Che cosa ridicola
In Italia si può fare tutto tranne che dire la propria idea sul presidente della Repubblica.
La famosa democrazia
E aggiungo che Storace non mi sta neanche tanto simpatico.
Ah dimenticavo la ciliegina sulla torta, a decidere sull'autorizzazione a procedere sarà quel fine giurista di Mastella
Attacchi a Napolitano, indagato Storace
Procedimento giudiziario avviato contro il leader de «La Destra»: aveva definito indegno il capo dello Stato
Francesco Storace, leader di «La Destra» (Ansa)ROMA - Il leader del movimento La Destra, l'ex ministro della Salute Francesco Storace, è stato indagato dalla Procura di Roma per il reato di offesa all' onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. L' iniziativa della procura fa seguito alle affermazioni di Storace nei confronti del Capo dello Stato, dopo che Giorgio Napolitano aveva difeso la senatrice a vita Rita Levi Montalcini dalle critiche espresse dello stesso esponente di An.
LA VICENDA - Storace aveva contestato il sostegno al governo assicurato dai senatori a vita, spesso determinanti per non fare andare sotto la maggioranza nell'aula di Palazzo Madama. E in questo contesto aveva detto tra l'altro di essere pronto ad «inviare le stampelle a casa» alla scienziata. Napolitano aveva parlato di gesto indegno e Storace, a sua volta, aveva dato dell'indegno al presidente della Repubblica. Questa accusa rivolta alla persona del capo dello Stato gli costa ora questo procedimento basato sull'articolo 278 del codice penale.
LA REPLICA - Non si è fatta attendere la replica di Francesco Storace, alla notizia del suo inserimento nel registro degli indagati. «Nel nome dell'amor di casta - ha detto Storace - viva la Procura della Repubblica di Roma».
«TEMPI BREVI» - Intanto la richiesta sulla procedibilità alle indagini nei confronti del parlamentare è arrivata agli uffici del ministero della Giustizia. La conferma è stata data all'agenzia di stampa Ansa dallo stesso ministro Clemente Mastella. «Si è incamminato - ha spiegato Mastella - un itinerario da parte del procuratore della Repubblica di Roma e come è capitato in altre circostanze i miei uffici lavoreranno sulla questione. Dopo di che dovrò decidere io nella responsabilità di guardasigilli». Il ministro ha infine detto, appunto, che «i tempi saranno abbastanza veloci».
Commenta