In generale, al di là della questione dei tatuaggi, Io penso questo:
1. le intenzioni non possono essere giudicate solo in base ad indizi insufficienti o parziali. Anche avendo molti indizi bisogna andarci molto cauti, perché non si può mai sapere con certezza quali intenzioni muovono una persona ad adottare un certo comportamento, ma se poi gli indizi non ci sono è da sciocchi sparare sentenze.
2. chi giudica un comportamento in base a pochi indizi in realtà parla più di sé che della persona giudicata. Vale a dire che se si reputa superficiale uno che fa un tatuaggio si sta dicendo al mondo che un comportamento simile rivelerebbe la propria superficialità.
Detto ciò, io penso che se si fa per moda, quelli che lo fanno sono degli sfortunati, come quelli che comprano le magliette dell'ultimo marchio in voga, le scarpe nike etc. Se lo fanno per moda, per farsi vedere, sono dei poveretti.
Ma ne trovi uno su un milione che ammette di farlo per moda, gli altri cercano di convincerti che compra le canottiere di quella marca perché sono più ergonomiche e comode, il che vale la spesa di 200 euro a pezzo.
Lo stesso discorso per la macchina, il cellulare, l'orologio, gli occhiali da sole... Sono strumenti utili, non è necessario che siano anche firmati e costino come uno yacht. E soprattutto, non è necessario che siano quelli pubblicizzati dal calciatore/velina/politico/attore di turno...
Allo stesso modo il tatuaggio: se lo fai per moda, è la stessa intenzione che dice che valore ha il tuo gesto. Se lo fai per una questione artistica (ho un collega che ne ha uno giapponese sul fianco fino al braccio ed è una vera opera d'arte; personalmente non lo farei mai, ma è davvero bello), se lo fai per una questione sentimentale etc, allora si può discutere del valore della tua intenzione, ma non accomunarla a chi lo fa per moda.
1. le intenzioni non possono essere giudicate solo in base ad indizi insufficienti o parziali. Anche avendo molti indizi bisogna andarci molto cauti, perché non si può mai sapere con certezza quali intenzioni muovono una persona ad adottare un certo comportamento, ma se poi gli indizi non ci sono è da sciocchi sparare sentenze.
2. chi giudica un comportamento in base a pochi indizi in realtà parla più di sé che della persona giudicata. Vale a dire che se si reputa superficiale uno che fa un tatuaggio si sta dicendo al mondo che un comportamento simile rivelerebbe la propria superficialità.
Detto ciò, io penso che se si fa per moda, quelli che lo fanno sono degli sfortunati, come quelli che comprano le magliette dell'ultimo marchio in voga, le scarpe nike etc. Se lo fanno per moda, per farsi vedere, sono dei poveretti.
Ma ne trovi uno su un milione che ammette di farlo per moda, gli altri cercano di convincerti che compra le canottiere di quella marca perché sono più ergonomiche e comode, il che vale la spesa di 200 euro a pezzo.
Lo stesso discorso per la macchina, il cellulare, l'orologio, gli occhiali da sole... Sono strumenti utili, non è necessario che siano anche firmati e costino come uno yacht. E soprattutto, non è necessario che siano quelli pubblicizzati dal calciatore/velina/politico/attore di turno...
Allo stesso modo il tatuaggio: se lo fai per moda, è la stessa intenzione che dice che valore ha il tuo gesto. Se lo fai per una questione artistica (ho un collega che ne ha uno giapponese sul fianco fino al braccio ed è una vera opera d'arte; personalmente non lo farei mai, ma è davvero bello), se lo fai per una questione sentimentale etc, allora si può discutere del valore della tua intenzione, ma non accomunarla a chi lo fa per moda.
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