO - Stasera Aurelio De Laurentiis diserterà lo stadio Barbera per impegni di lavoro e pure per condividere la sorte dei tifosi del Napoli, ai quali è stata proibita per l´ennesima volta la trasferta.
«E´ un provvedimento impossibile da appoggiare. La politica del Viminale mi sembra perdente. Ingiusto far ricadere le colpe di pochi sulla maggioranza sana del pubblico. E´ disdicevole, poco costruttivo e non democratico».
Fatto sta che il Napoli dovrà ancora rinunciare ai suoi tifosi, come a Roma e Milano. «Almeno c´è la televisione. Non è lo stesso, ma tiferemo in poltrona».
A proposito di tv: mica il caos per i diritti televisivi la farà litigare con Zamparini? «No, i rapporti con Zamparini e con il Palermo continueranno a essere di amicizia».
Sembrava dovesse nascere un rapporto ancora più stretto, di sinergia. Zamparini ha addirittura sponsorizzato il Napoli in serie C. Ma poi De Laurentiis s´è schierato con le grandi. «La stima reciproca resta sempre la stessa. Zamparini è un grande competente di calcio e il Palermo è una realtà del calcio meridionale. Coi rosanero, appena sarà possibile, conto di organizzare il trofeo Luigi De Laurentiis, dedicato alla memoria di mio padre. La partita si giocherà negli Stati Uniti. Non riesco a immaginare un rivale più degno della squadra siciliana».
Stasera in palio c´è il settimo posto, 90´ in prospettiva Uefa. «Partite simili, all´inizio del mio progetto, avevo sognato di giocarle entro cinque o sei anni. Invece ne sono bastati tre, il Napoli sta bruciando le tappe».
Tornare in coppa Uefa, dopo il doppio salto dalla serie C, sarebbe un´impresa. «Merito di marino, Reja e dei giocatori. Ma a me la coppa Uefa interessa poco».
Eppure è stato proprio lei, da quando ha acquistato il Napoli nel 2004, a immaginare un futuro europeo. Diceva che perfino la serie A le stava stretta. «Non ho cambiato idea. Punto sempre all´Europa, ma il mio traguardo si chiama Champions League. E´ quella la ribalta internazionale a cui deve puntare il Napoli. Ma ci vorrà altro tempo: società e squadra hanno ancora bisogno di crescere».
Per adesso lo stanno facendo bene. Il napoli è una delle sorprese del campionato. «Gli acquisti fatti la scorsa estate sono stati ottimi. Hamsik, Lavezzi e Gargano sono giocatori che ci invidiano tutti».
Il Napoli cresce bene. con altri rinforzi, a gennaio, potrebbe farlo pure più in fretta. «E´ già stato stanziato un tesoretto per il mercato di riparazione. Ma a gennaio faremo solo acquisti in funzione del prossimo campionato. Giocatori utili al nostro progetto, per essere chiari. Per questa stagione, invece, siamo a posto così. Non mancheremo di rispetto a chi sta onorando la maglia del Napoli. Il gruppo attuale ha il diritto di esprimere le sue potenzialità. poi, a giugno, la società tirerà le somme. Decideremo chi può restare con noi e chi dovrà andare via».
Qualche scontento c´è. Calaiò, per esempio: uno degli eroi della riscossa dalla C1. «Sta giocando meno, posso capirlo. Ma il suo momento arriverà, magari già stasera. Calaiò è di Palermo, ci terrà a farsi notare. Decide Reja. Io, però, un pensierino ce lo farei».
Queste dichiarazioni a me fanno paura!
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