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secondo voi è più facile rinunziare a ciò che si HA o a ciò che si E'

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    #46
    Finchè esisteranno i giudizi altrui (sempre),sara molto più facile rinunciare a ciò che si è...
    [SIGPIC]

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      #47
      Originariamente Scritto da Noodles Visualizza Messaggio
      Finchè esisteranno i giudizi altrui (sempre),sara molto più facile rinunciare a ciò che si è...

      ma allora dipende dai giudizi altrui o dalla debolezza di chi è giudicato?

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        #48
        Originariamente Scritto da antonio21BBpriest Visualizza Messaggio
        anche qui mi sembra che emerga l'idea che è ciò che ha che determina cio che é. La tua passione per il mare precede il possesso di una barca e rimarrà anche senza la barca...non so se mi spiego
        No aspetta, non ho detto che l' "ESSERE" è determinato dall'avere, ma che è influenzato, giorno per giorno, da esso. L'ESSERE deriva dalla genetica, in parte - e dalla socializzazione, dall'educazione, dalle esperienze di vita, etc. Poi da tutto quello che hai, in primo gli studi che hai fatto, il lavoro che hai, e si, anche i beni materiali che possiedi. Non è vero che la passione per il mare si alimenta da sola a prescindere dalla possibilità di viverlo da vicino! Non è vero che la passione per la fotografia esiste a prescindere dal possesso di una macchina fotografica, non è vero che l'altruismo esiste a prescindere dal benessere in cui ti trovi.

        Una scena di Ben-Hur, in cui il bambino povero a cui era stato regalato il ciuco lo regala a sua volta ad un bambino ancora più povero che lo desiderava - scena per altro che mi commuove regolarmente - non rappresenta la norma...

        E poi la chiesa e i cattolici che rappresenta, non si basa sulla rinuncia alla vita materiale; anzi, il cristiano è uno attivo, che lotta per raggiungere posizioni di vertice nella società, per influenzarla; non è uno che sta con le mani in mano ad aspettare la vita eterna... San Francesco è un emarginato della chiesa cristiana...
        Ciao.

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          #49
          Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
          No aspetta, non ho detto che l' "ESSERE" è determinato dall'avere, ma che è influenzato, giorno per giorno, da esso. L'ESSERE deriva dalla genetica, in parte - e dalla socializzazione, dall'educazione, dalle esperienze di vita, etc. Poi da tutto quello che hai, in primo gli studi che hai fatto, il lavoro che hai, e si, anche i beni materiali che possiedi. Non è vero che la passione per il mare si alimenta da sola a prescindere dalla possibilità di viverlo da vicino! Non è vero che la passione per la fotografia esiste a prescindere dal possesso di una macchina fotografica, non è vero che l'altruismo esiste a prescindere dal benessere in cui ti trovi.

          Una scena di Ben-Hur, in cui il bambino povero a cui era stato regalato il ciuco lo regala a sua volta ad un bambino ancora più povero che lo desiderava - scena per altro che mi commuove regolarmente - non rappresenta la norma...

          E poi la chiesa e i cattolici che rappresenta, non si basa sulla rinuncia alla vita materiale; anzi, il cristiano è uno attivo, che lotta per raggiungere posizioni di vertice nella società, per influenzarla; non è uno che sta con le mani in mano ad aspettare la vita eterna... San Francesco è un emarginato della chiesa cristiana...
          rinunciare alle cose materiali non significa necessariamente privarsene

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            #50
            alla fine penso a tutti e 2 e nessuno dei 2, dipende da troppe cose

            fossi ricco non riuscirei a staccarmi dalla mia ricchezza quindi non potrei abbandonare cio che ho, ma piuttosto sarei capace di tradire una persona a cui tengo

            ma il fatto di poterla tradire e dimostrarmi egoista e meschino non significa rinunciare a quello che sono, perchè forse egoista lo sono sempre stato e cerco di nasconderlo anche a me stesso in tutti i modi

            ma come ho detto dipende, se diventerò ricco o povero saprò dare una risposta certa...

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              #51
              Originariamente Scritto da six00 Visualizza Messaggio
              alla fine penso a tutti e 2 e nessuno dei 2, dipende da troppe cose

              fossi ricco non riuscirei a staccarmi dalla mia ricchezza quindi non potrei abbandonare cio che ho, ma piuttosto sarei capace di tradire una persona a cui tengo

              ma il fatto di poterla tradire e dimostrarmi egoista e meschino non significa rinunciare a quello che sono, perchè forse egoista lo sono sempre stato e cerco di nasconderlo anche a me stesso in tutti i modi

              ma come ho detto dipende, se diventerò ricco o povero saprò dare una risposta certa...
              questa è una risposta chiara e sincera. Bravo!

