Multe, anno da record
un miliardo di euro
Un vigile urbano a Milano
ROMA - Tratti d'asfalto che "valgono" più di un appartamento in piazza di Spagna, incroci stradali d'oro che rendono come le azioni quando la borsa volava sul serio, corsie riservate dove un passaggio costa più di una notte al Grand hotel. Per i comuni italiani rappresentano, almeno sulla carta, un incasso che supera il miliardo di euro all'anno in multe. Tutto "merito" di cittadini spregiudicati al volante, distratti sulle norme, inclini al parcheggio selvaggio e a dimenticare di cambiare il gratta e sosta a tempo scaduto. Decisi a parlare al telefonino con la marcia ingranata magari sfilando ad alta velocità sulle corsie preferenziali.
Un vero e proprio boom quello delle multe, scattato e favorito negli ultimi tempi dall'introduzione in molte città delle telecamere, delle zone a traffico limitato e degli autovelox, sistemi tecnologici che portano nelle esangui casse comunali cifre di tutto rispetto se si pensa, tanto per fare un esempio, che a Firenze su oltre 700 mila multe, 400 mila sono state elevate ai varchi controllati elettronicamente.
Incassi da sogno, pari e a volte addirittura superiori - come a Bologna, Torino e Roma - all'addizionale Irpef e che in 23 piccoli comuni supera addirittura il valore totale delle imposte. Soldi che dovranno poi devono essere in parte reinvestiti nella sicurezza e nel miglioramento della circolazione stradale.
quanta parte?
Storie diverse raccontano i bilanci comunali, i verbali delle polizie municipali, gli scatti dell'autovelox e le immagini riprese dalle telecamere. Così se come numero di verbali vince Roma - più di tre milioni seguita da Milano dove ogni anno le multe sfiorano i due milioni - tra i più tartassati pro capite sembrano essere i cittadini di Caserta che negli anni passati hanno pagato in media più di 120 euro a testa soprattutto per i gratta e sosta scaduti mentre a Roma la "spesa" multe per cittadino si attestava sugli 80 euro e Milano sui 60 in media. Ma in proporzione a fare incassi da leone sono i piccoli centri che sulle strade comunali piazzano gli autovelox: palma italiana a Santa Luce in provincia di Pisa.
Le città record per multe, Roma e Milano, raccontano i comportamenti dei loro cittadini. Così la capitale con 237 milioni di euro in multe ne ha elevate 310 mila per sosta vietata, 762 mila per zone a traffico limitato con telecamere, 51 mila per i telefoni e 46 mila per passaggio col rosso. Milano, che l'anno scorso ha fatto registrare 2 milioni di contravvenzioni incassando 110 milioni di euro, ne ha elevate 570mila nei tratti di strada controllati da telecamere, 900 mila per divieti di sosta e 400 mila per comportamenti scorretti alla guida, dal telefonino al rosso, alla mancanza di cintura di sicurezza. Ma per i "condannati" del gratta e sosta all'ombra del Duomo dopo ricorsi e proteste c'è stata una vittoria: per ogni zona devono essere garantiti parcheggi gratuiti per i residenti, anche se ancora c'è molto da fare.
Milioni di multe, centinaia di milioni di euro che però non sempre finiscono nelle casse dello Stato, si perdono per ritardi, burocrazia e lungaggini varie. Così se a Napoli nel 2006 sono state iscritti in bilancio 73 milioni di euro dalla voce "contravvenzioni", soltanto 10 milioni risultano riscossi. E dal '93 a oggi la situazione è ancora più drammatica: su un totale di 421 milioni di euro ne sono stati incassati poco più di 36 milioni.
