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Ottimo, vedo che anche tu concordi però che era la cosa da fare.
L'errore è stato da parte dello stato che di punto in bianco ha licenziato (effettuato tagli) senza dire nulla, la stessa "flessibilità" la dovrebbero permettere anche alle aziende con le quali hano a che fare altrimenti ritorniamo sempre da capo.
Le aziende italiane devono avere delle regole e poi lo stato fa come vuole ? Bell'esempio....
anke mio padre crede ke cmq sia stata la cosa + giusta
cmq da parte dello stato nn è stata na bella mossa.... perkè se ricordate il taglio dei fondi è stato apportato nn solo alle ferrovie....
ricordiamo i pompieri....
Un posacenere dell'Eurostar costa 200euro, 100 il portarifiuti (che sono due cose diverse )....
Però qualcuno ci ha guadagnato nel farli.. Il problema è che in POCHI ci guadagnano TROPPO.
Lost in kaleidoscope skies, I am hypnotised
when you look in my eyes..
sigpic "E' possibile non commettere nessun errore e perdere lo stesso... non è una debolezza, e' solo la vita." ( J.L. Picard )
io comunque mi chiedo come le ferrovie dello stato che detengono il monopolio siano in perdita...mah
I problemi sono strutturali.
Inoltre il servizio non giustifica la spesa, considerando anche che oramai con le lowcost si vola spendendo meno tempo e denaro di quanto non si spenda con Trenitalia.
Ovviamente almeno fino a quando non si inventeranno qualcosa per castrare le lowcost.
Io viaggio molto in Italia, eppure mi debbono crocifiggere per farmi salire su un treno.
Ad ogni modo, vorrei che tutti voi capiste una cosa.
I contratti a tempo determinato non sono, di loro, negativi.
Il problema è la concezione che ne abbiamo qui in Italia, concezione che si basa su due assunti ineludibili.
1) la resistenza della classe lavoratrice per motivi, oltre che effettuali, anche, diciamocelo, culturali. Questo perché siamo troppo abituati all'assistenzialismo e la competizione ci spaventa;
2) le aziende se ne approfittano sguaiatamente per sottopagare i lavoratori e tenerli sotto scacco con la minaccia del "mancato rinnovo".
In paesi come Australia, Usa, paesi scandinavi, il tempo determinato è la regola, solo che:
1) i lavoratori sono competitivi e preparati, quindi quando cambiano lavoro è per andare a stare meglio;
2) le aziende non sfruttano le maestranze, ma applicano una logica che prevede che chi più vale più viene pagato, quindi è nell'interesse sia del lavoratore che del datore di lavoro aumentare la qualità del servizio, dal momento che miglior servizio=maggior profitto
Qui in Italia invece si ha della meritiocrazia un concetto molto approssimativo e personale, dal momento che chi si spacializza e rende viene considerato dai colleghi un 'lecchino' prima ancora che un ottimo lavoratore.
Alla fine quindi, si è creata ed incancrenita una logica secondo cui lavoro a tempo determinato=precarietà, mentre, se l'Italia fosse un Paese normale, non dovrebbe essere così.
Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox
però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)
I meritevoli ci saranno, mi rifiuto di credere che siano tutti baroni raccomandati. Ma quelli più bravi che conosco sono ricercatori e probabilmente una cattedra vera non la vedranno mai...
Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
Originariamente Scritto da Perineo
vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
Originariamente Scritto da Spratix
C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
Fai da te - Il tagliando
Originariamente Scritto da erstef
Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
Disagio alimentare & logistica bidibolder
Originariamente Scritto da Gianludlc17
se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
Estetica rulez
Originariamente Scritto da 22darklord23
la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
Beh **** dai Siero ha ragione, a trent'anni e passa il contratto a progetto in uno studio e' ridicolo... ma progetto de che ?
altro che studio io sn in un ministero con tanto di laurea in legge e sn oltre 3 qnni che vado avanti a progetto: 1 anno di lavoro, 3 mesi a spasso, 6 mesi di lavoro, poi il rinnovo fino a dicemre poi altri 3 mesi a spasso, poi ancora sei mesi di lavoro, poi ... chissà
poi dicono che i giovani d'oggi nn si sposano, nn fanno progetti, vivono con i genitori fino a 40 anni ...
Inoltre il servizio non giustifica la spesa, considerando anche che oramai con le lowcost si vola spendendo meno tempo e denaro di quanto non si spenda con Trenitalia.
Ovviamente almeno fino a quando non si inventeranno qualcosa per castrare le lowcost.
Io viaggio molto in Italia, eppure mi debbono crocifiggere per farmi salire su un treno.
Ad ogni modo, vorrei che tutti voi capiste una cosa.
I contratti a tempo determinato non sono, di loro, negativi.
Il problema è la concezione che ne abbiamo qui in Italia, concezione che si basa su due assunti ineludibili.
1) la resistenza della classe lavoratrice per motivi, oltre che effettuali, anche, diciamocelo, culturali. Questo perché siamo troppo abituati all'assistenzialismo e la competizione ci spaventa;
2) le aziende se ne approfittano sguaiatamente per sottopagare i lavoratori e tenerli sotto scacco con la minaccia del "mancato rinnovo".
In paesi come Australia, Usa, paesi scandinavi, il tempo determinato è la regola, solo che:
1) i lavoratori sono competitivi e preparati, quindi quando cambiano lavoro è per andare a stare meglio;
2) le aziende non sfruttano le maestranze, ma applicano una logica che prevede che chi più vale più viene pagato, quindi è nell'interesse sia del lavoratore che del datore di lavoro aumentare la qualità del servizio, dal momento che miglior servizio=maggior profitto
Qui in Italia invece si ha della meritiocrazia un concetto molto approssimativo e personale, dal momento che chi si spacializza e rende viene considerato dai colleghi un 'lecchino' prima ancora che un ottimo lavoratore.
