ROMA (31 ottobre) - E' morta questa mattina al Sant'Andrea la donna che ieri è stata aggredita, violentata e seviziata, infine gettata in un fosso a Tordiquinto. Si tratta di un'italiana di 47 anni, moglie di un ufficiale della Marina, che alle 20,30 era appena uscita dalla stazione ferroviaria di Tordiquinto per tornare a casa, nei vicini alloggi della Marina. Autore dell'aggressione un romeno di 24 anni, arrestato nella notte per omicidio e violenza sessuale.
Trascinata in una baracca. Il romeno ha trascinato a forza la donna in una baracca nei dintorni della stazione, dove è stata violentata e seviziata a lungo. Inutili i suoi disperati tentativi di difesa, perché è stata più volte colpita alla testa. La polizia ha trovato nella baracca la borsa della vittima dell'aggressione. Quando è stata trovata nel fosso la donna aveva il pantalone abbassato, un maglione nero ripiegato fin sotto le ascelle, un solo stivaletto, una catenina e una fede con incisa una data e un nome e il volto tumefatto e coperto di sangue.
Trasportata in spalla. E' stata un'anziana romena ad accorgersi della tragedia e a fermare un autobus che percorreva viale Tordiquinto all'altezza di via di Camposampiero. La donna, che non parla italiano, a gesti ha indicato all'autista di guardare nel fosso, dove giaceva la donna, esile e di media corporatura, che stanotte è stata operata al Sant'Andrea e per la quale poi non c'è più stato nulla da fare. La nomade, a cenni, ha riferito alla polizia di aver visto un uomo mentre trasportava in spalla la sua vittima e che, mentre la trascinava, gli ha urlato di fermarsi, ma l'uomo ha gettato la vittima nel fossato ed è fuggito.
L'arresto. Accompagnata dagli agenti della polizia la donna, dopo aver descritto l'aggressore, è andata nel campo abusivo allestito a Tordiquinto dove ha detto di vivere. Lì gli agenti hanno visto il 24enne uscire da una baracca, sporco di fango e sangue sul volto e su tutto il corpo, e la donna lo ha indicato come l'autore del delitto. In un primo momento si era pensato che la vittima dell'aggressione fosse una giovane prostituta dell'Est, vista la zona dell'agressione.
Ancora sporco di sangue e fango. Quando ieri sera Nicolae Romulus Mailat, 24enne senza fissa dimora, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Ponte Milvio, diretti da Emiliano Brayda, era ancora sporco di sangue e fango e aveva numerosi graffi sia sulle braccia, sia sul volto. Non ha detto una parola e in nottata è stato portato a Regina Coeli. Il procuratore aggiunto Italo Ormanni e ilsostituto Maria Bice Barborini hanno formulato l'accusa di omicidio volontario e chiesto la convalida del fermo del romeno. Domani il medico legale Luigi Cipolloni eseguirà l'autopsia.
Da "Il messaggero"
Se fossi il marito (a cui va tutta la mia solidarietà) non so cosa farei, di sicuro so cosa NON farei, sperare nella giustizia, perchè sarebbe inutile.
Lo zingarò starà in galera giusto il tempo di farsì nuovi amici dentro per poi tornare a fare quello che ***** vuole qua in italia da "uomo" libero.
Mi fermo qua.
Trascinata in una baracca. Il romeno ha trascinato a forza la donna in una baracca nei dintorni della stazione, dove è stata violentata e seviziata a lungo. Inutili i suoi disperati tentativi di difesa, perché è stata più volte colpita alla testa. La polizia ha trovato nella baracca la borsa della vittima dell'aggressione. Quando è stata trovata nel fosso la donna aveva il pantalone abbassato, un maglione nero ripiegato fin sotto le ascelle, un solo stivaletto, una catenina e una fede con incisa una data e un nome e il volto tumefatto e coperto di sangue.
Trasportata in spalla. E' stata un'anziana romena ad accorgersi della tragedia e a fermare un autobus che percorreva viale Tordiquinto all'altezza di via di Camposampiero. La donna, che non parla italiano, a gesti ha indicato all'autista di guardare nel fosso, dove giaceva la donna, esile e di media corporatura, che stanotte è stata operata al Sant'Andrea e per la quale poi non c'è più stato nulla da fare. La nomade, a cenni, ha riferito alla polizia di aver visto un uomo mentre trasportava in spalla la sua vittima e che, mentre la trascinava, gli ha urlato di fermarsi, ma l'uomo ha gettato la vittima nel fossato ed è fuggito.
L'arresto. Accompagnata dagli agenti della polizia la donna, dopo aver descritto l'aggressore, è andata nel campo abusivo allestito a Tordiquinto dove ha detto di vivere. Lì gli agenti hanno visto il 24enne uscire da una baracca, sporco di fango e sangue sul volto e su tutto il corpo, e la donna lo ha indicato come l'autore del delitto. In un primo momento si era pensato che la vittima dell'aggressione fosse una giovane prostituta dell'Est, vista la zona dell'agressione.
Ancora sporco di sangue e fango. Quando ieri sera Nicolae Romulus Mailat, 24enne senza fissa dimora, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Ponte Milvio, diretti da Emiliano Brayda, era ancora sporco di sangue e fango e aveva numerosi graffi sia sulle braccia, sia sul volto. Non ha detto una parola e in nottata è stato portato a Regina Coeli. Il procuratore aggiunto Italo Ormanni e ilsostituto Maria Bice Barborini hanno formulato l'accusa di omicidio volontario e chiesto la convalida del fermo del romeno. Domani il medico legale Luigi Cipolloni eseguirà l'autopsia.
Da "Il messaggero"
Se fossi il marito (a cui va tutta la mia solidarietà) non so cosa farei, di sicuro so cosa NON farei, sperare nella giustizia, perchè sarebbe inutile.
Lo zingarò starà in galera giusto il tempo di farsì nuovi amici dentro per poi tornare a fare quello che ***** vuole qua in italia da "uomo" libero.
Mi fermo qua.
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