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                #52
                Originariamente Scritto da antonio21BBpriest Visualizza Messaggio
                non credi che questo tuo pensiero sia un po' condizionato dalla cultura attuale? Persone orribili esteticamente hanno dato contributi incredibili all'umanità

                non lo nego, ma non vedo il nesso con quanto ho affermato prima. faccio il solito esempio banale; se leopardi fosse stato un bel ragazzo, con una certa fisicità e fosse cresciuto in un contesto diverso, sarebbe diventato quello che tutti noi conosciamo? magari verrebbe ricordato come un donnaiolo senza scrupoli, che prendeva la vita come veniva, o forse no. certo che alcuni cambiano punto di vista anche in itinere e di conseguenza modificano profondamente il loro approccio alla vita, ma questo può avvenire o meno, dipende da tanti fattori...per questo il concetto di "chi" e "come" siamo è molto vago...l'innominato pensava di essere fatto in un certo modo fino a quando scopre il contrario, o magari stava ancora mentendo a se stesso, chi lo sa...a mio avviso si tratta di una continua ricerca di se stessi, col rischio di finire ingabbiati in convenzioni, imposizioni altrui e uno scarso senso critico (nel senso neutrale del termine) nei propri confronti.

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                  #53
                  Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                  non lo nego, ma non vedo il nesso con quanto ho affermato prima. faccio il solito esempio banale; se leopardi fosse stato un bel ragazzo, con una certa fisicità e fosse cresciuto in un contesto diverso, sarebbe diventato quello che tutti noi conosciamo? magari verrebbe ricordato come un donnaiolo senza scrupoli, che prendeva la vita come veniva, o forse no. certo che alcuni cambiano punto di vista anche in itinere e di conseguenza modificano profondamente il loro approccio alla vita, ma questo può avvenire o meno, dipende da tanti fattori...per questo il concetto di "chi" e "come" siamo è molto vago...l'innominato pensava di essere fatto in un certo modo fino a quando scopre il contrario, o magari stava ancora mentendo a se stesso, chi lo sa...a mio avviso si tratta di una continua ricerca di se stessi, col rischio di finire ingabbiati in convenzioni, imposizioni altrui e uno scarso senso critico (nel senso neutrale del termine) nei propri confronti.
                  però l'Innominato avrebbe anche potuto rinunziare a cambiare.

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                    #54
                    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                    non lo nego, ma non vedo il nesso con quanto ho affermato prima. faccio il solito esempio banale; se leopardi fosse stato un bel ragazzo, con una certa fisicità e fosse cresciuto in un contesto diverso, sarebbe diventato quello che tutti noi conosciamo? magari verrebbe ricordato come un donnaiolo senza scrupoli, che prendeva la vita come veniva, o forse no. certo che alcuni cambiano punto di vista anche in itinere e di conseguenza modificano profondamente il loro approccio alla vita, ma questo può avvenire o meno, dipende da tanti fattori...per questo il concetto di "chi" e "come" siamo è molto vago...l'innominato pensava di essere fatto in un certo modo fino a quando scopre il contrario, o magari stava ancora mentendo a se stesso, chi lo sa...a mio avviso si tratta di una continua ricerca di se stessi, col rischio di finire ingabbiati in convenzioni, imposizioni altrui e uno scarso senso critico (nel senso neutrale del termine) nei propri confronti.
                    certo che il grosso problema è sapere veramente chi siamo per poter anche provare a rinunziare a noi stessi. Hai fatto una ottima osservazione prima.

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                      #55
                      Originariamente Scritto da antonio21BBpriest Visualizza Messaggio
                      però l'Innominato avrebbe anche potuto rinunziare a cambiare.

                      appunto mi riferivo al senso critico...ma non dimentichiamo anche l'influenza esterna e casuale di lucia.
                      insomma tornando al discorso principale, io non sono in grado di definire come sono, mi vedo come un qualcosa in continua evoluzione; negli anni sono cambiato profondamente e cambierò ancora.

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                        #56
                        Originariamente Scritto da BatmanRevenge Visualizza Messaggio
                        Azz..

                        Don Antonio è poi ti lamenti delle risposte incoerenti di Sergio sul tema della Religione??

                        Se fai domande sciocche aspettati risposte a tono..

                        Cmq caro il mio Erich Fromm dei poveri e degli ultimi..

                        Non si può rinunciare a ciò che si è nemmeno volendolo...

                        .

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                          #57
                          Originariamente Scritto da antonio21BBpriest Visualizza Messaggio
                          Secondo la vostra opinione è più facile rinunziare alle proprie cose o a se stessi?
                          ovviamente è più difficile rinunciare a ciò che si è , il problema è che spesso si è ciò che si ha.. e quindi rinunciare alle cose diventa impossibile...

                          他走在我們中間,但不是我們中的一員

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                            #58
                            Dipende dalla debolezza...senza dubbio...
                            [SIGPIC]

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