Alla fine quindi, si è creata ed incancrenita una logica secondo cui lavoro a tempo determinato=precarietà, mentre, se l'Italia fosse un Paese normale, non dovrebbe essere così.
si ma nel resto del mondo...il determinato funziona per il semplice fatto che non esiste....sei determinato in azienda...ma hai un contratto indeterminato con l'agenzia del lavoro....è qui che sta il problema....
si ma nel resto del mondo...il determinato funziona per il semplice fatto che non esiste....sei determinato in azienda...ma hai un contratto indeterminato con l'agenzia del lavoro....è qui che sta il problema....
Già, strano il mondo vero ?
Lavori ? Bene, continua....
Non lavori ? ciao, a casa...
Ma in Italia, pastasciutta, chiesa, calcio e diritti improbabili...
io ci credo che Biagi aveva in mente un mondo perfetto dove uno studente o uno che voleva arrotondare invece di lavorarela sera a nero come cameriere avrebbe potuto farlo con magari un lavoro a chiamata con contributi tutele ecc ecc ... peccato che il mondo preciso e perfetto immaginato da biagi è popolato da stronzi. Ed infatti la " flessibilità " è stata interpretata all'italiana ... ed è servita essenzialmente per abbassare il costo del lavoro nelle aziende e rendere la posizione del lavoratore piu debole nei confronti del datore di lavoro. Non è un caso che la legge sia difesa strenuamente da Confindustria ... quando i " padroni " difendono una legge sul lavoro è perchè questa gli permette di metterlo nel culo dei lavoratori su questo non si scappa.
Ogni volta che cambiamo canale troviamo il politichino di turno che ci spiega che la % dei lavoratori precari in italia è piu bassa rispetto gli altri pesi il che è pure vero, PECCATO che non si dice che gli altri paesi hanno un sistema di ammortizzatori e riqualificazione dei lavoratori che non non siamo nemmeno capaci di sognare, PECCATO che non dice che oltre il 50% dei nuovi contratti fatti dai giovani siano a tempo indeterminato e che questi contratti prevedono livelli di retribuzione notevolmente piu bassi di quelli a tempo indeterminato.
Non occorre essere nobel per l'economia per capire che livelli medi piu bassi di salari significano meno consumi, meno risparmi quindi meno investimenti quindi che l'economia nel lungo periodo tende a deprimersi e tutti diventiamo progressivamente piu poveri.
Inoltre il servizio non giustifica la spesa, considerando anche che oramai con le lowcost si vola spendendo meno tempo e denaro di quanto non si spenda con Trenitalia.
Ovviamente almeno fino a quando non si inventeranno qualcosa per castrare le lowcost.
Io viaggio molto in Italia, eppure mi debbono crocifiggere per farmi salire su un treno.
Ad ogni modo, vorrei che tutti voi capiste una cosa.
I contratti a tempo determinato non sono, di loro, negativi.
Il problema è la concezione che ne abbiamo qui in Italia, concezione che si basa su due assunti ineludibili.
1) la resistenza della classe lavoratrice per motivi, oltre che effettuali, anche, diciamocelo, culturali. Questo perché siamo troppo abituati all'assistenzialismo e la competizione ci spaventa;
2) le aziende se ne approfittano sguaiatamente per sottopagare i lavoratori e tenerli sotto scacco con la minaccia del "mancato rinnovo".
In paesi come Australia, Usa, paesi scandinavi, il tempo determinato è la regola, solo che:
1) i lavoratori sono competitivi e preparati, quindi quando cambiano lavoro è per andare a stare meglio;
2) le aziende non sfruttano le maestranze, ma applicano una logica che prevede che chi più vale più viene pagato, quindi è nell'interesse sia del lavoratore che del datore di lavoro aumentare la qualità del servizio, dal momento che miglior servizio=maggior profitto
Qui in Italia invece si ha della meritiocrazia un concetto molto approssimativo e personale, dal momento che chi si spacializza e rende viene considerato dai colleghi un 'lecchino' prima ancora che un ottimo lavoratore.
Alla fine quindi, si è creata ed incancrenita una logica secondo cui lavoro a tempo determinato=precarietà, mentre, se l'Italia fosse un Paese normale, non dovrebbe essere così.
ma devi essere un po' flessibile no!! se in italia andasse avanti la meritocrazia 3/4 della popolazione dovrebbe emigrare xchè licenziata almeno dove lavoro io siamo 180 dipendenti ci saranno si e no una media di 40 assenze al gg. io in 1 anno e mezzo che lavoro li ho fatto 6 gg. di malattia e quando chiedo ferie mi sento pure rompere il *****........
Non occorre essere nobel per l'economia per capire che livelli medi piu bassi di salari significano meno consumi, meno risparmi quindi meno investimenti quindi che l'economia nel lungo periodo tende a deprimersi e tutti diventiamo progressivamente piu poveri.
gia'... alla fine si parla tanto di soldi in nero e di evasione da combattere, ma alla fine chi evade spende e fa girare i soldi, perche' uno deve essere un coglione ad evadere e far la vita da barba , pero' se ho 1000 euro in piu' in tasca magari vado a comprarmi l'ultimo telefonino e son contento io e il negoziante... se ho 3 euro e pago le tasse cosa faccio se non buttare i miei soldi nel calderone tritatutto che e' diventato questo paese ? In piu sto a casa a vedermi Annozero magari senza aver pagato manco il canone
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