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E' morta Giovanna Reggiani

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    Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
    ieri Salvatore Bonadonna di rifondazione comunista è andato nel carcere romano di regina coeli a confortare il giovane rom vittima dell'arresto.

    per esprimere il vostro giudizio sull'accaduto potete scrivere al Vicepresidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro) , membro della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria , vicepresidente della Parlamentari membri della Commissione per la vigilanza sulla cassa depositi e prestiti Salvatore Bonadonna , alla seguente mail: bonadonna_s@posta.senato.it
    ha risposto alla mia mail di protesta ieri sera...


    Un punto deve essere chiaro: non è stata una visita, quella fatta a Romulus Mailat lo scorso primo novembre, se con questo termine si intende incontrare qualcuno con l'intento di vedere come sta, se è trattato bene, esprimere solidarietà ecc. La mia è stata una scelta personale per cercare di capire, guardando negli occhi, chi fosse l'autore di tanta efferatezza, della violenza a quindi della morte della signora Reggiani.
    Rispondo a quelli che nell'anonimato hanno sfogato solo rabbia, volgarità, maledizioni, infamie e una violenza non dissimile da quella agita dall'aggressore della signora Reggiani.
    Rispondo a quanti hanno fatto discorsi deliranti e hanno parlato di solidarietà con l'aggressore; ma anche a quanti , non mi conoscono ma si sentono in grado di giudicare.
    Ho risposto direttamente ad alcuni interlocutori che hanno posto questioni gravi e serie senza pregiudizi e soprattutto senza pensare che il mio atto possa mai essere stato di solidarietà.
    C'è un solo dolore ed è per la signora Reggiani, vittima dell'aggressione, e c'è una solidarietà ed è per la famiglia, per il marito della signora, come ho potuto testimoniare personalmente in occasione del rito funebre.
    Chi parla di solidarietà con l'aggressore non sa quello che dice o è in malafede per bassa strumentalizzazione politica.
    Come ho avuto modo di dichiarare pubblicamente una volta che "fonti dell'amministrazione penitenziaria" avevano dato, arbitrariamente ed in modo illegittimo, notizia del mio ingresso a Regina Coeli, ciò che mi ha spinto a vedere l'aggressore è stato da una parte il dolore per l'ennesima aggressione ad una donna e , dall'altra cercare di capire che tipo fosse l'autore di tanta violenza.
    Indubbiamente, rispetto alla pratica del borseggio, del furto, del contrabbando, dello spaccio da parte di rappresentanti della comunità Rom si è prodotto un salto di qualità gravissima. E' un caso isolato come c'è da augurarsi o la rottura di un argine ai comportamenti illegali ma finora non cruenti?
    Altro che solidarietà!
    Di fronte a questi atti violenti ci si può mettere l'animo in pace invocando la cacciata indiscriminata dei Rom e dei romeni, organizzando le spedizioni punitive ed esercitando la stessa violenza dell'aggressore Rom o si cerca di capire cosa sta succedendo intorno a noi e come tutti possiamo contribuire a risolvere i problemi di una immigrazione di massa in un Paese impreparato.
    Il pastore valdese e il cappellano militare che hanno concelebrato il rito di saluto della signora Reggiani hanno dato ammonimenti forti ed autorevoli capaci di parlare anche a me laico e non credente. Hanno marcato il confine tra la civiltà dove vige l'autorità e la severità della legge e della giustizia verso i colpevoli di reato e la barbarie con cui si criminalizza un popolo un etnia o una cultura. E il cappellano militare ha messo in guardia sul Caino che sta dentro ognuno di noi. E sono stati il marito e il fratello della signora a parlare della tolleranza e mettere in guardia dal razzismo.
    Chi vuole continuare per motivi di pura strumentalizzazione politica certo non si accontenterà di queste parole.
    Chi non si lascia accecare dall'odio forse potrà comprendere che solo stando dalla parte delle vittime si può avere la forza di guardare in faccia i carnefici.
    Ne ho avuto conferma insieme agli agenti della Polizia Penitenziaria che mi hanno accompagnato nell'incontro attraverso le sbarre con una persona che non capiva o voleva non capire.
    Altro che solidarietà!
    A coloro i quali ne hanno scritto, facendone motivo di astio aggiuntivo, mi preme far presente che non ho auto blu né scorta perché non c'è alcun motivo per averla, vado in giro con la mia auto e i mezzi pubblici e verso, come tutti i rappresentanti di Rifondazione, il 55% del trattamento parlamentare al Partito.
    Vivo la vita comune della gente comune e credo di conoscere i problemi di quella che chiamiamo "città dal basso" e riguardano grandi masse di popolo. Li denunciamo da anni e non abbiamo atteso la morte della signora Reggiani per conoscere gli accampamenti clandestini come stanno facendo, in auto blu e scorta, tanti capi politici della destra che adesso alimentano il razzismo!

    Salvatore Bonadonna
    non mi sembra sincero, il lurido ritratta e minimizza , la ,ail è scritta adhoc per correre ai ripari dopo la pubblica figura di merda
    non credo a una parola

    Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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