Anche Palermo mette in bilancio 33 milioni di euro dalle 350 mila multe elevate. Ma la realtà è che la metà non viene riscossa e accade anche di peggio. Il capoluogo siciliano ha infatti dovuto pagare ben 277 mila euro a multati che hanno presentato ricorso al giudice pace e l'hanno vinto. Tra loro persino il comandante dei vigili, per due contravvenzioni fatte alla moglie, e il segretario di un alto prelato.
un miliardo di euro
Un vigile urbano a Milano
ROMA - Tratti d'asfalto che "valgono" più di un appartamento in piazza di Spagna, incroci stradali d'oro che rendono come le azioni quando la borsa volava sul serio, corsie riservate dove un passaggio costa più di una notte al Grand hotel. Per i comuni italiani rappresentano, almeno sulla carta, un incasso che supera il miliardo di euro all'anno in multe. Tutto "merito" di cittadini spregiudicati al volante, distratti sulle norme, inclini al parcheggio selvaggio e a dimenticare di cambiare il gratta e sosta a tempo scaduto. Decisi a parlare al telefonino con la marcia ingranata magari sfilando ad alta velocità sulle corsie preferenziali.
Un vero e proprio boom quello delle multe, scattato e favorito negli ultimi tempi dall'introduzione in molte città delle telecamere, delle zone a traffico limitato e degli autovelox, sistemi tecnologici che portano nelle esangui casse comunali cifre di tutto rispetto se si pensa, tanto per fare un esempio, che a Firenze su oltre 700 mila multe, 400 mila sono state elevate ai varchi controllati elettronicamente.
Incassi da sogno, pari e a volte addirittura superiori - come a Bologna, Torino e Roma - all'addizionale Irpef e che in 23 piccoli comuni supera addirittura il valore totale delle imposte. Soldi che dovranno poi devono essere in parte reinvestiti nella sicurezza e nel miglioramento della circolazione stradale.
quanta parte?
Storie diverse raccontano i bilanci comunali, i verbali delle polizie municipali, gli scatti dell'autovelox e le immagini riprese dalle telecamere. Così se come numero di verbali vince Roma - più di tre milioni seguita da Milano dove ogni anno le multe sfiorano i due milioni - tra i più tartassati pro capite sembrano essere i cittadini di Caserta che negli anni passati hanno pagato in media più di 120 euro a testa soprattutto per i gratta e sosta scaduti mentre a Roma la "spesa" multe per cittadino si attestava sugli 80 euro e Milano sui 60 in media. Ma in proporzione a fare incassi da leone sono i piccoli centri che sulle strade comunali piazzano gli autovelox: palma italiana a Santa Luce in provincia di Pisa.
Le città record per multe, Roma e Milano, raccontano i comportamenti dei loro cittadini. Così la capitale con 237 milioni di euro in multe ne ha elevate 310 mila per sosta vietata, 762 mila per zone a traffico limitato con telecamere, 51 mila per i telefoni e 46 mila per passaggio col rosso. Milano, che l'anno scorso ha fatto registrare 2 milioni di contravvenzioni incassando 110 milioni di euro, ne ha elevate 570mila nei tratti di strada controllati da telecamere, 900 mila per divieti di sosta e 400 mila per comportamenti scorretti alla guida, dal telefonino al rosso, alla mancanza di cintura di sicurezza. Ma per i "condannati" del gratta e sosta all'ombra del Duomo dopo ricorsi e proteste c'è stata una vittoria: per ogni zona devono essere garantiti parcheggi gratuiti per i residenti, anche se ancora c'è molto da fare.
Milioni di multe, centinaia di milioni di euro che però non sempre finiscono nelle casse dello Stato, si perdono per ritardi, burocrazia e lungaggini varie. Così se a Napoli nel 2006 sono state iscritti in bilancio 73 milioni di euro dalla voce "contravvenzioni", soltanto 10 milioni risultano riscossi. E dal '93 a oggi la situazione è ancora più drammatica: su un totale di 421 milioni di euro ne sono stati incassati poco più di 36 milioni.
Anche Palermo mette in bilancio 33 milioni di euro dalle 350 mila multe elevate. Ma la realtà è che la metà non viene riscossa e accade anche di peggio. Il capoluogo siciliano ha infatti dovuto pagare ben 277 mila euro a multati che hanno presentato ricorso al giudice pace e l'hanno vinto. Tra loro persino il comandante dei vigili, per due contravvenzioni fatte alla moglie, e il segretario di un alto prelato.
hmmmm l'unico posto dove ho visto strade senza buche e perfettamente asfaltate ovunque è in trentino alto adige, sul confine con l'austria, qui da me nonostante le multe siano messe in bilancio per pagarci le spese comunali le strade continuano a essere quelle di sempre....
italia
